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Full text of "MC microcomputer 206"

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MENSILE • ANNO XX • MAGGIO 2000 - SPEDÌ 



DAL 1981 IL MONDO DELL’INFORMATICA MAGGIO 2000 



Chi saremo t 

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Acer TM 506T 

Portatile, economico, per Internet 
Psion Revo 

Il computer... da taschino! 

Computer Union Entry Pili 600 
PC economico pronto a 

PC Naac Technology 
biprocessore per 

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Sviluppato sulla tecnologia di Windows NT. 
Windows 2000 è l'ideale per aziende di ogni 
dimensione ed è già strutturato per sfruttare al 
meglio i vantaggi offerti dai personal computer 
dell'era digitale: dal portatile più compatto al più 
sofisticato server per l'e-commerce. Scoprite 
qui di seguito come Internet sia molto più di una 
bella idea e Windows 2000 molto più di un sem¬ 
plice software. 

Windows 2000: la piattaforma 

Windows 2000 è disponibile in tre versioni. 
Professional, Server e Advanced Server. Ogni 
versione è mirata a soddisfare diverse esi¬ 
genze all'interno dell'azienda. La versione 
Professional è destinata ai PC desktop o ai por¬ 
tatili ad uso professionale, la versione Server 
nasce per fornire servizi di rete. Internet e appli¬ 
cativi in piccole aziende o dipartimenti, e infine 
la versione Advanced Server per fornire servizi 
di rete, applicativi e Internet ad aziende di 
medie e grandi dimensioni. 

^l^Win dows 20C0 

Professioni 

Il sistema operativo affidabile 
e sicuro per desktop e PC portatili 

Progettato per diventare il nuovo standard per 
l'uso professionale. Windows 2000 Professional 
è un sistema operativo semplice e affidabile 
che combina la sicurezza e la gestibilità di 
Windows NT Workstation con la semplicità d'uso 
e la flessibilità di Windows 98. 

Affidabilità, semplicità, prestazioni: 
ancora piu Windows per il vostro 
business 

Piu Windows che mal 

L'interfaccia Windows è stata ulteriormente mi¬ 
gliorata: i menu personalizzati consentono di 


trovare rapidamente i comandi di uso più fre¬ 
quente. l'integrazione con Internet permette di 
utilizzare gli stessi strumenti per lavorare con i 
dati locali e con le informazioni disponibili sul 
Web. il supporto plug & play e le numerose pro¬ 
cedure guidate rendono semplice e immediato 
il collegamento di nuove periferiche o la confi¬ 
gurazione di nuovi servizi. 

Tutta la potenza di NT 

Basato sulla tecnologia di Windows NT. 
Windows 2000 Professional garantisce un'ec¬ 
cezionale affidabilità operativa grazie a una 
robusta architettura di sistema, che impedisce 
ad una applicazione malfunzionante di inter¬ 
ferire con le altre applicazioni o di bloccare il 
sistema operativo stesso. Windows 2000 
introduce la firma digitale per i driver certifica¬ 
ti, grazie alla quale è possibile impedire o con¬ 
trollare l'installazione di driver di non provata 
qualità, che potrebbero alterare la stabilità del 
sistema. La protezione dei file di sistema impe¬ 
disce la cancellazione o la sostituzione, da 
parte dell’utente o di una applicazione, dei file 
essenziali per il funzionamento di Windows 
2000 garantendone l'integrità. Il servizio 
Windows Installer gestisce l'installazione delle 
applicazioni, ne permette la completa rimozio¬ 
ne in caso di necessità e ripristina automati¬ 
camente eventuali file o parametn che siano 
stati cancellati o danneggiati. 

Le prestazioni e la sicurezza che cercate 
L'architettura a 32 bit e il supporto delle più 
avanzate tecnologie garantiscono prestazioni 
estremamente elevate e un utilizzo ottimale 
dei moderni desktop e portatili. 

Il supporto dei principali standard per la sicu¬ 
rezza. quali L2TP e IPSec. permette di utilizza¬ 
re Internet per accedere alla rete aziendale 
nella massima sicurezza, attraverso una rete 
privata virtuale (VPN). La possibilità di critto- 
grafare i dati su disco protegge le informazioni 
personali o aziendali da qualunque tipo di 
accesso non autorizzato, anche in caso di 
furto del PC. 


Ideale per I PC portatili 
La tecnologia plug & play, il supporto delle peri¬ 
feriche USB e IEEE 1394 e il controllo dell'ali¬ 
mentazione secondo lo standard ACPI fanno di 
Windows 2000 il sistema operativo ideale per i 
PC portatili. Le funzioni di stand by e sospen¬ 
sione permettono di spegnere il PC senza dover 
chiudere documenti e applicazioni, e poi di 
riprendere il lavoro esattamente dal punto In cui 
si era arrivati. 

Utilizzare un portatile significa anche poter 
accedere ai propri dati in ogni momento: la tec¬ 
nologia degli off-line folder permette di selezio¬ 
nare pagine Web. file e cartelle di rete e di uti¬ 
lizzarli o modificarli anche quando si lavora off- 
line; Windows 2000 sincronizzerà automatica- 
mente i dati durante il successivo collegamen¬ 
to alla rete. 

r^^Winttows 2000 

Il sistema operativo di rete 
e applicativo ideale per le aziende 
di ogni dimensione 

Windows 2000 Server è stato progettato per 
rispondere alle esigenze dei business di ogni 
dimensione: dalle piccole aziende fino alle gran¬ 
di imprese internazionali. Windows 2000 
Server, infatti, integra i servizi di directory e I 
servizi per il Web. le reti, le applicazioni, la con¬ 
divisione di file e stampanti con tutta la facilità 
di gestione e l'affidabilità che il vostro business 
necessita nell'era digitale. 

Il vostro business subito In rete 
Windows 2000 Server supporta nativamente 
principali standard Internet, da TCP/IP e DNS. 
fino a LDAP e XML. e fornisce numerosi servi 
zi. quali Internet Information Server, C0M+ e 
Message Queue. che permettono di collegare 
il proprio sistema informativo con Internet e di 
realizzare le soluzioni necessarie per sfruttare 





Windows 200 


tutte le opportunità per far crescere il propno 
business. 

Nell era digitale nulla può prescindere 
dall a MÉMMÉ 

Windows 2000 Server è stato pensato per 
garantire la massima disponibilità del siste¬ 
ma: numerose operazioni di configurazione o 
di manutenzione che in passato richiedevano 
il riavvio del sistema possono ora essere ese¬ 
guite dinamicamente, garantendo la continuità 
del servizio. Il Kernel mode write protection, 
che impedisce anche ad applicazioni non per¬ 
fette di interferire con il sistema operativo, e 
la capacità di gestire correttamente le ecce¬ 
zioni generate dalle applicazioni senza blocca¬ 
re Il sistema, contribuiscono ad aumentare la 
disponibilità del sistema. E in caso di proble¬ 
mi. Windows 2000 mette a disposizione def 
l'amministratore di rete diversi strumenti, 
come la System Recovery Console o II Safe 
Mode Boot, che permettono di ritornare più 
rapidamente ad una situazione di funziona¬ 
mento corretto. 

Efficienza. produttività, risparmio 
In due parole, piu facilita di gestione 
Grazie agli Active Directory è possibile sceglie¬ 
re lo stile di gestione del sistema che più si 
adatta alle singole realtà aziendali: dalla 
gestione centralizzata alla delega delle funzioni 
amministrative per area geografica o per fun¬ 
zione. La Microsoft Management Console per¬ 
mette agli amministratori di creare gli strumerv 
ti più adatti per le singole esigenze attraverso 
l'uso dei moduli (o snap-in) disponibili e garan¬ 
tisce nel contempo la massima uniformità del- 
l'interfaccia utente. 

Attraverso i Criteri di gruppo l'amministratore 
può controllare centralmente le configurazioni 
dei Client e gestire l'assegnazione delle appli¬ 
cazioni ai diversi gruppi di utenti. Si possono 
quindi ridurre I costi di gestione della rete, in 
quanto non è più necessario eseguire le ope¬ 
razioni di installazione e configurazione su ogni 
singolo PC. 


Sicurezza 

Il protocollo di autenticazione utilizzato da 
Windows 2000 per controllare l'accesso alle 
risorse all'interno dei domini è Kerberos. uno 
standard affidabile ed efficiente. Windows 
2000 supporta inoltre altri standard di sicurez¬ 
za. che consentono per esempio di utilizzare 
delle SmartCard per l'accesso al sistema o di 
permettere l'accesso controllato alle proprie 
risorse e dati da parte di utenti esterni all'a¬ 
zienda attraverso l'utilizzo di Public Key 
Certificates. 

Servizi Terminal 

I Servizi Terminal integrati in Windows 2000 
permettono di installare, configurare ed esegui¬ 
re le applicazioni Wndows sul server e di visua¬ 
lizzare l'interfaccia utente virtualmente su qua¬ 
lunque dispositivo, dai PC a 16 o 32 bit ai 
Windows Based Terminal, fino ai palmari basa¬ 
ti su Windows CE. sia attraverso una rete loca¬ 
le sia attraverso collegamenti via modem o 
Internet. I vantaggi sono numerosi: dalla ridu¬ 
zione dei costi di gestione grazie alla gestione 
centralizzata delle applicazioni, alla possibilità 
di utilizzare hardware obsoleto o a basso costo 
per accedere alle applicazioni più recenti, fino 
all'accesso remoto a dati o applicazioni resi¬ 
denti sulla rete. I Servizi Terminal consentono 
anche di amministrare da remoto il server. 



Il sistema operativo per l'ecommerce 
e applicazioni mission criticai 

Windows 2000 Advanced Server include tutte 
le caratteristiche di Windows 2000 Server, cui 
si aggiungono le tecnologie di clustering che 
permettono di ottenere i livelli di scaiabilità e di 
disponibilità del sistema necessari per le 
applicazioni mission criticai e per le soluzioni 
di e-commerce più avanzate. 


Quando l ecommerce e mission criticai 
e II momento di Advanced Server 
Grazie ai servizi di clustering integrati. Windows 
2000 Advanced Server permette di creare dei 
gruppi di server Web che garantiscono la sca- 
labilità e la disponibilità indispensabili per la 
realizzazione di avanzati siti di ecommerce. Il 
bilanciamento del carico di rete permette di 
distribuire il traffico fra i diversi server per offri¬ 
re sempre prestazioni ottimali e permette di 
aumentare la capacità del sito Web semplice- 
mente aggiungendo nuovi nodi, senza la neces¬ 
sità di sostituire l'hardware esistente con 
nuove macchine più potenti ma anche costose. 
Il servizio di cluster garantisce invece la dispo¬ 
nibilità continua dei servizi di back-end. quali il 
database, attraverso un meccanismo di failo- 
ver. che trasferisce i servizi da un nodo all'altro 
in caso di guasto o per esigenze di manuten¬ 
zione. 

Per le applicazioni più esigenti, Windows 2000 
Advanced Server supporta server fino a 8 pro¬ 
cessori ed è in grado di indirizzare un massimo 
di 8 GB di RAM. 



Per saperne di più e richiedere gratuitamente 
il CD-ROM dimostrativo chiamate il 

numero verde 800-231.231 

oppure visitate il sito: 

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Microsoft 

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sisss .* 


206 


MAGGIO 


2000 


12 


14 


EDITORIALE 
di Marco Mannacci 


POSTA 


a cura di Rino Nicotra 


20 NEWS 


a cura di Franco Paiamaro e Fabio Della Vecchia 



42 ARTE INFORMATICA 


computer di Ida i 


118 

120 

122 


DIECI ANNI FA 
La prova del sette di i 


SPECIALE 

52 Monitor di Aldo Ascenti e Franco Paiamaro 
74 WebCam il meglio e il peggio di Internet 
di Raffaello De Masi. Giuliano Boschi. 

Bruno Rosati, Valter Di Dio. Sandro Cacciola 



^ Speciale 
£ monitor 



li 

Speciale WebCam 

1 il meglio e il peggio 
■ di Internet 


PROV E 

Psion Revo di Andrea de Prisco 
Naac Image 3 di Franco Paiamaro 
Computer Union Entry PIU 600 di Aldo Ascenti 
Think3 thmkdesign 4.0 di Franco Paiamaro 
Asus L 8400 di Franco Paiamaro 


OVERVIEW 

Acer TravelMate 506T di Luca Seripa 
Kritter digitai USB videocamera 
di Raffaello De Masi 
Data Acess Web AppStudio 
di Pierfrancsco Fravolini 



6 


MCmicrocomputer n. 206 
























WEBCAM & MONITOR 


Le prime rappresentano uno dei feno¬ 
meni più curiosi, divertenti e. a volte, 
più disgustosi del mondo Internet, e in 
28 pagine cerchiamo di presentacene 
anche gli aspetti più bizzarri. 
Il secondo, invece, è la periferica del 
computer che, prescindendo dalle ca¬ 
pacità di calcolo e velocità, può essere 
definita la più importante. Se non altro 
perché è tra quelle che invecchiano 
meno velocemente e il cui costo non è 
proprio trascurabile, ma soprattutto 
perché dalla sua qualità dipende la sa¬ 
lute dei nostri occhi. 



138 OIGITA LI MAGING 
Amapi 3D di I 


114 


Asus 8400 


152 COMPUTER & VIDEO 

Video clip tra streamng. FTP e posta eionro-'ica di Bruno Rosa :< 

INTERNET 

147 Internet pratica Xoom e dintorni di Bruno Rosati 

152 Cambio di rotta 1 di Raffaello De Mas> 

160 MATHEMATICA 

Giochiamo con lo spirografo a cura di Francesco Romani 

164 DESKTOP PUBLISHING 

Fotografia della rete di Mauro Gand'm 

170 NEWPROGRAMMING 

Dodici modi per costruire una tabella Pitagorica di Francesco Perrom 

178 LINUX 

Come 1 unzione Linux di Giuseppe Zanetti 

186 PD-SOFTWARE OS/2 

Uodate a cura del team OS/2 Itala 


188 MACINTOSH 


3is Suitcase 8 di Raffaello 



Direttore 

Marco Marinacct 

Vicedirettore 

Rino Nicotra 

Assistente di direzione 

Roberta Rotili 

Direzione Tecnica 

Andrea de Prisco 

Hanno collaborato: 

Aldo Ascenti. riero Ben.. 

Gufano Boschi. Sandro Caccola 
Massimiliano Cimeli, 
fi a!” asilo De Masi. Valter Di Do. 
Perfrancesco Frevoiry Mauro Gand.ru 
■sa Gercea. Franco Paarraro. Francesco Puntini. 
Alessandro Pene. Francesco Romani. 

Bruno Rosati. Luca Senpa. Leo Sorge. 
Pteroaoio Tuono. Giuseppe Zane rii 

Copertina e direzione artistica 

Paola Filoni 

Grafica e impaginazione 

Adriano Saltarelli. Fatuo Della Vecchia 

Fotografia 

Dario Tassa 

Coordinamento produzione 

Giovanna Motinan 

Pubblicità 

Luca Manta. Acbiflo Berbera. 

Flava D. Gregeio. 

Segreterie e mafeoari 
Paola Mestati 

Pubblici» USA Global Addici - 94 Greve Street. 

I Petefborougt-, UH 03458 pnone .H603I9241040. 

la. .'160319241041 iemali mlottganoubscom 
I Rutoiici» Taiwan Acream imemationa' Ma'»etmg 

■ Corporation PO 6o. 82-153 Tane. TaiwanROC 

lei .8661217751755 la. .8861217415110 

Direttore Responsabile 

Marco Ma'nacc 

I !.CrtrasrllMI'japtimiOT O— S,. 
itilo /ifiwrw giuncarmi 

■ Rt9snccreiMTit>rHieafVTren 21961 de!3(M>no 1981 

I 5671 liZ32714-Cop»ngn| G Piuticom srl - Tutti i drilli 

■ 'servati - Manoscritti o loto orinali, anche se non pub- 
B t-cal non v restituiscono od e velata la nprodupono 

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I [Abbonamenti e sentali» 0643219201 
H Far0643213301 ornarauxnarrero apLnccrn a 
H pMcorrvùipLinccmA 
I Redazioni lei 0643219202-la.0643219302 
U ìe-mar iedazon»'u.cAvconi « Icoeralcm ceoafg'pLnxm a 

| IPubbUdlà:lei 0643219203-la. 06 43219303 
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Associato USPI . 




maggio 2000 


ISSN 1123-2714 



























































Superare gii esami ECDL è meno difficile di quanto si pensi. 

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del lavoro, uno standard per le aziende, 
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el 1979 un si¬ 
gnore chia¬ 
mato Adam 
Osborne, che un po' 
di anni dopo inventò 
un rudimentale e 
meraviglioso perso¬ 
na! computer portati¬ 
le, scrisse un libro 
intitolato "La nuova 
Rivoluzione Indu¬ 
striale". Nell'introdu¬ 
zione profetizzava 
che nei successivi 
venticinque anni Ine mancano quattro) la metà dei 
posti di lavoro esistenti sarebbe stata eliminata e 
sostituita da nuove figure, rispondenti alle nuove 
esigenze. Ammoniva che sarebbe stata necessaria 
una buona pianificazione, per la ricerca di un risul¬ 
tato globale che fosse di beneficio comune con 
più tempo per gli scopi personali e meno per risol¬ 
vere questioni marginali: altrimenti saremmo anda¬ 
ti incontro a un caos angoscioso. Si faceva doman¬ 
de suH'intelligenza artificiale, dava per scontati 
computer più facili e potenti e diffusi, ipotizzava 
computer che dall'una all'altra parte del mondo si 
sarebbero collegati fra loro attraverso la linea te¬ 
lefonica, ma temeva bollette astronomiche per¬ 
ché... Internet era ancora lontana. Auspicava il 
trattamento digitale dei suoni e la fine del disco di 
vinile (il CD non era ancora stato inventato, né au¬ 
dio né ROM). 

Faceva notare che la IBM, di lì a qualche anno, 
si sarebbe trovata In crisi nel tentare di vendere un 
computer ad un parco clienti sollecitato da numero¬ 
se nuove e aggressive aziende produttrici di perso¬ 
nal computer venduti nei negozi. Non successe 
quello che Adam temeva: la IBM capì in tempo, in¬ 
ventò il suo Personal Computer che chiamò PC e 
impose lo standard al quale ancora tutti facciamo ri¬ 
ferimento. E, ironia della sorte, IBM a quell'epoca 
era accusata di avere monopolizzato il mercato dei 
computer e c'era la minaccia che dovesse essere 
smembrata in società più piccole... proprio come 
succede ora a quella Microsoft che, di nuovo ironia 
della sorte, proprio dall'alleanza con IBM ottenne, 
pochi anni dopo le profezie di Osborne, la più gros¬ 
sa spinta all'espansione che la avrebbe portata ad 
essere la Microsoft di oggi. Con tanto di minaccia 
di smembramento che, faccio io la profezia questa 


volta, non avrà nean¬ 
che uno dei risvolti 
apocalittici che alcuni 
paventano: l'informa¬ 
tica è troppo impor¬ 
tante nella vita 
dell'uomo, e la Micro¬ 
soft lo è nell'informa¬ 
tica, perché chiunque 
possa mandare tutto 
per aria. 

Cosa fa un agente 
di borsa, si chiedeva 
Adam, se non ese¬ 
guire gli ordini di compravendita del cliente o infor¬ 
marlo sull'andamento dei titoli... prima o poi da ca¬ 
sa le gente si collegherà con un computer, vedrà e 
i prezzi e darà gli ordini. Eccoci qui: un click e sia¬ 
mo tutti in borsa, nel frattempo è stato inventato il 
Nasdaq che in una settimana ha perso il 25%... 
tutto sommato senza alcuna ragione obiettiva, 
esattamente come non c'erano ragioni cosi obietti¬ 
ve perche tanti titoli cosiddetti tecnologici avesse¬ 
ro guadagnato cosi tanto in cosi poco tempo. 

"Siamo figli della tecnologia, dì chi saremo pa¬ 
dri?" E' la domanda fil-rouge di Futurshow, e la ri¬ 
sposta più immediata e scontata che mi viene è 
"di ciò che metteremo al mondo ". E' un modo co¬ 
me un altro per dire che siamo responsabili degli 
effetti delle nostre azioni. Osborne diceva in so¬ 
stanza "facciamo, ma stiamo attenti a quello che 
facciamo " e io credo sia giusto. Due bambini mini- 
reporter che dal Futurshow si danno da fare per il 
Disney Channel spiegano che siamo nel mondo 
della tecnologia, che nella nostra vita ce ne sarà 
sempre di più, ma non hanno paura che l'uomo ne 
sia sopraffatto, e i bambini la sanno lunga, su que¬ 
ste cose. L'uomo è padrone della tecnologia, non 
la tecnologia padrona dell'uomo: ma per essere 
davvero padroni di qualcosa bisogna innanzi tutto 
conoscerla. E se dobbiamo conoscerla in molti, de¬ 
ve essere semplice. 

Il mondo è cambiato e, oggi, un politico appena 
eletto non dice più "farò le strade e l'ospedale", 
ma "farò subito un sito Internet" Iè appena suc¬ 
cesso, sentito al telegiornale di lunedì 17 aprile). 

E allora, è logico che il nostro obiet¬ 
tivo sia quello di "diffondere la cono¬ 
scenza delle tecnologie per renderle 
semplici". 


Altro 

che rivoluzione 
industriale... 




12 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 





AMSTERDAM AUSTIN BANGALORE BEIJING BIRMINGHAM CHICAGO KUALA LUMPUR 
MELBOURNE MEXICO CITY MILAN MUMBAI NEW YORK PARIS PRAGUE SAN FRANCISCO 
SAO PAULO SEATTLE SEOUL SINGAPORE TAIPEI TEL AVIV TOKYO TORONTO 

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Problemi 

DI RIPARTENZA 


Caro De Masi, possiedo un computer 
marcato DSK e basato su scheda ma¬ 
dre Tatung, con processore AMD K6. 
Quando apro Internet o cerco di acce¬ 
dere alla posta, molto spesso il compu¬ 
ter esegue, senza preavviso il reboot. 
Alla npartenza esegue lo ScanDisk e 
sovente parte in modalità protetta. 

Diverse volte questo non basta, visto 
che occorre rilanciare alcune volte la 
macchina perche tutto torni normale. 
Ho provato di tutto, anche riformattan¬ 
do l'hard disk e remstallando W98, ma 
non ho ottenuto apprezzabili risultati. 
Ho trovato un aggiornamento del BIOS 
nel sito Tatung. 

Potrebbe essere questa la soluzione 
al problema, e come si fa ad installare 
questo aggiornamento? 

Piero Pescatore 

I l problema non è di facile soluzione, 
visto che può dipendere da diversi fat¬ 
tori. La causa più frequente di questo 
comportamento sta in certe schede 
madri Super Socket 7, che rifiutano di 
lavorare con le più recenti schede AGP. 

Una possibile soluzione sta nell'acce- 
dere al setup del BIOS ed escludere 
ogni voce relativa al power manage¬ 
ment, in particolare quelle riguardanti le 
funzioni ACPI, queste funzioni permet¬ 
tono al sistema operativo di spegnere 
schede e periferiche, ma, a meno che 
tutte le componenti del PC, incluso 
software e driver dell’hardware, non 
siano compatibili ACPI, è molto facile 
che insorgano problemi. 

Altra cosa da verificare è la perfetta 
installazione di Internet Explorer. Già, 


ma come fare, senza per questo rein¬ 
stallare il sistema operativo? Esiste un 
processo poco noto che si sviluppa in 
questo modo: Selezionare Start-» Im¬ 
postazioni-» Pannello di Controllo-» In¬ 
stallazione Applicazioni e selezionare 
Microsoft Internet Explorer 5 e Acces¬ 
so a Internet. Assicurarsi che nessun 
altro programma sia in funzione e sele¬ 
zionare, dopo il doppio click sulla riga, 
"Correggi l’installazione di Internet Ex¬ 
plorer”. Potrebbe essere necessario 
avere a portata di mano il CD di installa¬ 
zione del sistema operativo. 

Può provare certamente a upgradare 
il BIOS ma, in generale, i costruttori, as¬ 
sieme all'upgrade vero e proprio inclu¬ 
dono sempre un read-me; se in questo 
documento non è menzionato il suo 
problema, ben difficilmente potrà avere 
risultati migliori. Comunque, per "fulmi¬ 
nare” il BIOS, si scarica l’upgrade dal 
sito, assieme al programmino di fla- 
shing. Installare tutto su un floppy, far 
ripartire la macchina in DOS. Una volta 
in DOS, salvare la configurazione 
corrente del BIOS e applicare l’upgra- 
de attraverso il programma. 

Dovrebbe tutto funzionare senza pro¬ 
blemi 

rdm 


Outlook Express e la 

GESTIONE INDIPENDENTI 

DI piu'account 


Sono un giovanissimo studente di In¬ 
gegneria Informatica di appena 20 anni, 
ma seguo MC e le sue rubriche da al¬ 


Scrivete a MCmicrocomputer! 

Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradizionale (Viale Ettore Franceschini 
73, 00155 Roma), sia il fax della redazione (0643219302), sia l'e-mail, all’indirizzo 
|mc.posta<e>piuricorn~ii] Ogni giorno i messaggi vengono girati alle persone di competen¬ 
za, per cui vi consigliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piuttosto che a quella 
dei singoli redattori E' più semplice per voi e, anche se sembra strano, per noi E' diffi¬ 
cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬ 
cate): per le e-mail qualche volta succede Voi provate, basta che non vi offendiate se 
non vi rispondiamo Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e 
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato. 


meno 4. Sono al corrente di chiedere 
una cosa stupida, ma purtroppo sono 
costretto a farlo. Per colpa delle pubbli¬ 
cità progresso (vedi 'pecorino cheese'l 
e del trading on-line ormai tutti i giorni 
trovo i miei genitori che smanettano sul 
mio povero PC, che ormai ha file DOC 
sparsi un po 1 dappertutto. 

Ultima richiesta che ho avuto è stata 
quella di fornire ai miei consanguinei 
due caselle di posta elettronica 
lo ho creato su Wm95 OSR2 (con MS 
Internet Explorer 5 e MS Outlook Ex¬ 
press 4.72.ecc.) altri due profili utente, 
ma anche se creo account diversi che 
nei differenti profili sono trasparenti, la 
posta scaricata è condivisa da tutti. Vo¬ 
levo allora sapere come posso fare a 
‘spiegare'al MS Outlook Express di sal¬ 
vare la posta nei rispettivi direttori 
c:\windows\profiles\nomeutente\Appli- 
cation Data\Microsoft\ecc... 


Gino Pino 

L a soluzione, se ho ben inteso, è 
semplice: crei due cartelle di posta 
nuove per i suoi genitori. Apra Stru¬ 
menti -» Regole messaggi-» Posta Elet¬ 
tronica e crei un filtro del tipo "in cui la 
casella A contiene Contatti. ' . Seguen¬ 
do le istruzioni che le verranno offerte 
dalle righe blu, trasferisca la posta da 
reinstradare (usando nel secondo riqua¬ 
dro -quello in basso - l'opzione "Sposta 
il messaggio nella cartella specificata') 
nelle caselle personali degli "inquilini" 
del suo account 


Raffaello De Masi 

Mi voglia ancora scusare per il distur¬ 
bo arrecatogli, ma forse nella mia pre¬ 
cedente e-mail non mi sono ben spie¬ 
gato: 

Quello che io vorrei fare non è avere 
due cartelle su OUTLOOK EXPRESS ed 
un paio di filtri per lo smistamento, ma 
piuttosto una gestione completamente 
indipendente dei due account Mi spie¬ 
go: con Windows95 OSR2 ho creato 2 
profili utente mamma e figlio, con le re¬ 
lative password. 

Una volta entrato nel profilo figlio, ad 
esempi o vorrei avere la m ia posta da 
account \tiqlio&provider i.j e non avere 
niente a che spartire con quello mam- 
\ma@orovidèn\ Ho notato che i file re¬ 
lativi alla posta sono nel direttorio 
C:\Programmi\Outlook Express\Default 


Continua a pag 18 
MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


14 














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Pasta» 

JTiSSfU.r 1 


Segue da pag 14 



User\Mail mentre su un altro PC 
sul quale sì gestisce la posta co¬ 
me io vorrei, il direttorio MAIL è 
presente in ogni c:\windows\pro- 
files\nomeutente\Application Da- 
ta\Microsoft\ecc. in modo che 
ogni utente (mamma o figlio che 
sia) vede solo ed esclusivamente 
le proprie informazioni. 

Quello che non riesco a fare è 
specificare ad OUTLOOK EX¬ 
PRESS 4.72 di usare una oppure 
un'altra directory per la posta. 

Ho notato che questo era pos¬ 
sibile con il MS Exchange me¬ 
diante la creazione di "cartelle di 
posta". Ho provato anche questa 
soluzione, ma non è servito a 
niente, TOUTLOOK contìnua im¬ 
perterrito a fare come vuole. Co¬ 
me ultima cosa ho provato a copiare 
completamente TOUTLOOK in un'altra 
directory, oltre che c:\programmi\ou- 
tlook express ne ho fatto una copia in 
c.\programmi\outlook2 e ho lanciato 
Texe dalla nuova dir. Niente da fare, 
funziona ma scrive sempre nella direc¬ 
tory c:\programmi\outlook express\de- 
fault user\mail. 

Come posso fare ? 

Mi aiuti, se può, anche se capisco 
che comunque avrà cose più importanti 
da fare. 

Gino Pino 

V ediamo se stavolta riesco a risolve¬ 
re il rebus, ammesso di aver capito 
la questione in modo corretto; per rag¬ 
giungere il risultato sperato dovrebbe 
utilizzare la caratteristica "identità" di¬ 


sponibile in Outlook Express (e, ovvia¬ 
mente, in Outlook 2000). Con questa 
opzione ogni persona maneggerà sepa¬ 
ratamente la propria posta, la sua rubri¬ 
ca degli indirizzi e, se vuole, anche 
l'aspetto del programma. La caratteri¬ 
stica di cui le parlo sembrerebbe fatta 
apposta per permettere a un'intera fa¬ 
miglia di condividere lo stesso PC man¬ 
tenendo "identità" separate, appunto, 
non importa quale sia l'ISP usato. 

Per creare un'identità associata a Ou¬ 
tlook, aprire il programma e scegliere, 
dal menu File, Identità -» Aggiungi Nuo¬ 
va identità (tutto quello che descrivere¬ 
mo vale esattamente anche per un 
Mac), Inserire il nome prescelto, ad 
esempio "mamma", e seguire le istru¬ 
zioni. Il programma chiederà se si desi¬ 
dera utilizzare un account già esistente 
o crearne uno nuovo (in questo caso si 
possono seguire le 
istruzioni e creare 
un nuovo accredito 
di posta, ad esem¬ 
pio per un utente 
non ancora regi¬ 
strato in Outlook). 

Il primo tipo di 
informazione da in¬ 
serire è il nome, 
che non è il nickna- 
me dell'utente, ma 
il nome che compa¬ 
rirà nella corrispon¬ 
denza, ad esempio 
dr. Gennaro Esposi¬ 
to. 

Seguendo le 
istruzioni si inserirà 
il rispettivo indirizzo 


di posta, che, ripetiamo, 
non deve dipendere dallo 
stesso account dell'utente 
principale. 

Ovviamente occorrerà 
continuare indicando il ser¬ 
ver di posta in entrata o in 
uscita, più noti come serve 
POP3 e SMTP, e, nella fi¬ 
nestra successiva, l'user- 
name e la password per 
l'accesso al proprio ac¬ 
count (con possibilità o 
meno di digitare, ogni vol¬ 
ta, la chiave d'accesso 
Tutto qui La procedura 
può essere ripetuta altre 
volte, ricordando di proteg¬ 
gere ogni identità con una 
password per evitare che 
altre persone possano accedere ai mes¬ 
saggi privati. 

Al momento del rilancio di Outlook 
Express, questi chiederò quale identità 
si intende utilizzare; ogni utente, dopo 
l’uso, eseguirà il logoff, e a questo pun¬ 
to altri membri del gruppo di utilizzo 
non potranno vedere la posta ricevuta 
da quello precedente. Potrebbe essere 
utile creare uno o più filtri che mstradi- 
no la messaggistica di ogni membro 
verso determinate cartelle e sottocar¬ 
telle personali. 

Cordialmente. 

Raffaello De Masi 


Errata corrige 


In relazione all'articolo comparso 
sul numero di aprile 2000 di MC- 
microcomputer, relativo al "C+ + 
Developer's Kit" di Technosoft, 
sono stati erroneamente trascritti 
alcuni dati relativi alla individua¬ 
zione del produttore. 
Rettifichiamo tali dati che cosi 
vanno letti: 


Web. __ 

|http://www.technosoftweb. corri 

e-mail : latofflls.clmPSQltW£lL£Plll 

Tel./Fax: 06.56.66.589 



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a cura di Franco Paiamaro e Fabio Della Vecchia 


Futurshow 3000 

Siamo figli della tecnologia, 
di chi saremo padri? 

di Pierfrancesco Fravolini 


L a domanda che compare come sot¬ 
totitolo dell'articolo è stata posta da 
un ragazzo durante uno degli incontri 
della scorsa edizione di Futurshow, 
quella siglata 2999. Anche quest'anno 
la rassegna bolognese dell'lnformation 
and Communication Technology, ideata 
e organizzata da Sabatini Group, si pro¬ 
pone come un evento dedicato alla 
comunicazione, alla multimedialità e 
alla tecnologia avanzata. 

Nell'ambito della mostra si sono svolti 
una serie di incontri che cercano di 
dare una risposta a questo e ad altri 
interrogativi. Futurshow 3000 vuole 
offrire al pubblico e ai professionisti 
una occasione per sperimentare di per¬ 
sona alcune delle tecnologie futuribili, 
oltre a dare una panoramica delle 


nuove tecnologie che stanno cambian¬ 
do il futuro. I padiglioni della fiera di 
Bologna, per cinque giorni sono stati 
presi d'assalto da una variopinta e 
chiassosa folla di visitatori, venuti ad 
ammirare le ultime novità sulla fotogra¬ 
fia digitale, sui giochi e sulle apparec¬ 
chiature multimediali. 

All'interno della rassegna si sono svol¬ 
ti una serie di incontri, con ospiti presti¬ 
giosi, ed una serie di piccole mostre 
nella mostra, come Connected Pl@net, 
un progetto di ricerca strategica della 
Philips sui futuri scenari della intercon¬ 
nessione, La casa del futuro, dove è 
stato possibile conoscere i sistemi e i 
prodotti che entreranno nella nostra 
vita quotidiana; Futurshow Design, una 
serie di ambienti progettati da grandi 



protagonisti della cultura internazionale; 
Vita senza fili, una rassegna sulla tec¬ 
nologia degli apparecchi portatili, Love- 
Phone, un mostra che reinterpreta il 
telefono, con opere realizzate da grafi¬ 
ci, pittori, stilisti, designer e scultori; 
Game, con il campionato di videogame 
del Futurshow. 


Le mostre all'interno del Futurshow 



In Futurshow Design, erano esposti una serie di ambienti proget¬ 
tati da grandi firme dell'architettura e della cultura internazionale 


Nello spazio "Love-Phone ", erano esposte diver- t 
se opere di scultori e artisti sulla reinterpretazio- , 
ne del telefono . . 


Ne "La casa del futuro " alcuni oggetti che i 
saranno presenti nelle nostre case nel i 
futuro prossimo: il sistema Leonardo i 
della Ariston, un computer dotato di un i 
comodissimo schermo touch screen, che i 
premette di controllare facilmente ogni , 
apparecchiatura presente in casa, dalla i 
temperatura del forno, all'ora di attivazio- i 
ne della lavastoviglie, all’antifurto ecc \ 


microcomputer n. 206 - maggio 2000 












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Philips 



A 


Fujitsu Siemens 


Oltre alle varie fotocamere digitali, e 
allo scanner per pellicole FV 10D (nella 
foto), allo stand erano esposti alcuni 
notebook della linea Lifebook. dotati di 
processori Pentium III e Celeron, olire 
ai LìteLine, con processori AMD 



Panasonic 


La casa giapponese era presente prati¬ 
camente con tutti i loro prodotti. Nelle 
foto vediamo i due letton DVD portatili 
dei quali quello siglato L 50 è i più com¬ 
patto presente sul mercato. Sempre nel 
campo delle apparecchiature video era 
esposto il registratore digitale in stan¬ 
dard NV-DV 10000, in standard DV. con 
ingressi e uscite Firewire e avanzate 
funzioni di editing. Tra le telecamere 
spiccava la NV-DX 110, la piu piccola 
telecamera digitale a 3CCD del mondo. 
Dotata di monitor LCD da 2,5 pollici e di 
stabilizzatore di immagine digitale, la 
telecamera è dotata anche di DV IN, per 







la registrazione digitale direttamente da 
computer Impressionanti i portatili 
Toughbook 27 e 71, progettati per la 
massima resistenza alle cadute e imper¬ 
meabili sia alla polvere che all'acqua, ed 
adatti agli impieghi piu gravosi. 



lo stand della 
sotto il titolo 


Molto 
casa 
Co 

avanzato progetto di ricerca strategica 
della Philips sui futuri scenari della 
interconnessione. In esposizione una 
serie di minuscoli apparecchi, in pratica 
le radioline e i telefoni^ del futuro: 
Grandi schermi al plasma mostravano 
ai visitatori il funzionamento di questi 
e 

realizzati trami 



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La ditta coreana era presente con 
tutti i suoi prodotti. Nella prima foto 
vediamo il monitor a cristalli liquidi 
SyncMaster 570 B. e i numerosi televi¬ 
sori sia 4:3 che 16:9 a schermo piatto 
Sempre riguardo al video ecco lo tele¬ 
camera digitale VP D 50, con CCD da _ 
di pollice, zoom digitale fino a 110x e 
mirino a colori. 

Dulcis in fundo lo Vepp, il lettore por- 


Infinito 


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Il nuovo portale è accessibile da telefoni cellulari abilitati 
alla tecnologia WAP, da personal computer, da lettori MP3 
e da computer palmari e Personal Organizer che supporta¬ 
no Windows CE. 


Numerosissimi gli stand delle radio e delle televisioni pre¬ 
senti, tra le quali citiamo Radio 105, Disney Channel e 
Match Music. 


tatile di brani audio codificati in MP3, 
vincitore dell'Elsa Awards. 


24 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 






































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ISi U 5tam P° nh ' HP PhotoSmort e HP DeskJet. 
















Vita senza fili 




Galattico, è proprio il caso di dirlo, Lo 
stand della Alenia, Mam Sponsor di 
Futurshow, dove è stata presentata la 
costellazione COSMO SkyMed, realiz¬ 
zata per l’agenzia Spaziale Italiana. Il 
sistema composto da sette satelliti ha 
molteplici applicazioni, tutte volte alla 
salvaguardia deH’ambiente e alla sicu¬ 
rezza: controllo delle aree urbane e 
rurali, elaborazione di mappe e carte 
geografiche ad alta risoluzione, monito- 
raggio dei disastri naturali Tra le attra¬ 
zioni dello stand numerosi modelli a 
grandezza naturale di satelliti per teleri¬ 
levamento e quello di un Tirannosaurus 
Rex, sempre in grandezza naturale. 


Lo stand della rassegna sui dispositi¬ 
vi portatili era curata direttamente da 
Mcmicrocomputer; proprio per rende¬ 
re onore al nome della rassegna l'ap¬ 
parecchio principe era L'Apple iBook, 
con la rete senza fili AirPort, circonda¬ 
to da due belle e variopinte borse per 
il suo trasporto della Rossi. 

Proprio davanti all'iBook l'Acer 
Veriton dimostrava che anche se non 
è possibile attualmente vivere senza 
fili è possibile comunque ridurne il 
numero al minimo indi¬ 
spensabile. 

Da Agfa la fotocamera 
che salva le foto non su 
una memoria interna o 
su una compact flash ma 
su un drive Iomega Clikl, 
da ben 40 megabyte. 

Creative Labs esponeva 
nel nostro stand, oltre la 
telecamera digitale che 
diventa una fotocamera, 
anche il prototipo del let¬ 
tore MP3 Juckebox, con 
hard disk interno da 6 


gigabytel La Logitech presentava una 
nutrita selezione dei suoi prodotti, a 
cominciare dal MouseMan Weel fino 


alla Trackball Live, tutto senza fili 
ovviamente. Da Samsung i nuovi 
telefonini cellulari Dual Band 2400 e 
Al00, mentre nutrita era la 
vetrina tedicata al multimedia 
senza fili, con il sintetizzatore 
MIDI e sistema di registrazio¬ 
ne per portatili WaMIi Box, 
importato da Midiware. dal 
masterizzatore portatile 
Frisby, della Waitec, e dal 
drive per PCMCIA Clik! 
Nutrita anche la serie di Cuffie 
senza fili, per l'ascolto di 
musica in giro per casa: dalla 
Sennheiser la nuova RS 30 e 
da Philips SBC HC 450 e la 
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26 


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di Massimiliano Cimelli 


Acer a 360°: i nuovi prodotti del 2000 



Con l'inizio del nuovo anno Acer 
presenta una serie di nuovi prodotti 
che andranno ad integrare e rinnovare 
l'intera gamma per il mercato 
consumer e la piccola media impresa. 


La famiglia più che nota dei TravelMate 
330 verrà affiancata dai notebook 340T e 
342T che. mantenendo ovviamente le 
caratteristiche fondamentali, ci regaleran¬ 
no più potenza grazie ai Pentium III a 
450 e 500 MHz e ad una scheda 
video AGP 2x con grafica 3D 
a 128 bit. La scheda di 
rete Ethernet 10/100 
integrata e gli hard disk 
fino a 9 Gbyte rendono 
questi portatili più completi, 
al prezzo di lire 4.790 000 e lire 
5.990.000. 

Per coloro che non hanno problemi di 
spazio e desiderano display più ampi, la 
soluzione potrebbe essere nella nuova 
serie TravelMate 514, notebook ali-m¬ 
one multimediali con processore Intel 
Celeron a 466 MHz e display TFT a matri¬ 
ce attiva da 12,1" a 14,1 "con risoluzioni 
da 800x600 a 1024x768 in truecolor. 
L'integrazione di un lettore CD-ROM 24x 
o DVD-ROM 2x, funzionante come letto¬ 
re audio a computer spento, e floppy 
disk non influenzano eccessivamente le 
dimensioni (308x257x44,5 mm) e il peso 
complessivo (3 3 kg circa). La connetti¬ 
vità è assicurata da una porta parallela, 
una seriale, una USB e una a infrarossi 
(IrDA-FIR a 4 Mbps) e da due slot PCM¬ 
CIA CardBus a 32 bit di tipo II oppure da 


uno slot di tipo III. Le tre 
configurazioni 
TravelMate 514 offrono 
64 Mbyte di SDRam 
espandibile a 256 e disco 
rigido da 4 8 a 6 Gbyte con 
Modem/Fax a 56 Kbps inte¬ 
grato, per un prezzo compreso 
tra lire 3.790.000 e lire 4.790 000 in 
relazione al modello. Soluzioni piu eco¬ 
nomiche sono offerte dai modelli della 
Serie 506, che utilizzano un processore 
Celeron a 433 MHz. memoria da 32 
Mbyte e hard disk da 4.8 Gbyte 
I TravelMate 506 DX e 506 T. 
pur mantenendo le stesse carat¬ 
teristiche. montano rispettiva¬ 
mente un display TFT a matrice 
attiva e un HPA a matrice passiva, 
entrambi da 12,1 ” con risoluzione di 
800x600 punti, al prezzo di lire 

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e 6400. La prima famiglia propone solu¬ 
zioni "enty level" con processori Celeron 
da 466 e 500 MHz, memoria da 64 
Mbyte e disco rigido da 4 a 8 Gbyte con 
modem e monitor 15 pollici multimedia¬ 
le, al prezzo suggerito da L. 1.899.000 a 
L. 2.399.000. Interessanti i modelli 
Aspire 6400, che si distinguono per l'im¬ 
piego dei processori Pentium III fino a 
600 MHz, di una scheda madre con chi- 
pset VIA Apollo Pro con bus a 133 MHZ, 
dei recenti dischi fissi Ultra DMA/66 da 8 
Gbyte e della gestione video attraverso il 
nuovo bus AGP 4x. Non trascurabile è 
l'utilizzo di un lettore DVD 6x e monitor 
con casse acustiche da 15 o 17 pollici, ad 
un prezzo che varia da lire 2 499.000 a 
lire 3 199.000, con garanzia di 
un anno a domicilio Per 
quanto riguarda la 
gamma di scanner. 
Acer si arricchirà 
di due nuove 
serie, gli 


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10 e 640 
introducendo 
modelli con inter¬ 
faccia parallela e USB 
compatibili anche con 
sistemi Mac OS 
8.0 II metodo 
di scansione a 
una passata 
con CCD trili- 
neare permet¬ 
terà una profon¬ 
dità di colore a 
48 bit per risolu¬ 
zioni ottiche che 
varieranno dai 
300x600 dpi ai 
600x1200 punti 
per pollice Ma il 
modello sicuramente 
di punta è 
CAcerScanPremio ST, 
uno scanner piano per 
formato legale e A4 con 

Continua a pag 30 


28 


MCmicrocomputer n 206 - maggio 2000 







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Segue da pag. 28 



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per la lettura dei filmati in digitale 
con capacità di trasferimento dati 
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velocità di lettura di 40X per i norma¬ 
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scelta di monitor CRT offerti da 
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coloro che desiderano spazi 
sempre piu ampi. LCD ACER 
FP 855 potrebbe soddisfare anche 
i più esigenti. Il nuovo monitor multime¬ 
diale TFT a matrice attiva da 18.1 pollici 
con pixel da 0.281 mm e angolo visivo di 
160° permette una risoluzione massima 
di 1280x1024 punti in TrueColor con un 
contrasto di 300.1 e luminosità di 235 
cd/m2. Il display è ven¬ 
duto al prezzo di lire 
7 899.000 con 
garanzia di 3 anni di 
cui il primo on-site. 
Acer si propone 
anche nel campo dei 
videoproiettori aggiungen¬ 
do ai due prodotti già in com¬ 
mercio un terzo nuovo modello. 
l'Acerscope 7763P II proiet- 
tore di solo 1 8 kg 
impiega una tecno- 




1 







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■ 


logia DLP con chip DMD di 0.7" per 
visualizzazioni a 1024x768 pixel come 
risoluzione base e 1280x1024 in moda¬ 
lità compressa, con luminosità di 700 
ANSI lumen e contrasto 
di 250:1. Infine 
Acer ha deciso di 
presentarsi al 
mercato europeo 
della telefonia cel¬ 
lulare, scegliendo 
f l'Italia come punto 
di partenza, con due 
nuovi prodotti. l'Acer 
Dual Band D795 e il P80 
r Smart Phone. Il primo è 
un telefono dual band del 
peso di 90 grammi, con 
un'autonomia massima in 
standby di circa 220 ore. men¬ 
tre il P80 è un terminale che. 
oltre a svolgere le classiche funzioni di 
telefonia, aggiunge quelle tipiche dei 
PDA (Personal Digital Assistant), con 
calendario, rubrica e posta elettronica 
Interessante è l'interfaccia accessibile 
dall'ampio display tramite un pennino in 
plastica per la gestione delle informazioni 
e la funzione di riconoscimento vocale 
per l'esecuzione dei comandi ed even¬ 
tuali registrazioni di commenti L'Acer 
D795 e P80 saranno disponibili sul mer¬ 
cato italiano verso l'estate del 2000 Tutti 
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modellazione e di definizione fotorealistica con effetti delle scene ani¬ 
mate. architettura aperta per moduli aggiuntivi e calcolo su reti con: 
nesse (ScreamerNet) 0 sistemi multi-processore. Le caratteristiche avan¬ 
zate di LightWave 3D soddisfano tutte le esigenze delle produzioni pro¬ 
fessionali di grafica 3D sia statica che anima/a. 
LightWave 3D racchiude enormi potenzialità e fina 
grande ricchezza di strumenti. Il pieno supporto dflI'O- 
penGL, di QuickDraw 3D® e di Direct3D™ permette di 
vedere le proprie creazioni e di agire su di esse in 
tempo reale. LightWave 3D è adatto ad ogni situazio¬ 
ne; la sua mappatura di proiezione frontale permette di 
integrare oggetti 3D con immagini 2D per ottenere .spet¬ 
tacolari effetti speciali ed animazione. LightWave 3D ha 
uno dei migliori motori di rendering; grazie alla', sua 
rubusta e stabile architettura e alla dotazione di mollissi¬ 
mi moduli aggiuntivi (plug-in) inclusi nel pacchetto, 
LightWave 3D è indiscutibilmente iT pacchetto ideale 
per tutti gli sviluppatori. Disponibile Per Piattaforme : 
Intel/Win 95/98 - NT; Dee Alpha/NT; PowerMac/System 
7.6.1 0 sup.; SGI Silicon Graphics/lrix 5.2 0 sup. / SUN 
Sun Microsystems/Solaris 2.5.1 0 sup. 

LightWave 3D è stato utilizzato per creare effetti speciali 
in: Titanic, Star Trek: Voyager, Star Trek: Deep Space 
Nice, X-Fìles, lames Bond GoldenEye, Hercules, Casper: A 
Spireted Beginning, Batman VS. Mr. Freeze: SubZero, 
Men in Black. E' Il software adottato dalle migliori case 
cinematografiche (Disney, Cinestasia, Area 51, 

Muse, Intelligent Light 
di games (Sony, Sega, 
soft, Ine., Lucas Arts. 

Ironie Arts ecc.). 


DISPONIBILI VERSIONI 
STUDENTI E ISTITUTI 


Aura è un veloce e polente slrumento per 
la produzione di animazioni, video pittura e 
video layering, Aura™ combina le caratteristiche chiave dei 
più rinomati programmi di disegno, composizione, animaziO’ 
ne a celle, elfeltl speciali, animazione 20, e generazione di 
personaggi in un unico software. Si può aggiungere movi¬ 
mento a qualsiasi immagine, colore, elementi zD e 3D. effet¬ 
ti e titoli: opera su strati illimitati ottenendo in modo facile 
e veloce posizionamenti chiave, animazioni 3D ed effetti spe¬ 
ciali. Gli animatori tradizionali troveranno che il supporlo di 
Aura™ per la tavoletta grafica permette un uso a prova di 
'matita'. Supporta i formati dei più diffusi programmi grafici 
quali: LightWave 3O, Inspira 3O, 3O Studio Mai™, Softimage 
3D™, Adobe Photoshop™, Metacrealions™, Paìnter™ e 
sistemi di edltlng-non lineare come Adobe Premiere™. 
DPS™. Video Action Pro™. Disponibili Pie Punirò™ : 
Intel/Win 95/98 - NT; Dee Alpha/NI. Disponibili versioni per 
studenti e Istituti. 


Inspire ;D é uno strumento di animazione software 
Indirizzato sia al neofiti che al professionisti del nuovi 
mezzi di diffusione, quali artisti grafici, sviluppatori multimedia e progettisti Web. Inspire 
3D fornisce una elevala qualità di modellazione 3D e un'eccellente capacità di calcolo, la 
combinazione tra l'alta qualità dei risultati ottenibili e la facilità d'uso lo rendono strumento 
ideale per grafici e progettisti Web/multimediall. Un'importante componente del prodotto è 
Il cd '3D Interactive' fin dotazione) che fornisce ai neofiti un corso di formazione interattiva 
sulla modellazione 3D al fine di garantire produttività fin dal primo instante. Inspire 3D ha 
un rapporto qualltà/prezzo unico per II mercato del software di grafica 3D low-cost 
permettendo inoltre di salvaguardare ['investimento software effettuato. Infatti, grazie alla 
possibilità del '3D Upgrade’. è possibile acquistare 'il fratello maggiore' UghtWave 3D ad un 
prezzo molto conveniente. Inspire 3D offre elevate capacità produttive perche si basa su 
tecnologie vincenti che NewTek ha sviluppato per LightWave 3D. Il suo motore di rendering 
infatti usa lo stesso motore di calcolo di LightWave 3D con l'aggiunta di funzionalità 
specifiche per l'uso nel multimediale. Disponibili Pur Punirò™ : Intel/Win 95/98 - NT: 
PowerMac/System 7.6.1 0 sup Incluso nella confezione CD-ROM INTERATTIVO : Corso di 
animazione e modellazione 3D. Disponibili versioni per studenti e Istituti. Inoltre, 
disponibile competitive Up-Grade da software 3D concorrenti Inchiedere elenco). 


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• SICUREZZA 


di Massimiliano Cimelii 

Connessioni Web al sicuro con Eutron 



Eutron ha presentato una soluzione 
che renderà la navigazione sulla rete 
più sicura e controllata grazie al 
dispositivo hardware Internet On/Off. 



La piccola chiave si col¬ 
lega tramite porta USB 
(Universal Standard Bus) 
a qualsiasi personal con 
sistema operativo 
Windows di Microsoft e 
prossimamente anche su Mac, appe¬ 
na saranno disponibili i nuovi driver 
appositamente realizzati da Eutron, 
Praticamente Internet On/Off funziona 
proprio come un'interruttore per l'ac¬ 
cesso alla navigazione, infatti a chiave 
inserita l’utente potrà usufruire di tutti 
i servizi offerti dalla rete, se disinserita 
il computer potrà svolgere corretta- 
mente le normali operazioni ma non 
sarà assolutamente in grado di acce¬ 
dere al Web, oppure se durante una 
connessione si toglierà la chiave la 
linea cadrà automaticamente. Il con¬ 
trollo e gestione dei collegameti 
Internet è possibile per mezzo del 
software in dotazione nella confezione, 
oltre alla prolunga USB per un migliore 
accesso al dispositivo. L'installazione del 
software particolarmente facile e veloce 


è strutturata in schermate 
"passo per passo": all'inizio 
richiederà una password 
associata al prodotto, che 
servirà ad escludere qualsia¬ 
si intromissione da coloro 
che desiderassero aggirare il 
di 



sistema di sicurezza, poi 
segnalerà all'utente di inserire 
la chiave nella porta USB prov¬ 
vedendo al caricamento del 
driver dedicato ed infine per¬ 
metterà di impostare una pro¬ 



bi 


Salve, è stata rilevata la presenza 
di una precedente installazione di 

Internet ON/OFF nel sistema 


Si può scegliere se 
rimuovere il prodotto 
o modificare i parametri 
di configurazione. 


nw,un(a»i 


l» 


grammazione temporizzata definendone 
il periodo massimo di collegamento per 
ogni giorno, allo scadere del quale 
avverrà lo scollegamento automatico Se 


si desidera disinstallare il 
sistema di Eutron basterà 
solo remserire il CD-ROM e 
quando richiesto digitare 
l'apposita password II pro¬ 
dotto distribuito da 
Celomax - Media Planet è 
immediatamente disponibile al prezzo di 
lire 49.000 IVA compresa Eutron mette 
a disposizione anche altri tipi di soluzioni 
come la chiave Criptoldentity con inter¬ 
faccia USB, un token di sicurezza per l'u¬ 
tilizzo della tecnologia criptografica. Il 
dispositivo permette di eseguire tutte 
le funzioni di crittografia sul chip inter¬ 
no, isolato dal computer e da tutti i 
punti di attacco. Il prodotto sarà com¬ 
mercializzato al prezzo di lire 70.000 
IVA inclusa. 

Infine, con Webldentity, Eutron pro¬ 
pone un'altra chiave USB per coloro 
che desiderano un'ulteriore sicurezza 
in ambienti Internet, Intranet ed 
Extranet. Il dispositivo garantisce l'ac¬ 
cesso ad informazioni riservate conte¬ 
nute nel sito Web, univocamente all'u¬ 
tente precedentemente identificato ed 
autorizzato, grazie alla comunicazione 
crittografica dei dati sulla rete tra il ser¬ 
ver e Webldentity. 

Per Informazioni: 

tnvvv.t'u:iL’ii.L'L | ;;i _ 

L.-wlv iniiìinp.ini'.at! iinmiii.il 


• PERIFERICHE 


Nuovo UPS da Riello 

La possibilità di perdita di dati e il cattivo 
funzionamento del PC, con conseguente 
interruzione del lavoro, sono problemi che 
possono essere dovuti ad una alimentazio¬ 
ne di rete "sporca" o alla interruzione del 
servizio non prevista. L'utente casalingo o 
SOHO (Small Office Home Office) è proprio 
il target della proposta Riello UPS, con il 
prodotto Win Dialog, offrendo un prodotto 
di semplice utilizzo e di costo contenuto, 
senza rinunciare alla qualità. Questo UPS è 
dotato della tecnologia Line Interactive ed è 
gestito interamente con microprocessore 
per migliorarne l'affidabilità e la funzionalità; 
la tecnologia Line Interactive consente un’a¬ 
limentazione perfettamente stabilizzata e il 
filtraggio delle sovratensioni, mentre il con¬ 
trollo della stabilizzazione della tensione in 


uscita è realizzata da un apposito circuito 
(AVR, Automatic Voltage Regulator) gestito 
da CPU II Design del Win Dialog e Italiano, 
disegnato da Somaim per la massima ridu¬ 
zione del volume esterno. L'UPS entry level 
Riello Win Dialog è disponibile nella potenza 
di 320 VA, realizzato per alimentare PC, 
stampanti, modem, registratori di cassa, 
centralini telefonici, strumentazioni varie; è 
fornito completo di software di gestione 
UPS MON e manuale utente su CD-ROM 
per Windows 95/98, NT con programmazio¬ 
ne personalizzabile dall'utente. Il software è 
opzionale per altri sistemi operativi 

Per informazioni: 

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numero verde 800-469822 



32 


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Microforum Italia Point. Il meglio a meno. 


Microforum Italia srl 














• NOTEBOOK 


di Massimiliano Cimelli 






Novità per i portatili Armada di Compaq 


Compaq Computer amplia l’intera 
linea dei suoi notebook Armada 
con i processori Mobile 
Pentium e Celeron di Intel di 
ultima generazione, rafforzan¬ 
done la potenza e implemen¬ 
tandone le caratteristiche 
tecniche. 

L'entry level della 
famiglia è la serie M300, 
rafforzata grazie al nuovo modello 
equipaggiato con un Pentium III funzio¬ 
nante alla frequenza operativa di 500 
MHz e una memoria cache L2 di 256 
Kbyte. 

Il nuovo notebook All-m-One, 
del peso di 2.6 Kg, 
oltre ad integrare 
un modem 
MiniPCI da 56 K, 
una memoria da 
32 o 64 Mbyte 
espandibile a 512 
e un disco rigido 
SMART da 4 o £ 

Gbyte permette, tra¬ 
mite lo slot Multibay, 
di utilizzare un drive 
CD-ROM 24X o di ag¬ 
giungere m opzione 
altre periferiche come 
il SuperDisk LS-120, un'ul¬ 
teriore batteria a ioni di litio da 9 
celle, un secondo hard disk oppure un 
lettore DVD-ROM con velocità di lettura 
fino a 600 Kbyte al secondo. 

Per una buona visualizzazione on- 
screen l'Armada M300 offre, a seconda 
della versione, una vasta scelta di 
display, dagli HPA (High Performance 
Addressing) da 12,1 e 13 pollici ai TFT 
(Thin Film Transistor) da 12.1 o 14,1 pol¬ 
lici e un controller video ATI AGP 2X con 
4 Mbyte di memoria 
Il prodotto, fornito con uscita TV per il 
collegamento dì una sorgente video 
esterna, sarà commercializzato a prezzi 
che partono da lire 3.429.000. 

Anche la serie E500, rivolta all’utenza 
professionale, subirà ulcune migliorie 
per mezzo delle nuove versioni dotate di 
processore Pentium Mobile a 650 MHz 
con tecnologia SpeedStep di Intel. 

Questo notebook del peso di 2,7 Kg, 
come le altre versioni con Pentium II a 
400 e 366 MHz, offre monitor a matrice 


attiva da 12,1 a 14,1 pollici, due slot di 
espansione per la memoria con capa¬ 
cità fino a 512 Mbyte, un hard disk 
SMART rimovibile di capacità fino a 
12 Gbyte e una scheda 
modem Mini-PCI 56K 
^V.90 con interfaccia 
Bdi rete Ethernet 
w 10/100 Oltre allo 
slot MultiBay (dove vi è 
solitamente collocato il letto¬ 
re CD-ROM) che ne garantisce la 
più ampia libertà di configurazione, il 
portatile utilizza anche uno slot DualBay 
in grado di accogliere il drive per floppy 
o una terza batteria (se sì utiliz¬ 
zano tutti gli slot) che assicura 
una durata complessiva di 
nove ore di funzionamento. 

I prezzi dei nuovi Armada 
E500 partono da lire 
5.010.000 

Per coloro che desidera¬ 
no un giusto compromes¬ 
so leggerezza/capacità, gl 
Armada M300 potenziati 
con un processorre 
Mobile Pentium 
a 500 MHz, po¬ 
trebbero esse¬ 
re la soluzio¬ 
ne. 

Questo mo¬ 
dello del peso di soli 1,4 
Kg per un spessore di 23 mm è 


equipaggiato con uno 
schermo CTFT XGA da 11,3 pollici 
capace di visualizzare 16 milioni di colo¬ 
ri, un drive da 12 Gbyte con funzione 
DriveLock, una memoria di base da 64 
Mbyte espandibile e un modem 56K 
con protocollo V90. 

Il supporto per il lettore CD/DVD-ROM 
e floppy o di qualsiasi altra periferica è 
garantita dalla possibilità di aggiungere 
una base multibay opzionale, I nuovi 
M300 saranno disponìbili al prezzo base 
di lire 5.745.000 

Mentre il top della gamma ultraleggen, 
con un peso di circa 2 Kg e uno spesso¬ 
re di 28 mm, rimane sempre l'Armada 
M700 ora disponibile anche con 
Pentium III di Intel a 650 MHz. Il note¬ 
book permette risoluzioni di 1024 x 768 
su schermì a matrice attiva da 13,3 o 
14,1 pollici, protetti da un involucro in 
lega di magnesio, per mezzo di una 
scheda grafica ATI Mobility Pro con bus 
dati AGP 2X e 8 Mbyte di memoria 
video. Il prodotto è una soluzione All-in- 
One, quindi è provvisto sia di scheda 
sonora con relativi speakers sia di un 
modem con scheda di rete e uno slot 
standard multibay di Compaq integrato 

L'M700 fornito di hard disk fino a 12 
Gbyte e una memoria da 64 Mbyte di 
Sdram, espandibile fino a 544, verrà pro¬ 
posto a prezzi che partono da lire 
8.318.000 

Per gli utenti che richiedono al proprio 
portatile prestazioni paragonabili a un 
desktop, Compaq propone la "full 
docking station", Armada Station EM 
compatibile con tutti i suoi notebook, ad 
esclusione del modello V300. 

Questa nuova base di 
espansione con 
replicatore di porte, 
oltre all’integrazione 
del sistema di diffu¬ 
sione audio Premier 
Sound include anche 
un alimentatore AC. 
una doppia multibay 
con la possibilità di col- 
legamenti a caldo delle 
periferiche di Storage e 
tre slot PCI. 

Tutti i prezzi sopracitati 
si intendono IVA esclusa. 

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34 


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e-Commerce on Windows 

Intervista a Carlo Iantorno, Marketing Manager Microsoft 

Nei giorni 21 marzo a Milano e 23 marzo a Roma, si è tenuta una giornata di approfondimento 
e di confronto fra chi progetta sistemi per supportare il business Online 
e coloro che grazie a tale sistema hanno ottenuto risultati interessanti. 

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le esperienze di Direct.it, CasaRossi, Peck e Thinkltaly. 


Dopo una conferenza al mattino su temi di 
carattere generale, l'incontro si è diviso in tre 
conferenze parallele al pomeriggio, dedicate 
alle tecnologie abilitanti all'e-commerce, lo 
scenario Business-to-Business e le esperien¬ 
ze Business-to-Consumer. 

Quella che segue è una intervista al Dr. 

Carlo Iantorno, Marketing Manager 
Microsoft, su alcuni aspetti del problema e 
su come Microsoft intende muoversi nel for¬ 
nire soluzioni ai realizzatori di sistemi e-com- 
merce. 

0. Quali sono le caratteristiche principali 
della proposta Microsoft relativa all'e- 
commerce? Si tratta di applicazioni chia¬ 
vi in mano oppure di una piattaforma da 
realizzare insieme ai clienti e che si integra con le applicazioni 
già esistenti o di fornitori diversi? 

■ io direi che il valore della nostra proposta sta nel fatto che non 
abbiamo la presunzione di fornire tutto, ma forniamo la tecnologia 
abilitante che consente poi alle applicazioni dei nostri partner di fun¬ 
zionare e tutto ciò può essere integrato con le applicazioni di back 
end and front end di una azienda come il CRM, l'ERP e cosi via. 
Quindi per quanto riguarda Microsoft preferiamo parlare dell'offer¬ 
ta complessiva che scaturisce dalla nostra tecnologia sommata alle 
soluzioni fornite dai nostri partners, e ciò consente di fornire al clien¬ 
te dei sistemi che siano delle soluzioni complete. Però è chiaro che 
noi abbiamo molte tecnologie di base che vanno dal sistema opera¬ 
tivo al database all'integrazione con sistemi tradizionali, agli stru¬ 
menti di sviluppo. Esiste inoltre un modulo apposito per il commer¬ 
cio elettronico che è il Sales Server Commerce Edition 3.0 il quale 
evolverà nel Commerce Server 2000 fra qualche mese e che con¬ 
sente specificamente di fare transazioni su Internet e di conseguen¬ 
za gestire gli ordini, il catalogo e gli utenti e le altre funzioni necessa¬ 
rie al commercio elettronico 

D. Quindi anche quello che c'è dietro a ciò che vede colui che 
acquista, cioè la gestione delle informazioni utili al gestore di 
uno specifico commercio per tenere traccia di quello che fa, 
fare le proprie elaborazioni e statistiche con le informazioni che 
i clienti, volenti o no, forniscono al momento dell'acquisto? 
n. Esatto, perché noi dobbiamo anche pensare al fatto che i clienti 
hanno già probabilmente un sistema gestionale funzionante e 
sarebbe ridicolo presentarsi con sistemi di commercio elettronico 
che non si integrino con quelli già esistenti come ad esempio la 
gestione del magazzino, delle vendite e degli ordini. Pertanto l'a¬ 
spetto più importante della nostra proposta è che l'integrazione con 
i sistemi gestionali in modo da realizzare un sistema informativo 
aziendale che effettivamente svolga le funzioni di vendita elettronica 
come le conosciamo tutti ma anche di gestione dei clienti, del 
magazzino 

D. Quindi diciamo che la vendita elettronica, almeno inizial¬ 
mente potrebbe affiancarsi a quella tradizionale? 

? : . L'azienda può decidere di affiancare al canale di vendite tradizio¬ 
nale anche quello elettronico ma ovviamente richiede che le due 
modalità siano complementari e non alternative. 

D. Ma ad un'azienda che nasca oggi con lo scopo di fare soltan¬ 


to commercio elettronico sarebbe in 
grado Microsoft di fornire ad essa una 
soluzione completa dall'inizio alla fine? 

R. La soluzione completa è fatta da un siste¬ 
ma gestionale, da un sistema che consenta 
il marketing e la vendita su Internet e in più 
da applicazioni specifiche come ad esempio 
il calcolo delle tasse o la gestione della con¬ 
segna del bene e quindi l'integrazione con i 
fornitori di questi servizi oppure l'integrazio¬ 
ne con i circuiti di pagamento Ciò che noi 
forniamo è la parte di mezzo cioè quella che 
consente la gestione dei dati, dei cataloghi 
elettronici, degli ordini elettronici, l'autenti¬ 
cazione degli utenti, l’analisi delle abitudini 
di acquisto dei clienti. A questo si aggiungo¬ 
no soluzioni già esistenti di terze parti con le quali già stiamo lavo¬ 
rando e che consentono il pagamento, adattandosi agli specifici e 
innumerevoli circuiti di pagamento che sarebbe impossibile gestire 
direttamente ma i cui sistemi possono essere integrati garantendo 
la massima flessibilità. 

D. Come ritiene si possa risolvere il problema della consegna? 
Potrebbe accadere che i costi di logistica, distribuzione e tenu¬ 
ta del magazzino, sia presso l'azienda, sia affidato a terzi, 
annullino, almeno in parte il vantaggio di acquistare diretta- 
mente? In pratica non potrebbe rinascere la figura del "grossi¬ 
sta"? 

E' stata analizzata questa possibilità? 

R. Certo, attualmente esistono molte società di distribuzione delle 
merci come DHL, UPS, SDA che forniscono servizi integrati e pos¬ 
sono fare da interfaccia fra produttore e cliente nel commercio elet¬ 
tronico, ma ovviamente, un'azienda che distribuisce beni su Internet 
vorrà avere un piccolo magazzino proprio perché altrimenti, soprat¬ 
tutto se il numero di fornitori è molto elevato, dovrebbe mettere in 
contatto direttamente il produttore con il cliente e molti non gradi¬ 
scono fornire i nomi dei propri clienti perché per un'azienda che 
vende su Internet il valore principale è proprio il cliente, e quindi 
essa preferisce tenerlo per sé, contattando essa stessa i fornitori e 
utilizzando un proprio magazzino servendosi poi di spedizionieri 
come quelli che ho citato prima i quali fanno un lavoro diverso e 
quindi non sono concorrenti Finora la cosa sembra funzionare abba¬ 
stanza bene. 

D. Quindi le spedizioni a chi fa le spedizioni e il magazzino all'a¬ 
zienda 

R. Si, anche se non troppo grande ma sufficiente a non far aspetta¬ 
re troppo i clienti. 

D. Abbiamo notato che in Italia spesso, almeno nelle grandi 
città, le merci su Internet costano a volte più che nei grandi 
magazzini o nei negozi specializzati, conviene davvero acqui¬ 
stare su Internet? 

R. Con l'aumento dei volumi di fatturato i prezzi dovrebbero scende¬ 
re, bisogna però tenere presente che su Internet è conveniente 
acquistare quei beni difficili da trovare senza lunghe ricerche come 
ad esempio un particolare libro o un disco. Sono inoltre convenienti 
le transazioni bancarie e di borsa. Ma un mercato che presenta un 
notevole potenziale è quello del turismo perché in tale settore il 90 



36 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 






N e w» 


percento del lavoro è fatto dì ricerche e solo un IO percento dì 
acquisto. Se le ricerche possono essere fatte in maniera autonoma 
dal cliente, se gli operatori turistici metteranno in linea le loro infor¬ 
mazioni potranno davvero offrire servizi migliori e ad un prezzo 
migliore. Ovviamente molte cose devono essere migliorate, ma già 
oggi si trovano degli ottimi esempi, specialmente negli Stati Uniti. 

D. Anche se è importante poter certificare gli utenti e quindi 
sapere se dall'altra parte c'è davvero chi dice di esserci per evi¬ 
tare frodi o l'uso di carte di credito rubate, si è pensato anche 
ad una certificazione delle aziende, cioè creare delle associazio¬ 
ni di aziende che fanno commercio elettronico che diano al 
cliente la ragionevole certezza che il numero di carta di credito 
che si sta inviando non vada qualcuno che dopo un paio di 
giorni non è più reperibile? 

R Da questo punto di vista esistono diverse iniziative, molte azien¬ 
de che vendono su Internet accettano carte dì credito ma anche 
pagamenti contrassegno o pagamento postale successivo al ricevi¬ 
mento della merce. Tali forme di pagamento stanno prendendo 
piede perché ad esse siamo già abituati e perché ì circuiti di paga¬ 
mento già esistono. 

Inoltre stanno nascendo sempre più siti che ormai sono riconoscibili 
o perché appartenenti a grosse aziende o perché comunque hanno 
un marchio noto al grande pubblico per cui se si va ad acquistare 
qualcosa su uno di questi siti si può essere ragionevolmente sicuri 
che non sì rischia dì essere frodati. E poi in terzo luogo stanno 
nascendo iniziative, che noi reputiamo interessanti, come il rilascio 
di autocodificazione o di bollini da dare ai siti magari attraverso asso¬ 
ciazioni di categoria insieme con le associazioni dei consumatori 
Anche in questo caso noi siamo presenti in iniziative che riguardano 
l'introduzione di un marchio dì qualità da rilasciare ai siti che rispon¬ 
dono a specifici parametri. Speriamo che al più presto queste inizia¬ 
tive si concretizzino sia a livello europeo che italiano. 

D. Finora abbiamo parlato di aziende medio grandi, ma cosa 
sta facendo Microsoft per le piccolissime aziende con cinque, 
dieci dipendenti, ossia sarà realizzato da parte della Microsoft 
un sistema adatto per questo tipo di aziende? Perché forse il 
commercio elettronico potrebbe essere più interessante per 
queste piccole realtà che per le grandi aziende con una situa¬ 
zione e una clientela consolidata 

R. Questo è parzialmente vero, perché bisogna tenere conto del 
fatto che il commercio elettronico per le piccole realtà non è soltan¬ 
to avere un sistema semplice ed economico da utilizzare, perché il 
commercio elettronico è una rivoluzione completa al business di una 
azienda e quindi se qualcuno decide dì dedicatisi purché non costi 
molto ed eviti grattacapi, secondo me sta seguendo la procedura 
sbagliata perché commercio elettronico significa ridefinire compieta- 
mente i propri parametri di business ed essere aperti anche a clienti 
che ordinano, ad esempio dal Giappone, e quindi bisogna gestire le 
cose anche in lìngua inglese. Senza considerare poi i problemi logi¬ 
stici ai quali abbiamo accennato prima. 

Ma comunque per rispondere alla sua domanda, la tecnologia sta 
facendo la sua parte per venire incontro a questi problemi? Bisogna 
considerare che le piccole aziende in Italia sono milioni e non sareb¬ 
be certo possibile indirizzarsi direttamente ad ognuna di loro perciò 
noi della Microsoft intendiamo avvalerci di nostri partner che forni¬ 
scono consulenza alle aziende e attraverso di loro raggiungere gli 
utenti finali. 

Stiamo quindi introducendo un pacchetto rivolto ai rivenditori, appe¬ 
na uscito m questi giorni, che contiene tutto il software e gli stru¬ 
menti per costruire in maniera semplice un sito di E-commerce e 
che costa meno di un milione di lire. Noi forniamo tutti gli strumenti 
per costruire un sito, contribuiamo in parte al costo dei corsi dì 
approfondimento tecnico e cercheremo di formare personale in 
grado di recarsi dai clienti con le competenze necessarie per aiutarli 
a realizzare un siti di e-commerce. Anche se ci saranno molti utenti 
che preferiranno l’estrema semplicità delThosting fornito dagli ope¬ 
ratori di telecomunicazioni. Pur se questo comporta dì dare a terzi 
tutto il database della propria clientela. E questo, a meno che non si 
tratti di una piccolissima azienda all'inizio dell'attività, anche se pro¬ 
tetti da contratti e clausole, non è molto consigliabile se il business 
dì cui si tratta è strategico per l'azienda. 

D. Cosa si prevede da parte della Microsoft per la vendita dei 


propri prodotti tramite l'e-commerce? 

Sarà possibile acquistare su Internet i prodotti Microsoft non 
comprando tutto il pacchetto completo ma scaricando solo 
quello che si usa e non tutto il resto? 

R. Da questo punto di vista, si tratta dì nuove generazioni dì softwa¬ 
re ed è una filosofia un po' legata con la problematica dei cosiddetti 
Application Service Provider, noi siamo quasi pronti per offrire servi¬ 
zi software tramite dei siti Web centrali, e soprattutto siamo pronti 
per offrire una piattaforma sulla quale gireranno applicazioni di terze 
parti che usufruiscono dì questi servizi software; Il primo passo 
quindi è fornire ì servìzi software da un sito centrale a clienti che non 
devono installare nulla ma che utilizzano soltanto il servizio, il passo 
successivo, ancora più interessante sarà quello di installare solo le 
parti più rilevanti, quindi acquistare o prendere in affitto scaricandolo 
però sul proprio computer o sul server aziendale delle singole partì 
di programma, credo che questa sarà la nuova generazione degli 
Application Service Provider, quindi qualcosa a cui pensare da qui a 
qualche anno, ora la priorità principale è far acquisire l'abitudine ad 
utilizzare il software tramite Internet, e la cosa non è facile, special- 
mente in un paese come l'Italia dove le aziende non sono abituate 
alla filosofia di uso del software su Internet. 

D. E' stato considerato il caso che il collegamento alla Rete non 
funzioni proprio quando c'è da finire un lavoro urgente utiliz¬ 
zando del software acquistato con questo sistema? 

< Se si considera che il tasso di affidabilità della rete e la larghezza 
di banda disponibile stanno aumentando di giorno in giorno si può al 
momento ritenere non troppo limitante questo fattore anche se 
dipende comunque dal tipo di azienda. Per le aziende che devono 
usare software per applicazioni critiche sarà preferibile averlo instal¬ 
lato sui propri server e avere del personale specializzato a gestirlo. 
Quindi, inizialmente sì può cominciare con il software di produttività 
individuale o per informazioni che non sono necessarie in tempo 
reale, nell'attesa delle previste infrastrutture megagalattiche che 
verranno nei prossimi anni. Senza comunque dimenticare i problemi 
di migrazione dalle applicazioni e sistemi precedenti dei quali ogni 
azienda deve necessariamente tenere conto. 

D. Per quanto riguarda le Smart card ed eventuali carte prepa¬ 
gate, c'è in previsione qualcosa che permetta di acquistare il 
software "a consumo"? 

R- Un utilizzo da borsellino elettronico delle Smart card è sicuramen¬ 
te in previsione anche se attualmente per questioni più legislative e 
organizzative che tecniche è limitato all'utilizzo in circuiti chiusi a 
livello aziendale. 

D. Quali pensa che potrebbero essere i fattori frenanti e quelli 
incentivanti al commercio elettronico in Italia? 

R. Fra i fattori frenanti possiamo considerare la necessità di effettua¬ 
re investimenti in informatica che in Italia sono molto più bassi che 
negli altri paesi. La scarsità dì venture capitai. La polverizzazione 
delle aziende e quindi la ridotta capacità di investimento di ogni sin¬ 
gola piccola azienda. Un altro problema sono i costi dì collegamento 
che per gli operatori dì telecomunicazioni sono circa il doppio rispet¬ 
to agli Stati Uniti, senza contare ì costi per l'utente. 

C'è poi il problema della scarsa conoscenza della lingua inglese e 
delle nozioni informatiche di base 

Per quanto riguarda invece i fattori incentivanti, ovviamente l'acces¬ 
so gratuito ad Internet che ha fatto esplodere l'utenza in Italia negli 
ultimi sei mesi. L'enorme diffusione del cellulare e la tecnologia 
WAP (Wireless Application Protocol) e l'UMTS che velocizzerà di 
molto i collegamenti dati sui cellulari. 

Il fatto che i principali settori dell'economia nazionale, il turismo, la 
moda e la piccola produzione si prestino benissimo al commercio 
elettronico. Un altro fattore incentivante sarà l'interesse che all'este¬ 
ro hanno nei confronti dell’Italia e che potrebbe spingere molti ad 
acquistare via Internet i prodotti italiani. 

Se le associazioni di categoria sfrutteranno al meglio questo mezzo 
potrebbero bilanciare la polverizzazione delle aziende e agevolare il 
collegamento di consorzi, oltre ad attirare investimenti. 

E questo ci porta a considerare il nuovo mercato del trading-on-line 
che rappresenta la novità degli ultimi tempi e si sta diffondendo 
sempre più velocemente con l'ingresso anche degli istituti di credito 
più tradizionali. 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


37 



• STRATEGIE 


di Leo Sorge 

Xerox landa la Soho Alliance 


• • • 


thè 

foUo 

nino Alliance 


Gli apparecchi multifunzionali dell’a¬ 
zienda vengono unificati con quelli di 
Sharp. Nelle arti grafiche si va contro 
Heidelberg. E in arrivo c'è il Flowport. 

Nell’era della coopetition Xerox si 
accorda con i suoi rivali della Sharp per 
gli apparecchi multifunzionali di fascia 
bassa. L'accordo ha un nome piuttosto 
intrigante, Soho Alliance, ed un valore di 
2 miliardi di dollari "Xerox progetta, 
Sharp produce e le due aziende commer¬ 
cializzano ciascuna con il suo marchio: 
noi abbiamo una fabbrica da circa 350 
M$ in Irlanda, e Sharp ne ha una nelle 
Filippine, a Manila". Dell'accordo fa parte 
anche Fu|i-Xerox, la joint venture che 
opera nell'area del Pacifico: in 3 anni, 
Xerox punta a raggiungere nel soho il 
10% mondiale, laddove oggi ha appena il 
2%. In Italia, però, thè digitai company 


ha una penetrazione generalmente supe¬ 
riore. Continua poi l'assalto alle arti grafi¬ 
che, un settore una volta mercato delle 
tipografie ed oggi sparso tra servizi di 
copia e di stampa, spesso ancora in 
esclusivo bianco e nero analogico. In 
questo mondo è Heidelberg a farla da 
padrona, con i suoi 150 anni di storia ed 
un fatturato di 4 milioni di dollari. Ma 
Xerox ha già raggiunto i 3 MS, ed ha una 
conoscenza del cliente e delle nuove tec¬ 
nologie digitali e multimediali molto mag¬ 
giore, quindi il futuro è suo A Drupa, lo 
show tedesco di respiro europeo sulle 
tecnologie di stampa. Xerox avrà un'inte¬ 
ra sala, chiamata Digital Drupa, come 
solo Heidelberg potrà fare. E altri annunci 
sull'impiego del web e della rete per le 
arti grafiche corroboreranno questa idea. 

Oltre alla Soho Alliance e alle anticipa¬ 
zioni su Drupa, Xerox ha lanciato una 
nuova rivoluzione nell'accesso alle infor¬ 
mazioni. Si chiama FlowPort, e per la 
prima volta coniuga i vantaggi del 
mondo cartaceo, analogico, con la 
tecnologia informatica, digitale. 
Frasi fatte, direte voi: ed invece no. 
Vediamo lo scenario di riferimen¬ 
to. Del mondo in rete, locale o geo¬ 
grafica che sia, oggi fanno parte 
anche le apparecchiature multifun¬ 
zionali del tipo DocuCentre (secon¬ 
do la terminologia Xerox). Si tratta 
di fotocopiatrici in rete che possono 
anche solo stampare o solo acquisi¬ 
re. In pratica sono computer di rete 
a funzioni dedicate. Grazie ad un 
software che viene automatica- 
mente caricato in rete, i 


DocuCentre possono acquisire delle fun¬ 
zionalità di scansione selettiva: mettendo 
sul vetro della copiatrice un modulo car¬ 
taceo opportunamente codificato, il ter¬ 
minale comprende I livelli di accesso 
della persona che opera e ne esegue i 
comandi, inseriti sullo stesso form II 
modulo si presenta come un normale 
modulo a checkbox, che il software del 
multifunzionale riconosce ed mstrada in 
rete In questo modo si possono erogare 
svariati servizi già disponibili online, ma 
usando come terminale il DocuCentre. 
Alcuni esempi possono essere gli ultimi 
listini, oppure libri, relazioni o collezioni di 
relazioni, l’archiviazione automatica dei 
documenti contabili, già divisi per catego¬ 
ria ed accessibili in azienda... Ma esisto¬ 
no molti servizi innovativi rispetto ad un 
mondo puramente elettronico: ad esem¬ 
pio partendo dall'originale cartaceo si 
possono richiedere sintesi e traduzioni, 
invii multipli a liste di destinatari e cosi 
via. Inoltre è possibile anche il passaggio 
inverso: avendo a disposizione una sinte¬ 
si o un sempklice indice, semplicemente 
appoggiandolo sul vetro della copiatrice 
si potrà chiedere la versione più estesa, 
quella completa e magari anche tutti gli 
allegati di riferimento.Si tratta di funzioni 
particolarmente interessanti nel mondo 
commerciale, sempre alle prese con il 
problema della documentazione e dei 
documenti contabili. Attraverso questo 
approccio non si punta alla totale elimina¬ 
zione della carta fin da oggi, bensì si 
cerca un compromesso realistico tra 
quantità di informazione online e quantità 
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• CELLULARI 


di Leo Sorge 

Sony prende in licenza Microsoft Internet Explorer 


Il telefonino cresce e diventa un vero e 
proprio personal computer, con micropro¬ 
cessore, sistema operativo, interfaccia 
utente ed applicazioni. Prendiamo ad 
esempio il Sony CMD-Z5 il nuovo cellulare 
della Casa giappo¬ 
nese installerà a 
breve il pocket 
browser di Micro¬ 
soft Si tratta di 
una delle prime 
dimostrazioni di 
modelli con doppia 
modalità WAP ed 
HTML implemen¬ 
tate indipendente¬ 
mente dal sistema 
operativo sotto¬ 


stante. Tali funzionalità sono ancora più 
incredibili se si pensa che il nuovo telefoni¬ 
no GSM di Sony pesa solo 82 grammi ed è 
più piccolo di una carta di credito. La risolu¬ 
zione dello schermo in alta risoluzione è di 
96x72 punti, e memorizza fino a 20 mes¬ 
saggi vocali Un software PIM (Personal 
Information Management) agisce come 
agenda personale con allarmi per gli appun¬ 
tamenti. 

L'adozione di Mobile Explorer in luogo di 
altri microbrowser (dei quali il più famoso è 
il Phone.com) e esplicitamente rivolta alla 
futura interoperabilità del telefonino con i 
server di Microsoft, da Exchange a 
BackOffice La possibilità di accedere ai 
dati aziendali attraverso software già noto 
sarà possibile grazie al nuovo nato, il server 


MMS (Microsoft Mobile Services), pensato 
da Microsoft proprio per questa funzione. 

"Il software è solo metà del risultato fina¬ 
le". ha dichiarato Amy Mokady, manager 
della Mobile Devices Division di Microsoft, 
"ma serve un hardware davvero innovativo 
per fare il massimo con Internet su un pal¬ 
mare. e il CMD-Z5 ha funzioni uniche come 
l'Advanced Jog Diai che rendono tutto più 
semplice". 

Un'altra caratteristica avanzata è la Text 
Input Technology, che risolve almeno in 
parte l'annoso problema di digitazione tra¬ 
mite tastiera a pochi elementi. 

Per informazioni: 

Sony, 



• MANIFESTAZIONI 


SmauComm Mediterraneo in giugno a Roma 


Dal 14 al 17 giugno nei locali della Fiera di 
Roma si terrà la prima edizione di 
SmauComm Mediterraneo. 

L'appuntamento è rivolto principalmente 
alle telecomunicazioni operanti nel centro- 
sud e nel bacino del Mediterraneo 
"Il centro-sud sta recuperando terreno 
nell’ICT", ha detto Alberto Tripi, presidente 
della Federcomin: "ad esempio nel Lazio lo 
scorso anno il numero di aziende ICT attive 
è passato da 6.800 a 7.500, con un incre¬ 
mento di oltre il 10%", ed analoga sorte 
hanno seguito altre regioni, contro una cre¬ 
scita nazionale pari a meno della metà del 
dato laziale. La rassegna occuperà perlome¬ 


no 8000 metri quadrati, più i convegni e gli 
incontri del Palaftera. SmauComm Mediter¬ 
raneo si tiene con il patrocinio della 
Presidenza del Consiglio dei Ministri e 
dell’AlPA, Autorità per l'Informatica nella 
Pubblica Amministrazione. L'iniziativa vuole 
favorire accordi di cooperazione tecnologica 
e commerciale con gli altri Paesi del 
Mediterraneo Quest'anno ci si rivolge in 
particolar modo alla Tunisia, scelta come 
Paese partner 

L'iniziativa è molto simile a quella a suo 
tempo e per anni portata avanti con 
Tecnorama Ufficio, la manifestazione IT di 
Bari successivamente entrata nell'ambito 


dello Smau e che quest'anno si terrà dal 4 
al 7 maggio Certo è che le telecomunica¬ 
zioni stanno unendo vaste tutte le fasce di 
pubblico, dai giovanissimi del telefonino agli 
appassionati di TV satellitare fino agli opera¬ 
tori di telefonia, un'impresa che non riuscì 
alla tecnologia precedente, esclusivamente 
informatica 

Roma sente la mancanza d'una sua 
mostra ICT da diversi anni, allorquando non 
si verificarono più le condizioni necessarie 
alla presenza di RomaUfficio 

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La tecnologia digitale vive dentro i computer che sono sulle nostre scrivanie. Computer che non sono 
oggetti magici, ma neanche macchine da scrivere sofisticate, sono l’ingresso ad un nuovo modo di vedere 
la realtà, sono l’iniziazione ad una esistenza innovativa. Abbiamo avuto la gioia di poter contribuire ad una 
trasformazione concreta del nostro vivere e, alla nostra maniera, continuiamo a contribuire. Forse per la 
prima volta nella storia, la realtà non viene copiata o modificata, ma inventata. Ci muoviamo dentro questo 
nuovo mondo in costruzione intuendo, creando possibili strade alternative, pur se guidati da leggi ferree. 
La grandiosa differenza con le circostanze passate sta nella possibilità di svincolarsi dai limiti delle normali 
percezioni; con l'immaginazione possiamo dare una nuova forma non solo agli oggetti, ma soprattutto alla 
sensibilità. Ecco, riusciamo cosi a “vedere" anche l'arte con occhi nuovi. La realtà può prendere corpo 
attraverso l’arte con il computer, ed essere contemporaneamente dovunque e da nessuna parte, essere in 
quel dovunque dove tutti possiamo stare contemporaneamente. 

Questo è in sintesi uno degli eventi innovativi creati dall’arte elettronica e in particolare dalla Computer art. 

Dal 5 maggio e fino al 3 giugno, è possibile visitare 
una mostra abbastanza esplicativa di questi concetti: 

ARTE & COMPUTER 

Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze 
Antichi Lavatoi - via Tripoli, 36 

di Ida Gerosa 


Sei artisti 

Sei artisti assolutamente diversi tra 
loro, in questo evento mostreranno le 
diverse strade intraprese dall'inizio fino 
alla concretezza del lavoro di oggi 

Negli spazi della Biblioteca Nazionale 
si potranno vedere, cosi, alcuni esempi 
della Computer art contemporanea e 
sarà interessante no¬ 
tare come l'appro¬ 
do alle soluzioni 
odierne abbiano 
partenze e per¬ 
corsi assoluta- 
mente differenti 
e insoliti. 

Dall'esperien¬ 
za fuori del co¬ 
mune di Pietro 


Grossi (noto compositore elettronico) a 
quella di Enore Zaffiri (anch'egli noto 
compositore), dall'arte ''scientifica" di 
Luciano Romoli a quella "fresca, curio¬ 
sa, divertita" di Marcella Chelotti; 
dall'arte "giovane" di Paolo Zaffiri a 
quella di Ida Gerosa, 

Diceva McLuhan: "Compito dell'arti¬ 
sta è quello di riferire sulla natura dello 
sfondo analizzando le 
forme di sensibilità 
scaturite da ogni 
nuovo fondo o 
modalità cultura¬ 
le prima che 
l'uomo comune 
abbia il sospetto 
che qualcosa sia 
cambiato." 

Ecco, per vi¬ 


sualizzare questo pensiero analizziamo 
il complesso dell'opera dei sei esposi¬ 
tori. 


Pietro Grossi 

Nell'ultima mostra che ha fatto a La 
Spezia ad aprile scorso, Pietro Grossi si 
è presentato con una frase che lo rap¬ 
presenta bene: "Tornate domani, sarò 
diverso" In questa sua frase ironica, di¬ 
vertita. ma espressiva, c'è tutta la sua 
vita, tutta la sua storia. 

Grossi è nato a Venezia nel 1917, 
violoncellista e compositore, ha svolto 
attività concertistica ed è stato docente 
di violoncello al Conservatorio di Musi¬ 
ca di Firenze dal 1942 al 1985, promo¬ 
vendo in quell'ambito anche la creazio- 


Dall'esperienza fuori del comu¬ 
ne di Pietro Crossi (noto compositore 
elettronico) a quella di Enore Zaffiri 
(anch’egli noto compositore); dall’arte 
"scientifica” di Luciano Romoli a quella 
"fresca, curiosa, divertita” di Marcella 
Chelotti; dall’arte "giovane” di Paolo 
Zaffiri a quella di Ida Cerosa. 


42 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 



Infoi*nrtfaa 



Pietro Grossi 

ne di cattedre di musica elettronica e di 
informatica musicale. 

Egli ha percorso nell'arco di tempo, 
dagli anni '60 ad oggi, un itinerario arti¬ 
stico e di ricerca tale da far emergere 
uno sviluppo di pensiero coerente e una 
serie di intuizioni fortemente anticipatri¬ 
ci, come il minimalismo di alcune sue 
opere analogiche e la teorizzazione della 
musica in tempo reale 

Alla metà degli anni '80 ha allargato il 
campo delle sue esperienze alla grafica. 

Nel momento in cui componeva la 
sua musica, attraverso appositi pro¬ 
grammi scritti personalmente faceva 
nascere i prodotti grafici, spesso in ma¬ 
niera "random". 

La sua ricerca è quindi passata 
dall'accompagnamento musicale ai film 
muti, mentre era ancora uno studente, 
alle esperienze già descritte fino al suo 
progetto di "Homeart", da lui definito 
"arte creata da e per se stessi, estem¬ 
poranea, effimera, oltre la sfera del giu¬ 
dizio altrui", per approdare infine alla 
"Homebook", con cui ha inaugurato 
una nuova branca di ricerca e di attività, 
quella dell'editoria personalizzata. 

Pietro Grossi è un artista dalle mille 
personalità, musicista, compositore, 
grafico, è seno nelle sue ricerche e nel¬ 
lo stesso tempo è vivo, pieno, allegro, 
divertente e divertito. Crea con infinito 
amore eppure gioca, scherza con quello 
che fa, stuzzica i suoi pensieri. Ribalta 
le situazioni normali per vederne gli 

IDA GEROSA 

Artista di Computer art 

Iwww mclink.it/mcliriK/anfl 

|j gerosatgpluncomTI 


aspetti inconsue¬ 
ti, per cercarne il 
lato curioso, 
sconcertante, 
forse “impazzi¬ 
to". Per questo 
ama ripetere che 
noi "siamo formi¬ 
che impazzite e 
cerchiamo dispe¬ 
ratamente di ca¬ 
pire dove ci porta 
il bit, ma voglia¬ 
mo scuotere le 
cicale che, attac¬ 
cate alla cortec¬ 
cia degli alberi, 
gracidano immo¬ 
bili finché l'albe¬ 
ro ammalato alle 

radici si abbatte. " 

E quando gli ho chiesto che significa¬ 
to aveva per lui questa mostra alla Bi¬ 
blioteca Nazionale, mi ha risposto "per 
parte mia la mostra sottolineerà la velo¬ 
cità e la produttività del bit Quindi ci sa¬ 
ranno immagini in continua elaborazio¬ 
ne e trasformazione " E poi "come sarà 
accolto il nostro lavoro? Difficile dirlo 
Operiamo nel deserto, ma soddisfatti di 
camminare tra i ciechi vedendo " 


Enore Zaffiri 

Anche Enore Zaffiri, co¬ 
me Pietro Grossi, viene dal¬ 
la musica. Il loro è stato un 
percorso simile, anche se 
con molte varianti. 

Zaffiri ha studiato presso 
il conservatorio di musica di 
Torino ”G Ver¬ 
di" e al Conser¬ 
vatorio Naziona¬ 
le di Parigi con 
Tony Aubm. poi 
si è perfezionato 
in pianoforte 
all'Accademia 
Musicale Chigia- 
na di Siena. 

Dal 1954 al 
1982 ha ricoper¬ 
to la cattedra di 
Cultura Musica¬ 
le Generale 
presso il Con¬ 
servatorio di To¬ 
rino, ma già dal 
1964 si è inte¬ 
ressato di Musi¬ 
ca Elettronica 
fondando lo Enore Zaffiri 


dea, median¬ 
te la quale ha 
coordinato i 
vari parame¬ 
tri sonori e 
ne ha estrat- 


SMET (Studio di Musica Elettronica di 
Torino). 

Partito dalla premessa del supera¬ 
mento storico dei principi elementari 
che coordinavano le relazioni fra i suoni 
del linguaggio musicale tradizionale de¬ 
stinato agli strumenti acustici, si è rivol¬ 
to ai mezzi elettronici, alla ricerca di 
nuove prospettive sonore impostate su 
un principio strutturale basato sulla figu¬ 
ra geometrica 
Pietro Crossi e piana eu cli- 

un artista dalle mille 
personalità, musicista, 
compositore, grafico, è 
serio nelle sue ricerche 
e nello stesso tempo è 
vivo, pieno, allegro, di* £ ,a°d°men- 
vertente e divertito Sl0ne formale 
e spaziale, 

Nel 1965, con altri operatori, ha fon¬ 
dato lo Studio di Informazione Estetica 
e ha iniziato una ricerca interdisciplinare 
fra fenomeni sonori e fenomeni visivi. Il 
principio di ricerca è stato l'assunto di 
far germinare da un'unica struttura di 
base gli elementi relativi al campo so¬ 
noro e visivo. Ha realizzato quindi alcu¬ 
ne sculture che si sono concretizzate 
mediante le stesse strutture geometri¬ 
che di base applicate alla musica. 

Alla fine degli anni 70 ha esteso la 
sua ricerca visiva al video, continuando 
quel progresso di mter- 
Zaffiri è un artista disciplinarietà con l'uti- 


estremamente severo ed 
eclettico. Con curiosità si 
inoltra negli spazi che si 
trova ad esplorare duran¬ 
te le sue ricerche 


izzo degli strumenti 
che la tecnologia of¬ 
fre. Alla fine degli anni 
'80 è nato, cosi, il vi¬ 
deo "L'arte nella Sto¬ 
ria". 



MCmicrocomputer n 206 - maggio 2000 


43 











Luciano Romoli 

Zaffiri è un artista estremamente se¬ 
vero ed eclettico. Con curiosità si inol¬ 
tra negli spazi che si trova ad esplorare 
durante le sue ricerche. 


Luciano 
Romoli fin 
da ragazzo 
ha cercato 
di esprime¬ 
re la Poesia 
deH'Univer- 
so facendo 
ricorso 
all'immagi¬ 
nazione ol¬ 
tre che alla 
conoscen¬ 
za artistica 
e scientifi¬ 
ca. A soli 
vent'anni 
ha comin¬ 
ciato a pub¬ 
blicare una 
rivista che 
raccoglieva 
i contributi di studiosi, ricercatori e arti¬ 
sti interessati a sviluppare un dibattito 
sul tema relativo al rapporto arte-scien¬ 
za. 


Con un inizio molto personale e spe¬ 
cifico è approdato ad una Computer art 
rigorosa e quindi rappresentativa della 
sua storia e della sua essenza. Lui stes¬ 
so per presentarla dice: "Le immagini 
vengono generate dall'elaborazione di 
un "tema " geometrico di base, dal qua¬ 
le si sviluppano infinite "variazioni". 
L'interdisciplinarietà fra suono e imma¬ 
gine si avvale di un "progetto" unico 
che determina il divenire sia dell'evento 
sonoro, sia dell'evento visivo. " 

Inoltre pensa che "la Computer art 
sia l'espressione artistico-creativa del 
nuovo millennio. Anche se le possibilità 
del mezzo possono sembrare ormai 
ampiamente sfruttate, penso che ogni 
artista abbia ancora un territorio im¬ 
menso da esplorare e fare quindi le sue 
scelte operative. 

La sfera artistica si allarga a nuove 
possibilità di fruizione, impegnando il 
fruitore a intervenire direttamente 
sull'opera, oppure a trovarsi di fronte a 
immagini originali, tali da definire un gu¬ 
sto estetico nuovo o almeno rinnovato 
rispetto alla cultura preceden- 


Poco dopo ha gettato le basi della 
sua Utopia, con la quale ha dato vita a 
una Micropoli, una sorta di città ideale 
fatta dì cultura e di lavoro, abitata da 
uomini lìberi e creativi e nella quale pri¬ 
vilegiare la fantasia su ogni altra virtù. 

In questo arco di tempo ha realizza¬ 
to e alimentato un centro ricerche per 
concretizzare idee originali nei settori 
della cibernetica, dell'informatica, della 
multimedialità e insieme, come inge¬ 
gnere creativo, ha sviluppato il suo 
massimo impegno nell'ottica di tener 
unite, in modo complementare, tèchne 
e tecknikè. 

Oggi realizza i suoi modelli-metafore 
e le immagini correlate al suono, usan¬ 
do i mezzi della tradizione e quelli che 
utilizzano le moderne tecnologie 

Considera di grande importanza il 
ruolo del computer perché strumento 
virtuale di simulazione artistica e scien¬ 
tifica e perché potenziale punto di in¬ 
contro fra poesia e logica, dove produr¬ 
re finzioni e imitazioni, simboli e me¬ 
tafore, con le quali stimolare e aumen¬ 
tare l'immaginazione. 


fe. " 

"Un mappamondo 

. che non includa Utopia 

Luciano Romoli non merita neppure 

Artista completo affasci- uno s 9 uardo -- 
nato dalla sua ricerca, peraltro 
affascinante, può essere capito attra¬ 
verso una frase che ama ripetere: "Un 
mappamondo che non includa Utopia 
non merita neppure uno sguardo. " 


Sostiene che il vero 
strumento del quale co¬ 
munque si servono, tan¬ 
to l'artista quanto lo 
scienziato, sia la fanta¬ 
sia, che viene poma di tut¬ 


to e che è unica sorgente 
della creatività. 

Un'ultima curiosità che lo descrive 
bene. Ama giocare con le bolle di sa¬ 
pone perché costituiscono un punto di 


incontro tra geometria e bellezza, tra 
estetica e matematica, tra sogno e lo¬ 
gica. 

Romoli è quindi un artista vero che 
ama giocare con la sua creatività, pro¬ 
ponendola nelle forme più diverse, sia¬ 
no esse Computer art o pubblicazioni 
artistiche e scientifiche o film sempre 
con argomenti inerenti al rapporto tra 
arte e scienza. 

Tra le ultime sue opere, una stele 
che riporta il frammento del percorso 
immaginario di un raggio di luce fratta¬ 
le e la porzione di pavimento dì un'al¬ 
trettanto immaginaria villa telematica 
che reinterpreta motivi di antiche ricer¬ 
che geometriche 


Marcella Chelotti 

Prima docente di lettere italiane e 
storia in vari Istituti Superiori, poi ap¬ 
passionata di grafica con il computer. 

Lei stessa si presenta dicendo: "... 
del tutto autodidatta per quanto riguar¬ 
da l'uso del computer, ma spinta dalla 
curiosità ho cominciato ad indagare 
sulle possibilità che esso offriva non 
solo per scrivere, ma per creare colon 
e forme. Un evento casuale ha segna- 



Marcella Chelotti - "Trasparenze" 

MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


44 








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Attiva nel 
campo dell'arte 
elettronica dal 
1989, Marcella Che- 
lotti è una donna, 
un’artista curiosa e 
vitale, divertita 
dalla sua espansio¬ 
ne culturale, affa¬ 
scinata dalle luci e 
dai colori che, per 
lei, hanno una fun¬ 
zione simbolica, un 
richiamo onirico. 


to un po' il mio 
destino di ap¬ 
proccio alla gra¬ 
fica col compu¬ 
ter. " 

Un giorno, la 
pittrice Kiki 
Franceschi è 
andata a trovar¬ 
la per parlare di 
una mostra che 
si sarebbe svol¬ 
ta presso il Mu¬ 
seo di Murlo. 
Si trattava di 
ispirarsi ad una 


lettera dell'alfa¬ 
beto etrusco. Ap¬ 
pena visto quell'alfabeto Marcella Che- 
lotti si è sentita rapita Ha cominciato 
ad elaborare alcune idee e si è cosi di¬ 
vertita a realizzare con fantasia tutte le 
sue lettere creando per ognuna uno 
sfondo diverso. 

E' nato così, in quattro copie origina¬ 
li il libro sull'alfabeto etrusco, che è de¬ 
positato sia presso la Biblioteca Nazio¬ 
nale di Firenze che presso il Museo di 
Murlo 

Successivamente sono nati altri sei 
libri di immagini di cui due sull’alfabeto 
latino, 

La Chelotti continua poi a parlare del 
suo rapporto con l'informatica: "Con 
l’atteggiamento di un'Alice nel paese 
delle meraviglie ho cominciato a fruire 
delle possibilità offerte dallo strumen¬ 
to, ho lavorato con lena e passione e. 
vorrei sottolineare, con divertimento . 

Non amo parlare del mio lavoro in 
termini problematici, forse per il preva¬ 


lere dell'atteggia¬ 
mento ludico, rifuggo 
dal teorizzare sia nel¬ 
lo specifico che in 
generale Due intenti 
però avverto come ri¬ 
correnti: quello di 
creare forme che dia¬ 
no in qualche modo il 
senso di spazi in cui 
si muovono piani di¬ 
versi e quello di gio¬ 
care con le luci. ... 

Amo forme lievi, 
citando Calvino trovo 
che la leggerezza sia 
un valore da salvare 
Soprattutto non mi 
preoccupo troppo dei 
limiti che mi vengono 
dagli strumenti dei 
quali, invece, apprezzo le molte poten¬ 
zialità. " 

Attiva nel campo dell'arte elettroni¬ 
ca dal 1989, Marcella Chelotti è una 
donna, un'artista curiosa e vitale, diver¬ 
tita dalla sua espansione culturale, af¬ 
fascinata dalle luci e dai colori che. per 
lei. hanno una funzione simbolica, un 
richiamo onirico, 



Paolo Zaffiri 


Paolo Zaffiri 


Paolo Zaffiri è il 
più giovane dei 
sei artisti, si è diploma¬ 
to in Scenografia e in¬ 
segna Educazione Arti¬ 
stica. 



Ida Gerosa - "Fuga" 


Paolo Zaffiri è il più 
giovane dei sei artisti, 
si è diplomato in Sce¬ 
nografia e insegna 
Educazione Artistica. 

Come scenografo ha collaborato 
con la Compagnia teatrale "Staff Tea¬ 
tro” di Torino 
Dopo aver 
seguito un cor¬ 
so di impagina- 
zione grafica a 
computer per 
l'editoria, è di¬ 
ventato inse¬ 
gnante nello 
stesso Istituto 
dove ha studia¬ 
to. il CNOS- 
FAP, 

Da anni colla- 
bora con Enore 
Zaffiri alla realiz¬ 
zazione di opere 
di Videoarte e di 
Computer art. 

Le sue imma¬ 
gini estrema- 
mente accurate, 
rappresentano le 


sue origini e questa collaborazione. 

Infine, per non tediare i lettori, non 
vorrei parlare del mio lavoro (come se¬ 
sta partecipante a questa mostra), per¬ 
ché l'ho fatto altre volte su questa 
stessa rivista (n 171 e n 183). 

Vorrei però dire che, come sempre, 
propongo le mie immagini in animazio¬ 
ne con un'installazione semplice 
e significativa, per consenti¬ 
re allo spettatore un'immer¬ 
sione in quel mondo fanta¬ 
stico e straordinario che solo 
la Computer art può offrire. 


Arte & Computer 

Sei artisti, quindi, assolutamente di¬ 
versi tra loro, con origini e percorsi per¬ 
sonali, importanti Eterogenei, ma con 
una costante. 

- . .... Tutti hanno de- 

Sei artisti, 

quindi, assoluta- 
mente diversi tra 
loro, con origini e 
percorsi persona¬ 
li, importanti. 

Eterogenei, ma 
con una costante. 

Tutti hanno dedi¬ 
cato le loro ener¬ 
gie alla gioia della 
ricerca, al piacere 
ludico della sco¬ 


perta, alla con¬ 
quista incantata 
di spazi prima 
inesistenti. 


dicato le loro 
energie alla gioia 
della ricerca, al 
piacere ludico 
della scoperta, 
alla conquista in¬ 
cantata di spazi 
prima inesistenti. 
Con amore, con 
dedizione si sono 
adoperati tutti 
per ampliare le 
loro conoscenze, 
per sedurre lo 
spettatore con il 
"capriccio" della 
nuova creatività. 


46 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 





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Mylioriam il -foto mudo. 





a cura di Andrea de Prisco 



La prova del sette 

di Raffaello De Masi 


E siamo al numero 96 di MC, a pochi 
passi dal centenario. Cosa succederà, 
allora? Quasi niente, forse, come quasi 
niente è successo quando siamo entrati 
nel 2000. 

Diamo immediatamente un’occhiata 
alle numerose novità presentate in que¬ 
sto numero; nelle news spiccano i nuo¬ 
vi, bellissimi portatili Amstrad, potenti e 
relativamente poco costosi. Borland 
presenta il novello Turbo C++ e J-Soft 
distribuisce SuperBase 4, un clone di 
dBase. Norton mette a punto le sue Uti¬ 
lities per Macintosh (allora esisteva an¬ 
cora la Peter Norton Utilities Company, 
prima che costui vendesse tutto a Sy¬ 
mantec. e andasse a godersi i miliardini 
in California). 

Merloni, Fatme e ISI, riuniti insieme, 
inaugurano l'era della "domotromca", 
infame neologismo significante il siste¬ 
ma telematico per l'automatizzazione, il 
telecomando e la sicurezza della casa, e 
Amiga cresce fino al modello 3000. Viene presentato in ante¬ 
prima un bel portatile, il Fora LP-286L, dotato di buone carat¬ 
teristiche e venduto a un prezzo interessante Massimo Tru- 
scelli si tuffa nel rutilante mondo dello spettacolo, a scoprire 
come l'informatica stia integrandosi sempre più nella gestio¬ 
ne di luci, suono, immagini ed effetti speciali 


Sette per sette 

E' la prova di sette schede SuperV¬ 
GA. alcune prodotte da nomi ormai di¬ 
menticati, altre figlie di costruttori anco¬ 
ra sulla cresta dell'onda. Ma il vero prin¬ 
cipe del numero è. senza dubbio, il 
Compaq DeskPro 486/25, un raffinato 
486 a 25 MFIz. un concentrato di tecno¬ 
logia, per i tempi, davvero superlativo, 
venduto ad un prezzo, a dir poco, spa¬ 
ventoso. più di una trentina di milioni, 
quindici volte il prezzo di un assemblato 
odierno di medie prestazioni La prova 
dimostra, al di fuori di ogni dubbio, co¬ 
me allora l'hardware fosse decisamente 
molto avanti rispetto alle possibilità fun¬ 
zionali del software, tant'è che questo 
gioiello era fornito, di serie, del vecchio 


Su MC n. 96. del maggio '90, una mega prova a 
confronto di 7 schede video Super-VGA. Prezzi, 
come ora, compresi tra le poche e le molte centi¬ 
naia di migliaia dì lire. 


MS-DOS, e, per il prezzo indicato, non 
offriva neppure il monitor (specchio dei 
tempi, un monitor a colori "avanzato" 
per il nostro costava più di due milioni, 
e non superava i 12" - 11 " di visuale 
utile). 

Indovinate chi viene adesso? E’ un 
nome che è divenuto, poi, traslato di 
scheda audio. Compare sulla scena la 
prima Sound Blaster, già da allora frutto 
del lavoro della Creative Lab. Ine., con 
un'uscita a 24 voci e una potenza in 
uscita di 4+4 watt. E Raffaello De Masi 
prova il Microsoft Basic 7 0, fratello 
grande del QuickBasic, e che rappre¬ 
sentava lo stato dell'arte di una grande 
scuola di programmazione oggi comple¬ 
tamente perduta. 

Quest'enorme prodotto, costoso e 
gigantesco anche nel codice (dodici 
floppy per contenere tutto!), girante 
esclusivamente sotto DOS (all'epoca 
Windows era considerato poco più che 
un'interfaccia per persone di non acuta intelligenza), racchiu¬ 
de quanto di meglio l'ambiente Basic sia stato capace di rea¬ 
lizzare, e segnerà l'ultima e più fulgida tappa di quest'idioma 
in ambiente DOS, prima del passaggio alla piattaforma a fine¬ 
stre e la nascita di Visual Basic. Basato sul motore di Quick¬ 
Basic, quest'ambiente è arricchito da una libreria di add-m e 
di routine precostruite a dir poco sensazionale. Peccato che 
tutto quest'incalcolabile patrimonio sia stato abbandonato 
poi da Microsoft col passaggio al nuovo sistema, in fondo sa- 




48 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 











lAinitir 


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Pc Family è un computer pensato per la 
famiglia perchè offre a tutti, genitori e Tigli, 
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plicemente al televisore e viene controlla¬ 
to a distanza in tutte le sue funzioni dalla 


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infrarossi per giocare con tutti i nuovi 
videogames e ottenere il massimo della 
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fonare in viva voce e nella versione con il 
lettore DVD godere della più sofisticata 
tecnologia digitale audio/video oggi 
disponibile. Inoltre nelle versioni con I 
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Automation System, PC Family potrà 
controllare, con la vostra voce, tutte le 
apparecchiature elettriche ed elettroniche 
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rebbe bastato davvero poco per conver¬ 
tire tutte le librerie e dotare il novello Vi¬ 
sual di un corredo, già alla nascita, sen¬ 
za pan Ahimè, cosi va la vita. 


Tra figure e poesia 

Un passo avanti e siamo ad Autode¬ 
sk Animator, un prodotto per costruire 
animazioni girante solo in VGA a 256 
colori I risultati, almeno per quel che si 
vede dalle pagine di MC, sono abba¬ 
stanza gradevoli, anche se l'estensore 
dell’articolo lamenta di alcuni effetti in¬ 
desiderati. tra cui quello pittorescamen¬ 
te definito effetto can-can 

Oggi su un DVD ci mettiamo la Trec¬ 
cani, domani su un disco fluorescente 
ci metteremo la Libreria del Congresso, 
ieri su un floppy (peraltro ancora rigoro¬ 
samente da 5", alla faccia della tecnolo¬ 
gia!) ci si metteva appena appena la Di¬ 
vina Commedia. Niente immagini di 
Dorè, per l'amor di Dio, giusto il testo, 
con i versi curiosamente numerati, e 
un motore di ricerca approssimativo 
che scova, nei cento canti, la frase ricer¬ 
cata. Curiosa la frese dell'articolo che 
recita "...uno studioso di lingua e lette¬ 
ratura italiana non può lasciarsi sfuggire 



Se il prezzo per megahertz " di dieci anni fa fosse ancora valido, un moderno PC basalo su Penl/m III po¬ 
trebbe sfiorare il miliardo. 1 Nel 1990 questo Compaq a 25 MHz poteva costare anche più di 35 (!!!) milioni 
Ovviamente IVA esclusa. . 



Non moltissimi nomi, in voga già dieci anni fa. hanno superato illesi questo ultimo tumultuoso decennio. 
Uno di questi e Sound Blaster diventato, de facto, un sinonimo di "scheda audio" 


la possibilità di studiare il testo del poe¬ 
ma al computer", chissà poi perchél 
Francesco Petrom prova, su strada, le 
funzioni DTP di Windows, e il grande 
Mauro Gandmi svela i segreti di Design- 
Studio, un prodotto della Letraset per la 
gestione di grafica in ambiente DTP. 
BrunoRosati continua il suo corso sul 
RISC dell'Archimedes, e Raffaello De 
Masi prova TrueForm, un pacchetto su- 
perspecializzato di Adobe, destinato a 
realizzare fatture, report, consuntivi, Era 
quello, ricordo, un periodo di gran fiori¬ 
tura di questo genere di prodotto, e 
TForm era forse il rappresentante più 
blasonato di tal bel mondo, direttamen¬ 
te opposto a EasyForm e QuickForm, 
giusto per citare altre alternative di due 
software house poi scomparse 
nell'oblio. 

AdP, con la modestia che lo ha sem¬ 
pre contraddistinto, presenta in pompa 
magna la nuova puntata di AD- 
Pnetwork, e Novelli ci insegna a dise¬ 
gnare font con Amiga II resto è roba 
che si può lasciare a dormire, tanto non 
sarò rimpianta da nessuno. 

E ahimè, per quanto abbia cercato, 
cose curiose, in questo numero, non ne 
ho trovate, da raccontare Quindi, a pan¬ 
cia vuota, tutti a nanna, e a risentirci la 
volta prossima fi® 


50 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 










presente e futuro 


A U R A 

PORTABLES 



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Processori: Pentium Ili e Celeron 500-700 MHz 
versione FC-PGA, Chlpset Intel 440ZX 
Momoria: SO DIMM SDRAM 2 slot per 
complessivi 256 MB 

Display: l'FT da 13.3’ con risoluzione 1024 « 768 
IXGA) su monitor esterno (ino a t280 * 1024 
16M Colon 

Audio: Sound Blaster compatibile, (ull duple* con 
AC97. steieo 2 speaker + 1 microfono integrati 
Controller grafico: ATI Mobility M Series 3D/AGP 
con 4 MB RAM, supporto zoom Video Port 
LCD/CRT autoscreen, supporto MPEG-2 
Hard Disk: HDD 2 5' (9,5 - 12 5 mm spessore) 

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CD-ROM/DVD Drive: CD ROM o DVD 6X 
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Batteria: Li-Ioni a 8 celle compatibile SMS versione 
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52 







Speciale monitor 







/ I monitor è uno dei componenti fon¬ 
damentali di qualsiasi sistema infor¬ 
matico personale, preposto alla co¬ 
municazione di tutti i dati in output 
della macchina che possono essere rap¬ 
presentati in modo grafico dinamico. 

Da questo dispositivo dipende in lar¬ 
ga misura la nostra produttività con i 
software applicativi, la qualità dell'espe¬ 
rienza visiva con i giochi o i filmati e in 
buona sostanza la maggior parte dell'in- 
terattività con il computer. 

Oltre a questo, dal monitor dipende 
anche buona parte della nostra salute 
sul luogo di lavoro o di svago: quanti 
mal di testa, abbassamenti della vista, 
stress e chi più ne ha più ne metta sono 
causati da un monitor di cattiva qualità? 

Una volta (neanche quattro anni fa!) 
si affermava che la qualità dello scher¬ 
mo TFT di un portatile era la caratteristi¬ 
ca che pesava di più sul giudizio com¬ 
plessivo della macchina. 

Più della velocità del processore, del¬ 
la quantità di RAM, della capienza del di¬ 
sco rigido... 

Oggi non è più cosi (vista anche l'ec¬ 
cellente qualità dei pannelli TFT di serie 
su quasi tutti i notebook), ma è comun¬ 
que bene pensare che il monitor è, in¬ 
sieme al mouse e alla tastiera, la nostra 
interfaccia con il computer. 

Come in tutte le cose, ci vuole equili¬ 
brio; un sistema equilibrato consentirà 
una migliore fruibilità del sistema stes¬ 
so, con la migliore ergonomia e visualiz¬ 
zazione possibile. 

Un pc Athlon da un GHz con 512 
Mbyte di RAM, disco da 70 Gbyte e ac¬ 
celeratore grafico 
3D con 


del tubo di Sir William Crookes! In 
realtà, l'invenzione del vero e proprio 
"tubo catodico" è da ascrivere allo 
scienziato tedesco F. Braun, nel 1898. 

Già negli anni Trenta i primi esperi¬ 
menti permisero di comprendere che il 
tubo a raggi catodici aveva un potenzia¬ 
le enorme per la visualizzazione a di¬ 
stanza di immagini e verso la fine della 
seconda guerra mondiale cominciarono 
a diffondersi i primi ricevitori televisivi 

Essenzialmente la tecnologia di base 
è rimasta esattamente di allora, purtut- 
tavia con una serie di miglioramenti e 
aggiunte. 


Il complesso dispositivo che "guida" e collima i tre fasci elettronici emessi dai 
tre cannoni del rosso del Piu e del verde: il giogo di deflessione. E' composto 
da una serie di bobine elettromagnetiche e alcuni magneti cahbrabih 


Un tubo a raggi catodici, o più pro¬ 
priamente un cinescopio, è costituito 
essenzialmente di quattro elementi fon¬ 
damentali: l'ampolla, che costituisce il 
corpo del dispositivo, il cannone elettro¬ 
nico, che fornisce la sorgente degli 
elettroni, il giogo di deflessione, che in¬ 
dirizza il fascio di elettroni nella direzio¬ 
ne voluta sullo schermo, e per l'appun¬ 
to lo schermo, sulla superficie interna 
del quale è depositato il fosforo che 
colpito dagli elettroni si illumina. 

In un cinescopio a colori il numero di 
cannoni elettronici sale a tre, uno per 
ogni colore fondamentale; allo stesso 
modo, nella parte interna dello scher¬ 
mo, anziché uno strato uniforme di fo¬ 
sforo di un singolo colore, troviamo tre 
punti ravvicinati di fosforo con lumine¬ 
scenza rispettivamente rossa, verde e 
blu. 

Ognuno dei tre cannoni "spara" un 
fascio di elettroni, focalizzato sul rispet- 


64 Mbyte assieme ad un 14 pollici da 
800x600, magari a 60 Hz è, pertanto, un 
controsenso. 

Differenze tra i vari tipi 
di monitor 


E' interessante notare che la 
tecnologia CRT ha ben più di 
cento anni: ne è passata di 
acqua sotto i ponti dai tempi 

Schema funzionale di un cinescopio 
classico a colon IPhilipsI. 

Nel "collo" dell’ampolla si possono no¬ 
tare, affiancati, i tre cannoni che genera¬ 
no i fasci di elettroni, questi vengono in¬ 
dirizzati sulla superficie interna della par¬ 
te anteriore dell'ampolla Iattraverso la 
maschera in Inveri, rivestita internamen¬ 
te di piccole quantità di fosforo Lo spes¬ 
so cristallo anteriore 6 generalmente trat¬ 
tato in modo da schermare l’utente da 
emissioni nocive, come i raggi X. 


Esistono, in effetti, diverse tipologie 
di "monitor" i classici monitor con ci¬ 
nescopio a vuoto, i nuovi monitor a 
schermo piatto LCD (derivati dalla tec¬ 
nologia sviluppata per i computer porta¬ 
tili) e i pannelli piatti al plasma (di gran¬ 
de formato e co¬ 
sto... rapportato), i 
sistemi a proiezio¬ 
ne (sia tritubo, sia 
LCD a proiezione 
diretta, sia i nuovi 
DLP a riflessione). 

Inutile dire che 
ciascun sistema è 
stato sviluppato ap¬ 
positamente per 
degli utilizzi specifi¬ 
ci; in questo artico¬ 
lo ci focalizzeremo 
(è proprio il caso di 
dirlo!) solo sui mo¬ 
nitor "tradizionali" 

CRT, con qualche 
cenno anche alla 
tecnologia a pan¬ 
nello piatto LCD. 

Obiettivo di que¬ 
sto articolo è infor¬ 
mare sugli ultimi 
sviluppi della tecno¬ 
logia di visualizza¬ 
zione dei dati su 
monitor CRT, senza 
tralasciare alcuni 
aspetti interessanti, anche storici, e 
funzionali propri di questa tipologia di 
dispositivi. 


Come funziona 
un monitor? 


iputer n. 


- maggio 2000 


53 




. . = oeclale 


monitor 



tivo punto di fosforo; una terna di fosfo¬ 
ri rosso, verde e blu si chiama ''triade", 
e costituisce il singolo pixel, o elemen¬ 
to fondamentale dell'immagine. 

L’allineamento dei tre cannoni, che 
colpiscono ciascuno il punto di fosforo 
con un'energia variabile in funzione del 
colore del pixel da rappresentare, è fon¬ 
damentale e si chiama convergenza 

Per evitare che il fascio elettronico 
"sparato" dal catodo possa "sbordare" 
sui punti di fosforo contigui a quello 
che rappresenta il suo bersaglio, è stata 
adottata una maschera, chiamata "sha- 
dow mask", costituita da un metallo (in 
genere ferro o Invar alloy) perforata, 
che separa i singoli punti di fosforo tra 
loro 

Secondo la configurazione e posizio¬ 
ne dei punti di fosforo e della masche¬ 
ra. si possono distinguere tre ulteriori 
variazioni dalla shadow mask a fori ton¬ 
di: la tecnologia Trinitron (Sony), dove la 
maschera è sostituita da una griglia di 
sottilissimi fili tesi verticalmente, la 


Particolare mollo in¬ 
grandito delia dispo¬ 
sinone delle inadi di 
loslon in un cine¬ 
scopio tradizionale . 
ogni pixel e descrit¬ 
to da una terna di lo- 
stori II dot pitch è la 
distanza minima tra 
una coppia di fosfori 
di uguale colore 


Slotted Mask, in cui i fori non sono ton¬ 
di ma rettangolari (un raffinamento del¬ 
la tecnologia in uso da anni nei cinesco¬ 
pi televisivi) e l'EDP, o Enhanced Dot 
Pitch, una tecnologia messa a punto da 
Hitachi nella quale sono implementati 
fori di forma ellittica, con l'asse maggio¬ 
re orientato verticalmente. 

Queste ultime due tecnologie utiliz- 



Particolare della sha¬ 
dow mask ' in Invar di 
un cinescopio con tec¬ 
nologia "slotted mask 
i lasci elettronici sono 
rappresentati con i ri¬ 
spettivi colon che devo¬ 
no lar emettere ai losfo- 


zano uno schermo 
sferico, cioè la for¬ 
ma della superficie 
utile dello schermo 
ha due curvature, 
una orizzontale ed 
una verticale; nella 
tecnologia Trini¬ 
tron, invece, si uti¬ 
lizza uno schermo 
cilindrico, perciò lo schermo è curvato 
solo in senso orizzontale. 

Siccome i fili non hanno alcuna rigi¬ 
dità strutturale in senso orizzontale, per 
compensare le eventuali variazioni di 
geometria dovute alla dilatazione termi¬ 
ca, nei tubi Trinitron (e tecnologie simili 




Disposizione dei loslon 
nelle configurazioni EDP 
di Hitachi un aito a sini¬ 
strai. Aperture Grill Trini¬ 
tron di Sony lin alto a de¬ 
stra! e Slotted Mask la la¬ 
to! 

come il Diamondtron) 
sono presenti uno o 
due fili orizzontali che 
proiettano un'ombra sullo schermo (ri- 
levabile avvicinandosi al cinescopio). 


Come si crea 
l’immagine 

Quando osserviamo uno schermo te¬ 
levisivo o un monitor, vediamo un’im¬ 
magine completa, con il cursore, le fi¬ 
nestre. il filmato o l'ambientazione del 
nostro videogioco preferito in movi¬ 
mento 

Il computer comunica all'interfaccia 
grafica ciò che deve essere rappresen¬ 
tato sullo schermo; sull'interfaccia grafi¬ 
ca viene creata una bitmap, che dopo la 
conversione da digitale in analogico, è 


inviata al monitor 

Ogni quadro è costituito da un nu¬ 
mero di linee, chiamati appunto raster, 
che "impilati" uno sopra l'altro formano 
l'immagine bitmap comunicata dall'ac¬ 
celeratore grafico 

La frequenza di refresh dello scher¬ 
mo è fondamentale, data anche la bas¬ 
sissima persistenza dei fosfori utilizzati 
nei monitor (a titolo di esempio, un nor¬ 
male televisore implementa fosfori a 
media persistenza, ed il suo refresh è 
50 Hz), per evitare sfarfalli e affatica¬ 
mento visivo. 

La frequenza di refresh corrisponde 
a quanti quadri il monitor può visualizza¬ 
re il secondo Una frequenza di refresh 
pari a 70 Hz è da considerarsi minima 
per un utilizzo ergonomico del monitor. 

Come scegliere 
un monitor 

Mai come ora il mercato dei monitor 
è stato cosi movimentato: negli ulti¬ 
mi due anni si è assistito all'improv¬ 
viso boom dei monitor LCD a pan¬ 
nello piatto per uso desktop, che in 
qualche caso raggiungono la rag¬ 
guardevole diagonale di 18 pollici 
reali, con prezzi tutto sommato qua¬ 
si abbordabili, l'offerta di dispositivi 
piatti di grandi dimensioni al plasma 
(con costi, invece, ancora proibitivi, 
dell’ordine dei venti milioni), ma so¬ 
prattutto l'offerta di monitor CRT 
dal migliore rapporto prezzo/presta¬ 
zioni visto finora. 

La tecnologia CRT è oggi al verti¬ 
ce, con soluzioni tecniche all’avan¬ 
guardia e caratteristiche che solo 
tre o quattro anni fa sarebbero sta¬ 
te considerate ultraprofessionali e 
sicuramente fuori della portata eco¬ 
nomica dei più. 

Questo, dunque, è il momento idea¬ 
le per aggiornare il proprio monitor, ma¬ 
gari con un bel 17 o 19 pollici Ma co¬ 
me sceglierlo? In base a quale caratteri¬ 
stica decidere se il monitor è "tagliato" 
per noi o meno? 

Partiamo dalla diagonale dello scher¬ 
mo. è importante sapere che solo per i 
monitor LCD a pannello piatto la diago¬ 
nale visiva reale è pari a quella dichiara¬ 
ta. 

Per i CRT, la diagonale dichiarata è la 
diagonale del cinescopio misurata da 
un angolo all'altro della superficie ante¬ 
riore dell'ampolla di vetro e non corri¬ 
sponde all'area visiva realmente utiliz¬ 
zabile, sia perché non rivestita dai fo¬ 
sfori, sia perché coperta dalla cornice 


54 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 























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Un monitor a colon professionale 
da 21 pollici di diagonale, con cine¬ 
scopio Hitachi EDP aperto, come si 
può facilmente notare, nei monitor 
moderni di elettronica c'è veramen¬ 
te poco, stante la grande integrato¬ 
ne La scheda analogica, visibile in 
basso sorto il tubo del cinescopio, 
occupa gran parte dello spano riser¬ 
vato alla logica di gestione, il 70% 
dello spano occupalo dal monitor è 
m effetti dovuto alle dimensioni del 
solo cinescopio 


re con integrato un Hub 
USB per avere sempre a 
portata di mano una con¬ 
nessione ormai universal¬ 
mente diffusa 
Vediamo anche altre ca¬ 
ratteristiche che possono 
essere utili nella scelta del 
proprio monitor: 


del mobile. 

Essendo la diagonale reale anche 
molto diversa dalla diagonale dichiarata, 
è bene accertarsi della effettiva misura 
di quest'ultima prima di prendere una 
decisione 

Molto importante, poi, risulta la 
quantità di risoluzioni supportate, que¬ 
sto parametro va però considerato in 
congiunzione con la frequenza di refre- 
sh massima utilizzabile e la risoluzione 
effettivamente utilizzabile (è preferibile 
un monitor da 17 pollici che supporti la 
modalità di 1152x864 a 75 Hz che un 
15" da 1600x1200 a 90 Hz allo stesso 
prezzo!). 

La certificazione con i vari standard 
MPR, TCO, eccetera, sono rappresen¬ 
tativi della qualità ed ergonomia del mo¬ 
nitor; è sempre meglio considerare, a 
parità di caratteristiche tecniche, di 
spendere qualche lira in più per un mo¬ 
nitor certificato. 

Molti monitor offrono del valore ag¬ 
giunto. come la possibilità di comunica¬ 
re via seriale o USB le regolazioni geo¬ 
metriche con un software apposito, o la 
presenza di un "occhio elettronico" per 
la regolazione automatica dei valori di 
luminosità e contrasto in base alla lumi- 


I monitor FST 
(Fiat Square 
Tube) 


Particolare del giogo di deflessione del Cinescopio Si mtrawede nel collo dell'ampolla del cinescopio la 
terna di cannoni elettomci 


Attualmente, i cinescopi 
a colori della maggior parte 
dei monitor CRT sono co¬ 
struiti con la tecnologia 
FST. che consente di otte¬ 
nere un raggio di curvatura 
piu ampio che corrisponde ad una su¬ 
perficie anteriore del cinescopio mag¬ 
giormente piatta. 


nosità ambientale; ancora, sono dispo¬ 
nibili monitor multimediali, dotati di al¬ 
toparlanti integrati e/o microfono, oppu- 


56 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 









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Questa tecnologia permette anche di 
aumentare la superficie utile del moni¬ 
tor (quindi piu vicina a quella dichiarata) 
e di ottenere angoli pressoché rettan¬ 
golari. 

E’ comunque una tecnologia general¬ 
mente più costosa, in quanto riducendo 
la lunghezza complessiva del cinesco¬ 
pio e contemporaneamente aumentan- 


Particolare della bobina, 
disoosra perimetralmen¬ 
te al cinescopio, preposta 
alla smagnetizzazione 
dello stesso iDegaussI 


do il raggio della 
sfera da cui è tratto 
il settore rettangola¬ 
re del monitor, si va 
incontro ad una 
maggiore difficoltà 
di messa a fuoco, 
convergenza e de¬ 
flessione dei tre fa¬ 
sci elettronici. 

In questo caso, 
la tecnologia a mi¬ 
croprocessore rie¬ 
sce a compensare il 
difetto variando la sezione e il fuoco dei 
fasci in modo continuo (dynamic focu- 
sing). 


I monitor digitali 

La stragrande maggioranza dei moni¬ 
tor in vendita è dotata di una connes¬ 


sione analogica di tipo VGA, comincia¬ 
no però ad essere disponibili alcuni mo¬ 
nitor CRT dotati anche di interfaccia di¬ 
gitale, la stessa in altre parole, presente 
su alcuni monitor LCD a pannello piat¬ 
to. 

Questa interfaccia consentirà il colle¬ 
gamento di questi monitor ad un acce¬ 
leratore grafico totalmente digitale, pri¬ 
vo cioè del RAMDAC. 

Il DDWG (Digital Display Working 
Group) ha stabilito una serie di specifi¬ 
che per uno standard, il DVI (Digital Vi¬ 
sual Interface); questo standard, creato 
per la connessione dei monitor digitali a 
pannello piatto, può però essere imple¬ 
mentato anche per la connessione di 
monitor CRT ad una sorgente digitale. 

E' potenzialmente possibile un netto 
miglioramento della qualità dell’immagi¬ 
ne visualizzata, in quanto il pilotaggio 
del monitor è effettuato attraverso un 
canale interamente digitale e la neces¬ 
saria conversione in analogico per pilo¬ 
tare il cinescopio CRT sarebbe effettua¬ 
ta da un apposito circuito calibrato dota¬ 
to dì RAMDAC internamente allo stes¬ 
so monitor. 

Attualmente, la quantità di monitor 
dotati di questa tecnologia si contano 
sulle dita dì una mano (e non sono 
nemmeno ancora tutti disponibili in Ita- 


p 



Glossario 


Anodo 

Nei monitoi CRT, è il polo positivo che attrae 
elettroni creati dal catodo 


gli 


Aspect Ratio 

Si tratta del rapporto tra altezza e larghezza dello 
schermo, la maggior parte dei monitor per uso 
informatico adotta un rappoito di 4 3 
Recentemente ha cominciato ad affermarsi anche il 
formato WideScreen di 16 9 per i display da PC 
Autoscan 


Una caratteristica dei monitor multiscansione, nella 
quale il monitor si sincronizza automaticamente sul¬ 
le frequenze verticali ed orizzontali comunicate 
dall'Interfaccia grafica 

Catodo 

La sorgente degli elettroni in un monitor CRT 

CRT 

Tubo a raggi catodici: è la definizione corretta 
dell'elemento principale componente un televisore 
o un monitor con cinescopio a vuoto, nel quale l'im¬ 
magine 6 creata da un fascio di elettroni che. col¬ 
pendo una superficie rivestita da una sostanza fo¬ 
sforescente, produce immagini. 

DDC 

Display Data Channel, si tratta del protocollo con il 
quale è possibile rendere "plug&play" i monitor per 
computer Tramite questo protocollo, l'interfaccia 
grafica e il monitor comunicano per stabilire le mi¬ 
gliori impostazioni di risoluzione e frequenza di re- 
fresh. 


b 


Degauss 

Operazione effettuata dal monitor automatica- 
mente ogm volta che lo si accende; talvolta è an¬ 
che presente un apposito controllo per poterlo 
effettuare manualmente 

La posizione del monitor in relazione al campo 
magnetico terrestre, o la presenza di campi ma¬ 
gnetici artificiali (altoparlanti, altri monitor o gran¬ 
di masse metalliche! possono indurre delle inter¬ 
ferenze che distorcono l’Immagine o inquinano la 
purezza del colore 

Il Degauss smagnetizza lo schermo con un forte 
segnale sinusoidale che decresce in un determi¬ 
nato lasso di tempo 

Dot Pitch 

E' la distanza tra i centri dei fosfori dello stesso 
colore di due triadi contigue, minore II valore 
(espresso in millimetri), migliore la definizione 
dell'immagine sullo schermo e maggiore anche il 
numero di risoluzioni supportate dal monitor, 
Connettore D-SUB 

E' il connettore standard che si trova su pratica¬ 
mente tutti i monitor e le interfacce grafiche per 
PC. con il quale i due dispositivi comunicano tra 
loro. 

EDP 

Enhanced Dot Pitch e la tecnologia di Hitachi in 
cui la forma dei fori sulla maschera è ellittica, per 
Cui le triadi dei fosfori sono piu vicine orizzontal¬ 
mente che verticalmente 

Fascio di elettroni 

Il fascio di elettroni emesso dall'anodo del tubo 
CRT che fisicamente colpisce la superficie inter¬ 
na dello schermo rivestita di fosforo e che "dise¬ 
gna" l'immagine visualizzata. Talvolta si chiama 
"pennello elettronico" 


In un monitor a colon sono presenti tre pennelli 
elettronici, uno per ciascun colore 

Fosforo 

Sostanza chimica che quando é colpita da un fa¬ 
scio di elettroni emette luce 
Aggiungendo opportune sostanze chimiche al 
composto di fosforo, e possibile variare la lun¬ 
ghezza d’onda della luce emessa e quindi il colo¬ 
re 

FST 

Fiat Square Tube: una tecnologia che consente di 
ottenere schermi molto piatti (anche se sempre 
realizzati con settori rettangolari di sfere o cilin¬ 
dri, ma rispettivamente di raggio molto maggiori 
che in passato), 

Giogo di deflessione 

In un monitor CRT, e il complesso assieme di bo¬ 
bine ed elettromagneti che controlla e modifica la 
traiettoria del fascio di elettroni In modo da dise¬ 
gnare l'immagine sullo schermo 

HSF 

Honzontal Scanning Frequencv, o Scan rate, e la 
frequenza (espressa in KHz) con la quale una li¬ 
nea orizzontale e disegnata sullo schermo 

Interfacciamento 

Tecnologia che consente di raggiungere risoluzio¬ 
ni piu elevate di quelle normalmente ottenibili su 
un determinato cinescopio, disegnando alternati¬ 
vamente un quadro con tutte le linee orizzontali 
dispari e successivamente un quadro con tutte le 
linee pari di un singolo rastei 
La frequenza di refresh risulta cosi dimezzata (la 
modalità 8514 di IBM era di 1024x768 a 87 Hz m- 
terlacciata equivale alla stessa risoluzione non m- 
terlacciata a 43.5 Hz), per cui non è piu utilizzata 
m quanto poco ergonomica 


58 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 






Speciale monitor 


(S^^etele ) 



Elemento fondamentale 
di qualsiasi cinescopio, la 
bobina EHT (Extra High 
Tensioni e il tnpllcatore dì 
tensione 


realtà, si tratta di cinescopi CRT tradi¬ 
zionali che, grazie ad un particolare 
equipaggiamento ottico montato per¬ 
manentemente di fronte alla superficie 
anteriore dello schermo (sferica o cilin¬ 
drica secondo la tecnologia del cinesco¬ 
pio), compensa l'effetto di convessità 
dovuto alla curvatura anteriore dello 
schermo e restituisce un’immagine pra¬ 
ticamente piatta. 

Ovviamente, tutte le caratteristiche 
di geometria tipiche dei monitor CRT ri¬ 


ha ,.), come sono 
molto rari gli acce¬ 
leratori grafici in 
grado di pilotare di¬ 
gitalmente un mo¬ 
nitor. 

Ovviamente, la 
maggior comples¬ 
sità dell'elettronica 
di gestione e la 
possibile esistenza 
di memoria buffer 
(dello stesso tipo 
utilizzato dalle interfacce grafiche) all'in¬ 
terno del monitor rende questi disposi¬ 
tivi più costosi dei monitor convenzio¬ 
nali con ingresso solo analogico. 


I monitor “piattissimi” 

I vari "flatron", "FD Trinitron", ecce¬ 
tera, in distribuzione ultimamente sono 
dotati di un cinescopio che, apparente¬ 
mente, è perfettamente piatto: in 


mangono, anzi vengono evidenziate 
dalla "lente", per cui si rende necessa¬ 
rio un sistema di controllo della geome¬ 
tria molto avanzato e preciso; il costo, 
rispetto ad un buon monitor con le 
stesse caratteristiche ma non "piatto", 
è più alto. 


Alcuni altri parametri 

Una domanda classica che ci viene 
rivolta riguarda il "peso" del cinescopio 
sulla qualità complessiva del monitor ri¬ 
spetto all’elettronica di pilotaggio e ge¬ 
stione; la risposta è variabile in funzione 
della fascia di mercato del monitor, per 
un monitor di fascia molto elevata (tipi¬ 
camente i monitor professionali), il CRT 
incide per ben il 70 % della qualità 
complessiva, mentre in un monitor di 
fascia medio bassa è variabile tra il 40 e 
il 30 %. 

Ovviamente, la qualità dell'elettroni¬ 
ca di pilotaggio è comunque molto im¬ 
portante; ma come ogni appassionato 
di alta fedeltà sa, in un impianto audio 
di alto livello i diffusori acustici sono i 
singoli componenti piu importanti (e 
quelli che influiscono di più sulla qualità 
complessiva del suono). 

F.P 


Invar 

E' il nome di una lega a Case di ferro e nickel, con 
caratteristiche eccellenti di durabilità e malleabilità, 
oltre ad avere un basso coefficiente di dilatazione 
termica. 

E' utilizzata per la realizzazione delle maschere 
perforate nella costruzione di cinescopi Shadow 
mask. 

LCD 

Display a cristalli liquidi (Liquid Crystal Displayl. una 
tecnologia che sfrutta per la visualizzazione la parti¬ 
colare proprietà polarizzatrice della luce di alcuni 
elementi chimici (quando percorsi da una corrente 
elettrica) 

Matrice attiva 

Tecnologia LCD usata per i display a pannello piatto 
da computer: consente la visualizzazione di immagi¬ 
ni più brillanti e molto più definite rispetto alla tec¬ 
nologia a matrice passiva Dato che ogni elemento 
attivo é controllato da un transistor a film sottile, e 
anche conosciuta come tecnologia TFT (Thm Film 
Transistor). 

Matrice passiva 

Tecnologia LCD: i display a matrice passiva sono 
molto più economici dei display TFT. ma soffrono di 
alcuni problemi di visualizzazione, come angoli di vi¬ 
sione molto stretti, bassa uniformità del colore e li¬ 
velli molto bassi di contrasto 
Moiré 

Un particolare effetto ottico dovuto all’interferenza 
tra la disposizione dei punti che costituiscono il ra- 
ster e la disposizione dei fori sulla shadow mask, 
praticamente forma come una serie di onde con¬ 
centriche o parallele sull’immagine Molti monitor 
moderni offrono dei controlli per la riduzione di que¬ 
sto effetto ottico. 


MPR2 

Uno standard che impone ridotte quantità di emis¬ 
sioni elettrostatiche ed elettromagnetiche ai disposi¬ 
tivi. 

Pixel 

E' una contrazione di "pitture element’’, rappresen¬ 
ta l’elemento più piccolo di una immagine bitmap, 
In un monitor, Il pixel è l’insieme dei tre fosfori ros¬ 
so, verde e blu che, colpiti dal fascio di elettroni, ri¬ 
produce il colore del pixel nel raster comunicato 
dall’interfaccia grafica 
Raster array 

Il raster array 6 l'immagine bitmap Idi forma rettan¬ 
golare, composta da n righe di singoli pixel, ciascu¬ 
na definita "raster") ette rappresenta i dati di una 
singola "schermata" (quadro, o ''frame''), che l’in¬ 
terfaccia grafica invia al monitor per la visualizzazio¬ 
ne. 

Refresh 

La quantità di volte che un quadro completo viene 
ndisegnato sullo schermo al secondo si definisce 
refresh rate e si misura in Hz. Un refresh rate di al¬ 
meno 70 Hz è considerato ergonomico 

RGB 

Red-Green-Blue, o rosso-verde-blu, sfruttando la 
sintesi additiva del colore, descrive generalmente fi¬ 
no a 16 7 milioni di colon utilizzando 256 livelli di cia¬ 
scun colore (266x256x256 = 16 7 milioni) I monitor 
per uso informatico sono normalmente pilotati da 
un segnale RGB più i sincronismi (indicanti le fre¬ 
quenze verticali e onzzontali di quadro). 

Shadow Mask 

La lastra perforata che si trova tra la superficie inter¬ 
na dello schermo CRT rivestita dei fosfori, che im¬ 
pedisce che il fascio di elettroni colpisca i fosfori 
adiacenti Questa definizione e anche usata per in¬ 


dicare i monitor che implementano la triade. 

Slotted Mask 

Una variazione della Shadow Mask che implementa 
una maschera dotata di fori a fessura rettangolare 
anziché rotonda o ellittica: tradizionalmente usata 
nei cinescopi televisivi, consente di avere una mag¬ 
giore luminosità delle immagini, simile a quella otte¬ 
nibile con Taperture grill del Trinitron. 

Stripe Pitch 

Non esistendo nei cinescopi Aperture grill la triade, 
si misura la distanza orizzontale tra filo e filo Non è 
direttamente confrontabile con il dot pitch perche la 
dimensione verticale del pixel e definita dalla preci¬ 
sione del fascio elettronico, non essendoci alcuna 
sepaiazione ira i fosfori lungo Tasse verticale. 
Temperatura del colore 

E' Il "colore” del punto del bianco, espressa in Kel¬ 
vin Una temperatura del colore maggiore indica 
una colorazione azzurra, una minore, una colorazio¬ 
ne rossastra. La temperatura del colore diurna (cielo 
sereno, senza nubi) è circa di 9300 Kelvin 
Triade 

Il singolo pixel sullo schermo, costituito da tre punti 
di colore rosso, verde e blu. 

Trinitron 

E’ un metodo di separazione dei fosfori nel cinesco¬ 
pio che implementa una serie di fili sottilissimi di¬ 
sposti verticalmente per dividere i pixel al posto del¬ 
la maschera perforata utilizzata dalla tecnologia sha¬ 
dow mask La prima azienda ad aver sviluppato 
questa tecnologia (e a detenere i diritti sulla deno¬ 
minazione "Tnnitron") è stata Sony alcuni decenni 
fa. Solo di recente una tecnologia molto simile è 
stata messa a punto da Mitsubishi con il nome di 
"Diamondtron” Comunemente anche definita 
"Aperture grill". 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


59 







(S^Lgfcl») Speciale 


monilor 


La metodologia di prova 

di Aldo Ascenti 



Valutare la qualità di un 
monitor presenta una diffi¬ 
coltà sconosciuta alla mag¬ 
gior parte delle altre compo¬ 
nenti di un sistema di elabo¬ 
razione: la soggettività. 

In effetti, non soltanto cia¬ 
scuno di noi ha una persona¬ 
lissima percezione dei colon, 
ma differenti sono pure le 
reazioni alla luminosità e al 
contrasto, come pure è varia¬ 
bile la sensibilità al grado di 
curvatura del display, alle fre¬ 
quenze di refresh e cosi via 

Come se non bastasse, 
anche tra monitor CRT le dif¬ 
ferenze, spesso marcate, so¬ 
no piu la regola che l'eccezio¬ 
ne Si tratta, infatti, di disposi¬ 
tivi in cui la componente ana¬ 
logica, pur imbrigliata dalla logica digita¬ 
le, continua a svolgere un ruolo predo¬ 
minante, rendendo praticamente ogni 
singolo monitor, anche se si tratta di 
modelli identici, un caso a sé, con pecu¬ 
liarità uniche di messa a fuoco, grada¬ 
zione cromatica e livello di contrasto. 

Sembrerebbe, dunque, una causa 
persa il cercare di trarre considerazioni 
oggettive dalla valutazione qualitativa di 
un monitor, ma altrettanto poco indicati¬ 
vi sono i soli dati tecnici, che non posso¬ 
no indicare cosa accadrà ai vostri occhi 
(e al vostro umore) dopo aver trascorso 
diverse ore a poca distanza dalla super¬ 
ficie luminosa del display che intendere¬ 
ste acquistare 

Abbiamo pensato, quindi, di arricchi¬ 
re le prove degli esemplari presentati 
nelle pagine che seguono con valutazio¬ 
ni, del tutto soggettive, circa parametri 
poco ponderabili come il grado di niti¬ 
dezza. che si manifesta nella leggibilità 
dei font di piccole dimensioni, l'omoge¬ 
neità del bianco, che rivela la presenza 
di aloni simili a leggere nuvole di colore 
che rappresentano errori di calibrazione, 
e il livello di contrasto, che deve essere 
sufficientemente elevato da permettere 
di lavorare anche in pieno giorno senza 
affaticare la vista. E' stato altresì valuta¬ 
to il grado di percettibilità del calo di pre¬ 
stazioni che interessa qualsiasi tubo ca¬ 


todico quando ci si allontana dal centro 
dello schermo e si esaminano i bordi 
estremi dell'area visibile. 

Cronometro alla mano abbiamo misu¬ 
rato la "reattività" del cinescopio quan¬ 
do si tratta di ripristinare l'immagine do¬ 
po uno spegnimento o una condizione 
di standby 

Infine abbiamo scelto, per ciascun 
modello, la massima risoluzione utilizza¬ 
bile senza incappare in un significativo 
decadimento della qualità visiva, abbia¬ 
mo misurato l'area dello schermo effet¬ 
tivamente disponibile (sempre inferiore 



Per "prendere > singoli loslori dei monitor, andia¬ 
mo utilizato un soffietto alla massima estensione 
e un obiettivo 24 mm m configganone invertita. 
Esposizione da 15 a 30 secondi a diaframma f/8 


a quella dichiarata) e abbiamo 
scattato una microfotografia 
della superficie per individua¬ 
re, senza possibilità di dub¬ 
bio, il tipo di tubo catodico 
utilizzato osservando la forma 
dei pixel (rettangolari, circolari 
o ellittici). Per la valutazione 
di eventuali difetti di visualiz¬ 
zazione e per confrontare in 
condizioni omogenee i diversi 
modelli, abbiamo utilizzato le 
immagini generate da un pic¬ 
colo eseguibile freeware di 
test, sviluppato da Nokia, che 
crea linee, testo e aree di co¬ 
lore pensate per mettere in 
crisi il tubo catodico. 

Le caratteristiche dichiara¬ 
te dal costruttore dei monitor 
provati, e di molti altri model¬ 
li, le abbiamo invece raccolte in una 
grande tabella conclusiva, che vuole of¬ 
frire una panoramica di facile consulta¬ 
zione a ciò che offre il mercato nella fa¬ 
scia di prezzo al di sotto degli 1.5 milioni 
di lire tutto compreso, in modo da inclu¬ 
dere un'ampia scelta di prodotti per 
l'hobbista e il mercato consumer, senza 
arrivare a modelli con caratteristiche 
spiccatamente professionali 

Per effettuare una buona scelta, co¬ 
munque, il confronto di prezzi e dati do¬ 
vrebbe essere solo il primo passo: a 
questo andrebbe aggiunta una prova 
pratica presso il rivenditore per valutare 
la rispondenza ai vostri gusti e. al ritiro 
del prodotto scelto, un ulteriore esame 
delle caratteristiche dell'esemplare ac¬ 
quistato. che potrebbe presentare difet¬ 
ti di visualizzazione sfuggiti ai controlli 
Va tenuto presente che dalla qualità 
del monitor dipendono gran parte dei 
possibili disturbi dovuti all’uso prolunga¬ 
to del computer e che spesso un buon 
display rimane un prodotto attuale an¬ 
che dopo che il sistema col quale è sta¬ 
to usato è ormai diventato un "ferro vec¬ 
chio" 

Il consiglio è quindi di non risparmiare 
troppo su questo componente fonda- 
mentale, da cui dipende fortemente la 
qualità del tempo trascorso davanti al 
vostro PC. 


60 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 









Speciale monitor 




Compaq P700 



oche Compaq si lancia sul mer¬ 
cato delle periferiche di visualiz¬ 
zazione con un prodotto che co¬ 
niuga la qualità visiva dei tubi Trinitron 
alla tecnologia degli schermi ultrapiatti 
Compatto ed essenziale, questo P700 
è un 17 pollici evidentemente costruito 
a regola d'arte, con i comandi digitali 
dell'OSD molto ergonomici e di facile 
utilizzo, che comprendono la regolazio¬ 
ne dell'effetto Moiré, la smagnetizza¬ 


zione e il blocco dei controlli, che evita 
attivazioni accidentali. 

A corredo vengono fomiti i cablaggi, 
il manuale in formato elettronico su CD 
e il necessario per calibrare il colore, 
con una color key di Sonnetech. In op¬ 
zione, è possibile alloggiare in un appo¬ 
sito spazio, ricavato nella base di soste¬ 
gno. un piccolo hub USB, utile per rea¬ 
lizzare postazioni di lavoro distanti 
dall'unità centrale. Quanto alla qualità 
dell'immagine, 
questo model¬ 
lo si è rivelato 
uno strumento 
davvero eccel¬ 
lente, con un 
grado di niti¬ 
dezza notevole 
e una distorsio¬ 
ne ai bordi qua¬ 
si inesistente. 
Molto omoge¬ 
neo e stabile 
alle alte risolu¬ 
zioni, il P700 
potrebbe esse¬ 
re utilizzato an- 


Compaq P700 

Produttore e distributore: 

Compaq Computer S p A 
Mllanofloft strada 7 
20089 Rodano (MI) 

Tel 0167 464911 

Prezzo UVA Compresa) 

Compaq P700 l 1.212 000 


che a 1600x1200, se non fosse per la 
frequenza di refresh limitata a 70 Hz 
che potrebbe affaticare la vista nell'uso 
prolungato. Il display, quasi concavo, è 
riposante e migliorato da un efficace 
trattamento anti riflesso, inoltre la geo¬ 
metria è così precisa che, una volta re¬ 
golate la convergenza e le proporzioni 
dell'area visibile, non si rimpiangerà il 
mancato acquisto di un più costoso 
LCD, a parte l'occupazione di spazio 



Microfoiograha dei toslon 


Con un prezzo di listino di oltre un 
milione e duecentomila, questo Com¬ 
paq non è certo un prodotto economi¬ 
co, ma rappresenta quanto di meglio si 
possa ottenere da un 17 pollici CRT con 
la tecnologia attuale. Andrà bene per la¬ 
vorare fino a 1280x1024 senza limiti 
d'impiego, sia professionale che amato¬ 
riale, grazie anche alla accresciuta resi¬ 
stenza agli urti del cinescopio, che non 
sembra sensibile come tradizione per i 
modelli Trinitron. 

A.A. 


Caratteristiche rilevate 

✓ Massima risoluzione fruibile (pixel): 1280x1024, 85Hz 

✓ Massima dimensione quadro (mm): 328x240 

✓ Rapporto dim.reali/val.dichiarato: 0,938 

✓ Tempo di accensione: 14 s 

✓ Tempo di "risveglio" da standby: 12 s 

✓ Livello di contrasto: Buono 

✓ Livello di nitidezza: Ottimo 

✓ Omogeneità del bianco: Ottimo 

✓ Perdita qualità ai bordi: Trascurabile 



MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


61 













Speciale monitor 


Eizo F520 



E izo non ha bisogno di presenta¬ 
zioni. da sempre una delle mar¬ 
che di monitor professionali, ha 
fama di qualità senza compromessi 
modello provato, l'F520. è un 17 pollici 
con CRT Deflection Invar Shadow Ma- 
sk. indirizzato ad un'utenza SOHO e 
Business. La visualizzazione è eccel¬ 
lente, con una ottima omogeneità del 
bianco ed una 

nitidezza sicu- ■ um ' fi'H’ 

ramente supe¬ 
riore alla me¬ 
dia; la perdita 
di definizione 
ai bordi è mini¬ 
ma, mentre la 
convergenza 
rasenta la per¬ 
fezione (in nes¬ 
sun punto del¬ 
lo schermo si 
notano sbava¬ 
ture di colore) 

Il mobile del 
monitor è piut- 


MMÉyUÉÉÉMÉMÉÉ|IAtfl 


Caratteristiche rilevate 

✓ Massima risoluzione fruibile (pixel): 1152x864, 85 Hz 

✓ Massima dimensione quadro (mm): 318x238 

✓ Rapporto dim reali/vai.dichiarato: 0.919 

✓ Tempo di accensione: 13 s 

✓ Tempo di "risveglio" da standby: 5 s 

✓ Livello di contrasto: Ottimo 

✓ Livello di nitidezza: Ottimo 

✓ Omogeneità del bianco: Buono 

✓ Perdita qualità ai bordi: Trascurabile 


> 

luono 

ascurabile 


[bzoF52!T 

Produttore: 

Evo Nanao Corpa-aiion 
www.eizocom 


Distributore: 

RK Dismbuiion s r.l 

Largo Cairoti 2. 

20121 Milano 

Tel 02 8800961 

Fax 02 8800961 
www.rkd-italy.eom 


Prezzo (IVA compresa) 
Evo F520 

Lire 1 099 000 


tosto ingombrante, con un design so¬ 
brio ed elegante, anche se è lo stesso 
da almeno due anni. Il trattamento anti- 
nflesso è di altissimo livello: è molto 
efficace anche in condizioni di luce dif¬ 
ficili e riesce ad assicurare una buona 
visione senza affaticamento dove altri 
monitor darebbero forfait. Ovviamente, 
c'è un prezzo da pagare: la superficie 
non è perfettamente lucida e impo¬ 
stando il monitor a risoluzioni superiori, 
la nitidezza un poco ne risente. Il moni¬ 
tor è dotato di un completissimo set di 
comandi, configurabili tramite OSD 
(ScreenManager) La navigazione attra¬ 
verso i vari menu è effettuata con un 
particolare pulsante dal funzionamento 
simile a quello di un joystick, denomi¬ 
nato QuickSet Control Pad 

La diagonale dello schermo è ormai 
il minimo indispensabile per le moder¬ 
ne applicazioni di produttività personale 
e business oriented, la eccellente qua¬ 
lità del cinescopio consente comunque 
di adottare una risoluzione superiore a 
quella consigliata (1024x768 a 118Hz), 
con una perdita impercettibile di qua¬ 
lità. anche se ad una frequenza di re- 
fresh inferiore. 

Assieme al monitor sono forniti tutti 
i cavi necessari al collegamento con il 
PC e un manuale (molto ben fatto e 
completo). 

Il monitor è conforme a tutti gli ulti¬ 
mi standard ergonomici, come il TCO 
99 

Il rapporto prezzo/prestaziom non e 
dei migliori, ma la qualità sopra la me¬ 
dia si paga sempre un poco di più. 

F P 


62 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 
















LANSING 


Tel. 051 -96.9679 
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Il suono allo 

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Oggi, la musica di domani 


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( . 9 Speciale monitor 


Philips Brilliance 107P 



L a raffinata estetica di questo 17 
pollici ultrapiatto della linea Brillian- 
ce, nasconde un'accurata operazio¬ 
ne di riduzione degli ingombri. In effetti, 
l'involucro esterno sembra modellato at¬ 
torno al tubo catodico dando, insieme al¬ 
la scanalatura decorativa che circonda il 


display e ai pulsanti argentati, un'impres¬ 
sione di antico e moderno. Completa an¬ 
che la dotazione di ingressi, grazie alla 
possibilità di usare una connessione 
BNC in luogo della consueta D-SUB e di 
comunicare col PC, in modo bidireziona¬ 
le, con un cavetto USB fornito in dota¬ 
zione che trasmette informazioni al si¬ 
stema sullo stato della periferica 

Buona l'ergo¬ 
nomia dei co¬ 
mandi, ben 
sfruttabili grazie 
ad un completo 
OSD dal quale si 
possono regola¬ 
re temperatura 
del colore, con¬ 
vergenza e tutti i 
parametri relativi 
alla geometria. 

A proposito di 
quest'ultima, il 
cinescopio piat¬ 
to con tecnolo¬ 
gia Aperture 


Gride fa il suo dovere, riducendo di mol¬ 
to la deformazione dell'immagine e ren¬ 
dendo nitidi i bordi, malgrado ciò, il 107P 
in prova non è risultato del tutto esente 
da piccoli errori di fuoco in prossimità dei 
limiti dell'area visibile. 

Efficace ma un po' lento nei cambi di 
risoluzione, l'esemplare in prova è risul¬ 


Caratteristiche rilevate 

✓ Massima risoluzione fruibile (pixel): 1280x1024, 85 Hz 

✓ Massima dimensione quadro (mm): 325x242 

✓ Rapporto dim.reali/vai.dichiarato: 0.931 

✓ Tempo di accensione: 14 s 

✓ Tempo di "risveglio" da standby: 11 s 

✓ Livello di contrasto: Buono 

✓ Livello di nitidezza: Buono 

✓ Omogeneità del bianco: Buono 

✓ Perdita qualità ai bordi: Percettibile 


Philips Brilliance 107P 

Produttore e distributore; 

Philips S p A 
via G, Casali, 23/25 
20052 Monza (Mll 
Tel 039.203.1 
www.phillps.il 

Prezzo (IVA compresa! 

Philips I07P LI 020.000 


tato poco sensibile alle vibrazioni ma 
piuttosto rumoroso durante il degauss 
La risoluzione d'uso non dovrebbe supe¬ 
rare i 1280x1024 pixel, poiché le risolu¬ 
zioni maggiori sono raggiunte a prezzo di 
una certa riduzione della qualità visiva e 
della frequenza di refresh che scende a 
75Hz. Il prezzo di questo modello ci 
sembra adeguato alle possibilità del pro¬ 
dotto, che appare un condensato di in- 



Micofoiogiafm dei fosfori 


novazioni tecnologiche, forse un po' "di 
tendenza", ma con un occhio sempre ri¬ 
volto alla qualità di visualizzazione. Come 
ulteriore incentivo all'acquisto Philips of¬ 
fre una garanzia di tre anni a domicilio, 
che dà diritto anche all'assistenza tecni¬ 
ca telefonica per la stessa durata. In- 
somma, questo Brilliance 107P appare 
l'occasione giusta per far fare un salto di 
qualità ad un sistema domestico, ag¬ 
giungendo, tra l'altro, un tocco di elegan¬ 
za alla postazione di lavoro 

A.A. 


64 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 












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Speciale 


monitor 


Samsung SyncMaster 900IFT 



E legantissimo, con il suo design 
avveniristico, che ne nasconde le 
ragguardevoli dimensioni, e la 
mezzaluna azzurra sul pannello superio¬ 
re, il Samsung 900IFT è un 19 pollici ul- 
trapiatto che non passa inosservato. 

La notevole qualità costruttiva si ma¬ 
nifesta nei piccoli dettagli, come il pan¬ 
nello dei comandi dell’OSD posizionato 
su un cassettino a scomparsa, l'aspetto 
perfettamente piatto del cinescopio e 
della cornice e il marchio Samsung in¬ 
scritto in un inserto ovale sul retro dello 
chassis. 

I controlli disponibili non presentano 
particolari lacu¬ 
ne. a parte la 
mancanza di in¬ 
dicatori su 
schermo dei li¬ 
velli di lumino¬ 
sità e contrasto, 
e sono presenti 
comandi per la 
messa a fuoco 
dei cannoni e la 
riduzione dell'ef¬ 
fetto Moiré. 

Il 900IFT può 
essere collegato 
al computer an¬ 
che attraverso 



una connessione BNC analogica e la 
scelta se mostrare il segnale pervenuto 
ai BNC o al connettore D-SUB avviene, 
in modo semplice, dal pannello coman¬ 
di. Una volta acceso si apprezza soprat¬ 
tutto la geometria del display, perfetta- 


Samsung 900IFT 

Produttore e distributore: 

Samsung Electronics Italia S pA 
via C Donai Cattin.5 
20063 Cernusco sul Naviglio IMil 
Tel: 167-010740 

Prezzo (IVA compresal 

Samtron 95P plus t 1 290.000 


mente piatto e con l'area dell'immagine 
rigorosamente rettangolare, mentre 
non convince del tutto la nitidezza, che 
si mantiene su ottimi livelli in certe zo¬ 
ne ma decade visibilmente in altre 
Molto efficiente l'elettronica di control¬ 
lo. che permette rapidi cambi di risolu¬ 
zione e tempi ridotti per il "risveglio" 



Microtoiografia de‘ loston 


dallo standby A corredo viene fornito, 
oltre al manuale e ai cablaggi necessari, 
un floppy con i driver per una migliore 
gestione. 

Questo SyncMaster si propone co¬ 
me un prodotto tecnologicamente evo¬ 
luto ma manifesta alcuni difetti, forse 
dovuti all'esemplare in prova, che ne ri¬ 
ducono un po' il livello qualitativo Si 
tratta, comunque, di uno dei pochissimi 
ultrapiatti da 19 pollici offerti ad un 
prezzo cosi conveniente e sarà un buon 
acquisto per chi non vuole rinunciare ai 
vantaggi di questa tecnologia e alle ri¬ 
soluzioni più elevate. 

A.A. 




UAAAèU 


kMÉÉÉÉlÉAÉÉÉIÉÉÉÉÉÉ 



Caratteristiche rilevate 


✓ Massima risoluzione fruibile (pixel): 1600x1200. 75 Hz 

✓ Massima dimensione quadro (mm): 364x274 

✓ Rapporto dim,reali/vai.dichiarato: 0 954 

✓ Tempo di accensione: 6 s 

✓ Tempo di "risveglio" da standby 6 s 

✓ Livello di contrasto: Buono 

✓ Livello di nitidezza: Discreto 

✓ Omogeneità del bianco: Buono 

✓ Perdita qualità ai bordi: Percettibile 



66 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 























Speciale monitor fcj.a') 


Samtron 95P plus 



Samtron 95P plus 


Produttore: 

Samtron Europe 
Samsung Hans 
AM unlsyspark 1 
65843 Sulzbach 
Germany 

Distributore: 

Test Group 
N" verde 800/336855 

Prezzo (IVA compresa! 

Samtron 96P plus L 899.000 


perdite di nitidezza o a limitazioni impo¬ 
ste da frequenze di refresh troppo bas¬ 
se. Si apprezzano in particolare l'omoge¬ 
neità del bianco e la precisione della 
geometria ai bordi, oltre all’efficienza nei 
cambi di risoluzione e al risveglio dallo 
standby, mentre l’elevato effetto Moiré 


S amtron è una sottomarca con cui 
la più nota Samsung commercia¬ 
lizza i suoi modelli più economici. 

I monitor che nascono sotto questa 
sigla mantengono gli elevati standard 
qualitativi della multinazionale coreana, 
ma appaiono meno curati nel design e 
nell’ergonomia rispetto ai prodotti "uffi¬ 
ciali”. 

Non fa eccezione questo 95P plus 
che si presenta con un biglietto da visita 
di tutto rispetto: è un 19 pollici a meno 
di novecentomila lire chiavi in mano. 

Il cinescopio tradizionale, di tipo fiat 
square, è mon¬ 
tato su uno 
chassis piutto¬ 
sto massiccio e 
ingombrante, 
con il retro ospi¬ 
tante le due ti¬ 
pologie di in¬ 
gressi quello 
classico VGA e 
quello analogico 
tramite BNC 
Pochi i fronzoli 
estetici, per un 
display di gene¬ 
rose dimensioni, 
in gran parte 


(circa 18 pollici) sfruttabili per la visualiz¬ 
zazione, con un livello di curvatura che, 
malgrado non si tratti di un ultrapiatto e 
nemmeno di uno schermo cilindrico, si 
mantiene comunque più che accettabile. 

I comandi dell’OSD si rivelano com¬ 
pleti ma un po’ farraginosi, inoltre le re¬ 
golazioni dei livelli di luminosità e contra¬ 
sto rimangono affidate a due rotelle pri¬ 
ve di indicazioni digitali sullo schermo. 

A parte questo, la qualità dell’immagi- 
ne è di buon livello, consentendo l’im¬ 
piego di questo modello a risoluzioni ele¬ 
vate, senza andare incontro a eccessive 



Micrototografia dei tostori 


manifestatosi all'inizio è stato facilmente 
eliminato armeggiando con le regolazio¬ 
ni, Con il monitor sono inclusi un com¬ 
pleto manualetto in italiano ed i cablaggi 
necessari per il collegamento a un PC. 

In conclusione, questo Samtron è un 
ottimo acquisto per chiunque, lavorando 
con la grafica, necessiti di raggiungere i 
1600x1200 pixel risparmiando sulla ver¬ 
satilità e scegliendo un prodotto più tradi¬ 
zionale che innovativo, ma che non è sta¬ 
to pensato lesinando sulla qualità visiva 

A.A. 


Caratteristiche rilevate 

✓ Massima risoluzione fruibile (pixel): 1600x1200, 75 Hz 

✓ Massima dimensione quadro (mm): 377x275 

✓ Rapporto dim.reali/vai.dichiarato: 0.954 

✓ Tempo di accensione: 9 s 

✓ Tempo di "risveglio" da standby: 8 s 

✓ Livello di contrasto: Discreto 

✓ Livello di nitidezza: Discreto 

✓ Omogeneità del bianco: Buono 

✓ Perdita qualità ai bordi: Trascurabile 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


67 











Monitor a colori: oltre sessanta 


MARCA 

MODELLO 

DIAG. 

DIAG. 

DOT pitch 

H. DOT PITCH 

OSD 

TIPO 

ANTIRIFLESSO 




VISIBILE 

(mm) 

(mm) 


DISPLAY 


ACER 

54 E 

15' 

ND 

0,28 

ND 

SI 

Fiat Square 

N.D. 

ACER 

77XE 

17" 

ND 

0,27 

ND 

SI 

Fiat Square 

N.D 

ACER 

57C 

15 - 

ND 

0,28 

ND 

SI 

Fiat Square. Mini-Neck 

N.D. 

ACER 


15- 

ND 

0,28 

ND 

SI 

Fiat Square. Mini-Neck 

N.D 

ACER 

78C 

17- 

ND 

0,26 

ND 

SI 

Fiat Square Hiqh Contrast 

N.D. 

ACER 

99SL 

19' 

ND 

0,25 

ND 

SI 

Short-lenqht Fiat Square 

N.D 

ACER 

211 C 

21 ' 

ND 

0,26 

ND 

SI 

Fiat Square 

N il 

ACER 

79G 

17' 

ND 

0.25 

ND 

SI 

Diamondtron 

N.D. 

COMPAQ 

P700 

17' 

16' 

0,24 

0,25 

SI 

FD Trnitron tube 

SI 

COMPAQ 

b / 1 0 

17' 

16' 

0,26 

0,23 

SI 

Fiat Square 

SI 

DAEWOO 

523X 

15' 

14' 

0,28 

N.D, 

SI 

N.D 

SI 

DAEWOO 

712B 

17' 

16,2' 

0,28 

N.D. 

SI 

N.D 

SI 

DAEWOO 

902D 

19- 

18' 

0,26 

N.D. 

SI 

N.D 

SI 

EIZO 

T761 

19- 

18' 

0,24 

0:25 

SI 

TenSlon Mask 

SI 

EIZO 

F57 

17' 

16" 

0,26 

0:22 

SI 

Shadow Mask 

SI 

EIZO 

T57S 

17' 

16" 

0,25 

ND 

SI 

TenSlon Mask 

SI 

EIZO 

F520 

17' 

16' 

0,26 

0:20 

SI 

Shadow Mask 

SI 

EIZO 

T550 

17' 

16' 

0,25 

N.D. 

SI 

TenSlon Mask 

SI 

ÉIZO 

F730 

19' 

18' 

0,26 

0:22 

SI 

Shadow Mask 

SI 

EIZO 

F930 

21 " 

19,5' 

0,25 

0:21 

SI 

Shadow Mask 

SI 

NEC 

MultiSync V520 

15' 

14' 

0,28 

N.D. 

SI 

Shadow Mask 

SI 

NEC 

MultiSyncV521 

15' 

14' 

0,28 

N.D. 

SI 

Shadow Mask 

SI 

NEC 

MultiSyncV720 

17' 

16" 

0,28 

N.D. 

SI 

Shadow Mask 

SI 

NEC 

MultiSyncA700+ 

17' 

16' 

0,28 

N.D. 

SI 

Fiat Square- Mim-Neck 
Microfilter 

SI 

NEC 

MultiSyncV921 

19' 

18' 

0,26 

N.D. 

SI 

invar Mask 

SI 

NEC 

MultiSyncE750 

17' 

16' 

0,25 

N.D. 

SI 

CromaClear Short-Neck 

SI 

NEC 

MultiSyncE950 

19" 

17.9' 

0,25 

N D 

SI 

CromaClear Short-Neck 

SI 

NOKIA 

449ZA 

15' 

13.8' 

0.28 

0:23 

SI 

Fiat Square, Mim-Nek 

SI 

NOKIA 

446PRO 

19" 

18' 

0,24 

0:25 

SI 

FD Trinitron 

SI 

NOKIA 

447PRO 

17' 

16" 

0,24 

0:25 

SI 

FD TRimtron 

SI 

NOKIA 

447XS 

17' 

15.78' 

0,25 

N.D. 

SI 

Short Neck 

SI 

NOKIA 

447ZAPLUS 

17" 

16" 

0,27 

0 24 

SI 

Fiat Square 

SI 

NOKIA 

447ZIPLUS 

17' 

16" 

0,27 

023 

SI 

Fiat Square 

SI 

OLIDATA 

MR1502 

15" 

14" 

0.28 

N.D 

SI 

Fiat Square 

SI 

OLI DATA 

MR1902 

19' 

18" 

0,26 

N.D. 

SI 

Fiat Square 

SI 

PHILIPS 

105MB 

15" 

138' 

0,28 

0,24 

SI 

Invar Black Matrix 

SI 

PHILIPS 

107MB 

17* 

15.9" 

0,26 

0 22 

SI 

Hiqh Contrats 

SI 

PHILIPS 

107S 

17' 

16" 

0,27 

0:23 

SI 

Hiqh Contrats 

SI 

PHILIPS 

107SX 

17' 

15.9" 

0,28 

0:22 

SI 

Invar Black Matrix 

SI 

PHILIPS 

109B 

19' 

18" 

0,25 

0:21 

SI 

High Contrast, XSD 
XtraSpace DeSlqn 

SI 

PHILIPS 

104B 

14" 

13.2' 

0,28 

0:24 

SI 

Invar Black Matrix 

SI 

PHILIPS 

105B 

15' 

14' 

0,27 

024 

SI 

Invar Black Matrix, 
XDS-XtraSpace DeSlqn 

SI 

PHILIPS 

105E 

15' 

14' 

0,28 

0:24 

SI 

N.D 

N.D. 

PHILIPS 

105S 

15' 

14' 

0,28 

0:24 

SI 

Invar Black Matrix 

SI 

PHILIPS 

107B 

17' 

16' 

0,25 

0:21 

SI 

Invar Black Matrix. XSD 
XtraSpace DeSlqn 

SI 

PHILIPS 

109S10 

19' 

18' 

0,27 

0:24 

SI 

Hoiqh contrast 

SI 

PHILIPS 

107P 

17* 

16' 

0,25 

0:21 

SI 

Aperture Gnlle Reai Fiat 

SI 

SAMSUNG 

550ms 

15' 

15' 

0,28 

N.D. 

SI 

N.D 

SI 

SAMSUNG 

750ms 

17' 

16.4' 

0,26 

N.D. 

SI 

N.D 

SI 

SAMSUNG 

SyncMaster 700IFT 

17" 

16" 

0.25(diaq) 

0,20 

SI 

Invar Shadow 

SI 

SAMSUNG 

SyncMaster 900P 

19" 

18" 

0,26 

N.D. 

SI 

Invar Shadow-MiniNeck 

SI 

SAMSUNG 

SyncMaster 900SL 

19' 

18" 

0,25 

N.D 

SI 

Invar Shadow 

SI 

SAMSUNG 

SyncMaster 750P 

17' 

16" 

0,26 

N.D. 

SI 

Invar Shadow 

SI 

SAMSUNG 

SyncMaster 900IFT 

19' 

17' 

0,25(diaq) 

0,2 

SI 

Invar Shadow 

SI 

SAMTRON 

95Pplus 

19' ' 

18" 

0,26 

N.D. 

SI 

Fiat Square 

SI 

SONY 

CPD E100 E 

15' 

14' 

0:25 

0:24 

SI 

FD Trinitron 

SI 

SONY 

CPD E200 E 

17' 

16" 

0:25 

0:24 

SI 

FD Trinitron 

SI 

SONY 

CPD G200 

17' 

16' 

0,24 

0,25 

SI 

FD Trinitron 

SI 

SONY 

GPD 420GST 

19' 

18' 

0,26 

ND 

SI 

FD Trinitron 

SI 

SONY 

HMD - A200 

17' 

16" 

0,24 

0.25 

SI 

FD Trinitron 

SI 

SONY 

GPD G400 

19' 

18" 

0,24 

0,25 

SI 

FD Trinitron 

SI 


68 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 




















































































































































proposte per la vostra scelta 

a cura di Alessandro Petie 

RISOLUZIONE 

FREQ. DI SCANSIONE 

DIMENSIONI 

PESO 

CONSUMO 

NOTE 

PREZZO 

MAX 

VERTICALE MAX 

(LxAxP) 

(Kg) 

(Watt) 


(IVA esclusa) 

I024x768a66 Hz 

100 Hz a 640x480 

N.D. 

N.D. 

90 

Garanzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

265.000 

1280 x 1024 a67Hz 

800x600a 114 Hz 

N.D. 

N.D. 

100 

qaranzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

425 000 

1280 x 1024a60Hz 

85Hz a 1024x768 

N.D. 

N.D 

75 

qaranzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

350.000 

1280 x 1024a60Hz 

85Hz a 1024x768 

N.D. 

N.D 

75 

qaranzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

359 000 

1600 x 1200 3 68Hz 

106 Hz a 1024x 768 

N.D. 

N.D 

135 

qaranzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

575.000 

1600 x 1200 a 78Hz 

121Hz a 1024 x768 

N.D. 

N.D. 

130 

qaranzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

1.099.000 

1600 x 1200 3 85Hz 

N.D. 

N.D 

N.D 

130 

qaranzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

1.899 000 

1600 x 1200 3 75Hz 

85Hz a 1280 x 1024 

N.D. 

N.D 

130 

qaranzia 3 anni ( 1 on-Slte) 

L. 

749 000 

1600 x 1200 a 70Hz 

1024X768 3 110 Hz 

424x428x404 

19,2 

145 


L. 

1 010 000 

1280X1024 A 64 Hz 

1024X768a85 Hz 

N.D 

N.D. 

N.D. 


L. 

613.000 

1024 x 768 a 60Hz 

N.D 

36x381 x 400 

12 

70 


L. 

308 400 

1280 x 1024 3 60 Hz 

N.D 

420 x 440 x 440 

16,2 

100 


L. 

483 600 

1600 x 1200a75Hz 

N.D 

466 x 476 x 465 

23,5 

120 


L. 

903 600 

1600 x 1200a92Hz 

106 Hz a 1280 x 1024 

452 x 478 x 455 

28 

130 


N.D 


1280 x 1024 a87Hz 

N.D 

410x439x413 

19 

105 


L. 

1 020 000 

1280 x 1024 a 85Hz 

N.D. 

410 x 439x413 

21 

115 


L. 

1.320 000 

1024 x 768 3 118 Hz 

N.D 

410x439x413 

17 

80 


L. 

916000 

1024 x 768 a 101Hz 

N.D 

411 x 439x413 

20.8 

110 


L. 

1 000 000 

1600 x 1200 a 92Hz 

1280 x 1024 a 107 Hz 

N.D 

N.D 

N.D. 


L. 

1.330.000 

2048 x 1536 a 80Hz 

104 Hz a 1600 x 1200 

494 x 520 x 486 

29 

130 


N.D 


1279 x 1024 a 66Hz 

110 Hz a 640X480 

360 x 380 x 381 

12 

120 


L. 

370 000 

1280 x 1024 a 66Hz 

110Hz a 640x480 

360 x 380 x 381 

12 

120 


L. 

420.000 

1280 x 1024 a 66Hz 

120Hz a 640x480 

403 x420x418 

19 

120 


L. 

580 000 

1281 x 1024 a 66Hz 

88 Hz a 1024x 768 

N.D 

N.D 

N.D. 


L. 

730 000 

1600 x 1200a 77 Hz 

160 Hz a 640 x480 

442 x 453 x 455 

25 

140 


L. 

999 000 

1600 x 1200a 73Hz 

160 Hz a 640x480 

403 x 422 x 380 

18 

140 


L. 

880 000 

1600 x 1200a 76Hz 

161 Hz a 640x480 

440 x 452 x 404 

22,5 

140 


L. 

1.350 000 

1024 x 768a87Hz 

640 x480 a 120Hz 

362 x 357 x 400 

14 

75 


L. 

355 000 

1280 x 1024 a 98Hz 

640x 480 a 150Hz 

470x471 x 464 

25 

130 


L. 

1.399 000 

1280 x 1024 a90Hz 

150 Hz a 640x480 

433x432 x441 

19 

120 

Software di regolazione 

L. 

940.000’ 

1280 x 1024 a 80Hz 

150 Hz a 640x480 

445 x 372 x 389 

18:05 

100 


L. 

840 000 

1280 x 1024a80Hz 

150Hz a 640x480 

433x432 x441 

19 

120 


L. 

699 000 

1280 x 1024 a 65Hz 

110Hz 800x600 

442 x 429 x 427 

17 

120 


L. 

580 000 

1024 x 12803 60Hz 

100Hz a 640x480 

355 x 356 x 373 

12,8 

80 

Versione retail 

L. 

330 480 

1600 x 1200a60Hz 

N.D 

460 x 470 x 445 

24 

N.D. 


L. 

925320 

1280 x 1024 a60 Hz 

85 Hz a 1024x 768 

382 x 392 x 424 

13.7 

78 


ND 


1280 x 1024 a75 Hz 

85 0 Hz a 1280x960 

417x432 x467 

18 

85 


ND 


1280 X 1024 a60 Hz 

100 Hz a 800x600 

399 x 373 x 408 

15 

75 


L. 

584 000 

1280 X 1024 3 60 Hz 

85 Hz a 1024 x 768 

420 x 424 x 452 

17,5 

80 

disponibile in diversi colori 

L. 

727 000 

1920 x 1440 3 60 Hz 

85 Hz 1280 x 1024 

440 x 399 x 396 

20 

95 

software USB CustomMax 

L. 

1.180.000 

1024 x 768 3 60 Hz 

85 Hz a 800 x 600 n i. 

350 x 358 x 381 

10,08 

72 


L. 

285 000 

1280 x 1024a60Hz 

100 Hz a 800x600 

358 x 335 x 379 

12 

70 


L. 

382 000 

1024x768 3 60 Hz 

85 Hz a 800 x 600 

369 x 396 x 393 

N.D. 

N.D. 


ND 


1280x960 3 60 Hz 

100 Hz a 640x480 

358 x 335 x 379 

12 

65 


L. 

334 000 

1920 x 1440 a60 Hz 

100 Hz a 800x600 

399 x 373 x 368 

1408 

90 

software USB CustomMax 

L. 

727 000 

1920 x 1440 3 60 Hz 

85 Hz a 1280 x 1024 

440 x 447 x 440 

21:05 

105 


L. 

1.062 000 

1920 x 1440a60Hz 

100 Hz a 800x600 

399x410x419 

19 

N.D. 

USB CustomMax + BNC 

L. 

850.000 

1024 X768a75 Hz 

N.D. 

362 x 400 x 384 

12,6 

<75 


L. 

398 400 

1281 x 1024 a 60Hz 

N D 

412 x420x415 

15 

<90 


L 

656.400 

1600 x 1200 a 76Hz 

160 Hz a 640x480 

415x437 x418 

19 

<130 

MacMaster, Colorific, BNC 

L. 

837.600 

1600x1200 a 75 Hz 

85 Hz a 1280 x 1024 

468 x 499 x 483.2 

22,5 

130 

BNC 

L. 

825.000 

1600 x 12003 76 Hz 

85 Hz a 1280 x 1024 

468 x 462 x 407 

21,5 

<130 

BNC 

L. 

875 000 

1600 x 1200 3 76 Hz 

85 Hz a 1280x 1024 

415x445.7x437.3 

19 

130 


L. 

762 000 

1600 x 1200a76 Hz 

160 Hz a 640x480 

468 x 492 x 483 

24,2 

130 

MacMaster, Colorific, BNC 

L. 

1 075 000 

1600 x 1200 3 75Hz 

1280X1024a85 Hz 

469x471 x 493 

22,5 

130 

BNC 

L. 

719.200 

1280 x 1024 a 65Hz 

640x480 a 120Hz 

378 x 356 x 388 

15 

95 


L. 

425 000 

1600 x 1200 a 60Hz 

120 Hz a 800 x600 

404x413x419 

20 

120 


L. 

725000 

1600 x 1200a78 Hz 

120 Hz a 800x600 

414x404x420 

20 

130 


L. 

720.000 

1600 x 1200a75Hz 

120 Hz a 1024x 768 

469 x 444 x 455 

26 

140 


L. 

850.000 

1280 x 1024 a60 Hz 

85 Hz a 1024 x 768 

373 x 372 x 425 

15 

115 


L. 

854.000 

1600 x 1200 3 87 Hz 

160 Hz a 800x600 

449 x 463 x 461 

26 

140 


L. 

1 090 000 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


69 























































































































































di Andrea de Prisco 



Psion Revo 


Prendete uno Psion 5. anzi, un 5mx. 
Immaginatevelo con le dimensioni e il 
peso ridotte di un buon trenta per cen¬ 
to. fino a farlo diventare un oggetto ul- 
trasottile e realmente tascabile Imeglio 
di molti "telefononi ", per intenderciI) 
Dotatelo di un sistema di alimentazio¬ 
ne a batterie ricaricabili li "Series 5" 
utilizzano le comuni stilo alcalineI e di 
un display, sebbene di dimensioni leg¬ 
germente ridotte e privo di retroillumi- 
nazione, ben più visibile di quello in 
uso sui fratelli maggiori. Aggiungete 
un look mozzafiato e un'mgegnerizza- 
zione del meccanismo di apertura e 
chiusura della tastiera e del display ai 
limiti dell'immaginabile. 

A questo punto, dite "bidibibodi- 
bibù ". . ed ecco a voi lo Psion Revo. 


Revo. come diminutivo di "Revolu¬ 
tion ", sicuramente un buon biglietto da 
visita per un oggetto che intende pro¬ 
porsi al grande pubblico come prodotto 
"rivoluzionario". Rivoluzionario riguar¬ 
do le nostre comuni abitudini ed esi¬ 
genze computerecce. di solito concen¬ 
trate m larga parte presso una posta¬ 
zione fissa la casa o in ufficio), forse 
portatile (un notebook) ma di sicuro 
non sempre e comunque a portata di 
tasca. Il Revo. prima ancora di raccon¬ 
tarvi in dettaglio tutto ciò che è in gra¬ 
do di fare con voi e per voi, è soprat¬ 
tutto un accessorio capace di sparire 
realmente nelle vostre tasche. E’ pron¬ 
to però a fornirvi all'occorrenza tutta 
quella "informatica portatile" di cui po¬ 
treste aver bisogno, senza lasciarvi. 


praticamente mai. in difficoltà Tra l’al¬ 
tro è facilissimo da usare, si connette 
al PC per lo scambio dati e per la sin¬ 
cronizzazione rapida e indolore, corren¬ 
do solo il "rischio" di diventare per 
davvero un oggetto di cui sarà difficile 
separarvi. 

Niente paura, "Lui" nasce proprio 
per questo... 

Fa praticamente 
tutto... 

... quel che ha senso fare con un 
computerino tascabile! Anzi, a ben ve¬ 
dere, molto di più. Ma, come si dice in 
questi casi, procediamo con ordine. 


70 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 





Psion Revo 




Psion Revo 


Produttore: 

Psion PLC • London 
hltp://wv\w.psion.com 


Distributore: 

Video Computer SpA 
Via Amonelli 36 
Collegno (TO) 
lei 011 4034828 


Prezxo.il pubblico (IVA inclusa) 

Psion Rovo 8 MB • versione inglese 

L 899 000 


La tastiera del Revo ha una di¬ 
sposizione dei tasti assoluta- 
mente standard Solo le di¬ 
mensioni sono assolutamente 
ridotte . 


Tutti i computer tascabili di Psion so¬ 
no, di fatto, appendici portatili di un 
computer fisso (o, se siamo proprio 
esaltati, di un comune notebook), 
Tant'è che da una parte ha poco sen¬ 
so considerarli possibili sostituti di un 
"sistema" propriamente detto, dall'al¬ 
tra sono forniti a corredo di cavetto di 
connessione al PC e del necessario 
software per la sincronizzazione dei 
dati e della posta elettronica. Per 
stringere maggiormente il cerchio, gli 
Psion sono anche i migliori amici dei 
telefoni cellulari. Infatti, utilizzando un 
"telefonino" in qualche modo compa¬ 
tibile con lo Psion, potremo non solo 
consultare, scaricare, inviare la posta 
elettronica (con tanto di "attachment" 
se è il caso!), ma pos¬ 
siamo addirittura navi¬ 
gare in Internet, sfrut¬ 
tando il browser a cor¬ 
redo. Tutto questo, pur 
con le limitazioni dovu¬ 
te alla bassa velocità di 
trasferimento dati of¬ 
ferta dalla rete GSM, 
attualmente fissata a 
9600 baud. Come dire, 
se con uno Psion e un 
cellulare navigate pia¬ 
no, la colpa non è certo 
del primo. 

Ma gli Psion, e quin¬ 
di anche il Revo ogget¬ 
to di questa prova, ol¬ 
tre al "Client" di posta 
elettronica e al browser 
HTML, offrono a corre¬ 
do tutta serie di appli¬ 


co Psion Revo. como¬ 
damente adagiato sulla 
sua piccola 'docking 
station " fornita a corre¬ 
do 


aritmetica che scientifica, un program¬ 
mino "Appunti" per scrivere annota¬ 
zioni senza scomodare il word proces¬ 
sor, un comodo "orologio mondiale". 
Quest'ultimo, durante i nostri viaggi in 
giro per il mondo, semplicemente in¬ 
dicando il luogo in cui ci troviamo, 
adatterà all’ora locale la gestione ap¬ 
puntamenti, evitando di svegliarci in 
piena notte ad Hong Kong per ricor¬ 
darci di un appuntamento serale svol¬ 
tosi (o dimenticato...) ormai sei ore 
prima! 


cazioni premstalla- 
te che nulla (o co¬ 
munque poco) 
hanno da invidiare 
ai prodotti destina¬ 
ti ai PC. Troviamo 
quindi un vero e 
proprio word pro¬ 
cessor (con tanto 
di fogli di stile, in¬ 
serimento di "og¬ 
getti esterni" e 
tant’altro), un fo¬ 
glio elettronico (con buona parte di 
tutte le funzioni possibili ed immagi¬ 
nabili, ivi compresa la possibilità di 
tracciare grafici), un programma per i 
propri dati dalle capacità ben superiori 
alla semplice "gestione indirizzi", un 
programma "agenda" che, ancora una 
volta, offre ben oltre la semplice ge¬ 
stione di appuntamenti e ricorrenze. 

Oltre a questo abbiamo la possibi¬ 
lità di inviare e ricevere messaggi 
SMS tramite telefono cellulare GSM, 
troviamo una calcolatrice software sia 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


71 


























































Psion Revo 




II meccanismo di apertura dello Psion Revo ha qua¬ 
si dell'incredibile si passa dalla configurazione chiu¬ 
sa, praticamente piatta, a quella aperta, ergonomi¬ 
camente ricurva, grazie al meccanismo a molla e al 
dispositivo bi-valva 



Al meglio 
non c’è mai fine! 

Se già ire anni fa lo Psion 5 ci aveva 
colpito - dovremmo dire "scioccato" - 
per l'ingegnerizzazione (con la sua ta¬ 
stiera a scomparsa tre le pieghe stesse 
del dispositivo di apertura/chiusura), per 
lo Psion Revo, nonostante le dimensio¬ 
ni ben più compatte, il nostro stupore 
non è da meno, A questo si aggiunge 
un look ancora più innovativo, che di si¬ 
curo affascinerà anche il pubblico fem¬ 
minile, Per dirla in parole povere, alme¬ 
no secondo il nostro giudizio soggetti¬ 
vo, il Revo anche dal punto di vista 
estetico è un prodotto riuscitissimo. Tra 
l'altro, la peculiare caratteristica della 
tastiera full-size (relativamente al for¬ 
mato dell'oggetto) tipica della Serie 5, è 
stata mantenuta anche per il Revo, Na¬ 
turalmente in questo caso i tasti sono 
(ancora) un po' più piccoli e la corsa è 
stata ulteriormente ridotta Anche il tipi¬ 
co feeling da tastiera di notebook, pro¬ 
prio dei Serie 5, ce lo possiamo scorda¬ 
re sul Revo, ma la disposizione dei tasti 
(e la completezza degli stessi) rimane 
invariata e, quindi, promossa a pieni vo¬ 


ti, Del resto non crediamo che si acqui¬ 
sti un Revo per scrivere lunghi testi, ma 
si tratta di una tastiera "più che ottima" 
per la stesura di messaggi e-mail dove, 
notoriamente, qualche errore di battitu¬ 
ra dovuto alle ridotte dimensioni dei ta¬ 
sti è di sicuro ben tollerato. 

Troviamo molti simboli disponibili in 
seconda battuta (accessibili attraverso 


la pressione del tasto Fn), ma tutti i ca¬ 
ratteri di uso comune, compresa la pun¬ 
teggiatura primaria, sono disponibili di¬ 
rettamente, I tasti di controllo cursore 
sono disposti a "T" rovesciata, trovia¬ 
mo il doppio Shift. mentre il tasto di En- 
ter e la barra spaziatrice sono di dimen¬ 
sioni maggiori. Proprio come in una ta¬ 
stiera vera. 




Grazie alla porta a raggi infrarossi inte¬ 
grata nello Psion e disponibile anche in 
alcuni telefoni cellulari Inella foto il Siemens 
S25I è possibile la comunicazione in tutto e 
per tutto "senza fili " con Internet. Altrettanto 
facilmente è possibile inviare e ricevere messag¬ 
gi SMS tramite Psion, cosi come editare la rubrica 
telefonica presente nel cellulare o nella SIM. 


Compatibilità totale... 


Se c'è ancora qualcuno che crede che uno Psion sia "poco compatibile" con il mondo 
Windows, e pregato di leggere attentamente le righe che seguono 
Grazie, infatti, al software di comunicazione PsiWin fornito a corredo, la conversione dei fi¬ 
le da Windows a Psion (o viceversa) avviene automaticamente e in maniera trasparente 
per l'utente nel momento stesso in cui i nostri documenti vengono trasferiti da un mondo 
all'altro. E la lista delle compatibilità è quanto mai appetibile; Word 97, 95, 6.0, 2.0; Excel 
97, 95, 5.0, 4.0; Outlook 97 e 98; Access 95; Schedule* 7, 7a, 7 5, FoxPro 2 6; Works 3.0 
e 4.0, Windows WAV, BMP; Lotus Orgamzer 97. GS, 2.1; AmiPro 3 0, 3.1; 1-2-3; cc.Mail; 
WordPerfect 8.0. 7,0, 6.1, 5; QuattroPro 8.0, 7.0. 6.0. 5.0, dBase III, IV, 5.0; RTF, CSV, 
TXT (Windows ed MS-DOS). 

Una volta installato PsiWin. vedremo sul nostro Desktop una nuova icona "Risorse dello 
Psion" che ci permetterà di vedere il computer tascabile come fosse un disco della nostra 
macchina. I file (o le cartelle) si spostano da un ambiente all'altro come faremmo da due 
qualsiasi unità di memorizzazione del nostro PC. con in più la già citata conversione auto¬ 
matica dei formati file nel momento stesso del trasferimento Oltre a questo, PsiWin per¬ 
mette il backup totale della macchina connessa nonché la sincronizzazione dell'agenda e 
degli indirizzi con i dati presenti sul nostro PC. Il tutto, sempre, a portata di click. 


A corredo con la macchina troviamo 
una piccola docking station per il colle¬ 
gamento al PC Anche in questo caso è 
stato compiuto un significativo balzo in 
avanti rispetto alla soluzione dello Psion 
5, per il quale era necessario aprire ma¬ 
nualmente uno sportellino sul retro e. 
altrettanto a mano, bisognava collegare 
il cavetto fornito. 

Con il Revo, una volta collegata via 
porta seriale la "base" al PC (e connes¬ 
so l'alimentatore a corredo), sarà suffi¬ 
ciente adagiare su di questa il "pupo" 
in configurazione aperta per avere im¬ 
mediatamente il collegamento attivo. 
Contemporaneamente verranno ricari¬ 
cate le batterie interne, che assicurano 
come al solito molte ore di autonomia 
prima di lasciarci completamente a pie¬ 
di. Questo, come sempre, senza teme- 


72 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 









Psion Revo 



II pannello di controllo del sistema operativo di Psìor 



Il Client di posta elettronica gestisce anche i messaggi SMS attraverso lo 
Psion 



Il browser Inienet permette, finalmente, l'accesso anche alle pagine HTML 
contenenti trame. 



Un messaggio e-mail ricevuto tramite il Revo e II telefono cellulare CSM 


re per i dati presenti al suo interno, in 
quanto il sistema è in grado di mante¬ 
nerli anche quando la tensione disponi¬ 
bile sulle batterie non è più sufficiente 
a permettere l'accensione del Revo. 

Per il resto, non troviamo ulteriori 
connessioni verso il mondo esterno, se 
non la presa (diretta) per l’alimentatore 
esterno - nel caso in cui non volessimo 
utilizzare per la ricarica delle batterie la 
docking station - e la porta... 

... a raggi infrarossi! 

Adesso esageriamo. La porta IrDA 
presente sugli Psion permette la con¬ 
nessione ottica con praticamente tutti i 
dispositivi dotati di pari equipaggiamen¬ 
to. Quindi potremmo utilizzarla, banal¬ 


Presto in italiano! 


Lo Psion Revo giunto in redazione è an¬ 
cora nella versione inglese, non localiz¬ 
zato per l'Italia. Si tratta dell'unica versio¬ 
ne attualmente disponibile sul nostro 
mercato. La localizzazione italiana è tut¬ 
tora in corso e i Revo "tricolore” non ar¬ 
riveranno in Italia prima del mese di ago¬ 
sto. Per il mese di giugno, invece, è pre¬ 
visto l'arrivo del Series 5mx localizzato. 
Quindi, se proprio non potete far a meno 
del nostro idioma in tasca, vi toccherà 
pazientare ancora qualche mese. 


mente, per effettuare lo scambio file 
con un altro Psion (anche tra un "5" e 
un Revo), ma anche per connetterci via 
raggi infrarossi con il nostro PC o il no¬ 
stro notebook per la sincroniz¬ 
zazione/scambio dati (con relativa con¬ 
versione automatica dei formati file!). 
Ovviamente non finisce qui. Se la no¬ 
stra stampante, sempre ad esempio, è 
dotata di porta IrDA (e, tanto per non 
fare nomi, molte laser HP sono già do¬ 
tate di questo dispositivo) per stampare 
dal nostro Psion basterà posizionarsi di 
fronte ad essa per essere subito ricono¬ 
sciuti ed in grado di farlo senza alcun 
problema (i relativi driver sono già pre¬ 
senti nel sistema). 

Lo stesso dicasi per il nuovo modem 
a raggi infrarossi prodotto da Psion (si 
collega alla linea telefonica normale co¬ 
si come ad alcuni cellulari) per il quale 
non è previsto alcun collegamento fisi¬ 
co con il Revo se non attraverso il flus¬ 
so elettromagnetico dei raggi infrarossi 

Ma la vera e propria libidine si mani¬ 
festa con i telefoni cellulari GSM dotati 
di porta IrDA (pochi sono quelli già di¬ 
sponibili, ma altri ne stanno arrivando!) 
che possono lavorare gomito a gomito 
con gli Psion senza nemmeno bisogno 
di cavetti aggiuntivi o di (costosi) acces¬ 
sori a parte. Anche in questo caso sarà 
sufficiente mettere i due oggetti l'uno 
di fronte all'altro per poter subito (leggi: 
senza installare null'altro) mandare e ri¬ 
cevere la posta elettronica o i messaggi 
SMS, navigare in Internet, aggiornare 


ed editare la rubrica telefonica presente 
nel cellulare e/o nella SIM installata. In- 
somma, roba da sballo! 


Concludendo 

Ancora una volta Psion è riuscita a 
proporre un oggetto interessante che di 
sicuro farà parlare di sé nei mesi o, me¬ 
glio, negli anni a venire. A differenza, in¬ 
fatti, dell'informatica per cosi dire tradi¬ 
zionale, la velocità di obsolescenza di 
questi dispositivi "periferici" è molto, 
molto più lenta di quella del PC al quale 
l'andremo a collegare. Anche se fra un 
anno o due sarà presentato un nuovo 
Revo con 16 mega invece di 8, con un 
processore più veloce o una nuova ver¬ 
sione del sistema operativo, non per 
questo il nostro computer tascabile, ac¬ 
quistato poco tempo prima, dovrà ne¬ 
cessariamente essere sostituito dal 
modello più performante pena l'impos¬ 
sibilità di "andare avanti" (come avvie¬ 
ne, invece, in ambito PC). 

Anche il prezzo di vendita, circa no- 
vecentomila lire IVA inclusa, pur sem¬ 
brando elevato in assoluto (con la stes¬ 
sa cifra oggi ci si compra oggi un mom- 
tor+una stampante+uno scanner!) ci 
pare ben allineato alle caratteristiche of¬ 
ferte, specialmente sotto il profilo fun¬ 
zionale Tutto sta ad avvicinarsi, per la 
prima volta, a questo mondo, correndo 
il rischio poi di non riuscire a starne lon¬ 
tani. f® 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


73 




































Fuori i remi e avanti per mare! che 
tempo fa a Mosca? a Bahia a che punto 
di cottura sono le ragazze sulla spiaggia, 
in perizoma tangato a pochi millimetri? 
Volete dare un'occhiata al Varanger 
Fjiord, o a un panda che sta sbocconcel¬ 
lando un germoglio, sdraiato al sole? 
siete nel posto giusto l 

Girare il mondo in WebCam è forse 
una delle imprese più facili da realizza¬ 
re. Ne abbiamo contate, di questo tipo, 
mettendo insieme i risultati di Yahoo. 
AltaVista e HotBot, oltre quattrocento, e 
riteniamo di essere ancora molto lonta¬ 
ni dal vero. 

Praticamente ogni parte del mondo e 
capitale, almeno nelle aree cosiddette 
più civilizzate, è presente. Ovviamente 
con le debite proporzioni, visto che si va 
dalle oltre settanta camere di Los Ange¬ 
les alla nostra, non meno dignitosa, te- 
lecamerina piazzata sulla Lanterna di 
Genova (il faro del porto). Da dove co¬ 
minciare? 


Il giro del 
mondo in 
ottanta 
giorni... 

. pardon, " around thè world in 80 
click" è senz'altro il posto giusto per ini¬ 
ziare il nostro viaggio Recatevi all'indi¬ 
rizzo hno //www steveweb com,| 
80clicks/, e avrete il piacere di iniziare 
un lungo viaggio, distribuito in ottanta 
città del mondo collegate tra loro da un 
filo logico e narrativo. Il pregio di questo 
link e che è costruito con estrema cura, 
e l'autore ha selezionato, per il suo viag¬ 
gio, settantanove (uno è il suo) collega¬ 
menti ad altri URL tutti di buona fattura 
e qualità, ognuno dei quali, nella mag¬ 
gior parte dei casi, diviene crocevia per 
ampliare ancora di piu visuali e cono¬ 
scenze. 


L'autore precisa a chiare lettere che 
il sito e stato realizzato con un Macinto¬ 
sh (oh, my Mac!), ha una pagina di ben¬ 
venuto con una shopping room da dove 
inviare cartoline virtuali, una specie di 
guestbook molto ben realizzato e. in 
bella vista, la sfida di Phileas Fogg del li¬ 
bro di Verne. Basta spingere la porta 
per partire da New York, e ritrovarsi 
con una pregevolissima cani che si può 
orientare in tutte le direzioni attraverso 
una serie di pulsanti. Di qui si passa a 
Nantucket. |mp//www naniucker net/l 
mdex.html, Massachusetts, con una 
bella vista sul porto e su una strada di 
questa cittadina tranquilla e pittoresca 
Ancora un click e siamo a Boston, 
pttp://www.clearway comi con una 
suggestiva città che, invece di essere 
accarezzata dalle prime brezze d'aprile 





74 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 



































WebCam il meglio e il peggio di Internet 




è seppellita da un metro di neve frutto 
dell'ultimo blizzard Ma si tratta solo del 
capolinea di un sito estremamente ben 
realizzato, da cui ricavare ogni sorta di 
notizia sulla città dalla sua stona ai suoi 
monumenti, ai suoi angoli suggestivi . 
perfino alle difficoltà del traffico e del 
reperimento di un parcheggio 

Di qui sempre più a nord, in Ontano. 
Canada, con un'impressionante veduta 
delle cascate del Niagara. 
Mtu //www laiisview cor i/fl nqlish/pa- 
ges/lobby.shtml, una shopping room 
fornitissima e, ancora, perfino una cha- 
troom sulle cascate Se amate la natura 
incontaminata, niente di meglio che 
proseguire per St Johns, Nfld . Canada, 
http://www.oztm.com/ Inor] mancare 
di dare un'occhiata all'album fotografi¬ 
co). per poi risalire fino alle isole del 
Principe Ed oardo, e di li proseguire per 
Montreal, litio //www mpnreaican - 1 
com/index.html (oltre dieci le webcam 
disponibili). 

Un salto al di qua dell'Atlantico e arri¬ 



viamo in Norvegia, a dare un'occhiata al 
Westf)ord. http://www snerpa is/ve- 
dur/, e di lì. quasi a esorcizzare tanto 
freddo, eccoci subito dopo a Los Cri- 
stianos di Tenerife Riscaldate le gelate 
ossa, andiamo a Dublino, http //www. 
nci.ie/ispy/. nella centralissima Gardi- 
nei Street, e poi a Glasgow, Cambridge 
per approdare, infine, a Londra, , maga¬ 
ri solo per dare un'occhiata all'infame 


ruota del Millennio 
(http://www.web- 
views.co.uk/lon- 

don/countyhall. 
php3) . Basta con 
il freddo; di corsa 
ad Oviedo, in Spa¬ 
gna e poi nella 
sempiterna Parigi, 
dal cui sito princi¬ 
pale si possono 
raggiungere altre 
40 webcam spar¬ 
se per tutta la 
_ Francia 

l'j : ; f/iivecam/iivecaaenTil 

m) E di qui, com e non fare una punta- 
tma a Montecarlo, http //www.sbm.mcl 
. alla Société des Bams de Mer. a in¬ 
contrare il più bel jet set? Pregevole , 
poi . la webcam di Schaan, Liechten¬ 
stein, f-tto //carni) tirstiini:. i./ 1 r >:1 ex~| 
en.html, di cui si può regolare la posi¬ 
zione millimetricamente, e quella, ad 
Atene, puntata sui più bei monumenti, 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


75 









































































e del lutt o interattiva Una scapa ta in 
Cracovia, |nttp.//www.krakow.pi/ e| po>, 
di corsa a Zurigo e Ginevra, giusto per 
fare il pieno di coccolato e sigarette, e 
da qui perché non approfittare e fare 
una scappata a Vienna, http://www.rlb- 
noew.at/hvecam, magari per godersi 
una fetta di torta all'Hotel Sacker? 

Prendendo la strada di Bonn ci re¬ 
cheremo a Lubiana, soggiornando 
all'Hotel Europa. |nttn //ww.v't':; ^ .TH 
a rivivere antichi fasti di corti decadute, 
ascoltando sonili echi di balli con debut¬ 
tanti in fiore e dragoni m alta uniforme 
L'atmosfera che qui si respira è surrea¬ 
le. fantastica, quasi a spiccare un salto 
all'indietro di uno o due secoli, e una vi¬ 
sita alla suite reale ci farà rendere conto 
di cosa significasse, allora, essere un 
principe. 

Un attimo di pausa per riprendere 
fiato, in fondo non siamo costretti, co¬ 


me Phileas, a correre e già una quaran¬ 
tina di posti sono stati visitati Se avete 
voglia di rinfrancarvi dal lungo viaggio, 
chiudete pure la connessione. La volta 
successiva il nostro browser ricorderà 
(attraverso un cookie che il nostro viag¬ 
gio continuamente aggiorna) l'ultima 
tappa del nostro viaggio, e di li ripren¬ 
derà il tour. 

Ripendiamo la visita arrivando a Bu¬ 
carest, in Romania (http //www.flamin- 
go.ro/ro/d aspi con una Web Cam che 
si aggiorna praticamente ogni cinque 


secondi Niente di 
speciale, visto che 
la camera sta in 
una vetrina di un 
negozio di compu¬ 
ter, bottega che of- 
fie il servizio e in¬ 
quadra solo la stra¬ 
da antistante. Un 
passo avanti e sia¬ 
no a Szeged, Un¬ 
gheria, (http //ho¬ 
mo tiszanet.hu/) a 
dare un'occhiata 
dalla vetrina del 
centralissimo MacDonald, a sbirciare 
nella grande sala della stazione centra¬ 
le, o a passeggiare per la piazza della 
Civiltà Cattolica. 


Una puntatina in Italia? 

Un salto di tremila chilometri e sia¬ 
mo a casa nostra, a Sondrio, 
httD://www.popso.it/| ad ammirare la 
bella piazza Garibaldi dalla sede della lo¬ 
cale Banca Popolare Di qui , giusto per 


76 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 






































































a m » ti' 



WebCam il meglio e il peggio di Internet 







Cartina ti ve 


HoMfanes 


linkam com/bin/eng/vista/ 
vista.phtml, ad ammirare l'inter¬ 
no del Cremino e la Piazza Ros¬ 
sa. i magazzini GUM , la torre 
del Senato e la cattedrale di S. 
Basilio. La visita ci impegna per 
lungo tempo, visto che monu¬ 
menti e visuali si susseguono a 




ritemprarci e lavare via la fatica di tanti 
chilometri percorsi, mente di meglio 
che andare a Cortina d'Ampezzo, 
hnpy/www sunnse n/cortina/cam| a fa¬ 
re shopping per il centro, in Corso Italia 
e Piazza Venezia Di qui una puntalina a 
Zagabria. |http //www lu/hrvaiska/H R- 
gradovi/Zagreb/live/panorama-north jpg, 
ad ammirare una spettacolosa vista del¬ 
la città, e a Belgrado. pttp//www2 inei 
co.yu/. a scoprire in che condizioni è an¬ 
cora la città, dopo i noti eventi bellici 
Visto che siamo in viaggio verso l'Est, 
non possiamo escludere dal nostro tour 
Odessa, in Ucraina (http://www.odes- 
sa net/pub/webcam/ )con un sito , però, 
solo parzialmente leggibile, essendo in 
manutenzione. Giusto basta svoltare 
l'angolo e siamo a Yerevan, in Armenia, 
>ntp //www arminco com/l Ma si tratta 
solo di una tappa di trasferimento, ver¬ 
so alcuni grandi capolavori della storia 
dell'uomo. 

Infatti basta un click per arrivare a 
rnp //www-Hvecam.ui/nuqe pmnn| a 

San Pietroburgo, ad ammirare le bellez- 


ze di questa fanta¬ 
stica città (purtrop¬ 
po le immagini rica¬ 
vate nel nostro 
viaggio sono mode¬ 
ste. a causa delle 
cattive condizioni 
meteorologiche). 

Ci va senz'altro 
meglio trasferen- 
doci a Mosca. 
hltp.//www krem~| 


MEDIAr-sr* 


ritmo continuo, e la qualità delle imma¬ 
gini e la tecnica usata nella gestione del¬ 
le camere è la più elevata di tutto il no¬ 
stro tour (si può, ad esempio, zoomare 
su particolari a nostra scelta o brandeg¬ 
giare la camera guidandola con le frecce 
della tastiera) Le riprese sono aggiorna¬ 
te ogni quindici minuti. Davvero una vi¬ 
sita assolutamente da non perdere, la 
perla di tutte le webcam visitate.. 

Lasciamo l'Europa per trasvolare il 
continente nero e atterrare a Città del 
Capo, qui |.nup.//www.atncair co za/l 
afritours/mdex.html) troveremo imma- 



77 


MCmicrocompuier n. 206 - maggio 2000 







































































WebCam il meglio 




; 

* 2 . ^ J 

- 






ì S. 4L JL Ì1 ± ' Jt • ' 



gim fantastiche, ricavate negli anni da te¬ 
lecamere piazzate in punti strategici della 
riserva, a illustrare le forme di vita innu¬ 
merevoli di questo fantastico continente. 
Di qui in medio Oriente, nella capitale de¬ 
gli Emirati Arabi, http://www. 
hct.ac.ae/news_events/index.htm, e. poi, 
passando per Karachi, http://www.m- 
stecdigital.com, è il caso di andare a in¬ 
ginocchiarsi davanti al Muro del Pianto 
llhttp //aish.com/waiicanPI a Gerusalem¬ 
me 


Verso approdi lontani. 

Ma l'Asia ci attende, con il suo fasci¬ 
no e i suoi intatti misteri, Partiamo da 
Hong-Kong, http://www.hkta.org/gal- 
lery/webcams/webcamf_petrus.html, 
con viste sul porto e sulle modernissi¬ 
me strade centrali, per immergerci nel¬ 
la misteriosa atmosfera , profumata 
d'oppio e di antichi intrighi di enigmatici 


avventurieri e donne assetate 
di denaro, di Manila, capitale 
delle Filippine (http://www.hot- ? 
bitscafe.com/) Di II, siamo a 
un passo dall'Australia , per dare un’oc¬ 
chiata dal tetto di uno dei più begli al¬ 
berghi di Sydney, http://www.x- 
zone canon co ip/WebView-E/sites/ja- 
va/sydneyj htm, a una baia piena di so¬ 
le e di speranza che l’estate arrivi pre¬ 
sto. Passiamo alla vicina nuova Zelanda 
llhttp //www. webcam.co.nz/l . dove 
possiamo gironzolare per tre o quattro 
città e fare un bagno nella bellissima 
baia di Ohope. Hawaii, http:// 
webcam.inmaui.com/, potevate mai 
mancare al nostro appuntamento? 
Manco per sogno, visto che non pote¬ 
vamo perderci un sogno. Lo spettacolo 
è fantastico, gli atolli sono meravigliosi, 
le ragazze, manco a dirlo...; chi si muo¬ 
ve più di qua? 

E invece no, bisogna rifare le valige; 
e, quasi a farci dimenticare tanto mare 
e caldo, la puntata successiva del no¬ 
stro straordinario viaggio ci porta a 
Mawson, nel continente antartico, 
l'ittp //vvwv\ ani'.l'v qov au/| dove sco¬ 
priamo un'inaspettata intensa vita, ruo¬ 
tante tutta intorno alle stazioni di ricer¬ 
ca scientifiche permanenti (a leggere 
tra le righe del sito scopriamo che II 
maggior passatempo dei componenti, 
specie durante la lunga notte invernale, 
è la navigazione su Internet!) Via, via, 
che freddo! Subito il primo traghetto e 
ci trasferiamo in Argentina, a chiudere il 
grande anello che ci riporterà al punto 
di partenza. Qui (http://pri7.perceptual- 
robotics.com/live) passeremo a visitare 
l'Athletic Club, andremo a pranzo e. nel 
pomeriggio, prenderemo l'aereo per 
Chilcao, Perù, |.hftp //ekeko.np nei.pèTTl 
dove, purtroppo, la qualità del servizio 
non è eccellente. Nessun problema, 
una tanto attesa tappa ci attende; sia¬ 
mo in Brasile! 

Ricordiamo la differenza di fuso ora¬ 
rio e colleglliamoci a http://www.ez. 
com.br/easyway/ la sera tardi. Sorprese 
a non finire, con ragazze da far perdere 
gli occhi: ma la miseria traspare dalle 
viuzze di Porto Aiegre, e la cosa non è 
certo migliore per le camere di Bogota, 
nella successiva tapa in Colombia Ci 
trasferiamo a Miraflores, Panama 


llhttp //www.pancanai.com/)| e le cose 
cambiano decisamente aspetto, con 
addirittura una visuale sulle vasche di 
trasferimento del Canale (lo sapevate 
che Pacifico e Atlantico sono a livelli di¬ 
versi?) . Ancora un salto e siamo a Jaco 
Beach, in CostaRica, a http://www.sur- 
fline.com/, con una serie di informazioni 
turistiche di prim'ordine, molto detta¬ 
gliate e continuamente aggiornate (c'è 
anche un bollettino del mare dedicato 
alle esigenze dei surfisti). 

California. California! Siamo a Vem- 
ce, http://www.westland.net/beach- 
cam/index.html, ma basta poco per an¬ 
dare a Santa Monica , http://www.we- 
stland.net/piercam/; di qui a S Franci¬ 
sco il passo è breve. http://www.explo- 
ratorium.edu/, con viste dal Golden Ga¬ 
te, da Alcatraz e dal Marina Blvd. Prose¬ 
guiamo per la costa del Canada per 
giungere a Victoria, in Canada. 
|httpV/www rbcm qov.bc.ca/| ndex_vi ht 
mi, sfavillante di luci nella ripresa not¬ 
turna, e passando per Ban ff, 
|hnp//www.banttqondola.com/detaL| lt.h 

tm, avvolta nelle prime luci del mattino, 

giungiamo a Ottawa, http://parlia- 
menthill.gc.ca/, il cui sito è ricchissimo 
di immagini, ordinatamente custodite in 
una libreria in linea 


Aria di casa! 

Siamo quasi alla fine del nostro viag¬ 
gio! Risaliamo un po’ più a nord, per da¬ 
re un'occhiata ad Anchorage, in Alaska, 
ancora addormentata, pei ritornale len¬ 
tamente al punto di partenza, New 
York, non senza aver dato un'occhiata a 
Tempe. in Arizona. http://www. 
tempe.gov/, all'immensa Chicago 
|http://www. wqntv.com/home.htmll e 

alle pittoresche S Louis (http://www 
searsportrait.com/mdex.cgi) e New Or¬ 
leans. http:,'/www noia.com7| Basta, sia¬ 
mo ritornati alla stazione di partenza, 
nella citta che non dorme mai, con gli 
occhi pieni di immagini, con quarantami¬ 
la chilometri nelle gambe e una grande 
voglia di ripartire. Ma stavolta sul serio! 


78 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


























































WebCam il meglio e il peggio di Internet 


(CL-'=efc4®) 


Live camera 
con vista 

Di Giuliano Boschi 


A metà strada tra morbosità e curiosità, 
tra esibizionismo e voglia di far conosce¬ 
re, le live cam stanno comunque conqui¬ 
stando una larga fascia di appassionati. 
Se siete tra questi, o se pensate di po¬ 
terlo diventare date un'occhiata a que¬ 
sta carrellata di live cam, alcune partico¬ 
lari, altre folli, altre ancora tremenda¬ 
mente serie. 


Non lo farò cascasse il mondo! In ca¬ 
sa mia non entrerà mai un web cam 
Lo pensavo anche prima, ma dopo que¬ 
sto viaggio nell'Intimità altrui sono ben 
deciso a mantenere riservata la mia. 
Con questo non voglio criticare chi fa 
della propria vita un libro aperto, sicura¬ 
mente si tratta di persone con una so¬ 
cialità migliore della mia. ma la cosa 
proprio non fa per me. Che mi si addica 
allora la figura del guardone? Posso ri¬ 
spondere con sincerità di no. Il viaggio 
è stato interessante, per certi versi 
istruttivo, ma alla lunga lo trovo noiose 


Uthcio in Germania 
Non sembra esserci 
nessuno, d'altronde so¬ 
no anche le 4 del matti¬ 
no. lavoratori si. ma tut¬ 
to ha un limite I 


Scatoloni ammucchiati 
davanti ad un camino, 
spero proprio che non 
venga mai acceso altri¬ 
menti sarà come trovar¬ 
si in una polveriera 






rv 

r alf _ 


Si e veramente sponta¬ 
nei davanti ad una live 
cam ? Mi viene il dub¬ 
bio che l'ana pensiero¬ 
sa sia più un atteggia¬ 
mento per tarsi notare 
che una realtà 



« 

1 •'» 


e ripetitivo. Tra l'altro bisogna seguire 
tempi e ritmi di altre persone, tempi e 
ritmi che quasi mai coincidono con i no¬ 
stri. Ma è un dato di fatto che l'utilizzo 
(e la visione) di web cam, o in particola¬ 
re di live cam. sia in vertiginoso aumen¬ 
to, tanto vale dare quindi un'occhiata su 
alcune di queste. 


L’occhio indiscreto 
del (sul) mondo 

L’idea di vedere cosa stia succeden- «S 


tf * 

- J 


do in un qualsiasi luogo della terra pro¬ 
prio m questo istante, è di per sé una 
cosa affascinante L'abbassarsi dei co¬ 
sti di connessione ad Internet, l'esigua 
spesa necessaria per l'acquisto di una 
web cam. hanno fatto proliferare (se ne 
possono contare migliaia) una miriade 
di siti che mostrano 24 ore su 24 l’im¬ 
magine di un luogo, interno od esterno 
che sia. 

Tanto per scal¬ 
darci cominciamo a 
visitare un ufficio in 
Germania digitando 
http://www.ba- 
sict.com/basict/ 
stre|3 htm e vedia¬ 
mo di fare la cono¬ 
scenza con il pa¬ 
drone di casa 
Niente da fare, l'in¬ 
quadratura non 
mostra nessuno. 
Ma questa teleca¬ 
mera è decisamen¬ 
te particolare, pos¬ 
siamo addirittura 
manovrarla. Carrel¬ 
lata a destra, a sini¬ 
stra, zoom in e out, 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


79 




























WebCam II meglio e il peggio t pg 


no, non c'è proprio nessuno, ma visitan¬ 
do questo locale possiamo dire con cer¬ 
tezza che l'ordine non è certo lo stile di 
vita di tutti i tedeschi! Per dimostrare che 
in quelle terre c'è comunque chi lavora 
possiamo visitare l a pagina 
http://www.shnattertlecli/dd dove incro¬ 
ciamo la vita di un pensieroso navigatore. 


EDTv 

Rimaniamo in Germania Qualcuno 
ricorda il film EDTv dove un ragazzo ae¬ 



ra Ime della giornata e 
dura per tutti, anche per 
Tina Lavoro, traffico, 
sempre in corsa contro 
Il tempo E contro il lo¬ 
gorio della vita moderna 
non resta che 


“soracarsi ' sul diva¬ 
no. Forse non saia co¬ 
modo come un letto, 
ma quando si e stanchi 
si dormo ovunque 



Chi e questo sconosciu¬ 
to nella cucina di Tina ’ 
Amante, ladro, marito o 
torse Purtroppo non 
lo sapremo mai Insie¬ 
me alle immagini do¬ 
vrebbero anche inviare 
una didascalia di qual¬ 
che tipo Sapere ó un 
nostro dinttol 


Entriamo nella casa di 
un nero Non è che vo¬ 
gliamo classihcare ed 
etichettare, e proprio lui 
che si definisce cosi 
Chissà che nome avra 
dato al gattoI 



cetta di essere seguito in ogni suo spo¬ 
stamento da un operatore con teleca¬ 
mera? Eccolo quasi realizzato nella 
realtà Basta digitare http://www.tina- 
cam.de/index_html.html per entrare in 
casa di Tina. 

Con la collaborazione di "Tv Today" 
Tina ha sparso alcune live cam per il 


suo appartamento e fa partecipe tutti 
noi della sua vita Eccola quindi addor¬ 
mentata su un divano, o alla fine di una 
stancante giornata dì lavoro. Sfogliando 
nella galleria presente sul sito, possia¬ 
mo vedere centinaia di immagini dei 
giorni precedenti, feste e divertimenti 
compresi. La sua vita privata è come un 


film, con la differenza che noi sappiamo 
chi è lei, ma lei, di noi, non conosce 
nulla. 

Se pensavamo poi che il temine nerd 
fosse ormai fuori moda, dobbiamo ri¬ 
crederci. Ecco a nostra disposizione tut¬ 
ta una serie di nerd cam, con "pittore- 
che" immagini casalinghe Scriviamo 
http://www.nerdman.coin/ el non ci 
sono dubbi, si tratta proprio di nerd 
Possiamo vedere persino un gattino 
che. emmh, utilizza la sua lettiera! 

Punti di vista 
piuttosto singolari 

Parlando di live cam viene da pensa¬ 
re a qualcosa di fisso, al massimo pos¬ 
siamo carrellare e zoomare, ma ciò che 
vediamo è la visuale sempre dalla stes¬ 
sa postazione. Ma non è sempre cosi. 
Una live cam può anche essere monta¬ 
ta su di un'auto, ed inviare immagini 
mentre si muove tra le strade di una 
cittadina E cosi digitare 
http://www.car-cam,com/ è come pas¬ 
seggiare tra le vie Mann Country, in Ca- 


80 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 

































WebCam il meglio e il peggio di Internet 


E per la serie tacciamoci 
del male ecco un ingran¬ 
dimento del nerd alle 
prese con il suo compu¬ 
ter, Qui da noi non si 
censura nulla 


Immaginate lo Scentlo 
di Marin Country seduto 
davanti ad un computer 
che eleva una multa al 
guidatore perche e pas¬ 
sato con il semaforo 
rosso Avere una live 
carri accesa ha anche i 
suoi lati negativi. 



Ecco invece le nerd postazioni di lavoro Spero per 
voi che siale un tantino più ordinati, altrimenti vuol 
dire che 


lare personalmente l'innocenza del Pre¬ 
sidente riguardo a certe azioni che ver¬ 
rebbero compiute in questa sala! Che 
sia una live cam falsa? Comunque il pri¬ 
mo che riesce a vedere Clinton non vin¬ 
ce nulla, ma passerà alla storia ' 

Volete sapere se sono bravo? Segui¬ 
te il mio lavoro Questo potrebbe esse¬ 
re lo slogan dell' officina A-Tech che 
trovo all'indirizzo |~ittp //www atechaTT] 




Non vorrei sembrare pignolo, ma chi ci assicura che sotto la scrivania non ci 
sia veramente qualcuno lo qualcuna 


17 e Me l'ollicina e già chiusa Come si la a trovare un lavoro in California? Ci 
voglio andare 1 


liforma. Meno intimo di un salotto ma 
sicuramente più originale. Chissà se in 
caso di incidente le immagini possono 
essere portate in tribunale come prova! 

Forse la live cam piu "particolare" e 
quella che potete trovare digitando 


litip //WWW .morecrap com/wi| ite/ovla.h 
tm , Infatti si trova nella sala ovale della 
Casa Bianca e punta direttamente sulla 
scrivania del Presidente degli Stati Uni¬ 
ti Una didascalia piu o meno ci spiega 
che m questo modo possiamo control- 


to.com/webcam.shtml e a Hemet, Ca¬ 
lifornia Tramite una live cam é possibi¬ 
le seguire i lavori effettuati all'interno 
del laboratorio, anche quelli sulla nostra 
auto, e che non si azzardino ad usare il 
mio accendisigari! 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 


81 





























































Il mistero 
dello yeti di 
Stromboli 


WebCam il meglio e il peggio 


Una live cam può comunque regi¬ 
strare anche dei momenti drammatici 
E' il caso riscontrato rovistando in un 
archivio che si trova presso http // 
www.linuxpower.cx/-greg/cam/ Una 
live cam è stata attiva durante il recen¬ 
te imperversare dell'uragano Floyd nel¬ 
la Florida del sud. 

L’intervallo temporale con cui le due 
immagini che trovate in queste pagine 
sono state inviate, è di soli 8 minuti, 
eppure guardate di quanto è salito il li¬ 
vello dell'acqua 

Seguire via Internet questo avveni¬ 
mento deve essere stato drammatico, 
non voglio pensare cosa ha addirittura 
provato chi ha vissuto questo avveni¬ 
mento in prima persona 

Più semplicemente, abitando io vici¬ 
no ad Ostia, voglio invece sapere 
com'è il tempo e il mare questa matti¬ 
na. Accendo il computer, mi collego ad 
Internet e richiamando la pagina 
http://www.clickrome com/cam/. de¬ 
cido quindi di trascorrere il resto della 
giornata, con moglie e figlio, passeg¬ 
giando sul litorale 
romano. Se poi de¬ 
siderate spiagge 
piu esotiche tornia¬ 
mo ancora in Ca¬ 
lifornia Con http:// 
www.westland. 
net/beachcam/ ci 
sporgiamo ad os¬ 
servare il passeggio 
nella prestigiosa lo¬ 
calità di Santa Mo¬ 
nica Solo per 
amanti del genere 


Qualcosa di serio 


Su Internet e possibile toccare, quasi con mano 
anche tutta la drammatica di un uragano In pochi 
minuti il livello dell'acqua raggiunge livelli da vera 
paura 


Una live cam si trova mente di meno 
che sulla cupola del Brunelleschi a Fi¬ 
renze. 

Basta scrivere http://www vps.it/cu- 
polalive/ ;Un salto di qualche migliaio di 
chilometri o di qualche decina di carat¬ 
teri e con http://www window 
glasda.ru/ ci affacciamo sulla capitale 
russa. La qualità dell'immagine è supe¬ 
riore a quella che ci arriva da Firenze. 
Quale sia il panorama piu bello lo lascio 
invece decidere a voi 
Chiudiamo tornando velocemente in 


Blair"! 

A proposito di misteri, se 
avete paura che vi rubino il vo¬ 
stro aeroplano personale pote¬ 
te tenerlo sotto controllo con 
una live cam, come viene fatto 
in questo aeroporto, banalmen¬ 
te ancora una volta californiano 
fnf'p /i www aircamp co'n/| 've- 
cam/livecaml htmll Ho un mio 
amico che lavora presso la tor¬ 
re di controllo dell'aeroporto 
dell'Urbe, gli devo consigliare 
di istituire questo tipo servizio 


Live cam è anche arte 

Chiudiamo con qualche immagine di 
citta d'arte 


Scoperta scienti¬ 
fica del secolo, lo 
yeti c'è, ed è stato 
visto sull'isola di 
Stromboli. La 
straordinaria sco¬ 
perta e stata realizzata grazie ad una li¬ 
ve cam L'immagine, che vi consiglio di 
andare subito a vedere in queste pagi¬ 
ne o all'indirizzo http://educeth 
ethz.ch/stromboli/livecams/camold/icon 
s/kiss.jpg, è di quelle che non lascia 
dubbi, a meno che non si tratti di una 
delle persone misteriosamente scom¬ 
parse nel "Mistero della strega di 



Altro che strega di Bla", il vero mistero e tutto ita¬ 
liano e si trova sull'isola di Stromboli 


In una ~immago “ cam di repertorio ecco come si 
può seguire il Palio di Siena via Internet Utile so¬ 
prattutto per chi vuole seguire l'avvenimento 
dall'estero 


Toscana, in particolare a Siena Lo sa¬ 
pevate che il Palio si può seguire anche 
via Internet con una Live cam? Se desi¬ 
derate farlo, connettetevi il 2 luglio o il 
16 agosto all'indirizzo http://www 
vps.it/livevents/paliolive. ma, che resti 
un segreto tra di noi. se avete a dispo¬ 
sizione un televisore, magari 32 pollici, 
il Palio guardatelo in TV. Risparmio sicu¬ 
ro di tempo e danaro! 


Questa immagine illu 
stia un esempio di live 
cam. siete pregati 
quindi di non diceste 
sul banner pubblicità 
noi 


82 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 


















WebCam il meglio e il peggio di Interne! 



Tra le tante sfumatu¬ 
re che il "fenomeno 
WebCam" ha assun¬ 
to, quella del colore 
selvaggio del mondo 
degli animali è sicura¬ 
mente una delle più 
affascinanti. 

Con una webcam ben 
gestita (ma soprattut¬ 
to ben posizionata!) è 
possibile viaggiare, 
comodamente seduti 
alla guida del nostro PC verso luoghi affa¬ 
scinanti. Come la Savana, oppure proprio 
sotto al Yosemite, al Polo Nord o nella 
Tundra. 


Potenza d'Internet, 
grazie ad un piccolo 
occhio elettronico, 
oggi è possibile gode¬ 
re e studiare dei mo¬ 
menti di vita degli 
animali. 

Scoprire ed ammirare 
le abitudini di leoni, 
gazzelle, ippopotami, 
delfini, squali, mante, 
aquila e quant'altro 
spicchio di zoo, sul 
Web è possibile metterci. 

Vediamo cosa, come e dove è visionabile 
in Webcam-mode dell'affascinante Regno 
degli Animali! 


WebCam 
animali 
dal vivo 


di Bruno Rosati 



La nostra ricerca, 
partita dal fido angi¬ 
ne di AltaVista: 
"WEBCAM Am- 
mals"- ha dato subi¬ 
to l'impressionante 
numero di occorren¬ 
ze che ci si doveva 
aspettare: oltre 2 
milioni! Ovvero, 
sparsi per il mondo, 
ci sono siti in cui o 
solo per parlarne o 
proprio perché ne 
ospitano i collega¬ 
menti in diretta, 
spicca la magica pa¬ 
rola. Così, dalle pa¬ 
role ai fatti, abbiamo 
cominciato a filtrare 
le occorrenze stes¬ 
se ed eliminando le 
ripetizioni dello 
stesso sito, finito 
col ricavare una li- 


b 4 — 


m —— 


La richezza. l'elegan¬ 
za ma soprattutto la 
completezza del sito 
centrale delle Afn- 
Cam 


sta che, secondo il nostro modesto pa¬ 
rere, e di buona qualità. Mouse alla ma¬ 
no cliccate tranquilli verso: 

• Puppy Cam Network 
l,nttp://www tnepuppycan comi 

• CamCentral thttp://camcentral comi 

• Peek At You Netcams 

|nt;p .7v,v\v\ -vvopea-s ■.omv.eocam| 

htmll 






• FishTankCam 

|mtP ;.'VAV»v ’isnirihko-im nell 

• BuyWebCam 

|:v~i ■■■ I :./■■■ ■-'! ' ,!"■ '-pii I 

Tra questi, quello che filtrando le oc¬ 
correnze sembra avere la maggiore pe¬ 
netrazione sul Web, nonché il "listino" 
più ricco (un aggettivo 5 Eccezionale!) è 
senz'altro quello di CamCentral. Un ve¬ 
ro e proprio network che raccoglie cen¬ 
tinaia e centinaia di link ragionati, diretti 
verso ogni dove, 

E' ed proprio scrollando sull'home 
page di CamCentral che abbiamo sco¬ 
perto quanta passione scateni il Web e. 
nelle sue possibilità applicative, quanta 
gente (sia quella normale che quella ov¬ 
viamente pazza!) ami gli animali. 

Da quello che siamo riusciti a vede¬ 
re, praticamente non c'è specie anima¬ 
le che non sia inquadrata da una Web¬ 
Cam. I navigatori, noti avventurieri del 
virtuale, s'inventano ora alpinisti ed ora 
subacquei. 

Novelli Indiana Jones, s'avventurano 
in luoghi impervi e misteriosi, piazzano 
le loro WebCam e ci regalano il fascino 
del reale a distanza Stiamo cercando ri¬ 
prese del sottobosco? Oppure puntia- 


Ore 11 14- Una delle Action Cam di AfriCam siamo 
a Bakupung. innanzi ad una pozza che è frequenta¬ 
tissime Nel giro di pochi retresh vedremo decine e 
decine di ammali scendere ad abbeverarsi 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


Everythinf 

n#*< fo» Moth... mveryday. snap , 


83 
































( WebCam il meglio e il peggio 


mo a sfidare la tana di un orso o ci affa¬ 
scina la savana? Dove si trovino si trovi¬ 
no, volatili rapaci, felini, quadrupedi e 
quadrumani, rettili ed altri, salendo su 
CamCentral e cominciando a cercare 

è quasi certo che si troverà una lista 
cosi di link verso cui navigare. Le alter¬ 
native sono tante. Ed questo parados¬ 
salmente il problema le troppe alterna¬ 
tive. Quale sarà la WebCam migliore? E 
come rintracciarla in quel ginepraio di 
link? 

Per nostra fortuna CamCentral è or¬ 
ganizzato benissimo. 

A partire dall'URL: http://www.cam- 
central.com troveremo ad attenderci i 
link di centinaia e centinaia di siti in di¬ 
retta dei quali viene riportata una breve 
descrizione. In tal modo è possibile evi¬ 
tare di perdersi nelle case di qualche 
eccentrico possessore di canarini, pesci 
tropicali (abbiamo visto pure dei piranha 
in salotto!) e di puntare verso i luoghi 
naturali. 

Boschi, montagne, deserti, tundre, 
ecc. Dove fare il primo click e sperare 
che si punti subito su una buona Web¬ 
Cam? Senza un attimo di esitazione, 
per quanto ci riguarda abbiamo subito 
ceduto al fascino del continente nero e 
puntato diritto sulle WebCam piazzate 
nei luoghi piu selvaggi dell'Africa 

La nostra fortuna -perché abbiamo 






Ore ! I A2- Qui siamo a Kwa Maritane 


poi visto che anche il ginepraio di Web¬ 
Cam dedicate all'Africa nasconde buo¬ 
nissime percentuali di spazzatura!- è 
stata quella di azzeccare il link buono. 
Quello di AfriCam che parte da 
fino //www. atncam.com/nl i rror/index.h 
tml e prende subito da matti E' qui che 
comincia la nostra avventura! 



Ore 11 32- Un primo salto ad Hluhluwe ed ecco 
che viene m pnmopiano un tagocero 

AfriCam: 
tutti gii animali 
del continente nero 

L'organizzazione di Africam è inap¬ 
puntabile Le telecamere che controlla 
e registra sulla sua Home Page saranno 
almeno un centinaio 

Le zone principali dove le WebCam 
sono posizionate, risultano quelle del 
Sud Africa e del deserto del Sabi. Ed è 
proprio nel Sabi, tra una fetta di savana 
ancora intatta ed una pozza d'acqua, 
che si può godere delle visite piu fre¬ 
quenti. Nel nostro sondaggio, abbiamo 
avuto la fortuna, nel solo giro di un'ora, 
un'ora e mezzo, di vedere dissetarsi va¬ 
ri animali. 

Qualcuno, grazie alla presenza 
dell'operatore persino in primopiano. 
Gazelle, impala, facoceri, giraffe, ecc. 
Nel corredo d'immagini abbiamo ripor¬ 
tato i momenti più significativi ripresi 
dalle Cam Action posizionate a Hluh- 
luwe, Bakubung e Kwa Maritane Sen¬ 
sazioni: bellissime! 

Altri luoghi da visitare telepaticamen¬ 
te sono quelli di Pilanesberg, Madikwe 
e Mala Mala dov'è localizzata la serie 
d elle Leopard Cam: _ 

Ihttp //www africam, com/leopà rd- 
cam/home.html 

Qui è un’altra avventura ancora Le 
WebCam seguono gli ignari attori ma¬ 
culati in ogni luogo ed ogni ora del gior¬ 
no e della notte 

Tutto sta nell'avere il pizzico di fortu¬ 
na per vederli passare davanti all'occhio 
elettronico (di occhi ce ne sono tanti e 
non è difficile arrivare ad inquadrare il 
felino di turno). Se la sfortuna è con voi 
-ma riprovate più volte e in diverse ore 
del giorno e, se potete, della notte- 
Leopard Cam vi garantisce la differita 
delle immagini più significative della 




afa»: 9 


Ore 1 1 52- La Action Cam posta ad Hluhluwe ci 
permette di assistere al pasto di una giratla 


giornata, un archivio generale e persino 
il film che è stato via via ricavato utiliz¬ 
zando le scene migliori delle WebCam. 

AfriCam non è comunque tutta qui. 
Ed ecco difatti la "chicca" delle camere 
mobili. Secondo voi, potevano forse 
mancare? Click sul collegamento deno¬ 
minato MobileCam e via verso la pagi¬ 
na di controllo: 

h:;o //www amcan-i com/M uror/con- 
text/mobile.html 

da dove le MobileCam sono in grado 
di portarci verso le zone di Djuma e Sa- 
bi. tra pozze d'acqua e incamminati. I 
percorsi delle MobileCam sono organiz- 




e • 


Ore 11 59- Sempre ad Hluhluwe Adesso passa 
una gazzella 

zati sia in ore e con itinerari prestabiliti, 
sia nella variante occasionale di quan¬ 
do, il volontario di turno (perlopiù si trat¬ 
ta dei Rangers che perlustrano i parchi) 
non riesce ad agganciare l'animale. Tal¬ 
volta, se si e fortunati -noi e il predato¬ 
re che cattura la preda ...non certo que- 
st'ultima!- si può anche assistere 


84 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 












































La Leopard Cam è un al 
tro gioiello delle Web¬ 
Cam di AfnCam dedicate 
agli ammali In Questo ca¬ 
so si t/atia del più affasci¬ 
nante 


* • - J J Z J ,M i 

j - ■ 


Feeling tt» Tu Pknch? 

-[®3] 



all'azione della cac¬ 
cia. Piu in generale 
è facile vedere il 
momento dell'abbe¬ 
veraggio oppure il 

gioco di qualche_ 

cucciolo o qualche 

battibecco tra capi 

branco. Comunque, quella delle Mobile- 

Cam è un'altra geniale idea Se capita il 

momento d'azione, la MobileCam ti 

cattura. 




-■-.j 



Le altre AnimalCam! 

Discovery Se state pensando che la 
nostra ricerca sia tutta qui, vi siete sba¬ 
gliati di grosso Perché un altro, gran¬ 
dioso sito è quello che vi aspetta da Di- 
scovery Preparatevi anzi ad una delle 
più articolate tra le navigazioni che ave¬ 
te mai fatto. 

Intanto digitate: 

|http.//www.aiscovery.com7c3 ms 

folta saliti sulla pagina delie 
WebCam cominciate a selezionare la 



■r 


WebCam il meglio e il peggio 


pinguini. Click ed ecco le immagini in 
diretta dal Biodome di Montreal. Belle, 
chiare, pulite. I pinguini ci sono: manca 
solo il rumore delle onde e la sensazio¬ 
ne del prevedibile gelo che cala in quei 
lidi 

Pei la cronaca, Discovery oltre che 
agli animali dedica le sue webcam an¬ 
che alle città, alle viste spaziali e infine 
ai luoghi e i fenomeni geografici più im¬ 
portanti. 

a Ad esempio, allorché e in atto un 
uragano, Discovery contatta corrispon¬ 
denti dal posto, fa 
installare una serie 
di camere e ne ritra¬ 
smette i riflessi sul 
Web. Lo stesso ac¬ 
cade nelle zone vul¬ 
caniche, dove le ca¬ 
mere sono peren¬ 
nemente in azione 
e non si perdono 
neanche un singolo 

Dupree. l'iguana verde e 
motto Qumdi la Web¬ 
Cam non c'e più Se 
qualcuno è cosi genero¬ 
so da regalare un nuovo 
iguana, la camera ripren¬ 
derà le riprese Sul Web 
c'é posto anche per Que¬ 
sto 1 



(S|i .setole) 




Sempre da Discovery. scegliamo il BioDome canadese di Montreal e ci capita Discovery Un click sulla WebCam subacauea e Siamo cosi torturiate da becca- 
una schiera di pinguino re il passaggio di uno squalo 'nutrice " 


lunga lista delle AnimalCam che Disco¬ 
very ha preparato per noi. 

C'è da sbalordire. Al volo, selezio¬ 
nando "Shark", siamo riusciti a vedere 
persino la coda di uno squalo -credo 
''nutrice 1 '- e la cosa ci ha subito dato 
entusiasmo. 

Sedici sono gli ammali che é possibi¬ 
le vedere in webcam da Discovery Ol¬ 


tre allo squalo -ripreso da un acquario- 
ecco la lista di oranghi, gorilla, tigri, orsi, 
ecc. tutti a nostra disposizione grazie al¬ 
le camere sistemate nel Minesota Zoo 
Animali in cattività quindi e più facile 
vederli, ma svanisce un po' quel senso 
dell'avventura che... 

Non ci formalizziamo e continuando 
a scrollare sul selettore puntiamo sui 


secondo di ripresa 

National Zoo Dal link principale: 
inno //wwwH edu/organiza/museums/zoo 
del National Zoo di Washington, ecco 
per gli appassionati una Elephant Cam, 
con tanto di link verso gli archivi foto¬ 
grafica persino lo scheduled degli orari 
in cui gli elefanti fanno il bagno, man¬ 
giano e passeggiano! 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


85 





















































WebCam il meglio e il peggio di Intemel 



Cosi come tutte le co¬ 
se della vita (e quindi 
di Internet) anche le 
WebCam hanno il lo¬ 
ro rovescio della me¬ 
daglia. Aspetti negati¬ 
vi, inutili, indiscreti, 
talvolta immorali. 

Su tutto ciò, pur nei 
limiti evidenti di una 
ricerca inevitabilmen¬ 
te affrettata, cerche¬ 
remo di fare una pic¬ 
cola panoramica. Con una premessa: alcu¬ 
ne delle cose che abbiamo visto era me¬ 
glio che non le vedessimo. Anche se non 
vogliamo fare i moralisti a tutti i costi, è 
comunque chiaro che mettere una Web¬ 


Cam dentro una toi¬ 
lette, oppure posizio¬ 
narla davanti al buco 
di una serratura o 
peggio ancora, tra le 
mani di un ginecolo¬ 
go, non è la stessa 
cosa di quella inno¬ 
cua stranezza dell'in- 
quadrarvi staticamen¬ 
te la propria faccia 
nel mentre che si la¬ 
vora al PC. Mentre 
nel secondo caso uno può dire: beh, che 
gliene importa al mondo se tu stai davanti 
al computer?- nei primi casi ci sarebbe da 
analizzare ben altre cose e magari preoc¬ 
cuparsene. 


IL peggio 
delle 
WebCam 


di Bruno Rosati 


Delle WebCam 
dobbiamo scrivere 
tutto: il meglio e il 
peggio. 

Il meglio ci ha subito entusiasmato e 
ce lo siamo litigato, facile come veniva 
scriverlo e descriverlo Per il peggio le 
cose sono un poco più articolate. Non 
basta scriverlo - spesso non è il caso di 
descriverlo - e comunque sia. senza 
essere censori, indicarlo come fatto di 
(mal?) costume. 

La nostra mini-indagine quindi sarà 
parca di parole - ci penseranno le imma¬ 
gini semmai a commentare...- e starà a 
chi legge decidere se personalmente ri¬ 
tiene morale o meno, frequentabile o da 
evitare quel certo sito 

Dal punto di vista puramente statisti 
co, cosi come lo è più in generale per 
tutta la rete, anche le WebCam sono 
"cacio sui maccheroni" per ciò che ri¬ 
guarda sesso ed erotismo. Questo a 
prescindere dal giudizio su cosa è peg¬ 
gio e cosa è meglio. Non ci sono limiti, 
non c'é etica. 


A parte le "variazioni" a sfondo eroti¬ 
co. il peggio delle webcam raggiunge al¬ 
tri livelli di "piccole mostruosità" Ad 
esempio, proprio come detto nell'intro¬ 
duzione, ci sono tantissime webcam 
personali che puntano sul primopiano di 
un soggetto tranquillamente impegnato 
sul proprio PC. 

Un segnale che viene dato al mondo, 
ehi. io esisto!-? Chissà! 

Un'altra categoria 
di soggetti "a ri¬ 
schio" - e magari 
da psicoanalizzare- 
sono quelli che 
amano mettere sot¬ 
to webcam gli og¬ 
getti che posseggo¬ 
no. Ci e capito di ve¬ 
dere, a refresh co¬ 
stanti di 15-20 se¬ 
condi, le istantanee 
di una moto posteg¬ 
giata, di un quadro, 
di un poitaombrelli 

Inquietanti, al 
contrario, sono le 
webcam che punta¬ 
no alle toilette (co¬ 
me quella di Teen- 


Flashers Inno //w.vw teentiasneis comi 
Gustoso come scherzo - benché temia¬ 
mo che poi si trascenda!- è quello che 
sfruttando le camere di sorveglianza di 
alcuni supermercati, ritrasmette le im¬ 
magini non più a circuito chiuso. 

Con la dolosità di qualche commesso 
che ne sfrutta l'uscita e la pilota verso 
l'ingresso video del PC (e da questo ver¬ 
so il sito, .) tra le immagini di ignare e in- 



86 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 

















WebCam il meglio e il peggio di Internet ( 




per mezzo della webcam. Webcam co¬ 
me "cimici". Sparse per ogni dove. Un 
po' come la storia di Ecelot. questi oc¬ 
chi ci possono spiare in ogni momento 
e in ogni luogo Demenza assoluta, de¬ 
viazione mentale o immoralità'’ Oppure 
solo finzione? Non ci è dato sapere, ma 
Sex Spy e tutti i siti simili, qui permet¬ 
teteci di dirlo, stanno creando delle au¬ 
tentiche mostruosità. Che senso ha ri¬ 
prendere la ragazza mentre si veste - al 
limite potrebbe essere il fratello cattivo 
che gli procura il perfido scherzo!- op¬ 
pure l'altra che si fa la doccia e metter¬ 
le alla berlina potenzialmente di tutto il 
mondo? 


Minigonna Cam 

Un "peggio" simpatico? Quello rap¬ 
presentato da Minigonna Cam che, a 
partire da VirgElio 

rntp://virgelio. Virgilio.it/webcam/Ul htm| 

e possibile osservare in indiscrete 

zoomate sotto le gonne. 

Sbucando fuori da qualche zainetto 
giovanile, la webcam riprende a filo di 
gradino verso l'alto e non perdona Al¬ 
tre riprese sfruttano la posizione fissa 
di una webcam ben nascosta sotto i 
gradini aperti di una scala metallica. In 
uno o nell'altro caso Minigonna Cam in¬ 
vade la privacy delle ignare passanti 
che salgano o scendono tranquille sfi¬ 
lando nella più irriverente delle passe¬ 
relle, 

Mettendola sull'ironico potrebbe an- 
ch'essere intesa come un'indagine 
sull'intimo (se c'è, .). 

Probabilmente chi passa, se lo sa¬ 
pesse, non sarebbe d'accordo e quindi, 
la nostra, potrebbe anch'essere una de¬ 
nuncia o comunque sia un avvertimen¬ 
to per le ignare passanti. Resta il pro- 


nocente signore 
affaccendate nella 
spesa, ogni tanto 
ci scappano quelle 
di una o più "com¬ 
plici” che, innanzi 
alle telecamere, si 
sollevano gonne o 
slanciano camicet¬ 
te. Questo (e al¬ 
tro. .) succede a 
partire da TopCam 
(http://www.top- 
cam.com/home. 
html). 


Sex Spy 

“A total mvasion of pri¬ 
vacy 1 " Lo slogan di Sex 
Spy 

http://www teenfla- 
shers com 

tanto eloquente quanto 
dirompente, è il simbolo 
della più totale invasione 
della privacy che possa 
venire fatta e perpetrata 


goli ad intervalli prestabiliti, siamo in¬ 
nanzi ad una soluzione virtuale per l'esi- 
bizionismo puro. 

Farsi vedere senza vedere, sfruttan¬ 
do l'effetto tranquillizzante che la solitu¬ 
dine della stanza induce nell'attrice in 
questione. Chissà se si tratta di una 
specie di terapia per togliersi qualche 
freno inibitore e che nella bella bionda 
in questione, forse dava più frustrazio¬ 
ne che equilibrio. 


SEX SPY 


Mr. Toilet’s 
Guestcam 


Della sene "innocenti manie" su Mr. 
Toilet's Guestcam: 
http://209.67 4.43/Mr.Toilet 
abbiamo potuto conoscere una bella 
signora - supponiamo quarantenne o 
giù di li - che tutti i giorni, con impres¬ 
sionante regolarità, usa adagiarsi su dì 
un divano e spogliarsi davanti al mon¬ 
do A partire da una telecamera con un 
temporizzatore che fa zoom e grandan- 


The Intemet's Premier Voyeur Club 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


87 
























WebCam il meglio e il peggio di Interne! 




Black Cam 


mera che riprende se stessa e si mostra 
pavoneggiandosi Ovviamente anche la 
Cam Cam offre un utile aggiornamento 
ogni 30 secondi 1 

Anima Cam - Web cam sull'Essere 
Profondo (fig.9) Stesso sito, stesso de¬ 
menziale messaggio. Stavolta, invero, 
un po' più inquietante e anche un po' 
raffinato. Virgelio per fare questa Web¬ 
Cam chiama in causa la Case Western 
Riserve University. Il risultato è in imma¬ 
gini di chissà quale provenienza che, co¬ 
si ci vuole far credere virgelio, corrispon¬ 
dere alla forma eterea dell'anima Qual¬ 
cuno ce l'ha simile ad una medusa, altri 
ad un pulcino, altri ancora ad una scopa 
e cosi via. Ragazzi, siamo arrivati al capo¬ 
linea. E lasciatecelo dire: il peggio non e 
mai morto!. 


condì! Cam Cam (fig.81. Della stessa se¬ 
rie, ovvero di purissima nullità è la Cam 
Cam che virgelio mette in linea a partire 
dalla stessa URL di cui sopra (file da in¬ 
vocare è "03.htmn La Cam Cam non è 
altro che una "narcisacam". Una teleca¬ 


che vediamo non è altro che " l'intesti¬ 
no cieco del commissario Rex". Il bello 
è che si avvisa 
pure che l'imma¬ 
gine viene aggior¬ 
nata ogni 30 se- 


blema di quale scala, di quale citta si 
tratta? Boh! 


..i 

Mi 


Sempre su VirgElio, all'URL 
http.//virgelio 
virgilio.it/ 1I L 
webcam/04 html 
eccoci finalmen¬ 
te al “nulla assolu¬ 
to" della Black 
Cam. Ovvero una 
camera puntata su 
uno sfondo immu¬ 
tabilmente nero 
Siamo alla subli¬ 
mazione della 
WebCam: ripren¬ 
dere il niente co¬ 
me alternativa al 
tutto. Visto il carat¬ 
tere demenziale 
proprio di virgelio, 
c'è anche una di¬ 
dascalia. Il nero 


?e/*> BQEISQO 


88 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 

























































WebCam il meglio e il peggio di Internet 


Speravo di trovare, 
per le webcam di 
questo genere, siti 
numerosissimi. Casa¬ 
linghe insoddisfatte 
che girano per la cuci¬ 
na con la foglia di fi¬ 
co, studentesse pron¬ 
te a farsi riprendere 
mentre fanno la doc¬ 
cia e , perché no, per 
il gentil sesso o per 
chi comunque non di¬ 
sprezza quest'altro genere, bei machos in 
costume adamitico. Il tutto, ovviamente, 
in chiave assolutamente artistica, come si 
usava una volta dire per film come "Rena¬ 
ta, la giumenta forsennata ", "Le dodici fa¬ 
tiche di Ercola" e "La ragazza dell'auto¬ 
strada: si vestiva a rate, si spogliava in 
contanti! ". 

Invece, di roba del genere, nonostante le 
lunghe ricerche, tutte a beneficio della 
compagnia telefonica, ne ho trovato insoli¬ 


tamente poco. Ben si 
intenda, di materiale 
di questo tipo ce n'è 
tantissimo in giro ma, 
nella stragrande mag¬ 
gioranza dei casi, si 
tratta di siti porno, 
quasi tutti a paga¬ 
mento. Materiale, 
quindi, lontano dai fi¬ 
ni che hanno determi¬ 
nato il nostro specia¬ 
le. Insomma, se ci 
sentiamo guardoni, mettiamo mano alla 
tasca e guardiamo quel che ci pare; ma 
MC una mano in tal senso non ce la dà. 
Quindi questa sezione diviene uno zibal¬ 
done dei siti, in tal senso, più "leggibili" o, 
comunque, ligi alle regole non scritte delle 
webcam, in cui, per necessità di gestione 
dello speciale, si sono aggiunte altre diva¬ 
gazioni su cose meritevoli di attenzione e 
non inquadrabili perfettamente negli altri 
ambiti. 


Donne 
ed altre 
storie 


Un occhio a luci rosse 

La prima webcam con un mimmo di 
grazia è stata quella di Hannah of Nash¬ 
ville, http://www hannahofnashville 
com/ che si apre con la sorprendente 
frase "Often Imitated, never duplica- 
ted". Hannah è un pezzo di bionda cre¬ 
sciuta a cereali brillati, burro di noccioli¬ 
ne e torta di zucca e mirtilli che mette 
in linea immagini, riprese e fotogrammi 
istantanei. Nel sito si può partecipare 
anche a un bid, un'asta in linea dove la 
gentildonna offre calendari di sua pro¬ 
duzione (20 S l'ultima offerta, neppure 
tanto poco), che lasciano presagire vi¬ 
ste meno "artistiche” di quelle visibili 
nel sito stesso. E c'è anche una cha- 
troom, dove la divina si intrattiene pia¬ 
cevolmente con i visitatori (ad onor del 
vero sempre in maniera non troppo 
spinta!) 

La webcam è situata in camera da 
letto, e può essere leggibile solo alla 
23.00 del lunedi. Insomma, mi sono 



persa una occasione! 

Tracii Taylor ci aspetta a Memphis 
per accompagnarci, come mamma l'ha 
fatta, nella sua casa. A parte le solite 
foto (per la verità Hannah è molto me¬ 
glio!) si rischia di trovare la camera 
spenta quasi sempre. Brandy Angel 
|http://www. brandvanqel.com/index2. Rii 

mi è molto carina e fornisce anche gli 
orari in cui la cam è in funzione, mentre 
Amy Lynn , mttp://www.seeamyiynnl 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 


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TT") WebCam il meglio e il peggio di Interne! 


corri/, spedisce, al modico prezzo di 
una diecina di dollari, foto autografate. 

Da non perdere, assolutamente, il 
Vip Exotic Dancer Club, 
I .... ■ ' : : I Che 

precisa immediatamente che esso si 
differenzia da tutti gli altri per il fatto 
che le sue "gin", al contrario degli altri 
siti, sono tutte professaste affermate 
e ben note negli USA. Le cam spiano 
l'attività del club durante la giornata e i 
risultati, in termini di "qualità" del servi¬ 


zio, non sono certo 
deludenti! Nulla da 
eccepire, abbiamo 
avuto la fortuna di 


pensare 

cosa 

pensano! 

Se volete godervi 
un bel sito puntato 


Ma vai a 


stato finora Perciò 
ci fermiamo qui; 
d'altro canto perché 
togliere al lettore il 
piacere della ricer¬ 
ca? 


assistere a una se¬ 
rata affollata, saba¬ 
to scorso 

Una bella sfilza di 
cam la trovate a 
http //www.top- 
cams corri/, e nem¬ 
meno perdetevi il 
sito di Tayler Day, 
miss Nude Usa 
1999, e quello di 
Tony Mauro, con 
una serie di imma¬ 
gini di buona qualità 
e certamente non 
classificabili come 
pornografia pura. Neppure possiamo 
perderci Kiko Wu. una bella ragazza 
asiatica (http://www.kikowu.com/Ho- 
me.html) che ci invita a casa sua per 
farsi guardare quando cucina, fa ginna¬ 
stica e si mette a dormire 

Ma la lista potrebbe ancora continua¬ 
re, e il margine tra questo genere di im¬ 
magini e la pornografia pura si assotti¬ 
glierebbe ben più di quanto non lo sia 


su un parco pieno di volatili, collegatevi 
a http://birdmg.miningco.com/hobbies/ 
birding/msub5-other.htm e avrete il pia¬ 
cere di trovare anche tante cose corre¬ 
late ai volatili, come giochi di parole, 
detti umoristici, indirizzi di esperti per la 
cura degli uccelli domestici, Screensa¬ 
ver e immagini buffe, vere o da mon¬ 
taggio, detti e leggi, e una sequela di 
maledizioni contro i cacciatori 


90 


MCmicrocomputer n 206 - maggio 2000 












































i - * i JL i i 


WebCam il meglio e il peggio di Interne! 


“3 f~ 


Akìit/y.StMl 

o o o o o 

ur«t J&n «»"» EvcnC» 



iiijJijimiTwm sj 


______ _ mettono le ma- 

a j ji . j j a d j T ni nel naso e si 

^ — — ... **~ ... ‘"T -- ^addormentano 

3 davanti al televi¬ 
sore? 

Collegatevi a 
http://www. 
webcam64 
com/gallery/pa- 
. ge7.htm e ci 
troverete una 
settantina di link 
ad altrettanti si¬ 
ti. 

C'è solo la 
pazienza di 





Bird Game» Qiiìzzm. and Olhtr Fun 


3=^ 


ttf Muti ut Yktol BMMc Ino 

Vita! fu bui Dilata • D* 


•i ■ ~ A «;i. A i i i ii i i 


-a « . =J B 


~3 ,*•. 



0 magari date un'occhiata a uno che 
ha collezionato circa trecento siti sui pi¬ 
pistrelli! Una Web Cam su una serie di 
Tamagotchi in linea? 

Eccoci serviti, pttp //www qeocil 


ties com/SiliconValley/Lakes/3622/ta- 
mahome html 

Volete dare un'occhiata a scombina¬ 
ti che fanno di tutto, lavano auto, gio¬ 
cano al computer, vanno in bagno, si 


Beh, non sconten¬ 
tiamo le gentili let¬ 
trici che pare leg¬ 
gano la nostra rivi¬ 
sta in gran nume¬ 
ro? Quindi qual¬ 
che sito lo consi¬ 
gliamo anche a lo¬ 
ro. Tra tutti, una vi¬ 
sitina a 

http //www az- 
boy comi, ma si 
paga per quasi tut¬ 
to, mentre meno 
costosa può esse¬ 
re una visita a 
http://www.apart- 
ment21 com/. Ciao 
a tutti I 




aspettare il relativo collegamento 
Inutile illudersi, molti di questi buffi 
siti sono falsi, nel senso che le immagi¬ 
ni sono costruite ad arte (guardate be¬ 
ne il signore sul water e capirete dove 
sta il trucco), ma se bastano a strappar¬ 
ci un sorriso, avranno già raggiunto il lo¬ 
ro scopo. 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


91 



















































































g~l WebCam il meglio e II peggio di Interne! 


Microsoft 
NetMeeting 3.0 


Iwww.micros 


ìliXMii 


Navigare ed 
incontrare 
gente è ormai 
semplice, ma 
un vero incontro non è tale se non ci si 
può guardare negli occhi. Le WebCam per¬ 
mettono questo, e oggi che il loro prezzo 


è sceso a livel¬ 
li più che ab¬ 
bordabili (so¬ 
prattutto se 
approfittate del tagliando in copertina) di¬ 
venta più che mai d'obbligo utilizzarle con 
un software apposito: NetMeeting. 


Con Internet il mondo è più piccolo, 
con NetMeeting è anche più vicino 


Nel mondo virtuale del¬ 
la comunicazione di mas¬ 
sa, attraverso la rete, è 
possibile entrare in con¬ 
tatto con genti di tutti i 
paesi Non è semplice 
farlo con gli strumenti tra¬ 
dizionali (e-mail, new¬ 
sgroup e chat) ma grazie 
all'idea di NetMeeting la 
soluzione è alla portata di 
tutti. 

Con i server ILS, che 
supportano il protocollo 
utilizzato da NetMeeting 
e sono sparsi in tutto il 
mondo, trovare qualcuno 
o semplicemente darsi 
appuntamento diventa 
questione di un click. 

NetMeeting è freewa- 
re. basta scaricarlo dal sito Microsoft op¬ 
pure da uno dei soliti siti che distribuisco¬ 
no software, come ad esempio VolFTP o 
Tucows. Poi serve naturalmente una tele¬ 
camera che ormai si trova a costi del tut¬ 
to accettabili. 

L'installazione è 
molto semplice 
e consiste princi¬ 
palmente nel 
configurare le 
proprie genera¬ 
lità, il tipo di con¬ 
nessione utilizza¬ 
ta, le configura¬ 
zioni della teleca¬ 
mera e si devo¬ 
no indicare i ser¬ 


ver cui collegatsi, se inizial¬ 
mente non si conoscono 
server ILS non c'è proble¬ 
ma: NetMeeting possiede 
già preconfigurata una lista 
dei principali server Alla fi¬ 
ne si deve riavviare la mac¬ 
china e si è pronti alla pri¬ 
ma videoconferenza via In¬ 
ternet 

La documentazione del 
prodotto e. come consue¬ 
tudine, affidata all'help on- 
line; ma in effetti il pro¬ 
gramma è abbastanza in¬ 
tuitivo e non necessita di 
un training particolare Su 
Internet, cercando con 
chiave NetMeeting, si pos¬ 
sono trovare decine di siti 
dedicati a questo program¬ 
ma e pieni di consigli, trucchi e software 
di contorno. 

L'uso di NetMeeting è limitato solo 
dalla propria fantasia, cosa che spesso ac¬ 
cade per i software migliori, visto che ol¬ 
tre a gestire la vi- 
deoconferenza. 
NetMeeting è in 
grado anche di 
condividere testi, 
audio, scherma¬ 
te ed applicazioni 
tra due o più par¬ 
tecipanti. 

Ecco quindi il 
suo potenziale 
utilizzo sia come 
semplice video¬ 




92 


telefono sia come videoconferenza con la 
possibilità di condividere anche slide e 
animazioni. 

In casa l'uso principale sara come vi- 
deotelefono, basterà allora accordarsi con 
la persona con cui parlare ed effettuare 
un collegamento che potrà essere diretto 
(ovvero si chiama direttamente il PC del 
corrispondente) oppure attraverso un ser¬ 
ver ILS (vedi lista nel riquadro) aprendo 
una conferenza privata oppure acceden¬ 
do ad una pubblica. 

L'uso nel mondo del lavoro è ovvia¬ 
mente orientato da un lato alla videocon- 
ferenza tra molti utenti (è il caso di una 
azienda con sedi in varie località) dall'altro 
alla condivisione di immagini e file Con 
NetMeeting si possono infatti trasferire 
anche file con una velocità paragonabile a 



r -.tn, ». Smlu i*> HW|< IU» 





1 « 1—rr? 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 





















quella di un buon server FTP, Altra possi¬ 
bilità è quella di effettuare un controllo re¬ 
moto del computer ospite; in questo caso 
si possono lanciare applicazioni remote e 
vederne in diretta le schermate (ovvia¬ 
mente se il corrispondente remoto ha 
abilitato questa funzione) Il program sha¬ 
ring è sicuramente uno dei punti di forza 
di NetMeeting sebbene sia ancora abba¬ 
stanza limitato dal fatto che non sia possi¬ 
bile selezionare individualmente gli utenti 
che possono accedervi: o tutti o nessuno. 

La possibilità di crittare i messaggi e 
l’uso dei certificati, permette comunque a 
NetMeeting di garantire una buona sicu¬ 
rezza delle comunicazioni, sempre a patto 
di eseguire una connessione diretta e 
non attraverso un server (a meno che 
non sia un server dipartimentale sotto il 


WebCam il 



proprio controllo). NetMeeting utilizza co¬ 
me protocollo di comunicazione l'H.323 
con implementazione molto aderente alle 
specifiche; questo gli permette di colle¬ 
garsi anche ad altri programmi di video¬ 
conferenza come ad esempio Cu-SeeMe 
Professional. 

L'agenda planning e la rubrica degli in¬ 
dirizzi completano la dotazione di questo 
piccolo ma utilissimo programma. 

In conclusione, NetMeeting è un 
software piccolo, poco intrusivo e molto 
pratico per chi abbia la necessita di utiliz¬ 
zare Internet per videoconferenze, video- 
chat o per controllare a distanza un PC 
(ad esempio per manutenzione) 

L’installazione è semplice anche se e 
necessaria la presenza di Interner Explo¬ 
rer in versione almeno 4.0 e se si mstalla- 


meglio e il peggio di Internet 


C £|ìv=e£ciLo 1 



no nuovi driver video si deve reinstallare 
NetMeeting; qualche problema esiste an¬ 
che con ICQ, viene consigliato piuttosto 
l’uso di MSN Messanger Seguite queste 
piccole avvertenze, NetMeeting si rivela 
estremamente stabile, leggero e veloce 
L'interfaccia, minimale, gli permette di ri¬ 
mare sempre sul desktop senza dare fa¬ 
stidio al normale utilizzo della macchina. 

Rimangono alcune limitazioni come la 
lista dei siti che non può contenerne più 
di 15 e il fatto che non sia possibile una 
multiconferenza (usate Cu-SeeMe Pro se 
vi serve questa opzione). Alcuni lamenta¬ 
no anche il fatto che l’interfaccia non sia 


Siti di interesse 

http://mmm.meetlnqbqmire.con| 
Informazioni e recensioni di hard mare 




http://tmiMii.cuseeme.tonl 

Il sito della lllhlte Pine's ha diuersl serper NetMeeting 
in modo da permettere piu gruppi di conferenze. 

http://mmip.cuseememorld.cont 
Altro sito con peri serper NetMeeting 

http://mmm.iietmeet.net7B estserpers.asp 

Sito con implementazione molto semplice: per chi inizia. 

f u p : / / mmm.netmeetinq-zone.com/bestserpers.asp 

ista di serpe ILS 


Seruer italiani 



ils.demosdata.it 
ils.ell.net 
ils.flashnet.it 
ils.galactica.it 
! ils.ipsnet.it 
j ils.mercurio.it 
I ils.netmeeting.it 
ils.secsrl.it 
ils.syrene.it 
meeting.tin.it 



personalizzabile (come le altre di Win¬ 
dows 2000), ma a mio avviso e veramen¬ 
te un problema trascurabile. 

Se avete una telecamera NetMeeting 
è il compagno ideale sia per contattare i 
vostri conoscenti sia per fare amicizia in 
giro per il mondo, per conoscere altra 
gente o per fare esercizi con una lingua 
straniera basta collegarsi ad un server, 
trovare una chat e bussare educatamen¬ 
te. 


93 




































































WebCam il meglio e il peggio di Internet 


I fatti di cronaca hanno recente¬ 
mente fatto venire a galla un feno¬ 
meno che, nato all'inizio come sem¬ 
plice goliardia, si è purtroppo trasfor¬ 
mato in vera e propria pornografia 
stiamo parlano delle microcamere 
nascoste nei bagni pubblici e colle¬ 
gate poi in Internet 

Speciali siti, a pagamento, mette¬ 
vano poi in mostra quanto raccolto 
dalle telecamere all'insaputa delle 
malcapitate frequentatrici. Spiare dal 
buco della serratura non è ma' cor 
retto, ma addirittura aprire a tutto il 
mondo questa pessima abitudine è 


WebCam 



WebSpy 




Molte delie WebCam pc 
sre nei luoghi pubblio so¬ 



di selezionate una 
me'a Un onesto ca- 


decideti 


modo le frequenta¬ 
toci dei locali pubbli¬ 
ci sicché prestino la 
massima attenzione 


Oggi con le camere a colori dalle di¬ 
mensioni estremamente ridotte e capa¬ 
ci di connettersi al Web anche senza 
l'uso di un PC, la cosa prende una pie¬ 
ga decisamente poco piacevole Già 
siamo continuamente sotto l'occhio 
delle telecamere di sorveglianza, sia 
che si tratti di controllo del traffico, si¬ 
curezza bancaria, sorveglianza degli uf¬ 
fici pubblici o antirapina nei negozi, sia 
che si tratti della telecamera amatoriale 
del turista o di quello che sta provando 
il nuovo camcorder dal balcone di casa 
Se a questo aggiungiamo chi ci spia in 




ad oggetti strani in¬ 
filati negli angoli (soprattutto in 
quelli bassi) Ceno, se l'installa¬ 
tore è bravo riesce a mimetiz¬ 
zare perfettamente una delle 
ultimissime microcamere, ma il 
più delle volte questo non av¬ 
viene perché si pensa che nes¬ 
suno ci faccia realmente caso. 

Tornando ai tempi "goliardi- 


a nere 


bffp/Avww getmtostluis/images/cam/rt- 
verlronZarchives/evems 
L installazione della Si Luis Fair. Capita 
spesso che una WebCam mostri / lavori 
di costruzione di stadi, palchi per con- 




quanto mai scandaloso. Bagni pubblici, 
cabine balneari, camerini di negozi e 
grandi magazzini spogliatoi di palestre e 
piscine, tutto è stato oggetto di questa 
mania del guardone Se scriviamo que¬ 
ste cose e tocchiamo questo argomen¬ 
to non è certo per incentivare questa 
perversione (e infatti non pubblichere¬ 
mo alcuna URL né alcuna parola chia¬ 
ve). ma semmai per allertare in qualche 


ci" l'idea delle SpyCam nei bagni nac¬ 
que chiaramente nelle università, solo 
che si trattava dei bagni maschili, che 
tutti lo sapevano e che era noto il tem¬ 
po di refresh (a quel tempo servivano 
diversi minuti per catturare un'immagi¬ 
ne m bianco e nero appena appena pas¬ 
sabile): insomma era molto facile schi¬ 
vare la foto imbarazzante e chi veniva 
ritratto spesso era una cavia volontaria. 



Get into ST.LouisQS Jul SS 22:08:41 


94 


MCmicrocomputer n 206 - maggio 2000 




































ntlp/Mwvv bavarra.com/ok toberfest/moe* html 
Gran folla di bevitori alla recente Oktoberfest Due 
le WebCam piavate nel parco di Monaco una den¬ 
tro lo stand principale ed una lungo i viali di acces¬ 
so Se proprio non potete andarci almeno provate 
a respirarne l'aria via Internet 


• • 


h 1 r p //www 
webcamworld com 
In questo sito troverete 
una grandissima colle 
none di link ottimamen¬ 
te organizzati per tema 
o addirittura per area 
geografica e nasone 


WebCam il meglio e il peggio di Interne! 



WebCam World 

do you tram io loday? 



l’ir:,' 'A. nsrevik'J ■•f 7 "! 

Una corsa automobilistica non è forse la cosa piu 

adatta ad essere vista tramite WebCam, comun¬ 
que questa immagine è tratta dalla 23ma edizione 
della 'Cursa de Karta de Continola' vicino a Barcel¬ 
lona Ovviamente pensate di catturare un go-kart 
che passa ad oltre 60Km/h è quasi come sperare di 
fare sei al super-enalotto 

modo fraudolento ecco che la nostra vi¬ 
ta comincia sempre di piu ad assomi¬ 
gliare a quella di Jim Carey in 'Truman 
Show" 

Comunque, per sdrammatizzare un 
pochino e per non ingenerare gli allar¬ 
mismi tipici ormai di una informazione 
sensazionalistica, ecco alcune immagini 
pescate in giro per la rete. 

Una buona parte di queste immagini 
sono più che altro un modo per attirare 
la curiosità della gente verso il proprio 
sito, la tazza del cesso inquadrata è so¬ 
litamente finta o comunque i filmato 
viene preventivamente "ripulito" 

Tuttavia in un caso siamo riusciti a 
pizzicare il frequentatore del bagno 
proprio mentre lo utilizzava ignaro di 
essere spiato, povero micio, non si 
può più neppure fare il bisognino in 
santa pace 



Canon 


WebV/ew "ILivescope* 

Uva* Activa 


Live WebVlew: your window 
over Rome 


. gh studi rosso e azzur¬ 
ro' di Radio DJ Sono molte le radio italiane e straniere, che lasciano sem¬ 
pre attiva una WebCam puntata sul DJ d . turno L audio e aspettabile <n 
RealAudio 


I - - ■ ■ .1 

Arche in Italia esistono alcu¬ 

ne WebCam puntate sui luo¬ 
ghi più significativi II Foro 
Romano 6 senza dubbio uno 
degli spettacoli più affasci¬ 
nanti che la capitale offra al 


C’è un tavolo 
libero? 

E' stata probabil¬ 
mente una delle pri¬ 
me, se non la prima in 
assoluto, applicazione 
della tecnica delle 
WebCam. In un labo¬ 
ratorio di una nota so¬ 
cietà informatica, qual¬ 
cuno piazzò una tele¬ 
camera davanti alla 
macchina del caffè e la 
collegò alla rete azien¬ 
dale dimodoché fosse 
possibile a tutti verifi¬ 
care il funzionamento 
e la lunghezza della fila 
ancor prima di uscire 
dal proprio ufficio. An¬ 
cora non era propria¬ 
mente una WebCam, 
visto che la visibilità 
era limitata alla rete 
aziendale, ma ben pre¬ 
sto lo stesso program¬ 
ma venne utilizzato per 
pubblicare sui primitivi 
siti di quegli anni av¬ 
venturosi le immagini 
riprese da finestre e 
letti di università . e 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


95 
































































WebCam il meglio e il peggio di Interne! 




The Cappuccino Machiue in ihe 
Basser Department of Computer Science 
al Sydney University 


Le primissime application* c 
luce (6 proprio il caso d- a, 
proprio per controllare maci 
buton automatici Eccone un 



mondo, dagli USA all'Austria, dalla 
Francia al Giappone, sono numerosi i 
locali che hanno piazzato all'interno o 
all'esterno delle WebCam che mostra¬ 
no i frequentatori; spesso danno anche 




Il pancone delvudu Late 
con due avventori in pri¬ 
missimo piano Chissà 
se sanno di essere noie- 
si pensate se qualcuno 
ci porta l'amichetta e la 
moglie lo vede dal PC di 


calle dotato di WobCai 


mignon ma in tondo 
l'importante 6 che leccia 


V : - '■ ■ H 

Un sushebar di San Francisco ami un rock-n-'oil sushi bar. mostra tramite una 
WebCam i tavoli con gh avventori ed i cuochi al lavoro Se avete m: amico a 
San Francisco prima o poi passera da qui 

□ 

Le telecamere esterne di questo calte, con vista sull oceano, o mostrano gl 
avventori ed il parcheggio Probabilmente per problemi di settaggio nella puma 
immagine sembra che sia in arrivo il Nuio. nella seconda splende a sole 


| | 

li teatro Uose mostra le immagini in girotta eh alcu¬ 
ne rappresentazioni teatrali In questo caso 'cale 
Chantanf di Tato Russo al teatro Belimi 


centri di ricerca 

Come mostra una delle immagini a 
corredo di questo articolo, l'abitudine 
di inquadrare caffettiere, frigoriferi o 
macchine del ghiaccio, e ancora molto 
viva. A questi locali si sono però recen¬ 
temente aggiunti anche caffè, pub. ri¬ 
storanti e pizzerie. In diverse parti del 


96 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 




























































[fa Hcdfc» frita» v. 2 

, à rfl -S * 3ì 


B.icf «1 

E3 


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jfej "Duk ej (^autadota 


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Solmi» SvdbXn Bellori ir*. *• 
M#Ck**nwi Su»«in».kt Sun** Qrécai !* • 
CU rfSit» <OC«TVe 8U« VACK.OOM «n ut 
Otre* Tomoòoro tft'cct*mefì*e o er< tv 
4 yr*tO$ <if *«»nrt. tftftmoi tn HW 'OHVti 4t 
Uc pnnripv»! ntiyomm Solo urtai por»: 
habitattonet par* marjo v «Brìi biga %u 
fnny Ut 


H^lfSDUNesOOMOOOW _I 


marni 


WebCam il meglio e il peggio di Internet 


f£|icictd.«) 


http //ms ctv es/lesdu- 
nes/pag-camara_ns asp 
Dalla spiaggia di Les Du- 
nes in Spagna una imma¬ 
gine in direna della sala 
da pranzo dell'dote! So¬ 
le. spiaggia, aria di vacan¬ 
za mollo meglio che un 
andò catalogo da agenzia 
viaggi 



* -M ii»w.md 



la possibilità di controllare a distanza la 
telecamera sia come zoom che come 
panoramica. D'ora in poi, se vorrete an¬ 
dare in uno di questi locali, non dovrete 
più telefonare per sapere se ci siano ta¬ 
voli liberi, anzi potrete anche vedere in 
diretta se siano presenti dei vostri amici 
o qualcuno che preferite non incontra¬ 
re Attenzione però a non portarci l'ami¬ 
chetta: vostra moglie potrebbe essere 
collegata proprio in quel momento. 


Che danno stasera? 

Dopo i primi fruttuosi collegamenti in 
audio con le principali manifestazioni o 


Diano Marina 

LIGURIA 

• Cùt* di h*wwv iiymi, violili,ri .uni 




TV Roti* Dar is tV World Traile Center Ccxkud bar WHa* voti :ee Aoir tfir bar o a gelarne Alouettc III 
bcksptrt rolli TV iatture on IV Wall rrjircwolj 4 'PtrOteij WaiiU:’ pino r. Bvin| ciò:* to M Riattai 
WVrt Ih- l.c «Aprite*: uf World Tiadr Crai et: Allocutori «e li* «lei 


Uve vlcw of Ihe Kotor Bai 


ThU pirli** U updalpd eri-iy mintiti- I hr |M«e olii iHimiI aulauMtirally ifyim Imi pi remiti 
bruMiPi Ifthl» 1» noi ih* mio, |ilrat* dirle on «hi- "Koluail" 01 "Keftmh" binimi on youi krunfr. 


TV tur u i^pra M ut *1*7 tu Fnd«r. finn. ' «IO PM lo IO JO PM lo. «I tane (GMT • I » 


http://www.rivieradeifio 

n.com 

E va bene, l’Italia, come 
al solito, non brilla guan¬ 
to ad iniziative ed elletti 
speciali, comunque una 
WebCam in un ristorante 
sul mare l abbiamo an¬ 
che noe a Diano Marma 
La risoluzione e scarsma. 
ma il bel mare della Ligu¬ 
ria la perdonare qualsiasi 
cosa. 


\nrtp://wvvw wtc cnrwmr\ 

s/wings html 

Il Rotor Bar situato nel 
World Trade Center e 
realizzato con vere parti 
di un elicottero. Apre so¬ 
lo dopo le cinque del po¬ 
meriggio, cosi alle 1 1 e 
51. quando e stala fatta 
questa ripresa era triste¬ 
mente vuoto Ma vista la 
freddezza del posto forse 
non sarebbe cambiato 
molto anche con la gente 
dentro 


htip//rieserestauiants.com/camera/ighve_html.html 
Dalla finestra del ristorante si vede l'Empire Stale 
Building, meno male che ce lo hanno detto perche 
avrebbe potuto essere una qualsiasi strada di New 
York. 



1 Kgp 


^*Poollabl*i 
ni® Sor 
Big Vcreon 
^-®U®ilnQAf®o 


»•<"*' vl»wi,*|iM« .j.l 




http//209 132 13 81/ext/netscape html 
Il Players Sport Girls permette ad un utente alla vol¬ 
ta iper due minuti) di interagire con la telecamera 
cambiando l'angolo di ripresa e lo zoom. Sono or¬ 
mai diversi 1 siti che permettono questa interatti¬ 
vità E molto utile se state cercando qualcuno 


Milito'» SuihlCim 


■nrHjawsraasjiTirn 


Wed V 5 04 <7 30 2000 


Cerro che alle 4 e 47 di notte pretendereste pure di 
vedere qualcosa ? 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


97 


















































WebCam il meglio e il peggio di Internet 







Search 


cucite 

Saudite) |»ay«a. 


t»»Cs!l«iausktm»ll *] G*j 


Salaci woida 
lo addio 


yow aaaidi 


r vofau't 
r tiMxliontilt 


Cli ck Maia lo Dow nload! 


la lente* 

r jakam T“ «wtcami f” ipycarni 

r f»«p*ng r imduai C «ortdaa* 

■Fraa Unl.m.led lnl.rr.al »K Connection Iaay la Uaa 


V 


3 s«d. 


S) l'ih 


i (piai 


r •••-fca.ù'-ti 


Anche un suo seno come 
Exire non disdegna le 
keyword 'particolari' 
Quando si tratta di aiutare 
a trovare le WebCam un 
po ose 


La foto è 
chiara, ma 
la didasca¬ 
lia avvisava che sarebbe stato molto diffi¬ 
cile trovare auatcuno in situazione imba¬ 
razzante. visto che la telecamera era po¬ 
sta bene m vista 


Stavolta la doccia e oc¬ 
cupata e da quel che si 
intravede è molto 'ben' 
occupata Pero siamo 
convinti che sia una co¬ 
sa combinata e non una 
vera WebDoccta 


Questa volta il bagno è occupalo, ma ancora 
una volta la fanciulla ci sfugge Questo, come 
molti altri sin SpvCam, sono solo dei trucchi 
per far finire la gente dentro i siti pornografici 
a pagamento Attenzione che alcuni siti sono 
particolarmente subdoli ed il rischio di rimet¬ 
terci davvero dei soldi é abbastanza elevato 


con gli eventi musicali piu importanti, si 
è rapidamente passati a collegamenti in 
video stream. In molti concerti dal vivo 
o rappresentazioni teatrali, si va sempre 
più affermando la WebCam e la tra¬ 
smissione in diret¬ 
ta Internet della 
serata Comoda¬ 
mente seduti in 
poltrona è già oggi 
possibile assistere 


Peccato, a giudicare dai 
vapore che c è ancora 
nell'aria o deve essere 
sloggila do poco Come 
sono ce'to che fosse 
una fanciulla ’ Beh. vi 
sembra il bagno di un 
metalmeccanico? 


a tantissime rap¬ 
presentazioni mu¬ 
sicali. teatrali o 
sportive. 

Chiaramente la 
cosa crescerà nel 
tempo m parallelo 
con l’avvento di collegamenti Inter¬ 
net sempre più veloci, e probabil¬ 
mente, a quel punto, non sarà più 
gratuito; nel frattempo teniamo 
d'occhio i principali siti di WebCam 
perché è II che troveremo i link a 
queste manifestazioni In genere le 
WebCam di concerti o avvenimenti 
sportivi vengono installate all'inizio 


ECCOLO 1 finalmente abbiamo pizzicato qualcuno 
m posizione molto imbarazzante Poverino, non lo 
lasciano in pace nemmeno nei suoi momenti inti¬ 
mi Per fortuna lui non sa che il mondo lo guarda 


Anche in que¬ 
sto caso l'in¬ 
quadratura e 
ottima, ma a meno di star 11 davanti per 
diverse ore è molto improbabile trovare 
'occupato' 


Il you art an Excita Memb*r.. 

C I. I <• K IIKHJ 



Secondo fautore del sito questo water si trova ad¬ 
dirittura nei bagni del Parlamento di Citta del Capo 
Se fosse vero gli addetti alla sicurezza del Sud Afri¬ 
ca lascerebbero molto a desiderare . la cosa più 
probabile e che sia tutta una bufala per tarsi pubbli¬ 
cità al sito 


dei lavori di costruzione del palco e 
smontate alla fine dell'evento. Quindi 
l’unico modo per trovarle attive è quello 
di cercarle nel breve periodo della mani¬ 
festazione, conclusa quella, tutto il sito 
viene eliminato Per questo motivo, nel¬ 
le foto che trovate in questa pagina, po¬ 
tete vedere solo immagini di repertorio, 
in questi giorni non ci sono infatti avve¬ 
nimenti coperti da WebCam. Ci sono al¬ 
cune telecamere piazzate negli impianti 




New York, ora di punta Volete avere un idea di co¬ 
sa significhi guidare un taxi per le strade della Gran 
de Mela? Ecco il sito che fa per voi’ Dal lunedi al 
venerdì, dalle nove alle dieci, potrete chattare diret¬ 
tamente con Clever. il cyber-tassista di New York. 


98 


MCmicrocomputer n 206 - maggio 2000 























WebCam il meglio e il peggio di Internet 



Car Prep Area 


Vi interessa vedere come viene preparata una vet¬ 
tura da corsa? Eccovi l'officina di un rivenditore di 
parti speciali per auto dove vengono allestite le 
vetture per le gare 



La posa discinta non deve tram in inganno; quella 
che vedete 6 una famosa compositrice di musica 
rock al lavoro nella sua sala d'incisione personale 



Pronti al decollo? Ecco la pista dell aereoporto di 
Innsbruck con un CI30 pronto al decollo 



E già. un sito solo di gambe riprese dal vivo Evi¬ 
dentemente l'articolo interessa, perché di siti simili 
ne esistono parecchi 


Lw camera is overtiag avanci 

FotD's norden om de 30 seconden gesctioten 



Luisi genonen ftco'v aarUUen aw een gne formaai 




Un treno della AMTRAK, la mitica compagnia ferro¬ 
viaria statunitense, mentre attraversa la stazione di 
Fullerton in California 


sportivi o negli studi radio-televisivi ma 
fatalmente inquadrano solo il campo 
sportivo desolatamente vuoto o uno 
studio in ombra in cui qualche triste 
tecnico si aggira sperduto. Non distrae¬ 
tevi però, da un momento all'altro tutto 
potrebbe animarsi e come nelle migliori 
fiabe il desolato fienile si trasforma d'in¬ 
canto nel castello fatato. 


Pnma di uscire di casa per prendere l'autobus, per¬ 
ché non dare un'occhiata alla fila che c'é alla fer¬ 
mata? Adesso non c'è nessuno, ma forse l'auto¬ 
bus è appena passato 


EURO SPACE CENTER 


WebCam 


WebCam dappertutto 




Le hanno installate nei posti più di¬ 
sparati, cime di vulcani attivi, aerei, va¬ 
sche di pesci, zoo e perfino nei Taxi 
Ormai ovunque andiate la probabilità di 
essere immortalati e spediti sul Web è 
altissima. Molti le piazzano per puro di¬ 
vertimento, molti per motivi di sicurez¬ 
za (basta pensare ad una WebCam 
piazzata dentro una banca!), altri sem¬ 
plicemente per farsi pubblicità Fatto 
sta che il basso prezzo delle telecame¬ 
re e le connessioni gratuite ad internet 
h24 (per ora improponibili in Italia per i 
costi altissimi) hanno reso l'installazio¬ 
ne di una WebCam una cosa alla porta¬ 
ta di tutti. Studenti, impiegati, casalin¬ 
ghe e, neanche a dirlo, ragazze squillo o 
forse dovremmo chiamarle e-squillo, 
hanno riempito la rete delle immagini 


I tecnici della EuroSpace al lavoro su un satellite 
Da questo sito potrete seguire in diretta tutte le fa¬ 
si della lavorazione e del lancio 

catturate dentro e fuori casa. Quelle 
raccolte qui sono solo alcune delle loca¬ 
lizzazioni più bizzarre che si possono in¬ 
contrare navigando nella rete alla ricer¬ 
ca delle WebCam, 
Se anche voi vo¬ 
lete partecipare alla 
gara di chi installa la 
WebCam nel posto 
più strano, fatevi 
sotto: ci sono anco¬ 
ra tantissimi posti 
cui nessuno ha pen¬ 
sato... 


Questa camera non è 
propriamente una Web¬ 
Cam. però è piazzata in 
una posizione davvero av¬ 
vincente su un satellite a 
30mila Km dalla Terra. 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


99 




















(£[i'-id:c!o 


WebCam il meglio e il peggio di Internet 


Una delle più importan¬ 
ti rivoluzioni del secon¬ 
do millennio legate 
all'informatica è senza 
dubbio Internet con le 
sue smisurate poten¬ 
zialità di comunicazio¬ 
ne. Il suo sviluppo è pa¬ 
ragonabile a quello del¬ 
la televisione o, prima 
ancora, della radio. Da 
quando poi, circa tre 
anni fa, gli è stata do¬ 
nata anche la "vista" Internet ha assunto un 
ruolo da protagonista in settori non solo ludici 


ma anche professiona¬ 
li. Le webcam hanno 
insomma dato un volto 
al cyber navigante con¬ 
sentendo di trasmette¬ 
re immagini da ogni do¬ 
ve a milioni di compu¬ 
ter, contemporanea¬ 
mente! Facile intuire 
l'importanza (e la va¬ 
stità) di un mercato che 
si è appena aperto in 
cui produttori grandi e 
piccoli si danno battaglia a suon di nuovi mo¬ 
delli a prezzi sempre più competitivi. 


Una 

WebCam 
per tutti 


di Sandro Cocciola 


COSA OFFRE 
IL MERCATO 

Scegliere il modello giusto non è fa¬ 
cile quando il mercato offre quantità 
notevoli di materiale a prezzi che varia¬ 
no da poco più di 100.000 lire fino a 
300.000 lire ed oltre. Di solito (ma non 
è la regola) a prezzi maggiori corri¬ 
spondono prestazioni più alte. 

Importante è comunque stabilire a 
priori l'utilizzo che dobbiamo fare di 
una webcam. 

Importante, a questo riguardo, risul¬ 
ta la sensibilità (cioè la capacità che ha 
una videocamera di catturare immagini 
con poca luce): attorno ai 350.000 
pixel siamo di fronte ad un modello 
con buona risoluzione ad una definizio¬ 
ne video standard di 640x480. Altro 
dato significativo da tenere in conside¬ 
razione è se la periferica è compatibile 
o meno con lo standard "Itu H.324": 
nel caso affermativo vuol dire che la 
nostra webcam sarà utilizzabile con 
qualsiasi programma di videoconferen- 
za che si trova in commercio attual¬ 
mente. Da tenere presente anche la 
quantità dei fotogrammi al secondo 
che la macchina è in grado di cattura¬ 
re: più alti sono più il filmato risulterà 
scorrevole. 

Infine la porta di comunicazione. 
Nella stragrande maggioranza dei casi 
lo standard attuale è diventato l'Usb 
(Universal Serial Bus), una via di mez¬ 


zo tra una con¬ 
nessione seriale 
ed una Scsi. Il 
vantaggio risiede 
nel fatto che que¬ 
sto tipo di perife¬ 
riche, oltre che a 
funzionare indi¬ 
stintamente su 
piattaforme Win¬ 
dows e Macinto¬ 
sh. non necessitano di alimentazione 
in quanto la prendono direttamente dal 
computer a cui sono collegate. Il che 
significa assenza di ingombranti ali¬ 
mentatori. 



COSA ACQUISTARE? 

L'apparato mediatico dell'utente ti¬ 
po si va arricchendo di dispositivi ade¬ 
guati alle sue pretese. Nel caso di 
Kensington e della sua VideoCAM Vga 
|inttp://www kensinqton.corrfl siamo in 


presenza di 
un prodotto 
"family" in 
cui senza 
troppe pre¬ 
tese profes¬ 
sionali è 
possibile 
acquistare 
un modello 

facile da usare e installare. 
Conmnessione tramite porta Usb. riso¬ 
luzione massima di 640x480 pixel e 
software facilissimo con interfaccia ti¬ 
po QuickTime 4, può gestire formati di 
salvataggio Pict e Jpg Commercializ¬ 
zata tra qualche giorno avrà un prezzo 
indicativo attorno alle 250.000 lire iva 
compresa. 

Della stessa sarà distribuito entro 
l'estate anche un modello "Super 
Vga" con microfono ad alta efficienza 
incluso e con prestazioni professionali 
al prezzo indicativo di 350.000 lire iva 
compresa. 

Kodak propone il suo modello 
Dvc325 Usb 
(http://www.ko- 
dak.com). An¬ 
che questa con 
una risoluzione 
di 640x480 
pixel (pratica¬ 
mente lo stan¬ 
dard per questo 
tipo di periferi¬ 
che) e 30 foto- 





100 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 














WebCam il meglio e il peggio di Internet 



grammi al secondo. Dal design accatti¬ 
vante è indicata anche per videoconfe- 
renze e telecomunicazioni senza avere 
troppe pretese in fatto di velocità e ri¬ 
soluzione. Costa 195.000 lire iva com¬ 
presa. 

Creative I http://www.creative.coml 
ha in commercio at¬ 
tualmente due mo¬ 
delli. Il primo, la Vi- 
deoBlaster Web¬ 
Cam III, è una vi¬ 
deocamera dalle 
prestazioni standard 
studiata per video- 
comunicazioni "full- 
color” dall'uso sem¬ 
plicissimo. Specifiche tecniche stan¬ 
dard con un prezzo attorno alle 
199.000 lire. Più interessante è, inve¬ 
ce, il modello "WebCam Go" pensato 
per un utilizzo non solo casalingo ma 
anche esterno. Grazie, infat¬ 
ti, ad un sistema di rotazio¬ 
ne del gruppo ottico, la 
Webcam diviene piatta co¬ 
me un cellulare ed è traspor¬ 
tabile ovunque: con una risoluzione vi¬ 
deo di 480x640 può memorizzare fino 
a 90 immagini ed è quindi la prima 
webcam che si può staccare dal Pc 
per essere trasformata in una fotoca¬ 
mera digitale. Il prezzo, in questo ca¬ 
so, sale a 299.000 lire (iva compresa). 

Altro produttore con una presenza 
massiccia nel mercato delle periferi¬ 
che è Logitech (http://www. 
logitech.com). Quattro sono 
i modelli oggi disponibili. Si 
va dalla economica Quick- 
Cam Express che combina 
affidabilità ed essenzialità 
con un prezzo di 99.000 li¬ 
re iva compresa, alla "Pro" 
che permette, grazie al ricco 
software in dotazione, digital-video 
ad alti livelli ad un costo comunque 
contenuto attorno alle 299.000 lire. 
Nel mezzo troviamo la QuickCam 
Web, espressamente dedicata ad In¬ 
ternet, dalle sembianze di una tradizio¬ 
nale macchina foto¬ 
grafica e che è in 
vendita a 199 000 
lire. Queste tre pe- 
) > riferiche hanno tut¬ 
te la connessione 
Usb e non necessi¬ 
tano, come accen¬ 
nato in precedenza, 
. di cavi di alimentazione. Discorso a 
parte deve essere fatto per la Quick¬ 
Cam Ve che viene realizzata sia in 
standard Usb che per interfaccia paral¬ 
lela. Le caratteristiche sono simili ai 


modelli precedenti ma il costo è più 
contenuto aggirandosi attorno alle 
179.000 lire iva compresa. 

La moda lanciata da iMac di produr¬ 
re accessori con plastica traslucida dai 
mille colori, ha contagiato anche pro¬ 
duttori di Webcam. Turnover, ad 
esempio, distribuisce un sim¬ 
patico accessorio di 
Irez, la KritterUsb 
Il http://www.irez. comi 

Disponibile in quattro 
colori; deve il nome al 
curioso treppiede su cui 
poggia che la fa asso¬ 
migliare ad un ragno più 
che ad una videocame¬ 
ra. Il disegno del supporto è inve¬ 
ce stato disegnato appositamen¬ 
te per agganciarsi alla sommità 
del monitor del nuovo iBook di Apple 
ma può essere sistemato su qualsiasi 
monitor. Ha la 
caratteristica di 
poter essere 
ruotata lungo gli 
assi assumendo 
qualsiasi posizione di ripresa. Anche in 
questo caso risoluzione da 640x480 
pixel ed una sensibilità luminosa fino 
ad 1 lux che ne consente un uso an¬ 
che con pochissima luce. In 
negozio la si trova in 
vendita ad un prezzo 
indicativo di 300.000 
lire 



PHILIPS 



’ZO 

30 



iva compresa. 

(Ne parliamo più 
diffusamente 
nell'area delle prove 
Sempre sull'onda delle periferiche 
colorate e della voglia di inventare co¬ 
sa nuove e stravaganti, nasce la video¬ 
camera "RoboCam" di Life View 
|(http.//www.liteview.com)| L'aspetto 
futuristico-tecnologico portato all'ec¬ 
cesso risulta comunque gradevole 
con il co¬ 
lor verde 
acqua tra¬ 
slucido ed 
il beige 
trasparen¬ 
te che ne 
fa intrave¬ 
dere i componenti interni. Caratteristi¬ 
che tecniche molto interessanti: com¬ 
patibilità standard Itu H.324, 30 foto¬ 
grammi al secondo, risoluzioni da 
480x640 pixel a 1024x768. 

Ovviamente collegabile a porta Usb 
ha la capacità di scattare anche imma¬ 


gini fisse come una normale macchina 
fotografica grazie ad un bottone pre¬ 
sente sulla parte superiore della tele¬ 
camera. Il prezzo è comunque conte¬ 
nuto essendo stato posizionato attor¬ 
no alle 140.000 lire iva compresa. 

Anche Philiphs (http://www.phiH- 
ps.com) punta molto sulla qualità nei 

suoi prodot¬ 
ti. Nel set¬ 
tore digital- 
video ha in 
distribuzio¬ 
ne la fami¬ 
glia delle 
webcam 
"Pca" che 
comprende 
tre modelli 
che si diffe¬ 
renziano per connessione (Usb o paral¬ 
lela) luminosità e audio. La Pca635Vc 
si connette alla porta stampante ed ha 
una luminosità di 10-100.000 lux; au¬ 
dio analogico e risoluzione massima 
512x582 pixel. 

Prezzo attorno alle 250.000 lire. I 
modelli Usb sono contraddistinti dalle 
sigle Pca645Vc e Pca655Vc; la prima 
ha una luminosità di 30-50.000 lux e la 
seconda 30-150.000. Risoluzioni diver¬ 
se con 512x582 per il primo modello e 
fino a 640x480 per il più potente. In 
entrambi i casi l'audio è digitale. Pro¬ 
dotti professionali per gli utiliz¬ 
zi più disparati. 

I software di gestione 
sono però scritti solo per 
piattaforme Windows. Si 
\ possono acquistare dalle 
_ 133.000 lire in sù. 

Non certo alla porta¬ 
ta di tutti è invec e la "Teleeye Isdn" di 
Cofax telematica |(http://www.cofax.it)1 
la webcam è dotata anche di un di¬ 
splay Lcd da 5,4 pollici ed è compatibi¬ 
le con lo standard H.320. 

Si tratta di uno strumento professio¬ 
nale nato appositamente per la video- 
conferenza che si può interfacciare ad 

un moni¬ 
tor Pc o 
televiso¬ 
re. E' 
possibile 
connette¬ 
re due te¬ 
lecamere 

supplementari e una cassa acustica 
tramite l’ingresso audio permettendo, 
cosi, di lavorare senza la cornetta te¬ 
lefonica Il prezzo, ovviamente, non è 
proprio a buon mercato: 2.200.000 li¬ 
re. La qualità, si sà, si paga! 

MB 


CREATIVEcCOM 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


101 



















di Franco Paiamaro 



NAAC Image 3D 


La workstation grafica che abbiamo 
ricevuto in prova questo mese è prodot¬ 
ta da NAAC Technology S.p.A . si tratta 
di un biprocessore Pentium III a 667 
MHz ed è la prima macchina da noi te¬ 
stata ad utilizzare le nuove RDRAM 
Rambus PC800. 

La macchina è corredata di un ottimo 
monitor LG da 21 pollici e da una coppia 
di diffusori acustici ultrapiatti di produ¬ 
zione Guillemot; completano la dotazio¬ 
ne una tastiera, un mouse e tutti i CD- 
Rom con i driver ed i manuali dei vari 
elementi componenti la workstation. 


La macchina 

Estratta, con una certa fatica, la mac¬ 
china dal suo imballo, ci si rende conto 
immediatamente di avere a che fare 
con un computer "serio"; il mobile a 
prima vista sembra quello di un server, 
impressione rafforzata una volta aperta 
la macchina la presenza di un cestello 


porta dischi interno da ben cinque di¬ 
spositivi, la disponibilità di altri quattro 
vani da 5.25 accessibili dall'esterno e 
un alimentatore da ben 300 W reali non 
lasciano molti dubbi 

Ben venga, comunque, questa dispo¬ 
nibilità di spazio e flessibilità di espan¬ 
sione; raramente i pc dedicati alla grafi¬ 
ca sono cosi sovradimensionati. 

Il sistema operativo installato è il 
nuovo Windows 2000 di Microsoft, nel¬ 
la versione Professional; sul CD 
"NAAC" è anche presente una versio¬ 
ne "full" di Norton Antivirus e una sele¬ 
zione di alcuni altri software in versione 
Trial. 


Come va 

Abbiamo provato ad installare una 
serie di applicativi specifici per la grafi¬ 
ca, il CAD e il fotoritocco, per saggiare 
le prestazioni e le potenzialità di questa 
macchina. 


Adobe Photoshop. CorelDraw. think- 
design. la suite per la produttività perso¬ 
nale di Microsoft. Office 2000, e alcuni 
benchmark commerciali, sia specifici 
per la grafica e le prestazioni del disco 
rigido, sia sintetici. 

Le prestazioni sono elevatissime per 
quanto riguarda il sottoinsieme disco ri¬ 
gido/controller SCSI e memoria/CPU, 
ma potrebbero essere migliori dal punto 
di vista della grafica: nella visualizzazio¬ 
ne di modelli meccanici molto comples¬ 
si (oltre 50 Mbyte), il motore geometri¬ 
co dell'acceleratore grafico tende a ral¬ 
lentare. con vistosi scatti. 

Questo è. forse, l'unico punto debole 
della macchina; d'altronde, al momento 
in cui scriviamo, i driver grafici sono an¬ 
cora in versione beta, per questo è ra¬ 
gionevole supporre un significativo au¬ 
mento delle prestazioni quando saranno 
disponibili i driver per Windows 2000 in 
versione definitiva. 

Per pura curiosità, vista la destinazio¬ 
ne d'uso senz'altro poco ludica, abbia- 


102 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 



















NAAC Image 3D 




NAAC Image 3D 


Produttore e distributore 

NAAC Technology SpA 
Tel 0426/804411 


Prezzi al pubblico UVA esclu'-oi 


NAAC Image 30. con duo processori Pentium 
III a 66? MH/ o 256 Kbyte cacho L2 ciascuno, 
disco ngido da 9 Gbyte LVD a 10K giri, con¬ 
troller SCSI Ulìral60. CD-Rom 48». 266 Mby¬ 
te di RAM Rambus PC800. acceleratore grafi¬ 
co Elsa Giona II e Windows 2000 Professional 
Uo 7 980 000 


Monitor LG 221U. CRT FST Dark Invai, d.ago 
naie 21 *, con Hub USB, sensore luminosità 
ambientale e risolutone massima 2048x1596 
a 70 H z Lire 1 795 000 


Dilfuson acustici Lire 59.000 


mo installato anche la versione 2000 
del benchmark sintetico 3Dmark di Ma- 
dOnion. 

I risultati sono abbastanza buoni 
(com'era logico aspettarsi da una mac¬ 
china per uso grafico): un valore di 
3992 3Dmarks non è assolutamente da 
sottovalutare, anche se onestamente 


Lato sinistro della 
macchina, privo 
del pannello late¬ 
rale di chiusura 
l’accessibilità è 
ottima, tutti cavi 
sono ordinata- 
mente riposti e 
fissati in modo da 
non ostruire il 
passaggio per un 
eventuale aggior¬ 
namento o manu¬ 
tenzione dei 
componenti inter¬ 
ni La realizzazio¬ 
ne del mobile è 
molto curata, con 
materiali di buona 
qualità, anche se 
le lamiere sono 
un poco raglienti 
In alto, sulla M/B, 
si possono vede¬ 
re i due proces¬ 
sori Pentium III. 
subito sotto, di 
un bel blu, si no¬ 
tano le due 
RIMM Rambus 
da 128 Mbyte 
ciascuna II gros¬ 
so cavo Fiat, di 
colore arancione, 
sulla sinistra, è il 
cavo Ultrai 60 
SCSI del control¬ 
ler Adaptec 


Solita vista del frontale della workstation NAAC 
squadrato, massiccio, professionale.. 

Notare la fila di LEO sorto il floppy, indicano l'atti¬ 
vità dei singoli dischi rigidi eventualmente installati 
le tradiscono la provenienza Server del cabinet). 


Retro dell'Imago 3D la posizione e la quantità di 
connettori è quella solita di tutti i pc costruiti se¬ 
guendo le specifiche ATX. 

Si noti la dimensione delle griglie di aerazione, 
quella superiore serve a raffreddare i dischi rigidi, 
mentre quella inferiore (sprovvista di ventola di raf¬ 
freddamentoI. servirebbe per il raffreddamento dei 
processori Xeon qualora fossero utilizzali 


il particolare sistema di fissaggio dei dispositivi da 
5.25. con questo sistema 6 possibile rendere facil¬ 
mente estraibile qualsiasi lettore CD-Rom, DVD o 
masterizzatore 


inferiore alle aspettative 

Il Dual Processing è utilizzato solo di 
rado, visto che il supporto per lo SMP 
non è molto diffuso (è presente sola¬ 
mente in alcuni moduli di Photoshop ed 
in qualche programma di rendering di 
alto livello, ci vengono in mente Maya e 
3Dstudio Max), perciò consigliamo di 

103 



























NAAC Image 3D 



Le due RIMM Rambus PC800 da 128 Mbyte cia¬ 
scuna, di produzione LG; molto scenografiche, an¬ 
che grazie alla copertura di alluminio anodizzato di 
un bel blu cobalto, con funzione di dissipazione ter¬ 
mica e schermatura dei chip di silicio 


acquistare la macchina con un solo pro¬ 
cessore e di considerare l'eventuale ag¬ 
giornamento a due CPU solo dopo es¬ 
sersi accertati che gli applicativi con cui 
s'intende lavorare siano in grado di trar¬ 
re beneficio dallo SMP. 

Nel frattempo, si potrebbe investire 
in RAM, visto che non basta mai... 



Particolare della bella scheda acceleratrice grafica, l'Elsa Giona II, basata sul chip Quadro di nVidia, la sche¬ 
da implementa 64 Mbyte di SDRAM 


Conclusioni 

Questa macchina è fortemente otti¬ 
mizzata per la grafica, per cui, trattan¬ 
dosi di un segmento piuttosto verticale, 
è opportuno fare qualche considerazio¬ 
ne. 

Le prestazioni dell’acceleratore grafi¬ 
co, relativamente poco entusiasmanti 
rispetto a quanto ci aspettavamo, sono 
dovute esclusivamente alla mancanza 
di un driver definitivo per Windows 
2000 . 

E' molto probabile che, per quando 
leggerete queste righe. Elsa avrà rila¬ 
sciato il driver per Windows 2000, risol¬ 


vendo cosi l'unico neo emerso in que¬ 
sta prova. 

Il prezzo potrebbe sembrare molto 
alto; va però considerato in relazione al¬ 
le prestazioni rilevate, davvero eccellen¬ 
ti, e aH'implementazione di componenti 
di prima qualità e di costo molto eleva¬ 
to all'origine (solo di memoria RIMM 
sfioriamo i tre milioni di lire!). 

Per finire, il prezzo è anche giustifica¬ 
to dall'utilizzo di un mobile da server, di 
costo e qualità nettamente superiore a 
quello di un comune pc, come quelli 
normalmente utilizzati da altri assem¬ 
blatori di macchine "grafiche". 

MS 


Qualche dettaglio tecnico... 


Il NAAC Image 3D è un computer ottimizzato per la grafica e il 
CAD, basato su mainboard Asus, implementante il chipset Intel 820 
e supportante lo SMP (Symmetrical Multi Processing) a due proces¬ 
sori; le CPU installate sono due Pentium III a 667 MHz, con 256 Kby- 
te di cache L2 full-speed su die per ciascuna. 

La M/B ha tre slot RIMM a disposizione, di cui due occupati da 
due moduli RDRAM da 128 Mbyte ciascuno per 256 Mbyte totali e il 
terzo dal modulo pass-thru. 

I moduli sono di produzione LG e sono certificati PC800 (questo 
tipo di memoria è piuttosto rara, difatti solo due moduli erano dispo¬ 
nibili alla stesura di quest'articolo); i chip sono coperti da una scher¬ 
matura di alluminio, che effettua anche la funzione di dissipatore di 
calore. 

La workstation implementa un controller SCSI Adaptec 29160, 
con bus PCI a 64 bit (la scheda madre non supporta questa moda¬ 
lità, per cui l’interfaccia SCSI comunica su un bus a 32 bit). 

Questo controller consente di collegare fino a 15 dispositivi SCSI, 
ed implementa il protocollo LVD (differenziale a basso voltaggio) Ul¬ 
tra 160, compatibile anche con le precedenti versioni a 40 Mbyte/s 
(SCSI2UW) e 80 Mbyte/s (SCSI Ultra2W). 

II disco rigido è un eccellente Quantum Atlas 10K Ultrai 60 da 9.1 
Gbyte, con regime di rotazione di 10000 giri/m, collegato al control¬ 
ler Adaptec 29160; il disco rigido implementa tre piatti e sei testine, 
una cache di 2 Mbyte e Quantum dichiara un seek time di 5 ms. 

Il CD-Rom è dotato di interfaccia EIDE e Buffer di 128 Kbyte. sup¬ 
porta una velocità massima di lettura pari a 48X (equivalenti a circa 
7.200 Kbyte/s), con un tempo medio di accesso di 75 ms. 

Il monitor LG 221U da 21 pollici di diagonale implementa un otti¬ 


mo tubo FST con Dark Invar Mask; il dot pitch dichiarato è di 0,26 
mm verticale, 0,22 mm orizzontale. Supporta risoluzioni fino a 
2048x1596, con 70 Hz di refresh; la risoluzione consigliata è di 
1600x1200 a 90 Hz di refresh. 

Il monitor è dotato di sensore di luminosità ambientale ("digitai 
eye"), per la calibrazione semiautomatica dei valori di luminosità e 
contrasto. 

L'interfaccia grafica è l'eccellente Elsa Gloria II. dotata di 64 Mby¬ 
te di memoria video SDRAM; il chipset utilizzato è il Quadro di nVidia 
(è la versione "prò" del GeForce 256), con RAMDAC da 350 MHz. 

Quest'acceleratore grafico arriva a risoluzioni di 2048x1536 pixel 
in 3D, con TrueColor e doublé buffermg, a ben 85 Hz di refresh 

Strutturalmente il cabinet è abbastanza interessante: si tratta di un 
full-tower ATX, con un alimentatore da 300 watt, molto ampio e con 
la possibilità di ospitare fino a quattro dispositivi (come masterizzatori, 
lettori DVD e CD-Rom o unità di backup) da 5,25, accessibili dal fron¬ 
tale e fino a cinque dischi rigidi da 3,5 interni, più due vani da 3,5 (uno 
occupato dal drive floppy), sempre accessibile frontalmente. 

Il cabinet è compatibile sia con le schede madri Sloti, sia con le 
M/B Slot2 per Pentium III Xeon; sono presenti, infatti, quattro fori fi¬ 
lettati sulla base della piastra portaM/B, che servono a vincolare la 
struttura di bloccaggio dei processori, troppo pesanti per essere so¬ 
stenuti dalla vetronite della scheda madre. 

L'accessibilità è molto agevolata dalle dimensioni del cabinet; ri¬ 
sulta particolarmente semplice agire sulla scheda madre, per manu¬ 
tenzione o aggiornamento del sistema. 

La filatura è molto curata, con i cavi correttamente raccolti e fis¬ 
sati in modo da non essere d'impiccio. 


104 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 













Siamo pronti. 

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di Aldo Ascenti 





Computer Union 
Entry Pili 600 


Con l'avvento del nuovo chipset 810 
dì Intel, cominciano ad apparire, sul 
mercato dei PC entry-level. configura¬ 
zioni dal rapporto prezzo prestazioni 
davvero interessante. 

Originariamente destinato ad equi¬ 
paggiare efficacemente le più economi¬ 
che macchine Celeron, 1*810 avrebbe 
dovuto rappresentare il cuore di sistemi 
per l'office automation molto compatti 
e integrati, grazie alle comode ma non 
particolarmente brillanti interfacce video 
e audio "immerse" nella scheda madre 
e alla conseguente limitazione dei costi. 

Ciò che è cambiato è la rapida diffu¬ 
sione di processori Pentium III Copper- 
mine, anche a frequenze piuttosto ele¬ 
vate, su socket 370 e a prezzi contenu¬ 
ti, che ha stimolato i produttori di PC as¬ 


semblati a rendere disponibili modelli 
che integrano, con apparente illogicità, 
la più costosa CPU Intel con il più eco¬ 
nomico dei chipset. 

Le macchine, cosi carrozzate, trova¬ 
no un particolare equilibrio sfruttando la 
potenza del nuovo processore per sop¬ 
perire ai limiti del sottosistema grafico e 
mirano a conquistare un’utenza dome¬ 
stica sempre più esigente in termini di 
affidabilità e integrazione e spesso 
maggiormente attirata dal tipo e dalla 
frequenza della CPU che dalle altre ca¬ 
ratteristiche del sistema. 

E' questo il caso dell'offerta Compu¬ 
ter Union oggetto di questa prova, uno 
strumento completo e con notevoli pre¬ 
stazioni ad un prezzo che stupisce e 
che cercheremo di giustificare. 


La configurazione 

Il robusto case dal design compatto 
e originale è quello classico dei Super 
Union di fascia bassa, caratterizzato da 
una bombatura frontale e dalla depres¬ 
sione a mezzaluna che ospita il lettore 
di floppy. Si tratta di un mim-tower di di¬ 
mensioni abbastanza contenute, senza 
sporgenze, con una struttura notevol¬ 
mente rigida e pesante, dotato di una 
buona accessibilità, grazie ai pannelli 
destro, sinistro e superiore asportabili 
con una sola vite ciascuno Ad ogni mo¬ 
do basta affacciarsi sull'interno, ordina¬ 
to e composto, per capire che il siste¬ 
ma non è progettato per subire molti in¬ 
terventi di espansione. Tanto per co¬ 
minciare il compatto alimentatore, di 


106 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 












Enface Elhane 9820 




Computer Union Entry Pili 600 


Produttore e distributore: 

Video Compulsi S p A 
Via Amonelli, 36 
10093 Collegno (TO) 

Tel. 011.403.48.28 
Fax 011 403.33 25 
www videocomputet.it 


Prezzo Indicativo IVA compresa) 

Union Entry Pili 600 

CPU Pili Coppermine 600 MHz. 64 MB. 10.2 
GB HDD, CD ROM 52x, Modem 56K 

Lue 1 799 000 

Con monitor 15" Lire 2.099 000 


qualità costruttiva un po' incerta, eroga 
un massimo di 150 W, insufficienti per 
fornire energia a molte periferiche ag¬ 
giuntive, in più, all'ampio spazio inutiliz¬ 
zato non corrisponde un adeguato sup¬ 
porto agli upgrade, poiché gli slot PCI 
disponibili sono soltanto tre, e i vani per 
le memorie di massa che si affacciano 
sul frontale sono due da 5 e 1/4. di cui 
uno occupato dal CD-ROM 52X, e uno 
solo da 3,5 pollici, senza contare l'appo¬ 
sito spazio per il floppy da 1,44 ricavato 
nell'estetica del frontale. Inoltre gli al¬ 
loggiamenti liberi sono protetti da un 
coperchio in plastica sul davanti e uno 
in metallo all'Interno, che vanno spezza¬ 
ti nei punti di giunzione per aggiungere 
periferiche. 

Naturalmente il chipset 810 offre già 
tutto il necessario per il buon funziona¬ 
mento del sistema, ovvero i sottosiste- 
mi audio e video con le relative uscite 
ed ingressi Inoltre, la configurazione in 
prova è arricchita da una schedina 
soft modem da 56Kbps montata 
sul connettore AMR della scheda 
madre, limitando, quindi, il più 
possibile II bisogno di ricorrere a 
schede di espansione di terze par¬ 
ti. 

Il Pentium III Coppermine su 
socket 370, sormontato da uno 
spesso dissipatore con ventola in¬ 
tegrata, sembra meno imponente 
privo del voluminoso involucro del¬ 
la versione su Slot 1, ma non biso¬ 
gna farsi ingannare dalle apparen¬ 
ze: questa CPU viaggia con un 
front side bus a 100 MHz ed un 
fattore di moltiplicazione 6, rag¬ 
giungendo quindi la ragguardevole 
velocità di 600 MHz. Una potenza 
di calcolo notevole, aiutata dalla 
cache interna ridotta a 256 Kbyte 
ma funzionante alla stessa eleva¬ 
tissima frequenza della CPU. La 
memoria disponibile ammonta a 


Il case si rivela piuttosto robusto, ma lamenta qual¬ 
che difetto nell'ergonomia del lettore di floppy e 
nella qualità degli stampaggi delle parti in plastica 


64 Mbyte, montati su uno dei due zoc¬ 
coli DIMM presenti sulla scheda ma¬ 
dre: una quantità ragionevole per la 
maggior parte delle applicazioni, ma li¬ 
mitata dalla necessità di destinare al¬ 
meno un Mbyte alle esigenze di gestio¬ 
ne del chipset. 

Completano la dotazione un hard di¬ 
sk Samsung UDMA-66 da 10 Gbyte. 
un'eccellente tastiera con poggiapolsi e 


Osservando le uscite si notano i connettori telefonici 
della scheda soft-modem a 56K e la seconda seriale 
Manca del lutto la presa di alimentazione del moni¬ 
tor, a causa della potenza limitata dell'alimentatore. 

tasti scorciatoia per il Web e lo sleep 
mode, un economico mouse completo 
di scroller, un paio di cassettine acusti¬ 
che di qualità accettabile ed il CD di 
Windows 98 Second Edition. 

Il monitor inviatoci come parte 
dell'offerta è un anonimo 15 pollici, 
molto completo per quanto riguarda le 
funzioni dell'OSD ma piuttosto limitato 
in termini di qualità visiva, deformazio- 


Molto valida la ta¬ 
stiera in dotazione, prodot¬ 
ta da Btc, che, oltre ad una buona 
qualità di battuta, olire il supporto per i 
polsi e tre pulsanti scorciatoia per il browser, 
la posta elettronica e lo sleep mode. 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


107 































Enface Ethane 9820 


ne ai bordi ed efficienza nelle fasi di ac¬ 


censione, spegnimento e cambio di ri¬ 
soluzione, pertanto sarebbe consigliabi¬ 
le sostituirlo, al momento dell’acquisto, 
con un modello di qualità più elevata. 



2380 3DMarks 

M79 CPU 3DMarks 


n 1 


La discrepanza ira il CPU mark e il 
3DMark mene in evidenza alcuni limili 
del sortosisiema grafico integrato. I ri¬ 
sultati complessivi rimangono comun¬ 
que piuttosto buoni 





La prova 

L’assemblaggio di questo Computer 
Union è risultato abbastanza soddisfa¬ 
cente, con cablaggi interni correttamen¬ 
te raccolti da fascette di plastica e me¬ 
morie di massa ben ferme nel loro al¬ 
loggiamento, Qualche pecca è ravvisa¬ 
bile nel frontale, che rivela alcune irre¬ 
golarità nello stampaggio delle parti più 
piccole e fastidiosi difetti di inserimento 
dei floppy, che la forma della fessura 
rende difficoltoso accompagnare fino in 
fondo con le dita. Il drive per CD-ROM 
fornito si è rivelato tra i più veloci sul 
mercato nella lettura sequenziale, ma 
non offre grandi spunti nei passaggi di 
traccia. Buono anche il tempo necessa¬ 
rio per raggiungere il massimo regime 
di rotazione, mentre lascia un po' a de¬ 
siderare l'apparente fragilità del casset¬ 
to motorizzato, troppo sensibile, quan¬ 
do aperto, alle sollecitazioni verticali 

Molto valida la tastiera, prodotta da 
Btc, realizzata con plastiche di qualità in 
un gradevole color panna, dotata di in¬ 
clinazione regolabile, ingombri contenu¬ 
ti e un buon tocco dei tasti comodi e 
precisi. 


Quanto alle prestazioni, questo Entry 
PC ha dato risultati piuttosto buoni. Co¬ 
me prevedibile il processore è notevol¬ 
mente veloce, mentre il collo di botti¬ 
glia del sistema sono le prestazioni gra¬ 
fiche, comunque inferiori alla maggior 
parte delle schede su AGP attualmente 
in commercio Anche il sistema grafico 
del chipset 810 sfrutta internamente le 
caratteristiche del bus AGP. ma scelte 
di progetto, probabilmente legate al po¬ 
sizionamento sul mercato, hanno porta¬ 
to all’eliminazione del connettore, im¬ 
pedendo cosi un efficace upgrade, che 
rimane possibile solo impiegando una 
scheda grafica PCI 

Va detto che i nostri timori di vedere 
il sistema non reggere i videogiochi 
dell’ultima generazione sono stati 
smentiti dai fatti: in effetti, pur con 
qualche limitazione nella qualità e nella 
risoluzione, giochi come Drakan e Roll- 
cage girano egregiamente, poiché il 
Pentium III arriva dove non riesce il 
chip grafico. 

Ad ogni modo il punteggio raggiunto 
con 3DMark99 non è elevatissimo, 
mentre non è stato possibile conclude¬ 
re i test della ver¬ 
sione 2000, pro¬ 
babilmente per 
problemi legati 
all'area di memo¬ 
ria condivisa. 

Una segnala¬ 
zione speciale va 
invece all’hard 
disk, prodotto da 
Samsung e in¬ 
stallato su uno 
dei due canali 
del controller 
UDMA-66 pre¬ 
senti sulla 
motherboard Si 
tratta di un'unità 
particolarmente 


L interno e ordinato 
ma lo spazio vuoto e 
m gran parte inutiliz¬ 
zato L espandibiina 
™ è limitata dalle capa¬ 
cità della scheda mi- 
croATX e dal numero 
di vani liberi per le 
memone di massa 


fc =1 


veloce, che fa registrare un 
eccellente transfer rate e un 
valido sfruttamento del nuovo standard 
per i dischi EIDE 

Il sistema audio, per quanto sia co¬ 
munque possibile effettuarne l’upgra- 
de, si è dimostrato perfettamente all'al¬ 
tezza degli usi più comuni, senza far 
sentire la mancanza di qualcosa di più 
sofisticato. 

In sostanza, le prestazioni migliori si 
ottengono con i programmi di office au- 
tomation, dove disco fisso e processo¬ 
re hanno un ruolo determinante In que¬ 
ste condizioni di utilizzo la configurazio¬ 
ne si è rivelata anche molto stabile, 
senza errori o conflitti di sorta. 


Conclusioni 

Questo sistema di Computer Union 
ha il grande pregio di mettere a disposi¬ 
zione di tutti un processore allo stato 
dell'arte e riesce comunque ad essere 
una macchina piuttosto equilibrata, in 
grado di far girare, senza rallentamenti, 
praticamente tutto il software in com¬ 
mercio per l'utenza domestica. Certo, i 
giochi piu esigenti non avranno proprio 
tutte le caratteristiche di visualizzazione 
ottenibili con una scheda grafica specia¬ 
lizzata, ma il più delle volte il gap non e 
nemmeno percepibile. Non si tratta, co¬ 
munque, della configurazione giusta 
per usi professionali che esulino dalle 
mere elaborazioni SONO, ma il chipset 
810 ha dimostrato comunque di poter 
andare al di là delle aspettative. 

Anche l'idea di una macchina cosi in¬ 
tegrata e compatta appare corretta- 
mente indirizzata verso le esigenze di 
semplificazione di chi si approccia per 
la prima volta al personal computer, ma 
i limiti all'espandibilità andrebbero bilan¬ 
ciati con un più spinto contenimento 
degli ingombri, facilmente ottenibile 
sfruttando adeguatamente il formato 
microATX della scheda madre. Nel co¬ 
sto. comunque contenuto, sarebbe sta¬ 
to meglio far rientrare anche un po' di 
software applicativo che. se preinstalla- 
to, avrebbe addolcito le difficoltà iniziali 
dei neofiti, mentre si apprezza la garan¬ 
zia di un anno a domicilio, che però non 
comprende le parti meccaniche in mo¬ 
vimento, quali le memorie di massa e i 
dispositivi di input 

«S 


108 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


























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0. 
















di Franco Paiamaro 



think3 thinkdesign 4.0 


"3D for thè masses" che. tradotto 
non proprio letteralmente, significa: il 
3D per tutti, ovunque. Questo è il mot¬ 
to di think3, una società statunitense, 
con sede a Santa Clara (California) ma 
con oltre il 50% a capitale italiano, co¬ 
me è italiana la gestione e tutta la parte 
di progettazione e realizzazione del 
software. 

La frase con cui apriamo quest’arti¬ 
colo è molto significativa: si riferisce al¬ 
la semplicità di utilizzo del software 
stesso e alla possibilità, data a chiunque 
ne senta la necessità, di accedere ad un 
software di progettazione M/CAD (Me- 
chanical/Computer Aided Design) ad un 
costo iniziale e di gestione abbordabilis¬ 
simo. 

Il software in questione è thinkdesi¬ 
gn, provato assieme al modulo di ren- 
derizzazione fotorealistica thinkreal e al 
gioco/tutorial "thè monkeywrench con- 
spiracy". 


Partiamo da quest'ultimo: utilizzare 
un gioco come tutonal per insegnare il 
corretto uso del software di progetta¬ 
zione e modellazione tridimensionale, 
non solo è originale, ma anche molto 
efficace: dopo un paio di giorni siamo 
perfettamente in grado di muoverci 
all'interno dell'applicativo senza diffi¬ 
coltà, e dopo una settimana possiamo 
cominciare ad essere realmente produt¬ 
tivi. 

Il gioco in questione, tra l’altro, è an¬ 
che abbastanza giocabile e godibile: è 
uno sparatutto sul genere di Doom, con 
un motore grafico che ricorda molto il 
classico Duke Nukem 3D. 

Senza dimenticarci che si tratta sem¬ 
pre di un tutoria), quindi con lo scopo di 
insegnare le basi della modellazione 
(non esistono i Cheats qui.,.); per que¬ 
sto. la giuria del 32mo Premio SMAU 
Industriai Design ha deciso di premiarlo 
durante l'esposizione SMAU del 1999. 


Il gioco "thè monkeywrench conspi- 
racy" può essere richiesto gratuitamen¬ 
te da think3 e comprende una versione 
completa del software di modellazione, 
con inibite le sole funzionalità di salva¬ 
taggio e di drag&drop. 


Le caratteristiche 

thinkdesign è un programma che in¬ 
troduce molte innovazioni sostanziali, 
oseremmo dire rivoluzionarie, nel mon¬ 
do della progettazione, del product desi¬ 
gn e del CAD meccanico. 

Per primo, il kernel mono-ambiente, 
che consente di effettuare tutte le ope¬ 
razioni di modellazione e progettazione, 
sìa 2D, sia 3D, all'interno di una singola 
finestra del medesimo applicativo e di 
mischiare elementi e primitive bi e tridi¬ 
mensionali all'interno dello stesso dise¬ 
gno, con un semplice drag and drop. 


110 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 









think3 thinkdesign 4.0 




L'interfaccia utente del 
software all'avvio sem¬ 
plicissima, può essere 
facilmente configurata 
in modo da assomiglia¬ 
re alla GUI di AutoCAD 


00 - • • r • vn oo r fi a .• - 

• •-Itati 06 


E', infatti, possibile, ad esempio, in¬ 
tegrare un disegno completo di Auto¬ 
CAD all'interno del proprio progetto, 
per riferimento e 
confronto, ma è an¬ 
che possibile modi¬ 
ficare il disegno 2D 
o utilizzarne la geo¬ 
metria come base 
per la realizzazione 
di modelli 3D. 

Questa funzione 
è più importante di 
quanto si pensi, in 
quanto diventa 
molto semplice la 
migrazione da un 
precedente siste¬ 
ma di CAD; se que¬ 
sto sistema è Auto¬ 
CAD, è ancora più 
semplice, vista la 
possibilità di impo¬ 
stare il desktop con 
la GUI (Graphic 
User Interface) della release 14 di Auto¬ 
CAD 

Le funzionalità di "drafting" (disegno 
bidimensionale) di thinkdesign sono co¬ 
munque notevoli: è possibile realizzare 
eccellenti disegni 2D quotati con viste, 
sezioni, assonometrie e viste prospetti¬ 
che da modelli 3D con pochi colpi di 
mouse; è inoltre possibile creare com¬ 
pleti disegni 2D tradizionali, avvalendosi 
degli strumenti layout di thinkdesign. 

Una caratteristica molto interessante 
è il "bi-directionally associative drawing 
layout": una volta creato il modello 3D 
e derivato da questo il disegno 2D, se 
si edita o modifica il modello 3D, anche 
il disegno (con tutte le varie viste, le 
quote, le note, ecc.) si aggiorna auto¬ 
maticamente. 

Il programma mette a disposizione 
una gran quantità di potenti tool di mo¬ 
dellazione, alcuni dei quali sono diretta- 
mente paragonabili a quelli disponibili in 


pacchetti di ben altro costo (AliaslWa- 
vefront. Pro/E o Catta, tanto per fare 
qualche nome) 

Uno di questi, il "freeform surfacing 
functionality". consente di realizzare 
complesse superfici a forma libera, che 
possono essere razionalizzate, control¬ 
late e ingegnerizzate con semplicità 
sorprendente. 

Progettare un condotto di scarico di 
un motore di Formula Uno è un po' più 
alla nostra portata . 

Come già accennato, moltissime 
modalità di modellazione sono disponi¬ 
bili; primitive 2 e 3D, superfici rigate, 
tese, proporzionali, Nurbs (Non Uniform 
Rational B-Spline)... ma lo spazio è ti¬ 
ranno e non vogliamo certo far diventa¬ 
re quest’articolo uno sterile elenco di 
caratteristiche! 

E. a proposito di elenchi, un modulo 
di thinkdesign che sarà senz'altro ap¬ 
prezzato dagli utenti è thìnkparts: un ar- 


L’installazione 

Il software thinkdesign è consegnato 
all'utente in una poverissima scatoletta 
di cartoncino rosso, contenente due 
CD-ROM: il programma vero e proprio 
e il gioco/tutorial "thè monkeywrench 
conspiracy". 

Nessun manuale, confezione o fo¬ 
glietto illustrativo: quasi a sottolineare il 
carattere "proletario" (scatoletta ros¬ 
sa?...) insito nel motto "il 3D alle mas¬ 
se". ed il fatto che il software non si 
compra, ma si "affitta". 

Il prodotto s'installa con molta sem¬ 
plicità, inserito il CD-ROM nel lettore, 
parte automaticamente la procedura di 
installazione. 

Il programma di installazione richiede 
alcune semplici impostazioni, comun¬ 
que modificabili una volta installato il 
prodotto; il programma occupa circa 
270 Mbyte sul disco rigido 

thinkdesign è compatibile con Win¬ 
dows 98, NT e 2000 Professional; si in¬ 
tegra con Office e non necessita di al¬ 
cuna chiave hardware: per la registra¬ 
zione è necessario richiedere un nume- 


zi complesso particolare 
meccanico che abbia¬ 
mo scelto e un gancio 
pneumatico per una 
sponda idraulica da ca¬ 
mion La rotazione, tra¬ 
slazione e zoom di que¬ 
sto assieme già comin¬ 
cia ad essere abbastan¬ 
za impegnativo, per 
macchine dotate di po¬ 
ca RAM 

L'interfaccia utente è 
stara impostata in mo¬ 
dalità avanzata, visualiz¬ 
zando molte più barre 
degli strumenti 


chivio di parti pre¬ 
modellate (pensia¬ 
molo come una 
collezione di di¬ 
parti. che possono 
essere facilmente 
richiamate e inte¬ 
grate nel proprio 
progetto. 

Oltre ad essere 
opzionalmente di¬ 
sponibile una di¬ 
screta quantità di 
archivi già realiz¬ 
zati. è possibile in¬ 
tegrare gli archivi 
già esistenti con 
oggetti e modelli 
creati in proprio o 
creare nuovi archi¬ 
vi con molta faci¬ 
lità. 


thinkdesign 4.0 

Produttore e distributore: 

think3 

Via Ronzani, 7/79 

40033 Casalecchio di Reno IBOI 

numero verde: 800 752944 

www Ihmk3.it 

e-mail infoOthink3.com 

Costo della licenza d'uso per un anno 

IIVA esclusa, include due aggiornamenti) 

thinkdesign 4 0 L 4.950.000 

thinkreal L 950 000 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


111 






























think3 Ihinkdesign 4.0 




La finestra di impostatone delle preferenze e della 
configurazione di thmkdesign molto simile come 
impostazione a quella di altri programmi CAD. ri¬ 
sulta molto semplice e relativamente intuitiva 


è desiderabile quando si effettua 
il rendering fotorealistico con il 
programma thmkreal opzionale o 
quando si manipolano assem¬ 
blaggi o oggetti complessi (da 
30/40 Mbyte). 

Effettuato l'avvio del softwa¬ 
re. si rimane abbastanza perples¬ 
si di fronte all'interfaccia grafica 
piuttosto semplice, dotata di po¬ 
che icone e ancor meno menu: è 
invece uno dei punti di forza del 
pacchetto, perché consente di 
essere immediatamente produt¬ 
tivi senza essere sommersi da 
valanghe di icone e menu dal si¬ 
gnificato, per il neofita, abbastan¬ 
za criptico e fumoso 
La GUI è completamente per¬ 
sonalizzabile, tanto che è fornito un ap¬ 
posito modulo (il GUI Editor, appunto) 
per potersi creare un ambiente di lavo¬ 


ro di abilitazione direttamente a think3. 
valido esclusivamente per la macchina 
su cui è stato installato il software 


Come va 

Abbiamo provato thmkdesign su una 
workstation grafica dedicata, con dual 
processing: la NAAC Image 3D, in pro¬ 
va su questo stesso numero. 

Questa macchina utilizza due proces¬ 
sori Pentium III a 667 MHz. 256 Mbyte 
di RDRAM Rambus, un velocissimo di¬ 
sco rigido Ultrai60 SCSI a 10.000 gin di 
produzione Quantum e un’eccellente 
interfaccia grafica, la Elsa Gloria II 

La workstation NAAC è basata su 
Windows 2000 Professional; su questa 
piattaforma, thmkdesign non ha fatto 
una piega, dimostrando un livello di 
compatibilità eccellente. 

Per testare la compatibilità del pro¬ 
gramma anche con le macchine un po¬ 
co più datate, abbiamo anche provato 
ad installare thmkdesign su di un com¬ 
puter Pentium II a 350 MHz. con acce¬ 
leratore grafico Accelgraphics MXPro e 
128 Mbyte di RAM. i risultati sono stati 
comunque ottimi, limitati solo dalla 
quantità di RAM presente, dimostrando 
che non sempre è necessario avere 
macchine stratosferiche per lavorare 
decentemente. 

thinkdesign ha, infatti, bisogno di 
macchine con molta RAM e con l'inter¬ 
faccia grafica e disco rigido abbastanza 
veloci; il processore può anche non es¬ 
sere molto potente, tanto che è possi¬ 
bilissimo installare thinkdesign su di un 
portatile dotato di sufficiente RAM. 

La maggiore potenza del processore 


Un esempio di come 
sia possibile far coesi¬ 
stere oggetti 3D e 20 
contemporaneamente 
nello stesso ~spazio di¬ 
segnoil disegno 2D 
completo, un DWG di 
AutoCAD è compieta- 
mente editablle e si 
comporta come se si la¬ 
vorasse con un CAD 
2D; allo stesso tempo, 
il modello 3D può esse¬ 
re modificato e aggior¬ 
nato nella stessa fine¬ 
stra senza rutilizzo di 
piu moduli separati 
(copyright Buelll 




thmkdesign e anche un 
ottimo CAD 2D gli stru¬ 
menti a disposizione so¬ 
no moltissimi, rivaleg 
giando con quelli dispo¬ 
nibili noi pacchetti dei 
migliori CAD 


112 


















































think3 thinkdesign 4.0 





Pisvnwng Lek tp READ 


I itjhl M.in.xjci pilone e3 


ro "ad hoc". 

Tutti i menu sono contestuali, si sco¬ 
pre che il programma è molto più sofi¬ 
sticato e complesso di quanto non ap¬ 
paia in superficie, ma mai difficile da 
usare, grazie all'ottimo help e al tutorial 
in linea. 


La tecnologia 

Il kernel geometrico parametrico è 
totalmente proprietario, attualmente 
think3 non lo rende disponibile in licen¬ 
za ad altri produttori di sistemi simili 
(come invece è stato fatto con Acis e 
Parasolid), con una struttura dati sem¬ 
pre proprietaria; anche l'interfaccia 


Conclusioni 

La qualità e potenza dell’applicativo 
è fuori questione: si tratta di uno dei 
software CAD meccanici più flessibili 
e facili da usare in commercio. Ovvia¬ 
mente, parliamo di un software forte¬ 
mente verticale, ottimizzato per la 
progettazione e modellazione di parti¬ 
colari meccanici o di oggetti di design; 
in questo ambito, thinkdesign si è di¬ 
mostrato tra gli applicativi migliori da 
noi provati finora. 

Estremamente interessante la mo¬ 
dalità di "acquisto" del software: 
thinkdesign non si acquista, ma si “af¬ 
fitta". pagando una "Annual subscrip- 
tion fee"; un abbonamento, insomma, 
per un anno. 

Per l'intera durata dell'anno sono 
garantiti due aggiornamenti del pro¬ 
dotto. l'assistenza e la licenza d'uso, 
ad un costo paragonabile a quello del 
solo contratto di manutenzione annua¬ 
le dei software applicativi diretti con¬ 
correnti. 

«e 


Alcune delle finestre di 
dialogo del modulo di 
renderizzazione foto- 
realistica thmkreal il 
modulo gestione mate¬ 
riali e il modulo gestio¬ 
ne illuminazione 


ghtwork design, e modificato 
sulla base delle API (Applica¬ 
tion Program Interface) forniti 
da think3. 

Lo staff di ingegneri che ha 
progettato il kernel è per la 
maggior parte Italiano; una 
bella soddisfazione per il Bel 
Paese, visto che questo moto¬ 
re geometrico è considerato 
tra i più avanzati in assoluto 
del settore. 

Tra gli utenti di think3 tro¬ 
viamo nomi come Alessi, 
Buell Motorcycles, Candy, Ci- 
troèn/Peugeot. iGuzzini... 


Un bell'esempio di 
duello che è possibile 
ottenere con il pro¬ 
gramma di rendering 
fotorealistico thmkreal 
molto bello, ma allo 
stesso tempo forse an¬ 
che relativamente me¬ 
no conveniente, come 
rapporto prestazioni/ 
prezzo 


utente e il sistema di visualizzazione è 
proprietario. 

L'unica porzione di codice non com¬ 
pletamente proprietaria è il modulo di 
renderizzazione fotorealistica thinkreal, 
fondato su un kernel fornito da Li- 


AutoCAD? No, thinkde¬ 
sign I 

Passare da un modello 
o un assieme 3D ad 
una sene di disegni 20 
con viste, sezioni, pro¬ 
spettive completamen¬ 
te quotate e molto 
semplice, il sistema di 
quotatura è semiauto¬ 
matico ed m più, sfrut¬ 
tando la funzione bi-di- 
rectionallY associative 
drawmg layout, modifi¬ 
cando il disegno o una 
quota in 20, automati¬ 
camente anche il mo¬ 
dello 3D è aggiornato 


L #it Slu &»l| CunenI Utf* | Irtetadive | 0plora | 

iPfii' 

Al around Baekk Eye 


Lek back wih 11 Lek «de Lek rpol «eh back 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


113 
















































































di Franco Pala maro 



Asus L8400 


Ecco, come promesso, la prova "in 
profondità" della versione di produzione 
del notebook Asus L8400 che abbiamo 
visto in anteprima nel numero scorso. 

L'L8400 è un computer portatile "all 
in one”, con lettore CD-ROM/DVD e 
drive floppy integrati, di fascia alta, con 
solo il mattoncino dell'alimentatore da 
rete esterno allo chàssis. 

La configurazione da noi ricevuta in 
redazione è basata sul processore Intel 
Pentium III con tecnologia Speedstep a 
650/500 MHz, 128 Mbyte di SDRAM, 
disco rigido da 12 Gbyte (di produzione 
IBM), lettore DVD 6X (Toshiba), modem 
V90 e interfaccia di rete 10/100 Mbit 
con connettore condiviso, display TFT 


da 14,1 " XGA e batterie agli ioni di litio. 

Una configurazione di tutto rispetto, 
da far invidia ad un PC desktop. 

Come avevamo accennato nello 
scorso numero, a tutti gli effetti 118400 
è un degno sostituto del desktop; in 
più, a differenza di altri computer porta¬ 
tili (che tanto portatili non sono...) è 
molto leggero e "portabile". 

In più, la maggior parte dei desktop 
aziendali (e anche una buona parte dei 
PC casalinghi...) si sogna le prestazioni 
dichiarate di questo portatile, oltre alla 
nitidezza e qualità del display. 

Abbiamo ricevuto il notebook nella 
sua confezione e dotazione definitiva; la 
configurazione del personal computer è 


leggermente diversa da quella vista pre¬ 
cedentemente. 

Questa versione ci è stata infatti for¬ 
nita con installato il modem interno e 
senza l'interfaccia proprietaria per il col- 
legamento alla "docking bar". 

La confezione comprende il note¬ 
book, il manuale, un paio di CD-ROM 
contenenti i driver e alcuni programmi 
di utilità Asus, l'alimentatore, la batteria 
e una custodia a bustina in materiale 
felpato morbido. 

Quest'ultimo accessorio ci ha un po¬ 
co deluso, abituati come siamo alla ec¬ 
cellente qualità delle borse e custodie 
normalmente fornite assieme ai compu¬ 
ter portatili di produzione Asus: la prote- 


114 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 



Asus L8400 


Asus L8400 


Asus L8400 con CPU Pentium III a 650/500 
MHz (256 Kbyte On-die cache! SpeedStep, di¬ 
sco nyido da 12 Gbyte. 128 Mbyte di SDRAM J 
PC-100, lettole DVD 6X. batteria ti-lon. di¬ 
splay TFT da 14.1 " XGA. interfaccia LAN/Mo¬ 
dem 100 Mbit/V90, con sistema operativo 
premstallato su disco rigido 

Produttore 

AsusTek Computer Ine. 
www.asus com/naii*i 

Distributori. 

Athena Informatica 
Tel. 800 284362 

Computer Discount 
Tel. 800 408040 

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Tel. 800 826173 

Frael 

Tel. 800 571390 

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Tel. 06 88643303 

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Tel 800 234298 
Prezzo UVA esclusa! 

Lire 6.690 000 



Laro anteriore sul bordo superiore e posto il pulsante a slitta pe- apertura del display e, al centro, la levet¬ 
ta di accensione, vicino a Quest ultima troviamo un gruppo di cinque LEO indicanti lo stato della macchina . 


zione offerta è limitata ai piccoli graffi e 
alla polvere; comunque, molto meglio 
questo delle buste di misero vinile tra¬ 
sparente date in dotazione ad alcuni no¬ 
tebook... 

La dotazione non comprende il siste¬ 
ma operativo e gli eventuali "bundle" 
che ciascun distributore deciderà di of¬ 
frire assieme al portatile, perché il note¬ 
book ci è arrivato direttamente dal pro¬ 
duttore 


Il notebook Asus è realizzato molto 
bene, tutti i piccoli difetti che avevamo 
rilevato sul prototipo sono ovviamente 
scomparsi, siamo rimasti sorpresi nel 
notare come l'estetica del prototipo, 
definita solo "provvisoria" dal produtto¬ 
re. sia stata poi in realtà seguita molto 
fedelmente nella versione di produzio¬ 
ne 

Abbiamo valutato il portatile in base 
a due tipologie diverse di utilizzo, e per 


La tastiera è eccel¬ 
lente, poco cedevole 
e molto ben dimen¬ 
sionata: anche il tou- 
chpad è ottimo mol¬ 
to preciso e poco 
sensibile agli sposta¬ 
menti accidentali del 
cursore 



MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


115 














Asus L8400 


questo abbiamo installato due diversi 
sistemi operativi sulla macchina: Win¬ 
dows 98 seconda edizione e Windows 
NT 4.0 (con Service pack 5), vista anche 
la disponibilità di driver per entrambe le 
piattaforme nei CD-ROM forniti con il 
notebook. 



Lato destro Da sinistra, il drive floppy integrato e il lettore DVD 


L’installazione 

Mentre l'installazione di Windows 98 
si svolge senza alcun intoppo, in poco 
più di mezz'oretta abbiamo davanti un si¬ 
stema perfettamente configurato e sta¬ 
bile. con NT abbiamo riscontrato qualche 
piccolo problema, risolto con l'applicazio¬ 
ne del Service pack 5. 

Il driver della scheda video, infatti, 
non si installa correttamente se non si è 
applicato almeno il SP4; anche il driver 
dall'interfaccia di rete Realtek tende ad 
essere un po critico nell'installazione 
Qualche altro problemino potrebbe in¬ 
sorgere nel riconoscimento del modem 
interno. 

Alla fine, con Windows NT su questa 
macchina, si è però premiati da un siste¬ 
ma eccezionalmente stabile e veloce, 
anche se meno flessibile di quanto sa¬ 
rebbe utilizzando Win98. 

Molto probabilmente, per quando leg¬ 
gerete queste righe, sarà pronto il sup¬ 
porto per Windows 2000 Professional. 


Come va 

Le prestazioni del portatile vanno 
considerate, come ovvio, in due condi¬ 
zioni diverse collegato all’alimentazio¬ 
ne da rete e alimentato a batterie. 

Queste ultime, grazie alla tecnologia 
SpeedStep, riescono a mantenere in 
funzione il portatile per circa tre ore, uti¬ 
lizzando tutte le funzioni di power sa- 
ving. 

Tempi minori si rilevano con Win¬ 
dows NT: non siamo riusciti a superare 
le tre ore. 

Per quanto riguarda le prestazioni del 
notebook con gli applicativi, sebbene i 
benchmark mostrino differenze dell'or¬ 
dine del 15/20% per quanto riguarda la 
CPU, nell'uso normale non si nota qua¬ 
si la differenza tra le due modalità di 
funzionamento del processore; questo 
è anche dovuto alla eccellente velocità 


del disco rigido (un IBM DARA 212000) 
e alla quantità di memoria installata, 
ben 128 Mbyte, che mantengono le lo¬ 
ro prestazioni anche quando la CPU 
"rallenta". 

Per cui possiamo tranquillamente af¬ 
fermare che la riduzione di potenza che 
la CPU effettua per consentire la massi¬ 
ma autonomia possibile delle batterie 
non ha che un minimo impatto sulle 
prestazioni complessive del sistema, 
che resta comunque velocissimo. 

Abbiamo provato TAsus L8400 con 
applicazioni di uso generale e di produt¬ 
tività personale, come Office 2000, Co- 
relDraw 9 e qualche gioco in congiun¬ 
zione con Windows 98 SE. 

Le performance sono ottime, ma è 
nel multimediale che questo notebook 
eccelle: utilizzando il software DVD in 
dotazione, e sfruttando le eccezionali 
caratteristiche della veloce interfaccia 
video e la qualità del pannello TFT 
1024x768, è possibile godersi qualsiasi 
titolo DVD senza impuntamenti o rallen¬ 
tamenti di alcun genere (anche in for¬ 
mato 16/9!) 

La qualità audio è più che sufficiente 
per la fruizione decente di un film su 
DVD e l'autonomia delle batterie con¬ 
sentono la visione completa di un titolo 
di durata medio-lunga (fino a 120/140 
minuti). 

Con Windows NT abbiamo provato 
ad utilizzare applicazioni professionali 
fortemente verticali, molto esigenti dal 
punto di vista delle prestazioni: il 
software di progettazione meccanica 
ThinkDesign 4.0 di Think3 e Oracle |De- 
veloper. un compilatore Java ottimizza¬ 
to per l'ambiente Oracle 8i. 

Niente da dire, nella visualizzazione 
di parti meccaniche complesse come 
nella modellazione solida di superfici o 
nella compilazione e lo sviluppo di appli¬ 
cazioni, nessun cedimento o rallenta¬ 
mento; in fondo, si tratta pur sempre di 
un Pentium III a 650 MHz, un valore si¬ 
curamente elevato anche per un PC de¬ 
sktop. 

Degna di lode la veloce interfaccia 
grafica, basata su chip a 128-bit S3 Sa- 
vage MX e implementata su bus AGP 



Lato sinistro. Da sinistra, la fessura per il lucchetto di sicurezza a standard Kensmgton, la griglia di aerazio¬ 
ne per il processore, il connettore di alimentazione, la porta IR e gli slot PC-Card, entrambi compatibili ZV 



Il retro del notebook, da sinistra, i connettori per l'I/O audio, la porta seriale e la parallela, il connettore RJ 
11/45 per il modem V90 e l'interfaccia LAN 10/100 Ethernet integrata, l'uscita VGA esterna, l’uscita TV/Svi- 
deo. la porta PS/2 e le due porte seriali USB 


116 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 
















Asus L8400 


2X, con 8 Mbyte di SGRAM, le sue pre¬ 
stazioni sono ottime per un portatile, 
riuscendo tranquillamente a "digerire" 
applicativi pesanti dal punto di vista del¬ 
la visualizzazione come ThinkDesign e 
CorelDRAW, oltre ad offrire un'ottima 
qualità visiva su monitor esterno. 

Si può tranquillamente affermare che 
il portatile è perfettamente in grado di 
digerire qualsiasi applicativo per PC de¬ 
sktop senza alcun problema, anche i 
giochi sono coinvolgenti e scorrono flui¬ 
damente sullo schermo (a 800x600 l’in- 
terpolazione del display TFT è molto 
buona). 

Essendo il portatile disponibile sia 
con Windows 98, sia con NT 4.0 (a ri¬ 
chiesta) già installato sul disco rigido, a 
seconda dell'uso e dell'esperienza 
dell'utente potrebbe convenire valutare 
attentamente la configurazione con NT, 
date le eccellenti prestazioni e la stabi¬ 
lità, davvero granitica, rilevata. 


Conclusioni 

Un signor portatile; potente, flessibi¬ 
le, relativamente leggero e poco ingom¬ 
brante. 



Il processore Pentium III e 650 MHz. con cache da 256 Kbyte integrata su chip di silicio monolitico e la 
schedina softmodem del notebook 



Le possibilità di espansione del 
notebook al centro, lo slot SO- 
DIMM (occupato da 64 Mbyte 
di RAM. per 128 Mbyte totalil 
per l'espansione di memoria di 
sistema, immediatamente so¬ 
pra il vano mini-PCI. occupato 
nell'esemplare in nostro pos¬ 
sesso dalla scheda LAN. subito 
sopra il vano per il modem 


Il target di questa 
macchina è il campo pro¬ 
fessionale; possiamo 
considerarla come totale 
sostituto di un PC desk¬ 
top, e per questo la rac¬ 
comandiamo presso 
quell'utenza professiona¬ 
le che necessita di avere 
sempre con sé il suo 
personal computer 
Il prezzo è in linea 
con le prestazioni ed è 
sicuramente concorren¬ 
ziale rispetto ai rivali, la 
realizzazione è molto 
curata, anche se la scel¬ 
ta del produttore di limi¬ 
tare l'utilizzo del pur co¬ 
stoso magnesio sola¬ 
mente alla struttura in¬ 
terna rende un poco 
meno pregiata la realiz¬ 
zazione del mobile. 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


117 



di Luca Seripa 



Acer 

TravelMate 506T 


Il personal computer è entrato a pieno 
tìtolo nella vita di tutti i giorni, sia per la 
maggiore reperibilità di prodotti sul mer¬ 
cato e la crescente offerta a condizioni 
sempre piu vantaggiose, sia per la diffu¬ 
sione di Internet, che lo ha reso uno stru¬ 
mento quasi indispensabile 

Ecco che, ora più di prima, sì cerca un 
prodotto comodo e funzionale, poco in¬ 
gombrante e, perché no, da poter tra¬ 
sportare comodamente, da utilizzare nel 
week-end o come secondo computer 
E allora perché non rivolgere l'attenzio¬ 
ne ai notebook, il giusto compromesso 
per chi vuole tranquillamente navigare in 
Internet e lavorare non avendo pretese di 
super performance o complessi upgrade. 

In quest’ottica Acer propone il Travel¬ 
Mate 506T, un notebook entry level mul¬ 
timediale completo (All-in-One) e alla por¬ 
tata di tutti. 


Le caratteristiche 

Il TravelMate 506T si basa sul proces¬ 
sore Celeron di Intel a 433 MHz, con ca¬ 
che da 128 KB integrata, 32 MB di RAM 
standard espandibile a 160 MB, hard di¬ 
sk E IDE da 4.8 GB Ultra DMA/33, sche¬ 
da audio PCI a 16 bit Sound Blaster Pro 
compatibile, stereo e 3D Sound, altopar¬ 
lanti stereo incorporati, CD-ROM 24x. 
Floppy e Modem/Fax 56K V.90. tastiera 
italiana con tasti Win 95 ed Euro e siste¬ 
ma di puntamento TouchPad. La sezione 
video comprende un acceleratore grafico 
a 128-bit con 2 MB di memoria vìdeo, un 
display da 12,1 " TFT (Matrice Attiva) con 
una risoluzione di 800 x 600 punti a 16,8 
milioni di colon. La dotazione di porte I/O 
comprende una porta parallela, una se¬ 
riale e una USB; sono inoltre disponibili 
un connettore SVGA per collegare un 


Acer TravelMate 506T 


Produttore e distributore 

Acei - 

Prezzi UVA esclusa! 

Acer TM 5061, Intel Celeron 433 MHz, 

37 Mbyte RAM. 4.8 Gbyte HDD. 

CD-ROM interno 24* 

Lire 3 090 000 llistino Acer 1 Mar/o 20001 
Lire 200 000 espansione- memoria 32Mbyte 
Lire 250 000 estensione di garanzia a 3 anni 


monitor esterno (con risoluzione 1024 x 
768), uno slot PCMCIA CardBus a 32-bit 
tipo ll/lll e una porta PS/2. Il BIOS è di ti¬ 
po Flash, cioè aggiornabile semplice- 
mente vìa software. Il TravelMate 506T 
viene fornito con Windows 98 preinstal- 
lato (con il relativo CD di Recovery) e il 
package "SmartSuite Millennium di Lo¬ 
tus". La tecnologia TimeMachine di Acer 
protegge il portatile da malfunzionamen¬ 
ti, consentendo all'utente di tornare velo¬ 
cemente e senza problemi alla configura¬ 
zione precedente ai cambiamenti effet¬ 
tuati in modo da ripristinare compieta- 
mente le funzionalità del sistema. La bat¬ 
teria in dotazione, di tipo NiMH, consen¬ 
te un'autonomia di circa 3 ore. La ricarica 
rapida si ottiene in circa 2 ore, in uso in 
circa 4. 

La garanzia è di 1 anno internazionale 
con possibilità di estensione a 3 anni. 

Apriamo la confezione 

Aprendo la confezione del TravelMa¬ 
te 506T si nota la cura nell'imballaggio, 
la precisione dell'alloggiamento del 
computer e dei suoi vari accessori; l'ali¬ 
mentatore esterno con cavo di alimenta¬ 
zione, la batteria NiMH, il cavo per il col- 
legamento alla linea telefonica (RJ-11) 
con spina tripolare, un microfono, il ma¬ 
nuale d’istruzione in 4 lingue tra cui l'ita¬ 
liano, il manuale in inglese di Lotus 
Smart Suite comprensivo di CD, Win¬ 
dows 98 seconda edizione in Italiano 
con licenza ed il CD-ROM di ripristino 
Acer. 

L'aspetto del TravelMate 506T segue 
l'ormai classica linea Acer, semplice ma 
essenziale. Le dimensioni, non così con¬ 
tenute, di 265 x 308 x 45 mm ed il peso 
di 3.0 kg lo rendono al primo impatto po¬ 
co maneggevole. Facendo scorrere ver¬ 
so sinistra il pulsante colorato posto al 
centro del computer lo apriamo. Trovia¬ 
mo uno schermo TFT da 12,1 ", la tastie¬ 
ra e il TouchPad. Nella parte anteriore 


118 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 








Acer TravelMate 506T 



Nella parie trontale, sotto il touch pad. troviamo gli altoparlanti stereo eo al centro, nella parte inferiore 
il regolatore del volume e tre ingressi microfono, line-m. per collegare un dispositivo esterno di input 
Ilettore CD), e line-out. per collegare una coppia di casse esterne 


esterna, ai due lati, troviamo gli altopar¬ 
lanti stereo ed al centro, nella parte infe¬ 
riore, il regolatore del volume e tre in¬ 
gressi: microfono, line-m, per collegare 
un dispositivo esterno di input (lettore 
CD), e line-out, per collegare una coppia 
di casse esterne. 

Sul lato destro troviamo alloggiati, 
nella parte inferiore, il lettore CD-ROM 
e, sopra di esso, il floppy da 1,44 Mby¬ 
te: accanto, separati da una piccola pre¬ 
sa d'aria, gli slot PCMCIA e l'uscita per il 
cavo telefonico del modem. 

Sul lato sinistro troviamo lo slot per la 
batteria, la presa di aerazione, attraverso 
la quale si intravede la ventola, ed il pul¬ 
sante di accensione. 

Sul retro, da sinistra, troviamo l’in¬ 
gresso per l'alimentatore, la porta USB, 
il connettore PS/2 per il mouse, una por¬ 
ta seriale 16550 UART a 9 pin, la porta 
parallela EPP/ECP 25-pin, la porta SVGA 
per il monitor esterno ed un'ulteriore 
presa d'aria. 

Lo schermo TFT da 12,1 “ ha una riso¬ 
luzione massima di 800 x 600 a 16,8 mi¬ 
lioni di colori; la qualità dei colori è buo¬ 
na con un buon rapporto tra contrasto e 
nitidezza, solo spostando l'angolo di in¬ 
quadratura si riscontra una perdita di niti¬ 
dezza e colore. Collocati proprio sono lo 
schermo troviamo quanro led, alimenta¬ 
zione, blocchi tastiera, hard disk, e due 
leggermente più grandi, per l'accensio¬ 
ne e lo stand-by, visibili anche a compu¬ 
ter chiuso. Inoltre, grazie alla funzione 
Dual Display, è possibile collegare il no¬ 
tebook ad un monitor esterno ed avere 
in questo modo la possibilità di visualiz¬ 
zare i dati contemporaneamente sul di¬ 
splay del notebook e sul monitor ester¬ 
no. La tastiera, completa dei tasti Win95 
ed Euro, è comoda e consente una digi¬ 
tazione che poco si allontana da quella 
propria dei computer da tavolo. Il Touch- 
Pad, inizialmente poco pratico per chi 
non è abituato, è ampio e sensibile 
quanto basta per consentire al cursore 
di spostarsi rapidamente sul desktop. Il 
software in dotazione consente comun¬ 


que di regolare i parametri di sensibilità 
secondo le proprie esigenze e capacità. 

Le prestazioni 

Il TravelMate 506T non ha certo vel¬ 
leità di alte performance, ma riesce co¬ 
munque a soddisfare le normali esigenze 
di lavoro con i più comuni software in 
commercio. Grazie al modem/fax interno 
da 56k V.90 è possibile collegarsi imme¬ 
diatamente e velocemente ad Internet. Il 
lavoro scorre fluido, tutto risponde pron¬ 
tamente ai comandi, ma se si tenta di 
sovraccaricare di lavoro il TM 506T ecco 
che si avverte immediatamente un ral¬ 
lentamento del sistema; la situazione 
tende a peggiorare con la riproduzione di 
filmati video, spesso lenta e a scatti La 
causa del problema risiede nella scarsa 
memoria Ram; i 32 Mbyte di cui è dotato 
il TM 506T sono insufficienti a mantene¬ 
re delle performance accettabili 

Degna di nota è l’ottima qualità delle 
immagini, che si ottiene collegando un 
monitor esterno grazie alla funzione Dual 
Display. I colori appaiono nitidi e le im¬ 
magini ben delineate, senza sfarfallii od 
altri tipi di disturbi. 

Risponde bene la porta USB, colle¬ 
gando un qualsiasi dispositivo viene im¬ 
mediatamente riconosciuto ed installato 
il relativo software di configurazione. 



Le dimensioni, non così contenute, di 265 * 
308 « 45 mm ed il peso di 30 kg lo rendono al 
primo impatto poco maneggevole. 


Per gli amanti del mouse è possibile 
collegare alla presa PS/2 un mouse 
esterno anche a computer avviato senza 
creare alcun problema. Lo stesso con¬ 
nettore è anche utilizzabile per una ta¬ 
stiera. 

La riproduzione audio è buona e la 
qualità dei diffusori risulta in linea con la 
filosofia del computer. 

Nulla è stato lasciato al caso in questo 
notebook, anche se di fascia entry level, 
come il software a corredo. Insieme a 
Windows 98 seconda edizione in italiano 
già installato, troviamo il Lotus Smart 
Suite, un pacchetto completo di editor di 
testi, foglio di calcolo, browser per Inter¬ 
net, agenda, appunti. Ma ritengo che i 
punti di forza siano due la tecnologia Ti- 
meMachine, che permette di "tornare 
indietro" nelle varie configurazioni ogni 
qual volta si verifichino dei problemi, 
senza perdere i dati ma con la possibilità 
di ripristinare una situazione ad un dato 
momento. Per una soluzione piu radica¬ 
le, ecco che viene in aiuto l’apposito CD 
di ripristino che permette di riportare il 
computer così come esce dalla fabbrica 
(naturalmente solo a livello software! ! !). 


Conclusioni 

Per essere un notebook di fascia eco¬ 
nomica, All-in-One Internet Ready, come 
lo definisce Acer, non è certo tra i più 
economici; considerando inoltre l'acqui¬ 
sto dell'espansione di 32 Mbyte di me¬ 
moria RAM si sfiorano i 4 milioni IVA 
compresa. E' comunque da considerare 
che ci troviamo di fronte un prodotto di 
marca completo e pronto all'uso, con 
una buona dotazione di software che lo 
rende immediatamente operativo. 

La concorrenza nelle fasce entry level 
dei notebook è molto alta, ma esiste co¬ 
munque una differenza tra i prezzi di listi¬ 
no pubblicati dalle case ed i prezzi pubbli¬ 
cizzati dai rivenditori. Si può tranquilla¬ 
mente acquistare il TM 506T a circa 3 
milioni e 300 mila lire comprensivo di 
espansione RAM di 32 Mbyte e IVA. 
Questo notevole risparmio colloca il TM 
506T in una fascia estremamente conve¬ 
niente. A questo punto mi sorge sponta¬ 
nea la domanda: perché le aziende pro¬ 
duttrici permettono che si verifichi tutto 
questo? Non si può stabilire un prezzo e 
obbligare i rivenditori a rispettarlo? Credo 
che sarebbe un'ulteriore garanzia di se¬ 
rietà e professionalità per i clienti, spes¬ 
so confusi da un mercato così in rapida 
espansione e ad alta volatilità, evitando 
così di ricondurre la scelta in base al 
prezzo a scapito della qualità. Mg 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


119 














di Raffaello De Masi 


Kritter 
Digital USB 
Video Camera 




Lo so che mamma, quando mi fece, 
non badò a spese, e ci mise tutto quel¬ 
lo che, appena finita la guerra, si pote¬ 
va trovare sul mercatino settimanale 
della sempiterna Atripalda. 

Quando nacqui pesavo quasi cinque 
chili, mia madre mi vestiva, alla moda 
di allora, con pagliaccetto rigorosamen¬ 
te celeste, e mi portava in carrozzina 
per il paese a farmi timbrare col ros¬ 
setto da tutte le conoscenti. 

Già allora ero bello e cicciotello (e, 
devo confessare, come si dice dalle 
mie parti, che "me lo sono portato") e 
mia madre assicurava che, a tenermi in 
braccio, ci si sentiva, la sera con le 
braccia spezzate. 

Ho qualche foto sbiadita di allora, 
con due boccoli in fronte che sembra¬ 
vano due cannoncini 

Ho anche una foto in costumino 
adamitico, rigorosamente riservata ai 
non vedenti Ho un'istantanea in can¬ 
na, portato in bicicletta da mio padre. 
Insomma, ho trascorso la mia primissi¬ 
ma infanzia rispettando tutti i canoni 



imposti dalle usanze di allora 
che poi, fatte le debite diffe¬ 
renze, non sono tanto diverse 
da quelli di ora; oggi il bambi¬ 
no lo si fotografa a cavallo di 
una Honda o abbrancato al vo¬ 
lante di una Maserati, ma insom¬ 
ma, non stiamo a speculare sui cavalli; 
sempre mezzi di locomozione, sonol 

Eppure i bimbi di oggi hanno dalla 
loro la possibilità di guardarsi, quando 
saranno grandi, in filmati Allora una ci¬ 
necamera, con il suo grosso e rumoro¬ 
so motore a molla e frizione, era roba 
da ricchissimi, oggi abbiamo anche su¬ 
perato il traguardo della videocamera 
per passare alla camera digitale e alle 
microcamere che momtorano in conti¬ 
nuo la stanza dei bambini. 

Salvo poi a stabilire se. domani, al 
bambino divenuto grande faccia più 
piacere avere una serie di foto ingiallite 
o un dischetto. 



Una telecamera 
per molti usi! 

Venti grammi in tutto! Questo po¬ 
trebbe essere lo slogan di questa tele- 
camerina dal gradevole disegno e dai 
colori brillanti (la vedete color arancio, 
ma può essere anche blu, nera e 
ghiaccio). 

Un’altra telecamera, direte cari let¬ 
tori. Già. un'altra, ma si tratta qui di un 
bell'esemplare prodotto dalla iREZ che 
ha dalla sua design accattivante, legge¬ 
rezza (appunto), porta USB, una prege¬ 
vole risoluzione. Insomma, un oggetti- 
no che si fa guardare, pratico, maneg¬ 
gevole, prevedibilmente utilissimo in 
molte occasioni. 

Installare l'apparecchietto è quanto 
mai facile; essendo una periferica USB 
viene riconosciuta, all'innesto, dal si¬ 
stema, che provvederà a chiamare i 
driver per il suo pilotaggio. La camera 
si adatta sia a PC sia a Mac; nel primo 
caso necessita di W98 o successivo, 
un Pentium con una velocità minima di 
233 MHz, e 32 MB di Ram minima (ov¬ 
viamente, lo spazio necessario su di¬ 
sco è direttamente proporzionale alla 
quantità di materiale che si intende fil¬ 
mare, insomma, allo spirito felliniano 
che ci ruggisce dentro). Per la piat¬ 
taforma Mac. occorre un PCC, un pro¬ 
cessore parimenti veloce, il MacOS 


120 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 

























Kritter Digital USB Video Camera 



'X h 


•RE 2 Video Camera» 


n 

0- 


8,6 o successivo, 
ancora 32 MB di 
Ram e QuickTime 
3 o successivo 
(d'altro canto già 
compreso nel si¬ 
stema operativo). 

Le specifiche 
dell'apparecchietto 
sono di tutto ri¬ 
spetto; l'immagine 
acquisita è ampia 
350.000 pixel, 
l’obiettivo (di vetro) 
ha una lente da 40 
mm e un fuoco di 
2 cm (non fisso, 
tant'è che l'obietti- 
vo ha una ghiera I 

rotante di messa a 
fuoco; la messa a 

fuoco va da 2 5 cm all'infinto). La sen¬ 
sibilità è decisamente buona, il manua¬ 
le di accompagnamento afferma di po¬ 
ter effettuare riprese di immagini con 
luminosità di almeno un lux. 

Si tratta di un valore puramente ipo¬ 
tetico, non pensate di avere tra le mani 
una Hasselblad, ma certo indica il livel¬ 
lo mimmo da cui si può ragionevolmen¬ 
te salire nella qualità di acquisizione 
delle immagini. 

L'oggetto è dotato di un cavetto di 
quasi un metro di lunghezza, ed è que¬ 
sto uno dei lati oscuri di questa prege¬ 
vole periferica. Il guaio è che è troppo 
leggera e il cavo troppo rigido e pesan¬ 
te. Il risultato è che sistemare l'obietti¬ 
vo secondo l'angolazione e la direzione 
voluta è quasi un terno al lotto. 

La rigidezza del cavo contrasta qua¬ 
lunque manovra dispositoria dell’uten¬ 
te che, alla fine, deve ricorrere a mezzi 
di fortuna per tenere ferma la teleca- 


C SCAPIORI AVI 


mv things differenti) 


Kritter USB zzzzzzsr’ 

□ 


* * 



in risoluzione 160x120, e in 10-30 fps 
in risoluzione doppia Ci sono poi diver¬ 
si controlli, come l'Auto White Balance 
(che attenua la brillantezza di immagini 
che "sparano"), i controlli di gamma 
colori, il controllo di sfarfallio, l'inver¬ 
sione dell'Immagine, la saturazione, il 
controllo di contrasto, brillantezza, lu¬ 
minosità. Si può optare per messa a 
fuoco automatica o. in caso di gestione 
di istantanee di foto di oggetti fissi, per 
una messa a fuoco manuale. 


Conclusioni. 


\CMMunr *vi 



J=U 


merina, che pare 
animata di vita 
propria. 

Occorre a que¬ 
sto riguardo fare 
qualche precisa¬ 
zione, però; il mo¬ 
dello da noi ricevu¬ 
to era privo del 
braccetto di alloca¬ 
zione (una specie 
di "stecca" da mi¬ 
crofono. acquista¬ 
bile a parte) che 
ne assicurerebbe 
certamente stabi¬ 
lità e immobilità 
Quella da noi prò- 
vata è dotata solo 
di un gracile trep¬ 
piede che poi ha la 

funzione di far aggrappare l'oggetto al 
bordo superiore dello schermo di un 
_, portatile, prevedi¬ 
bilmente un 
PowerBook. Per¬ 
ciò. quando acqui¬ 
state, tenete in 
conto anche que¬ 
sto. 

Continuiamo 
con le specifiche 
In ripresa continua 
la cattura dell'im¬ 
magine può rag¬ 
giungere la velo¬ 
cità di un massimo 
di 24 fps (foto¬ 
grammi per secon¬ 
do) in risoluzione 
320x240. In uscita 
(Video Previewl si 
passa ai 20-30 fps 


La telecamera oggetto di questo ar¬ 
ticolo è davvero un piccolo gioiello di 
accuratezza costruttiva, qualità, legge¬ 
rezza Il modello provato può essere 



W SWujB» 
lv lodBa 

P £rtMl«ge»\Wf«)o» 


■ 7 f li Gtay Dlfi.» f gl** 

Marni" rurber of hamss 
fi 3ZJ3U Q'j imK @ Xfcnl 
r 324D0DQh<xn@3Ow| 


usato sia su desktop sia su portatili ma 
nel primo caso non è pensabile di po¬ 
terlo usare solo appoggiandola sui pie¬ 
di in dotazione (esempio della cura ri¬ 
posta nella realizzazione dell'oggetto, il 
treppiede, ruotando, pone davanti alla 
lente una piastrina di plastica di prote¬ 
zione) I risultati, in termini di chiarezza 
dell'immagine e di "leggibilità" dei fil¬ 
mati sono decisamente buoni, ma non 
possiamo esimerci di fare un appunto 
al software di gestione fornito; il pro¬ 
gramma di acquisizione principale non 
è altro che il VidCap 32 della Micro¬ 
soft. prodotto vecchiotto e datato 
Curiosa la gestione di iVisit, il buon 
programma di videoconferenza allega¬ 
to, che scade periodicamente ogni sei 
mesi circa, e abbisogna di un nuovo 
upgrade gratuito, almeno fino a che 
non sarà disponibile la definitiva ver¬ 
sione. «£ 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


121 


























di Pierfrancesco Fravolini 



Quid* 


Data Access 
WebApp Studio 


Ancora oggi l'impiego delle tecnolo¬ 
gie avanzate non è cosi diffuso come 
sembra; ad esempio spesso i server 
Web utilizzano strumenti datati e co¬ 
munque non innovativi Ancora oggi le 
applicazioni database su Internet vengo¬ 
no sviluppate con strumenti primitivi, o 
addirittura a mano 

Fortunatamente, per gli sviluppatori 
che creano applicazioni per MS di Micro¬ 
soft, il WebApp Server della Data Ac¬ 
cess fornisce un'avanzata architettura 
sulla quale si può costruire, installare, 
gestire e modificare applicazioni databa¬ 
se Web ad alte performance. 

WebApp Server è una soluzione 
avanzata per la realizzazione di database 
evoluti e ad alte prestazioni. Si tratta di 
un classico generatore di applicazioni 


database, con una particolarità: le appli¬ 
cazioni sviluppate con questo pacchetto 
sono studiate appositamente per essere 
eseguite in ambiente Web, i file genera¬ 
ti dal programma possono essere ese¬ 
guiti all'interno di un browser Web. In 
pratica una applicazione creata con We¬ 
bApp Server sarà costituita da una serie 
di pagine in codice HTML e alcuni script 
ASP, da scaricare sul server II tutto è 
controllato da una sene di tool e da uno 
wizard, cioè da un programma che guida 
l'utilizzatore alla programmazione delle 
maschere di inserimento dati e della 
struttura dei database. Il WebApp Ser¬ 
ver fornisce un'architettura avanzata sul¬ 
la quale si possono costruire, installare, 
gestire e modificare applicazioni databa¬ 
se Web ad alte performance. 



Requisiti minimi 
del sistema 

Sviluppo Windows NT 4.0 Work¬ 
station o Server con NT 4 Service 
Pack 3 e Option Pack, Pentium In¬ 
tel. 64 MB di RAM. 50 MB disponi¬ 
bili su hard disk. Internet Explorer 
5.0 o superiore 

Installazione Windows NT 4 0 
Server con NT 4 Service Pack 3 e 
Option Pack, Pentium Intel 128 
MB di RAM. 80 MB disponibili su 
hard disk. 


La suite 

La suite del prodotto è costituita da 
due componenti: WebApp Server e 
WebApp Studio. WebApp Studio è un 
insieme di strumenti visuali per lo svi¬ 
luppo di applicazioni database Web 
WebApp Server è un potente server ap¬ 
plicativo che fornisce agli sviluppatori di 
IIS/ASP Microsoft enormi capacità per 
l'integrazione di database intelligenti. Il 
server, attraverso la tecnologia Compo- 
nent Obiect Model (COMI, assicura un 
approccio unificato allo sviluppo di appli¬ 
cazioni scalabili, utilizzabili su qualsiasi 
tipo di rete. L'architettura è costituita 
dall'integrazione di modelli di sviluppo 
di applicazioni Web e client/server attra¬ 
verso la tecnologia COM dove le elabo- 


122 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 













Data Acces WebApp Studio 


razioni di transazioni ed accesso data¬ 
base sono incorporate in componenti 
visuali come pagine DHTML, le Acti- 
ve Server Page (ASP) e i VBScript che 
lavorano in MS. 

Sono supportati i principali stan¬ 
dard come Java, ASP, HTML, COM, 
ODBC, ActiveX, Applets, Java Scripts 
e VBScripts. Il codice del programma 
Client generato dal WebApp Studio è 
puro codice HTML/ASP al 100%, così 
non c'è alcun linguaggio proprietario da 
imparare. 

Il WebApp Studio è la piattaforma di 
sviluppo per il WebApp Server e rende 
automatica la parte più difficile del pro¬ 
cesso di sviluppo dell'applicazione Web 
dinamica; costruisce codici per creare, 
editare, cancellare e trovare dati. I wi¬ 
zard del WebApp Studio generano codi¬ 
ce business logie e codice ASP per l'ap¬ 
plicazione database Web. Fornendo un 
ambiente di sviluppo per le business lo¬ 
gie distinto da quello per il codice ASP, i 
progettisti di pagine Web e gli sviluppa¬ 
tori delle business logie possono lavora¬ 
re in parallelo sulla parte di applicazione 
dove possono dare il meglio di loro 
stessi. Il Database Builder del WebApp 
Studio definisce nuovi database e gene¬ 
ra gli oggetti Dizionario Dati (DDO) 
pronti per essere usati; il codice dei 
DDO può essere personalizzato dallo 
sviluppatore nel potente Editor. L'IDE 
del WebApp Studio fornisce un comple¬ 
to ambiente RAD per Internet e il gene¬ 
ratore di applicazioni permette di co¬ 
struire le proprie applicazioni veloce¬ 
mente. E' possibile avere accesso a 
qualsiasi dei più diffusi formati DBMS 


II srto dedicato 
agli sviluppato¬ 
ri di soluzioni 
database su 
Internet, cura¬ 
to dalla Da- 
taAccess. con 
link e suggeri¬ 
menti utili 




If VOU CAN UHtAM H, VOU CA\ Buliniti 

BuiM e-commerce, business automation and 
on-line dynamic publishing application Solutions 
laster and more reliably than ever bel orci 



n» lumti Logic cugino Coi MKieooft ICS 

ri» WebApp Secwc Produci Sute coesi as ot two 



attraverso ODBC o attraverso driver di¬ 
retti. oppure risparmiare prendendo 
vantaggio da un DBMS DataFlex veloce 
e ottimizzato per l'uso su Web, che of¬ 
fre la possibilità di accesso contempora¬ 
neo per un numero illimitato di utenti. 

Ogni database o server database può 
essere utilizzato, disponendo di una 
grande varietà di opzioni di connessio¬ 
ne. Con la combinazione di tre architet¬ 
ture diverse, integrazione di database, 
business rule e tool di sviluppo rapido. 
WebApp Server è espressamente stu¬ 
diato per sviluppare applicazioni databa¬ 
se per Web 

WebApp Server integra anche un 


tfe i*. »-x r— i«— : 




Il sito principa¬ 
le della Data 

JL . * Ad 

3 d ^ ^ 

***** CM4 — Cwt. 


• 

Access, con i 
riferimenti ai 




-- - 

vari prodotti 
della casa 



avanzato sistema di sviluppo di applica¬ 
zioni object oriented con la tecnologia 
Internet Microsoft IIS. Questa combina¬ 
zione riduce il lavoro necessario per la 
creazione di sofisticate applicazioni tran¬ 
sazionali sul Web e offre al tempo stes¬ 
so maggiore potenza e migliore flessibi¬ 
lità delle soluzioni sviluppate ad hoc. 

Mediante l'utilizzazione degli oggetti 
Data Dictionary e Business Process, 
WebApp Server facilita la gestione dei 
cambiamenti sia dei dati che delle carat¬ 
teristiche dell’applicazione che sono ti¬ 
piche delle applicazioni sul Web. I cam¬ 
biamenti che sono effettuati vengono 
propagati all'interno della applicazione 
automaticamente. 

Inoltre, permette di sviluppare ap¬ 
plicazioni Web indipendenti dal Client 
utilizzato. Il codice HTML generato è 
infatti quello base e questo rende 
possibile la sua esecuzione su tutti i 
Web browser esistenti E' possibile 
comunque estendere le funzionalità 
utilizzando la programmazione in Ja¬ 
va. WebApp Server supporta l'utilizzo 
dei Direct Drivers, dei driver ODBC e 
può anche utilizzare l'interfaccia verso i 
database DataFlex. Gira su Windows 
NT 4.0 con Microsoft Internet Informa¬ 
tion Server e Active Server Page instal¬ 
lati. 

La versione per gli sviluppatori inclu¬ 
de sia il WebApp Studio che una versio¬ 
ne ridotta del server, utile solo per te¬ 
stare il prodotto. Sul server Web andrà 
poi installata la versione completa del 
server, disponibile come programma a 
parte al prezzo di 6.312.000 lire IVA 
esclusa. «e 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


123 










































GIOCHI 


di Pierpaolo Turitto 


SUPERBIKE 2000 


Due piccoli occhi che ti guardano, 
non sono umani, molto affusolati e con 
taglio orientale: sono il simbolo identifi¬ 
catore del 4 volte campione del mondo 
Superbike Cari Fogarty. 

A cavallo della regina DUCATI 996, 
Cari è l'indiscusso re del campionato, 
controlla i suoi 163 cavalli, generati dai 
quattro cilindri a V in cui si agitano 4 val¬ 
vole. 

Una leggenda per tutti gli amanti del¬ 
le due ruote, l'idea affascinante che 
quest'uomo riesca a fare evoluzioni in¬ 
credibili con una moto da strada "nor¬ 
male", piegare fino quasi ad accostare 
le orecchie a terra, per sentirsi avvicina¬ 
re gli avversari, come un apache in atte¬ 
sa dei cowboy. 

Quanti appassionati hanno sognato di 
poter provare le stesse emozioni, caval¬ 
cando la stessa moto, vestendo lo stes¬ 
so casco, la stessa tuta ? E se addirittu¬ 
ra potessimo avere la stessa faccia ? 

Tenuto conto che la Ducati 996 ha un 
costo non indifferente, e che per fare le 
stesse cose probabilmente vi servireb¬ 
bero anni di allineamento e svariate mo¬ 
to da distruggere, l'investimento di ac¬ 
quistare un videogioco ci sembra ecce¬ 
zionale, ma vediamo se può soddisfare 
a pieno la nostra fame di emozioni. 



frenetico, immersi- 
vo. con musica e 
rumori di fondo, ci 
si appresta a gioca¬ 
re subito "carichi a 
1000 ", il video full¬ 
motion ci porta sul 
posto in tempo ze¬ 
ro. 

Subito dopo ci 
troviamo di fronte 
alle opzioni, dobbia¬ 
mo scegliere la mo¬ 
to ed il pilota, en¬ 
trambe ci offrono 




In sella 

Superbike 2000 è 
il titolo EA sports di 
motociclismo, e for¬ 
se lo standard da 
superare per chiun¬ 
que altro si accinga 
a farne uno. 

Nonostante il 
marchio Electronic 
Arts, il prodotto è 
sviluppato, udite 
udite, dalla Milesto- 
ne, una software 
house milanese, 
che si è già fatta co¬ 
noscere con l'episo¬ 
dio precedente del 
medesimo titolo e che divenne famosa 
con gli Screamer, simulazioni automobi¬ 
listiche molto accurate e veloci. 

Lanciato il gioco, il logo EA Sports è 
proprio l'inizio delle emozioni, devo dire 
che una grande dote della casa america¬ 
na è la realizzazione del video iniziale, 






a Monza, il semaforo decreta la 
partenza e via senza paura; ma 
la febbre sale ed allora lo step 
successivo sarà quello del cam¬ 
pionato. dei settagli della moto 
e delle nottate a cercare il rag¬ 
gio di curvatura migliore per af¬ 
frontare una variante. 

La grafica è stupefacente (gli 
screenshot non rendono giusti¬ 
zia al prodotto, in quanto sono 


SUPERBIKE 2000 


l'intero panorama del campionato SBK, 
anche se è quello del 99, infatti la Hon¬ 
da è ancora la mitica RC45. quest'anno 
sostituita dalla VTR-SP1 

Se la voglia di giocare non ci dà tem¬ 
po da perdere, possiamo scegliere gara 
rapida, e in pochi secondi siamo in sella 


Distribuito oa CTO spa 
Prezzo al pubblico 109 900 

RAM scheda video 2Mb 400 Mt> spazio 
baro disk 

SU INTERNET 


124 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 





























stati effettuati con un Pentium 2 266 e 
scheda grafica 4 Mb), i fondali sono fe¬ 
delissimi e il dettaglio delle moto è paz¬ 
zesco, ogni singolo sponsor sulla tuta e 
sulla carenatura, le saldature del telaio fi¬ 
no al pneumatico che si sporca sull'erba 
o al riflesso del sole sulla visiera del ca¬ 
sco. 

Nonostante l'episodio precedente 
fosse già di altissimo livello, l'engine di 
SBK 2000 è stato riprogrammato quasi 
completamente, è stato fatto un este¬ 
nuante lavoro di raccolta dati con un infi¬ 
nità di fotografie. 

Alla Milestone si sono anche preoc¬ 
cupati di personaliz¬ 
zare i piloti, caratte¬ 
rizzandoli con le loro 
doti peculiari, stac¬ 
cata in curva, acce¬ 
lerazione sul rettili¬ 
neo e cosi via, c'è 
chi osa più e chi 
meno, i più attenti 
scorgeranno addirit¬ 
tura oltre la visiera 
un volto dai tratti 
noti. 

I movimenti dei 
piloti sono molto fe¬ 
deli grazie ad un 
puntuale motion- 
capture, si alzano in 
prossimità della cur¬ 
va e stringono il petto al serbatoio nel 
pieno di quest'ultima. ma si esibiscono 
anche in spettacolari voli quando vengo¬ 
no disarcionati. 

Nell'episodio precedente i livelli di 
gioco erano soltanto due :arcade o si¬ 
mulazione, oggi sono diventati 4, con la 


possibilità di agire anche sul livello di 
realismo della simulazione, si può passa¬ 
re da un tour senza marce, senza danni, 
senza cambio pneumatici, semplice co¬ 
me al Luna Park ad una gara in cui se 
sbagliamo la prima curva siamo fuori e 
all’ospedale (virtuale ovviamente!). 


Ma per chi la moto l'ha vissuta il pen¬ 
siero che molto probabilmente lo ac¬ 
compagna nella lettura è il 
seguente:Come faccio a sentire se per¬ 
do aderenza, se i freni rispondono sem¬ 
pre peggio ? 

Guidare una moto è sensazionale 
non come un'auto, si provano per l'ap¬ 
punto sensazioni a livello corporeo, ba¬ 
cino in movimento, dita sulla leva dei 
freni, ecc. 

Ed allora che si fa ? 

Alla Milestone hanno pensato di in¬ 
serire un sistema opzionale di feed¬ 
back, in cui segnali visivi suggeriscono 
al pilota indicazioni sul grip o su com¬ 
portamento anomalo della moto; in bas¬ 
so a destra viene 
costantemente vi¬ 
sualizzata una mi¬ 
niatura della moto 
con degli indicatori 
sulla condizione 
delle ruote e del 
motore. Molto mi¬ 
gliorata rispetto al 
passato è sicura¬ 
mente l'intelligenza 
artificiale degli av¬ 
versari, che corro¬ 
no non come se 
fossero soli in pi¬ 
sta. 

E se dopo un po' 
ci sentiamo soli ? 

Assente nella precedente 
edizione, in SBK 2000 c'è la 
possibilità di giocare in due con 
lo split screen, senza grosse 
perdite a livello di velocità e 
grafica. Per gli appassionati ri¬ 
tengo doveroso segnalare l’ac¬ 
curatezza delle schede biografi¬ 
che dei piloti e delle caratteristi¬ 
che del tracciato, di quest'ulti¬ 
mo è molto interessante da se¬ 
guire il filmato preview, in cui 
vengono evidenziati i passaggi 
fondamentali e le curve chiave. 

Il titolo è completissimo in 
ogni suo aspetto, abbondante 
ed esaustivo nei dati, fedele 
nella simulazione, bellissimo grafica- 
mente. si adatta anche a macchine me¬ 
no potenti. Essere in sella ad una moto 
è tutt'altra cosa, ma questo è il massi¬ 
mo che si può raggiungere per fare fin¬ 
ta, se proprio volete esagerare piazzate¬ 
vi un ventilatore davanti alla faccia ! 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


125 






NOX 



Infossato in una poltrona guardo la tv 
con la mia ragazza che mi gira intorno, 
mi chiama Jack, non è il mio nome, ma 
lei è troppo carina per dirglielo, si propo¬ 
ne di prendermi una 
birra, accetto, è cosi 
carina che forse so¬ 
no Jack, talvolta pic¬ 
coli compromessi 
rendono la vita mol¬ 
to più facile, la sera¬ 
ta è lunga. 

Da qualche parte 
una simpatica signo¬ 
ra con voce tene¬ 
brosa evoca degli 
spiriti guardando 
dentro una pozza 
d'acqua, dove vedo 
me stesso seduto in 
poltrona.La luce di 
una candela illumina 
la litania della signo¬ 
ra, che chiamerò 


strega per semplicità e per rendere 
l'idea di come sia fatta, d'improvviso la 
flebile luce si spegne, la signora impre- 



Distribuito da CTO Spa 

Pieno al pubblico 109.900 

Requisiti di sistema Pentium 2 o P200 MMX 

32 Mb RAM 300 Mb hard disk 

Su internet : ntto /Avww.westwood com/ 

games/nox/indexjtalian.himl 


l'effetto di un 
creare un varco 
spazio temporale 
proprio sopra la mia casa, vengo risuc¬ 
chiato via in compagnia del mio televi¬ 
sore... 

Piombo d'improvviso su un galeone 
volante in un pianeta non ben identifica¬ 
to, mi accoglie un perfetto incrocio tra 
Capitan Uncino e Olio, che mi propone 
di lasciarmi in vita in cambio del televi¬ 
sore, accetto senza esitazioni e d'im¬ 
provviso comprendo che essere Jack 
non sarà una passeggiata di salute... 

Il pianeta si chiama Nox ed è popola¬ 
to da tre stirpi, un tempo unite : i guer¬ 
rieri, gli incantatori e i maghi Tanto 
tempo orsono sconfissero il male grazie 


manifestarono in tutta la loro crudeltà.. 

Quindi per riepilogare : io sono Jack, 
piombo su Nox evocato dalla bambina 
malvagia di nome Ecubah, che vista nel¬ 
la pozza d'acqua la sfera del potere sul 
mio televisore decide di risucchiarsi tut¬ 
ta casa. 

Qui comincia l'avventura di chiunque 
voglia essere Jack nell'ultimo videogio- 
co della Westwood NOX. 

Un gioco di ruolo classico, in cui pos¬ 
siamo vestire i panni di un mago, di un 
incantatore o di un guerriero ( buttate 
un occhio ai riquadri per le caratteristi¬ 
che delle tre razze) 

La missione non brilla di originalità 
recuperare le tre parti del bastone (vedi 
sopra) ed utilizzarlo per fermare Ecubah 


126 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 









r maghi sono 
maestri della magia 
e possono creare 
trappole magiche 
che contengono 
incantesimi, non 
possono indossare 
armature e 
possono usare solo 
bastoni.I maghi 
iniziano la missione 
nei pressi del 
Castello di Galava. 


u 

A . 

' - \ V 

/: X.<é 


Punti vita : bassi 
Abilità magiche : eccellenti 
Abilità fisiche : deboli 
Velocità : bassa 


Gli 

incantatori 

ammaliano ed 
evocano le creature 
piegandole al loro 
volere, indossano 
armature di cuoio e 
utilizzano archi e 
bastom.Gli 
incantatori iniziano 
l'esplorazione nel 
pressi del villaggio 
di Ix. 

Punti vita : medi 
Abilità magiche : 

moderate 

Abilità fisiche : medie 
Velocità : normale 


. T 

* t 


l guerrieri non 

usano la magia, ma 
posseggono abilità 
speciali, possono 
indossare ogni tipo 
di armatura e usano 
tutte le armi tranne 
gli archi e i bastoni 
magici ! guerrieri 
iniziano l’avventura 
nei pressi della 
Fortezza di Dun 
Mir. 

Punti vita : 

Eccellenti 

Abilità magiche : nessuna 
Abilità fisiche : alte 
Velocità : alta 


- «;»■ 


. —'VSv 



L'interfaccia uten¬ 
te è quanto di più in¬ 
tuitivo abbia mai vi¬ 
sto, con la tastiera 
gestiamo inventario 
e magie, con il mou¬ 
se ci muoviamo o 
combattiamo (tasto 
destro e sinistro). 

L'idea grafica del 
prodotto è molto in¬ 
telligente, l'uso delle 
fonti luminose ci per¬ 
mette praticamente 
di vedere solo ciò 
che è nel nostro raggio visivo; è spetta¬ 
colare l'apertura di una porta che illumi¬ 
na d’improvviso la stanza adiacente. 




Jr. il 


W 

4 




♦ 

jjil 


jjf' 1 

■ 

r - y , 

V *f 

>v > 


N 

> - 


.. - - - r : 


derlo, la strega potrebbe avere solo que¬ 
sta tonalità...bello! 

So che state pensando : possibile 


un ottima parte mul¬ 
tiplayer che dà 
all'acquirente la pos¬ 
sibilità di giocarlo in 
rete senza stancarsi 
mai, anche se 
stand-alone (da soli 
ndr) si può giocare 
più volte con soddi¬ 
sfazione, infatti 
cambiando ruolo, 
cambia il punto di 
partenza, anche se 
forse non un granché la storia (toh! for¬ 
se è saltato fuori un difettino!). 

Il confronto che nasce spontaneo è 
con lo standard, thè best, l'unico, l'inimi¬ 
tabile DIABLO, che vacilla ma ancora 
non cade, infatti la storyline di quest'ulti¬ 
mo è più di sostanza, le locazioni sono 
più curate e gli enigmi più complessi, 
ma comunque NOX è il classico titolo 
che ti succhia via nottate intere, nelle 
quali quando guardi la prima volta l'oro¬ 
logio la luce artificiale non serve più, 
quel gioco che ti fa separare dagli amici 
e dalla ragazza (tanto ormai siamo 
Jack!), ti fa sbadigliare ma non ti inchio¬ 
da li, un combattimento dietro l'altro, un 
passaggio segreto, un nuovo personag¬ 
gio. Sicuramente da provare, anche per 
chi vuole un passatempo in attesa 
dell'arrivo del secondo episodio di DIA¬ 
BLO. «S 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


127 















'Lì^jìììlìulJ UBRI 


di Nero Serri 


Codici & Segreti 


Historia magistra vitae. 

Se la storia fosse stata maestra di vi¬ 
ta per la gran parte dei cifratori, i cui no¬ 
mi sono riportati nel libro di Singh, forse 
la storia che li ha seguiti sarebbe stata 
diversa. Invece, in Codici & Segreti, l'a¬ 
nalisi del fenomeno crittografico e so¬ 
prattutto di quello crittanalitico, mostra 
come tecniche di cifratura efficienti e 
potenzialmente longeve, siano state 
mortificate e battute per l'uso che il fat¬ 
tore umano (la variabile che apparente¬ 
mente nessun algoritmo potè eliminare) 
ha attuato. 

Singh, noto al grande pubblico per il 
suo primo libro (L'Ultimo teorema di 
Fermat - Rizzoli 1997), torna ai tipi per 
pubblicare un libro che solo un occhio 
superficiale potrebbe scambiare per un 
approccio storico alla crittografia, ma 
che ad una lettura attenta, e non po¬ 
trebbe essere altrimenti vista la capa¬ 
cità di coinvolgimento della scrittura del 
nostro, si rivela come un manuale. 

Dunque una manuale di cosa e per 
chi. 

Un manuale di crittografia, crittologia 
e crittanalisi e di come le tre discipline 
interagiscano negli algoritmi odierni. 

Più in dettaglio, un manuale di critto¬ 
grafia, per la dovizia di dettagli e spiega¬ 
zioni di terminologie e tecniche per ce¬ 
lare i dati (il bene più prezioso nella so¬ 
cietà dell'informazione), anche in rela¬ 
zione a coloro che dovranno farne uso. 
Resta definitivamente chiaro al lettore il 
perché preferire una tecnica di cifratura 
ad un'altra relativamente alla circostan¬ 
za in cui questa vada impiegata (gli 
americani usarono i Navaho per le tra¬ 
smissioni radio durante la seconda 
guerra mondiale, pur potendo contare 
su mezzi tecnologici superiori agli av¬ 
versari, poiché costarono infinitamente 
meno rispetto allo sviluppare - e distri¬ 
buire - una forma crittografica basata 
sulla nascente tecnologia elettronica). 

Un manuale di crittologia, poiché 
l'impiego di concetti di cifra in ambiti 
non militari e non commerciali ha per¬ 
messo di chiarire alfabeti e scritture di 
popoli la cui storia diamo per scontata e 
accantonata insieme alle reminiscenze 
scolastiche d'obbligo (gli Egizi, per citar¬ 
ne uno), dando modo di scoprire quanto 
questa disciplina contribuisca al sapere 
quotidiano di ognuno di noi. 


Un insostituibile 
compendio di crit- 
tanalisi anche per 
coloro che appli¬ 
cano (consape¬ 
volmente o me¬ 
no) la cifratura 
nel loro quotidia¬ 
no, poiché il 
percorso espo¬ 
sitivo ci porta 
alla compren¬ 
sione delle tec¬ 
niche di risolu¬ 
zione degli al¬ 
goritmi più 
complessi 
con pochi 
semplici pas¬ 
si Quest'ulti- 
ma caratteri¬ 
stica di Co¬ 
dici & Segreti, non deve 
sorprendervi più di tanto; non stiamo 
certamente cercando di vendere una 
penna che vi permette di guardare at¬ 
traverso i muri od un gemello da cami¬ 
cia che vi consenta di ascoltare conver¬ 
sazioni a centinaia di metri, cosi come 
promette la terza di copertina di certi 
periodici popolari. 

Abbiamo imparato da Singh che usa¬ 
re in maniera errata la tecnica più po¬ 
tente per celare i dati (ed essere al con¬ 
tempo certi di utilizzare una tecnica in¬ 
violabile) é solo poco più sicuro che tra¬ 
smettere i nostri segreti in chiaro e che 
questi errori sono gli strumenti impre¬ 
scindibili del crittanalista. 

Evitare di rendere attaccabile la no¬ 
stra crittografia alle suddette tecniche 
(un esempio? alcuni scrivono il codice 
del bancomat sul bancomat, le pas¬ 
sword le trovate quasi sempre scritte 
sotto le tastiere od i portapenne, ...) ci 


podici ( & Segreta 

di Simon Singh, 

Editore - Rizzoli. 2000 
Titolo originale The Code Book 
Prima odinone' ellobio 1999 
Seconda Edizione gennaio 2000 

Ut 33000 (Euro 17 (MI 


aiuta a man¬ 
tenere la se¬ 
gretezza dei 
contenuti ed 
alta l'efficacia 
del metodo 
con cui que¬ 
sta viene at¬ 
tuata. 

Tutto quan¬ 
to leggerete 
nei primi sei ca¬ 
pitoli, vi intro¬ 
durrà natural¬ 
mente alla crit¬ 
tografia a chiave 
pubblica (la cui 
incarnazione é il 
PGP, ad esem¬ 
pio), la prima che 
può vantarsi di es¬ 
sere attaccabile 
solo attraverso un 
attacco brutale di 

ricerca per esclu¬ 
sione che potrebbe durare un centinaio 
di volte la vita presunta del nostro uni¬ 
verso; ed é pronta a proteggere la vo¬ 
stra privacy gratis e liberamente scari¬ 
carle da internet, come plug-in dei 
Client di posta elettronica o come parte 
integrante del browser che utilizzate 
per comprare in America un tappetino 
per il mouse a forma di mela senza far 
sapere il vostro numero di carta di cre¬ 
dito a tutta la comunità virtuale 
Singh è un inglese (anche se di im¬ 
portazione) e dunque non ha potuto re¬ 
sistere al fascino di confessarci che al¬ 
cune delle più importanti mete della 
crittografia furono raggiunte per prime 
dal regno d'oltre Manica, ma non fu 
possibile rivelarlo per motivi di sicurezza 
nazionale. Adesso, allora, posso dirvelo: 
Bill Gates l'ho inventato prima io, ed ul¬ 
timamente l'ho defenestrato in favore 
di Ballamer, altra mia creatura 

Nove Appendici per gli approfondi¬ 
menti tecnici, una bibliografia essenzia¬ 
le per coloro che vogliano affrontare la 
conoscenza della crittografia dei dati ed 
una sfida in cifre di difficoltà via via cre¬ 
scente che, oltre ad essere un ottimo 
esercizio di verifica sui concetti appresi, 
vi consente di vincere un milione in libri. 
Se doveste vincere e non avete mai let¬ 
to prima d'ora Singh, una trentina di mi¬ 
la lire investitele ancora in lui 



128 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 













di Aldo Ascenti 


Talento Courseware per la 
Patente Europea del Computer 

un corso in tre volumi per prepararsi agli esami ECDL 


Da qualche mese l'ECDL (Euro- 
pean Computer Driving Licence) si 
diffonde con rinnovato vigore. 

In questo senso hanno senz'altro 
contribuito le iniziative editoriali di al¬ 
cuni quotidiani a larga diffusione e 
l'annuncio della Skills Card (ovvero la 
tessera personale su cui vengono re¬ 
gistrati gli esami conseguiti) conse¬ 
gnata a Romano Prodi il 21 marzo 
scorso, nella sua veste di Presidente 
della Commissione Europea. 

In quell'occasione Prodi ha citato 
l'ECDL come standard europeo per 
la diffusione della cultura informati¬ 
ca, esibendo il suo documento che 
porta la sigla di identificazione 
EU000001. 

Non c'è da stupirsi, quindi, se la 
Patente Europea del Computer è og¬ 
gi sulla bocca di tutti e. nella speran¬ 
za che all’informazione facciano se¬ 
guito anche iniziative concrete da 
parte delle aziende coinvolte, convie¬ 
ne esplorare le soluzioni offerte dal 
mercato per agevolare la preparazio¬ 
ne ai sette esami. 

In effetti, i test per il consegui¬ 
mento dell'ECDL, pur tarati per es¬ 
sere alla portata di tutti, presentano una 
certa difficoltà anche per chi già da tem¬ 
po convive con un PC, soprattutto a 
causa della vastità degli argomenti trat¬ 
tati, che vanno dalla configurazione e 
scelta di un sistema di elaborazione, alla 
conoscenza di alcuni termini e tecnolo¬ 
gie riguardanti il networking, all'uso di 
strumenti quali i database e i program¬ 
mi per presentazioni grafiche stile 
PowerPoint. 

Proprio questa varietà di temi e pro¬ 
blematiche ha reso piuttosto difficile af¬ 
fidarsi ai consueti manuali d'uso dei 
singoli programmi, spesso ricchi di fun¬ 
zionalità superflue per il superamento 
dell'esame ma carenti quando si tratta 
di offrire una visione d'insieme e valida¬ 
mente attualizzata dell'Information Te¬ 
chnology, indispensabile per il primo 
dei test ECDL, a nostro avviso il piu im¬ 
portante dei sette, che ha una natura 


INSEGNARE & IMPARARE 

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offrendo alcune case editrici, che 
hanno tempestivamente pubblicato 
testi specifici mirati proprio agli esa¬ 
mi della "patente". 

Tra queste non poteva mancare 
Talento, che da tempo si occupa di 
manuali per l'autoapprendimento 
delle tecnologie informatiche. La 
sua linea "Courseware" adesso 
comprende tre volumi, di oltre tre¬ 
cento pagine ciascuno, che guidano 
passo passo attraverso i sette temi 
dell'ECDL, sfruttando il collaudato 
sistema della suddivisione in nume¬ 
rose brevi lezioni, ognuna riguardan¬ 
te un argomento specifico, come le 
formule semplici in Excel o la stam¬ 
pa di tabelle con Access, corredate 
da procedure operative con cui ci¬ 
mentarsi. Ogni volume, inoltre, con¬ 
tiene una copia del Syllabus, ovvero 
il documento ufficiale in cui sono 
elencati gli argomenti oggetto dei 
vari esami, e un CD-ROM pieno di 
file di esempio da usare per gli eser¬ 
cizi. 

I vantaggi dei manuali Talento so¬ 
no la completezza dei contenuti, che 
spesso vanno ben al di là di quanto è 
necessario sapere per superare gli esa¬ 
mi, e l'efficace struttura che permette di 
studiare comodamente nei ritagli di tem¬ 
po e di saltare gli argomenti meno inte¬ 
ressanti Gli svantaggi sono invece attri¬ 
buibili al prezzo un po' elevato di ciascun 
volume e alla trattazione limitata alla sui¬ 
te Microsoft Office, che contraddice un 
po' lo spirito super partes degli esami 
ECDL. Criticabile anche il CD-ROM alle¬ 
gato, che avrebbe potuto essere facil¬ 
mente dotato di un'interfaccia grafica e 
di contenuti più significativi, 
Concludendo, questi manuali sono 
fin troppo ampi per le esigenze della Pa¬ 
tente Europea e andrebbero acquistati 
nell'ambito di un percorso formativo più 
mirato alla buona conoscenza dei pro¬ 
dotti Microsoft che al conseguimento 
dell'attestato, magari scegliendo i soli 
volumi che colmano lacune specifiche. 

WS 


MCmìcrocomputer n. 206 - maggio 2000 


129 












CD ROM 


di Nero Berri 


Recensione 

L.- 


Sail 2000 

Yacht Racing 
Simulator 



A casa mia ci fu un periodo in cui le 
macchine (autovetture intendo) andava¬ 
no e venivano al ritmo con il quale oggi 
escono processori che raddoppiano la 
velocità dimezzando il costo dell'unità di 
calcolo. 

A proposito di 'ritmo', un episodio mi 
rimase impresso, essendo io appena 
entrato nell'adolescenza, cioè in quella 
fase della crescita in cui, avendo sco¬ 
perto una tricogenesi (crescita di peli) 
non più limitata ai recessi più segreti, si 
comincia a vedere il diciottesimo com¬ 
pleanno come una meta possibile. Di¬ 
ciottesimo compleanno per il quale l'at¬ 
tesa significava giorni mancanti alla pa¬ 
tente. 

Ero convinto che papà mi avrebbe in¬ 
segnato a guidare sulla nostra Ritmo 
(ecco dunque), la quattordicesima Fiat 
di casa Berri, la seconda in sequenza 
dopo una positiva divagazione in casa 
Ford su di un Taunus venuto dagli USA, 
con tutte le sue cromature. 

Anche Berri Senior era convinto di 
sacrificare i giunti dei semiassi della Rit¬ 
mo alla causa di un neopatentato, e lo 
rimase fino al momento in cui, un gior¬ 
no.. 

Incrocio, semaforo. 

Bambinetto saccente (un divoratore 
di riviste specializzate in attesa di trico¬ 
genesi palese, evidentemente) con pa¬ 
dre per mano. 

“Guarda, pa', la Ritmo Diesel!". 

Mio padre aveva sempre sostenuto 
che le punterie della nostra media tori¬ 
nese non fossero state messe a punto 
malgrado la puntata settimanale in assi¬ 
stenza cut un modello troppo nuovo 
(avevamo un esemplare di quasi-prese- 
rie, grazie a conoscenze in Viale Manzo¬ 
ni, e la diesel, per la cronaca, era stata 
annunciata ma non era ancora uscita) ci 
costringeva, ma quello fu troppo. 

Sei mesi dopo aver avuto le chiavi 
della nuova media di Corso G. Agnelli 
per primi nella Capitale, papà si decise a 
buttarla, ma si contrattò e decise di 
venderla e cosi diventammo alfisti 

Ho provato Sail 2000 su un portatile 
che non ha certo limiti tecnologici (ne 

130 


avete letto la prova un mese fa) se pen¬ 
sate che 500 MHz di CPU e 128 MByte 
di RAM su uno schermo da 15“ mosso 
da una ATI Rage siano sufficienti, ed un 
amico cui ho fatto vedere la combina¬ 
zione dei due prodotti mi ha immediata¬ 


Sail 2000 

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mente chiesto dove avessi trovato un 
emulatore per lo Spectrum cosi ben fat¬ 
to. 

Come illuminato ho provato l'installa¬ 
zione su Virtual PC 3.0 per Mac, essen¬ 
do questo un prodotto per i soli PC, con 
la stessa efficacia 

In effetti oggi, che l'interattività dei 
giochi porta perfino qualcuno a rimaner¬ 
ne ipnotizzato al limite della patologia e 
che le macchine dedicate al gioco han¬ 
no potenza e dotazioni da 'mini' di una 
decina d'anni fa, leggere una venticin¬ 
quina di pagine introduttive del manuale 
con raccomandazioni e sulle dotazioni 
minime per sperimentare un ambiente 
da Sinclair della seconda generazione, 
non fa un bell'effetto. 

Abbandonato il Mac in favore del lap- 
top citato, per non concedere attenuan- 

MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 
















^ hhi l - ' ' 




ti generiche, notiamo che il prodotto ri¬ 
chiede 1024x768 pixel di risoluzione ma 
non è capace ad impostarsela, e 256 
colori. 

Duecentocmquantasei colori proprio, 
non mimmo! Se si è investito in scheda 
e monitor per qualcosa di meglio della 
VGA, pazienza Nemmeno questa impo¬ 
stazione viene effettuata dal program¬ 
ma che anzi ci redarguisce e ci saluta. 

Ogni lancio dell’applicazione compor¬ 


gonfia nel successivo refresh di scher¬ 
mo, sia che quel tipo di vela serva o 
nuoccia su quel lato del campo di rega¬ 
ta . 

Né la sua presenza attuata con un 
trucco alla Silvan (compare e scompare) 
muta la condotta di gara in maniera 
sconvolgente. 

Quanto detto vale sia per la voce 'im¬ 
parare a regatare' tanto per la voce 'lot¬ 
ta senza quartiere' (passatemi la tradu¬ 
zione ad sensum) Una qualche modifi¬ 
ca nelle caratteristiche del gioco pure 
queste impostazioni devono averla, vi¬ 
sto che aH'aumentare della difficoltà im¬ 
postata le mie sconfitte si sono fatte via 
via cocenti. 

I tre schermi del simulatore riportano 
una vista degli strumenti per le misura¬ 
zioni ambientali (un inesperto di mare 
come me non saprebbe dire quanto at¬ 
tendibili), una vista del campo di regata 
con nuvole pixelate e le caratteristiche 
viste in precedenza per finire con lo 
schermo di soggettiva dal quale regola¬ 
re tensione delle funi e orientamento 
del timone, oltre che a godere una vi¬ 
suale lontana di quello che, nel 1995, fu 
il simulatore di vela per eccellenza e 
che oggi, col nome cambiato, è vecchio 
di cinque anni terrestri e lontano svariati 
milioni di miglia marini dalla tecnologia 
cui, ahinoi, siamo oramai avvezzi. WS 


ta la ricreazione delle 'immagini' che ad 
uno studio attento abbiamo ritenuto es¬ 
sere le dodici viste tridimensionali delle 
due barche che si contendono le acque, 
ottenute con l’effetto nebbia, con la co¬ 
lonna sonora che sembra mutuata pari 
pari dall'altoparlantino interno di un 
8086 durante i settaggi del BIOS. 

Le immagini suddette vengono 
scambiate tra loro senza fading alcuno, 
sicché una vela che non c'è compare 


MCmìcrocomputer n. 206 - maggio 2000 


131 





































E-mail, tip & trick 

Seconda parte 

di Raffaello De Masi 


Se il telefono è la tua voce, beh. Te¬ 
mali è la tua scrittura. Potremmo dire 
che è quasi un appuntamento quotidia¬ 
no con un'abitudine, quella di scrivere, 
ancorché non con la penna, che aveva¬ 
mo da qualche tempo persa. E questo, 
se vogliamo, possiamo consideralo un 
bene. 

Un bene, già, un vantaggio, legato al¬ 
la possibilità di avere ogni mattina previ¬ 
sioni del tempo, ultime notizie, orosco¬ 
po, un filo di umorismo che ci aiuti a co¬ 
minciare bene la giornata. Insomma, un 




n 




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K# ÌO«r UX€ tKt 


Outlook Express, ridot¬ 
to a ruolo di cenerento¬ 
la dal fratello maggiore, 
è invece un pacchetto 
dotato di pregevoli ca- 
rattenstiche 


nuovo modo di mantenersi a contatto 
con il mondo. Come avrei fatto, altri¬ 
menti. a sentire ogni giorno Naomi? Lo 
stipendio è quello che è, Marco fa la 
cresta sui miei compensi, AdP pretende 
mi farmi firmare notule che sono poi il 
quadruplo di quello che mi dà, il 
"Cigno" per la verità si è dimostrato un 
po' tirchio, e pretende che telefoni 
sempre io Dura la vita, per un povero 
redattore che ha la sua scrivania in un 
sottoscala, giusto vicino ai gabinetti di 
decenza. 

Cosi, invece, io. ogni mattina, leggo i 
messaggi della bellissima, che passano 
impum sotto i filtri del mio fido Eudora; 
il resto, gli ordini di AdP, le ramanzine di 


MM, le minacce di 
Rino cadono senza 
pietà nella trappola, 
e scivolano via nel 
_ limbo di una cartel¬ 
la che ho chiamato 
"tomba senza lapide" e che ogni tanto 
svuoto senza rimpianto E campo tran¬ 
quillo, nella mia amata Atnpalda! 


Proteggersi dalle 
persone moleste! 

Beh. vediamo come possiamo met¬ 
tere mano al nostro pacchetto di e-mail 
preferito senza che. ogni giorno, 
all'apertura della posta, divenga una co¬ 
sa da guardare spiacevolmente e con 
apprensione, di fronte a un coacervo in¬ 
discriminato di materiale senza ordine e 
senza criterio. 


Microsoft 
Outlook Express è 
stato, senza ombra 
di dubbio, finora un 
leader, nell'area 
dei Client di e-mail 
E sebbene (e non 
a torto) sia visto 
come il parente 
povero di pacchetti 
ben più potenti, 
come il fratello 
maggiore Outlook 
tout-court. Eudora 
o The Bat, possie¬ 
de una serie di ca¬ 
ratteristiche semi- 
m nascoste che ci 
possono tornare 
davvero utili, all'oc- 
correnza. Certo non è il top, ma la com¬ 
plessità di Outlook 2000 può davvero 
spaventare e, forse, essere inutile. 
Oltre tutto è gratuito, e permette di ma¬ 
neggiare agevolmente i newsgroup. 

Già, proprio a proposito di new¬ 
sgroup, Express ha una caratteristica 
molto utile L'uso dei filtri per maneg¬ 
giare la posta è sicuramente molto pra¬ 
tico, ma chiunque di noi abbia seguito 
un newsgroup si sarà reso conto che 
avere a disposizione un mezzo per fil¬ 
trare anche i messaggi di quest'area 
rappresenta un aiuto impagabile. Ed 
Express "piccolo" questo mezzo ce 
l’ha; cliccare su Strumenti t Regole dei 
messaggi t News e stabilire i canoni 
per gestire i post dei newsgroup (can¬ 
cellazione, evidenziazione, contrasse- 
gnazione, a seconda che si verifichino 
particolari condizioni, come contenuto 
di particolari campi o del corpo del mes¬ 
saggio. grandezza del post e così via). 
Queste regole possono essere create 
per gestire l'intero box di arrivo, per 
maneggiare uno o piu newsgroup parti¬ 
colari, per bloccare l'arrivo da parte di 
membri o sezioni particolari della comu¬ 
nità. 

Specie se riceviamo molta posta, sia 


132 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


































/■Efì 



questa proveniente da nostri contatti 
personali o da newsgroup, risulta, dopo 
qualche tempo, difficile mantenere una 
traccia logica di cosa si è detto e di 
quando questa cosa è stata trattata, 
Outlook Express ci può aiutare a tenere 
traccia degli argomenti delle nostre 
missive, ciccando su Visualizza * 
Visualizzazione corrente t Raggruppa i 
messaggi per conversazione. Niente di 
meglio per mantenere un certo ordine 
nella nostra posta. Ricorderete, inoltre, 
che si può sempre definire il tipo di vi¬ 
sualizzazione preferita, assegnando re¬ 


gole di gestione del messaggio 
(Visualizza * Visualizzazione Corrente * 
Definisci Visualizzazioni... 

Solo perché sì usa la posta elettroni¬ 
ca, non è detto che bisogni rinunciare 
alla grazia di una lettera ben scritta e 
ancor meglio impostata, in altri termini 
come una bella lettera scritta su carta. 
Il segreto, neppure ben custodito, sta 
nell'uso delle stationery, Cliccare su 


uno dei file di formato, questo diverrà 
disponibile successivamente nelle suc¬ 
cessive sedute (il file verrà salvato nella 
cartella C:\Programmi\File 

comuniXMicrosoft Shared\Elementi de¬ 
corativi), Per ritrovare e riutilizzare la 
stationery, usare "Seleziona formato". 

E infine, sempre per quel che riguar¬ 
da i newsgroup, è difficile, specie se 
questo è molto affollato, recuperare 
una domanda e la messe delle eventua¬ 
li risposte. Outlook rende l'operazione 
più facile; da Visualizza * 
Visualizzazione Corrente, scegliere, nel 
menu a cascata, "Mostra le risposte ai 
miei messaggi". 

Largo al fratello 
maggiore! 

Ma cosa è veramente Outlook, quello 
buono, intendo, il 2000? Un Client di e- 
mail, un'agenda elettronica, un manager 


In Express l'opzione 
■raggruppa messaggi 
per conversazione " può 
essere utile per tenere 
traccia di messaggi 
molto articolati 


I layout con stondo 
decorativo posso¬ 
no essere inaspet¬ 
tatamente acca di¬ 
venti, assicuriamo¬ 
ci, però, che siano 
graditi da chi li rice¬ 
ve. 


Personalizzare la 
visualizzazione cor¬ 
rente ò un'altra 
delle tecniche per 
gestire al meglio la 
messaggistica, le 
opzioni disponibili 
sono mollo artico¬ 
late e interessanti 


La finestra delle regole di 
selezione e gestione, 
buona la disponibilità di 
filtri e facile da usare II 
wizard di configurazione 


Messaggio* Nuovo Messaggio e sce¬ 
gliere quella che si desidera. Per poter 
avere una maggiore scelta, cliccare su 
Seleziona Elementi Decorativi e sceglie¬ 
re uno dei layout HTML inclusi nel pac¬ 
chetto (se ne possono trovare altri su 
WWW; utilizzare il seme di ricerca 
Stationery Outlook, con l'opzione AND). 
Secondo una tecnica già comune ad al¬ 
tri pacchetti Microsoft, selezionando 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


133 

















































































































iElàG 


La creatone delle regole i filtri di protezione da materiale inutile o indesi¬ 
derato. ma l'ambiente permette di organizzare automaticamente al meglio i 
messaggi in arrivo 


di informazioni, una specie di segretaria 
virtuale? In qualunque ottica lo si guardi, 
Outlook è una strada diretta per mante¬ 
nere in ordine le nostre cose. Esso lavo¬ 
ra m armonia con tutte le applicazioni 
Office e, cosa che non guasta, ci viene 
fornito gratuitamente con ogni copia di 
Office Ed è forse uno dei più bei pac¬ 
chetti realizzati da Microsoft, magari inu¬ 
tile per un uso "casalingo", ma dì sicuro 
pregio e di insostituibile utilità quando 
usato in un ambiente di lavoro e con tec¬ 
niche professionali. 

Per prima cosa stronchiamo lo spam¬ 
ming, meglio ancora prima che arrivi nel¬ 
le nostre caselle di posta Per cancellare 
questo tipo di messaggi selezionare 
Posta in Arrivo, quindi scegliere dal me¬ 
nu Strumenti l'opzione "Organizza" (o 
schiacciare il pulsammo a forma di puzz¬ 
le giallo). Selezionare Posta Indesi¬ 
derata, scegliere "sposta" dal primo dei 
menu a discesa della finestrina che si 
aprirà, e scegliere "posta indesiderata" 
lo , se si crede, una qualunque altra car¬ 
tella). Non dimenticare di schiacciare il 
tasto "Attiva". Visto che ci siamo, pos¬ 
siamo aggiungere una supplementare 
opzione, rimanendo nella stessa fine¬ 
stra, selezionare il secondo menu a di¬ 
scesa, scegliere "Sposta" t "Posta 
Indesiderata" , indicare la cartella prefe¬ 
rita, non dimenticando di schiacciare il 
pulsante "Attiva" 

Questa è , per così dire, la regola di 
base, che può essere personalizzata 
adottando delle eccezioni Selezionare 
"Strumenti”, scegliere il Wizard 
"Creazione Guidata regole", e creare 
una regola particolare, ad esempio quella 
di individuare un indirizzo di e-mail le cui 
missive non devono sottostare alle rego¬ 
le antispammimg, indipendentemente 
dal loro contenuto. In questo modo pos¬ 
siamo filtrare in maniera efficace il mate¬ 


Ed ecco il fratello 
maggiore. Outlook 
2000 vero tool 
multiuso che va 
ben oltre le funzio¬ 
ni di chent di posta 


Posta indesiderata ? 

nessun problema, ba¬ 
sta solo decidere do¬ 
ve metterla 1 


riale indesiderato. Ma c'è di più; se , per 
una serie di circostanze, un messaggio 
riuscisse a superare "le guardie", nes¬ 
sun problema; aprire il messaggio, sele¬ 
zionare Azioni t Posta Indesiderata e il 
posto dove andare a sistemarla. 0 ma¬ 
gari, se il messaggio abbisogna di un 
particolare trattamento separato, costrui¬ 
re una nuova regola per esso. 

I filtri antispam o di sicurezza di Ou¬ 
tlook sono una bella risorsa, ma nessuno 
è perfetto! Per aggiungere un tocco per¬ 
sonale ai messaggi da eliminare (o da 
maneggiare comunque in qualche mo- 
dol individuare il file Filters.TXT, presen¬ 
te nella cartella C:\Programmi\Microsoft 
OfficeVOffice. aprirlo con un text editor 
come Blocco Note, modificare o cancel¬ 
lare le regole qui presenti Salvare in for¬ 
mato testo e chiudere il file La volta 
successiva che si farà girare Outlook le 
nuove regole verranno applicate! 

Una volta liberatici di questi incomodi, 
rivolgiamo la nostra attenzione a qualche 
altro aspetto non secondario della ge¬ 
stione della posta. Gli attachment sono, 
talvolta, una vera seccatura. Certe volte 


vanno persi nel mare magnum dell'HD, 
certe altre creano problemi e non supe¬ 
rano la traversata sul network. 
Fortunatamente esiste una tecnica che 
permette di superare il processo di "ag¬ 
gancio" dell'allegato al messaggio "por¬ 
tante", in modo che chi riceve possa leg¬ 
gere il file direttamente all'interno del 
messaggio stesso. Outlook consente 
questa possibilità inviando informazioni 
come un messaggio HTML Per raggiun¬ 
gere questo scopo spedire il messaggio 
direttamente dall'applicazione originale 
(ad esempio, in Word, scegliere File t 
Invia a * Destinatario Posta Elettronica). 
Il ricevente potrà leggere (ed editare) il fi¬ 
le all'interno del messaggio originale, a 
patto che il suo Client (non necessaria¬ 
mente Outlook) maneggi l’HTML. 

Regole per vivere 
meglio! 

I filtri (o le regole, come vengono 
chiamati in gergo Outlook) non servono 


134 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 
















































































Ancora un sistema per gestire al meglio la posta in arrivo: le categorie pos¬ 
sono essere personalizzate 


i-.* 


solo per la posta in arrivo, ma possono 
essere anche agevolmente usati per 
mettere finalmente ordine nella messe 
sconfinata della posta che aspetta nella 
casella di arrivo. La regola sta nell'adot- 
tare e utilizzare quanto finora messo a 
punto per tutta la casella di "posta in ar¬ 
rivo". Selezionare questa, scegliere il 
menu strumenti t Creazione guidata re¬ 
gole, e qui schiacciare il pulsante 
"Applica...” indicando poi la regola o le 
regole da adottare (si possono applicare 
questi canoni a tutto il contenuto, o dif¬ 
ferenziare il materiale letto e non letto). 

Molte opzioni di questo bel pacchet¬ 
to sono proprio sotto i nostri occhi, ma 
per pigrizia o per scarsa attenzione ci 
priviamo spesso di comodità che ci fa¬ 
rebbero proprio comodo! Il layout di vi¬ 
sualizzazione standard ci fornisce otti¬ 
me indicazioni circa la provenienza, l'og¬ 
getto del messaggio e la data di ricevi¬ 
mento, ma un’occhiata alle altre opzioni 
potrebbe esserci utile per visualizzare i 
messaggi in un formato per certi scopi 
più utile e congeniale. Ad esempio, se¬ 
lezioniamo Visualizza t visualizzazione 


la stessa direzione. Come fare? 
Creiamo un nuovo messaggio e clic- 
chiamo sul comando Inserisci t File e , 
nel campo del nome, scriviamo d:\AL- 
LEGATIWZIP. Schiacciamo il tasto del 
tabulatore, e salteremo immediatamen¬ 
te alla cartella desiderata (l'appendice 
-.ZIP serve a filtrare la visualizzazione 
dei file zippati nella cartella stessa). A 
questo punto possiamo anche cancella¬ 
re il messaggio. Il trucco sta nel fatto 
che adesso la cartella e i criteri di filtro 
sono conservati nel menu del nome del 
file; la prossima volta che useremo l'op¬ 
zione, sarà sufficiente cliccare sul menu 
a discesa del campo del nome per ritro¬ 
vare la nostra bella cartella di magazzi¬ 
no. Manco a dirlo, l'operazione può es¬ 
sere ripetuta più volte per creare filtri 
per altri documenti generalmente usati 
nelle operazioni di attachment, come 
XLS, DOC o file grafici. 

Conoscete una delle caratteristiche 
più utili di Outlook .sia nella versione 
grande sia in quella Express? Non è cer¬ 
to nascosta, ma è sicuramente misco¬ 
nosciuta. Ognuno di noi sbatte, più o 
meno periodicamente, contro la limita¬ 
zione di dimensioni massime di un 
messaggio imposte dal nostro provider. 
Ovviamente si tratta di limitazioni che 
coinvolgono soprattutto gli attachment. 
Quando l'allegato è di dimensioni note¬ 
voli, l'unica cosa possibile è quella di di¬ 
viderlo in pezzi più piccoli, magari con 
l'utility di split di WinZip o di ZipMagic. I 
due pacchetti però ci possono rispar¬ 
miare la fatica, visto che sotto la chia¬ 
mata del menu Strumenti c'è nascosta 
una possibilità molto pratica per supera¬ 
re il problema Scegliere allora, da que¬ 
sto menu. Account t Posta Elettronica 
t Proprietà, e qui la linguetta 
"Impostazioni Avanzate". Ecco pronto 
ad aspettarci il comando "Dividi 


corrente t contrassegno di completa¬ 
mento, e la nostra casella sarà organiz¬ 
zata nel mostrarci messaggi che abbiso¬ 
gnano ancora della nostra cura. 
Selezioniamo "Ultimi sette giorni" e sa¬ 
remo tenuti sempre aggiornati sugli ulti¬ 
mi arrivi, mentre scegliendo "per argo¬ 
mento" ci darà la possibilità di raggrup¬ 
pare elementi significativi omogenei. 
Ma forse la migliore caratteristica del 
menu (e anche una delle più ignorate) è 
"Cronologia messaggi", che ci offre 
una pratica visualizzazione del flusso 
della nostra posta 

Se si fa uso, spesso, di file attached. 
conviene adottare un piccolo strata¬ 
gemma; creiamo una cartella e mettia¬ 
moci una copia di ogni file che "attac¬ 
chiamo" ai nostri messaggi; ad esem¬ 
pio creiamo D:\ALLEGATI Potremo 
sempre tornare ai file di riferimento, nel 
caso fosse necessario apportare ad essi 
dei cambiamenti. E poiché Outlook . 
quando si usa il comando "Inserisci 
File", tende a saltare imprevedibilmen¬ 
te a cartelle diverse, cerchiamo di obbli¬ 
gare il nostro a "guardare" sempre nel¬ 


Contrassegnare un 
messaggio è un ottimo 
sistema per avere 
sempre sottomano il 
lavoro da completare 
Si tratta, purtroppo, di 
una caratteristica poco 
nota di Outlook 


La dimensione 
massima dei mes¬ 
saggi d inviare può 
essere maneggiata 
attraverso ouesta fi¬ 
nestra 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


135 























































































nritì 



I riquadri delle opzioni, attraverso cui personalizza¬ 
re ancora di più la gestione della posta 




I— I . 


i 


■g""" I J 

Pyr—rr-rr—^T- 1 


*•* t#‘—- 3 ■ ■— 

- . - ■ , - 


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Of •.««** RMI ri 9Vno 
Or* trevi* mBmm: 


— 

P- 



Messaggi Superiori a. ”, con una ca¬ 
sella per stabilire come vadano fram¬ 
mentati i messaggi in uscita. 

Non ricordate gli shortcut di tastiera? 
Beh, vi racconto un trucco per raggiun¬ 
gerli. Selezionare Strumenti * 
Personalizza t Opzioni e scegliere 
“Mostra Descrizione Comandi" e 
"Mostra Tasti di scelta rapida nella 
Descrizione dei Comandi". L a prossi¬ 
ma volta che il puntatore passerà su un 
bottone, si potrà leggere la descrizione 
del comando stesso, seguita dallo 
shortcut tra parentesi 

Terrorizzato dai virus che circolano 
per e-mail? Nessun problema, basta re¬ 
carsi al 2000 Email Attachment 
Security Update. al sito http;//www.of- 
ficeupdate.com, e ci troveremo i patch 
per tutte le versioni correnti di Outlook. 
Siete dei nostalgici e rimpiangete la 
praticità e semplicità della vecchia in¬ 
terfaccia di Exchange? Selezioniamo 
Visualizza e deselezioniamo la barra di 
Outlook. Ancora: tutti noi usiamo spes¬ 
so la finestra di ricerca, ma poche volte 
ci affidiamo a una ricerca più efficiente 
e avanzata. Come fare se, ad esempio, 


non conosciamo precisamente lo spel- 
ling di una parola, e siamo indecisi tra 
un paio di modi di scriverla? 

Usiamo una tecnica di ricerca più po¬ 
tente, selezionando la cartella da inve¬ 
stigare e premendo F3. Si aprirà la fine¬ 
stra di Ricerca Avanzata, selezioniamo 
la linguetta "Avanzate" , clicchiamo su 
Altri Criteri t Campo t Campi utilizzati 
frequentemente t Messaggio (o even¬ 
tualmente un altro campo) , scegliamo 
, ad esempio, "contiene", e battiamo il 
seme di ricerca. Cliccando sul bottone 
"Aggiungi all'elenco" ci ritroveremo 
nella finestra d’inizio della ricerca avan¬ 
zata. A questo punto possiamo ripetere 
l'operazione con un nuovo seme, e co¬ 
si via. 

La tecnica è molto più efficiente e 
rapida della metodica, pur valida, di in¬ 
serimento degli operatori booelianil 
Inoltre Outlook ne supporta solo uno, 
AND, che peraltro non va direttamente 
battuto, dato che equivale allo spazio 
inserito tra le parole stesse del campo. 


Andiamo ritrovare 
un vecchio amico! 

Se siamo irriducibili estimatori del 
caro , vecchio Netscape (a proposito, 


probabilmente, quando leggerete que¬ 
ste righe sarà disponibile , finalmente, 
la nuova versione , a rinverdire i vecchi 
fasti) , è inutile che andiate a cercare 
un nuovo Client di posta; c'è 
Messenger che meglio non si può! E 
anche per questo "old one" non man¬ 
cano alcuni tip utili e divertenti 

Dovete inviare un messaggio a una 
lista e desiderate escludere alcuni de¬ 
stinatari dall'invio? Niente paura, crea¬ 
re il messaggio usando la lista stessa, 
salvare il messaggio e riaprirlo dalla 
cartella Draft. Invece di trovarvi il no¬ 
me della lista vedrete visualizzati i no¬ 
mi dei componenti, in bell'ordine A 
questo punto basta cancellare quelli 
indesiderati e il gioco è fatto. Avete 
aperto una cartella, e vi sentite gelare 
vedendo che i vostri preziosi messaggi 
sono spariti come per incanto? 

Nessuna paura, cerchiamo la cartel- 
lina c:\Programmi\Netscape\Utenti\ 
Nome dell'utente\cartella di posta. 
Cerchiamo i messaggi perduti e note¬ 
remo che, dello stesso file, ci saranno 
due esemplari, di cui uno con il suffis¬ 
so SNM 

Cancelliamo questo documento, e il 
messaggio sarà di nuovo visibile nella 
cartella. Avete due o più computer e 
desiderate trasportare dall'uno all’altro 
i vostri filtri? Il file da cercare è RU- 
LES.DAT, che potrete copiare su un di¬ 
schetto e portarvi appresso. Abbiamo 
ricevuto un messaggio e desideriamo 
che ci sia ricordato successivamente? 
Sarà sufficiente editare i messaggio e 
riselezionarlo come Nuovo, eventual¬ 
mente cambiando anche il titolo dello 
stesso 

Siamo stufi di vedere, ogni volta che 
lanciate Messenger, la pagina di 
Netscape Netcenter ; mettiamoci rime¬ 
dio una volta per tutte, uscendo dal 
programma, andando nella cartella 
C:\Programmi\Netscape\Utenti\nome 
dell'utente, aprendo, con un editor di 
testo, i file PREFS.JS e aggiungendo 
alla fine del file la seguente linea di co¬ 
dice: user_pref("mailnews.start_pa- 
ge.enabled",false); salviamo, chiudia¬ 
mo e rilanciamo Messenger. 


Conclusioni. 

Beh, è ora di metter fine al nostro di¬ 
re. Chissà, forse è il caso di andare a 
dare un’occhiata ai nuovi messaggi del 
"Cigno". Ho preparato un filtro che. in 
questi casi, suona un .MP3, con il gran¬ 
de Elvis che canta "Love me tender!". 
Vi terrò informati! 

«e 


136 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 
































































PRENDETEVI TUTTO CI LRSCERETE MOLTISSIMO 



NON SOLO MODA 


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PROVE & PRODOTTI ° cura Andrea de Prisco 


Amapi 3D 

Fotoritocco, fotocomposizione e modellazione tridimensionale 

di Raffaello De Masi 



Amapi 3D 


Produttore e distributore: 

T6T Systems Europe 
Avenue Henri Becquerel 
Pare d'acnvités Kennedy 
BP227 33076 Merignac Cede* 
France 

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Prezzo: 

399 US $ - 200 Euro 


disfacenti. Un po' come dire di 
servire più padroniI 
Amapi 3D è il più raffinato 
esempio di come questa regola 
può essere, talvolta, contraddetta. 
Sprecare aggettivi per quest'am¬ 
biente è mutile; sembra perfetto, 
e, pur avendolo portato al limite 
massimo d’uso, non si è mai pian¬ 
tato né ha mai rallentato fino a di¬ 
venire fastidioso. 

Ma procediamo con ordine; in¬ 
nanzi tutto cosa è A3D? Si tratta di 
un complesso e potente ambiente 
concepito, principalmente, come 
un’applicazione interattiva per 
creare modelli in tre dimensioni in 
maniera rapida e intuitiva. In se¬ 
conda battuta esso ha il compito 
di intervenire su questi modelli, 
aggiungendo e modificando map¬ 
pature di superficie, materiali, for¬ 
me; infine, Amapi permette di na¬ 
vigare nello spazio, manipolare 
l’oggetto creato, creare ogget¬ 
ti dal nulla usando dimen¬ 
sioni specifiche, o agendo 
intuitivamente su di es¬ 
se 

E, per completare 
l’opera, ecco aprirsi al¬ 
la fine tutto il grande 
mondo del rendering e 
dell’animazione 
Dicevamo di Amapi 
e di come sia un grande 
programma; eppure le ri¬ 
chieste, in termini di carat¬ 
teristiche della macchina 
.pitante, non sono certo ele¬ 
vate Il pacchetto gira già su un 
Pentium 133 con 36 MB di memoria e 
una quindicina di mega su HD, anche 
se. ovviamente, non può che trarre van¬ 
taggio da configurazioni maggiori. Lo 
stesso CD ospita anche la versione per 
Mac, che abbisogna di un PowerMac, 
del System 8, di 24 MB di RAM e di un 
semplice monitor a 256 colori Da nota¬ 
re, non è necessaria alcun speciale 
hardware 3D, e il CD include oltre 40 
MB di modelli di base 3D, pronti per es- 


precedenti ten¬ 
tativi in tal senso 
non hanno poi 
sortito risultati sod- 


Cosa si può chiedere a un pacchetto 
di fotoritocco, fotocomposizione e mo¬ 
dellazione tridimensionale? Immaginare 
le tre caratteristiche e funzionalità insie¬ 
me lascia scettici un tantino, visto che 


Mi chiedo, ogni tanto, come 
doveva essere ispirato il Padre 
Eterno, absit miuria verbis, quan¬ 
do ha creato i due più grandi es¬ 
seri superiori che io abbia mai co¬ 
nosciuto, Naomi e Addippì. Beh, 
nella prima ognuno ci sa vedere il 
meglio senza che io stia qui a 
suggerire, nel secondo la fulgi¬ 
dezza di una mente lucida come 
un rasoio illumina chi gli sta ac¬ 
canto senza bisogno d'altri com¬ 
menti. 

Certo, non hanno avuto la for¬ 
tuna di nascere ad Atripalda, ma 
non si può avere tutto nella vita. 

Ma io stavo pensando, piuttosto, 
alla materia prima usata dal Padre 
per plasmare tanta qualità; nel 
primo caso, ritengo, panna e 
caffè delle migliori marche, nel 
secondo argilla del miocene con 
già, nel reticolo cristallino, la 
struttura di un processore a 
128.000 bit (upgradabile a 
260.000). 

Ma cosa ha usato, il Sommo 
Padre, per raggiungere tanta per¬ 
fezione? Immagino pacchetti gi¬ 
ranti sotto Dunix, sistema opera¬ 
tivo messo a punto da una nou- 
velle vague di Dominazioni; il 
pacchetto, nomen omen, dovette 
chiamarsi come minimo Dworks. 

Ma qualche notizia deve essere, da allo¬ 
ra, sfuggita al top secret imposto dal 
Supremo, perché, dopo mezz'ora d’uso 
del prodotto in prova in questa puntata, 
ho cominciato a chiedermi quanto dav¬ 
vero siamo lontani da certe soglie di 
perfezione 


Amapi 3D, per 
plasmare il mondo! 


138 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 











sere usati, e un'innumerevole libreria di 
tessiture ed effetti. Impressionante la 
capacità di colloquiare del pacchetto 
con l'esterno. Amapi importa file 3D 
Studio, 3DMF (Mac), VRML 1.0, DXF, 
IGES, lllustrator, PICT (Mac), Artlantis 
Render, STL e ZAP. Ancora di più, 
esporta in 3D Studio, 3DGF e 3DMF, 
FACT. HPGL, IGES, lllustrator 3.0, 
LigthWave, Artlantis, VRLM 1.0. DXF, 
POV 3.0, Ray Dream Studio, Render- 
Man. STL, Strata Studio prò, TrueSpa- 
ce. NeMo, Cinéma 4D, Zap e Open In¬ 
vento!. Interessante la possibilità di 
esportare lavori tridimensionali su Inter¬ 
net La disponibilità di tecnologie 
NURBS e Dynamic Geometry, e la di¬ 
sponibilità del formato ZAP rende possi¬ 
bile pubblicare immagini e forme anima¬ 
te su un sito Web, e, con questa tecno¬ 
logia, la maggioranza degli oggetti creati 
non è più grande di qualche kbyte. E un 
player 3D, incluso nel pacchetto e distri¬ 
buibile senza restrizioni, rigenera gli og¬ 
getti e li anima in tempo reale. 

Quali le finalizzazioni di Amapi 3D? E' 



La finestra di lavoro principale. Si noti la presenza 
delle tre palette 

un compagno ideale per pacchetti co¬ 
me Electric Image, LigthWave, FormZ, 
StrataStudio Pro, Cinema 4D, NeMo, 
Artlantis, RayDream Studio. E' disponi¬ 
bile in forma di plug-in per pacchetti co¬ 
me 3D Studio Max e Softimage, e si ac¬ 
compagna come tool dinamico per la 
creazione di profili semplificati e la ge¬ 
stione di superfici complesse. Un nuo¬ 
vo ambiente, 3D-Silhouette, permette 
di eseguire una preanalisi rapida in caso 
di modellazione di oggetti complessi, e 
lo stesso ambiente supporta digitizer 
3D per la creazione di curve NURBS e 
di superfici da applicare a un modello fi¬ 
sico già esistente. Compreso è anche 
un editor di testo in 3D, e una potente 
gestione attraverso layei e superfici ge- 
rarchizzate. 


L'altro modo di visualizzazione della finestra, l'hu- 
man interface, destinato a rendere più intuitivo 
ruso dei tool presenti 



Pj*—. fJlNlKllKDVrtCOM «jOOTtfb** «)I» 


TLvn*>+a •» rdì 


Amapi 3D 





Amapi 3D 








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Il pregevole help in linea, in formato HTML 
MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


139 


















































Potente la libreria presente, con più 
di 500 oggetti e tessiture già pronti. Un 
modulo complementare offre una sem¬ 
plificata visualizzazione diretta del path 
di animazione che si intende realizzare, 
animazione che potrà poi essere "river¬ 
sata" in formato AVI e QuickTime; non 
poteva poi mancare la possibilità di ge¬ 
stione in formato Open GL! 

Usando Amapi 3D 

A fronte di tanta dovizia di caratteri¬ 
stiche, Amapi 3D presenta un'interfac¬ 
cia iniziale semplice e ordinatissima. Ma 
uno sguardo appena meno disattento ci 
farà rendere conto di quanto sia a di¬ 
sposizione, in termini di tool e di oggetti 
immediatamente utilizzabili. 

La gestione dell'ambiente si basa su 
quattro strutture principali: il menu vero 
e proprio e tre palette poste sopra, alla 
sinistra, e alla base della finestra corren¬ 
te. Quella superiore è l'Assistant Palet¬ 
te, che ha il compito principale di fornire 
informazioni addizionali sugli oggetti se¬ 
lezionati e manipolati, oltre che di guida¬ 
re durante i primi approcci con l'am¬ 
biente. In altri termini ha il compito di 
rendere quanto più familiare l'approccio 
con l'editing e, con il tempo e l'espe¬ 
rienza, perde progressivamente impor¬ 
tanza, tanto da poter essere alla fine 
"spenta”, 

In basso troviamo la palette del pan¬ 
nello di controllo, che consta di almeno 
una ventina di strumenti, alcuni abba- 



Alcune delle preferenze di ambiente, anch'esse in 
puro stile Amapi , 


stanza convenzionali, altri decisamente 
inconsueti, come quello che permette a 
un oggetto di spostarsi solo lungo gli 
assi cartesiani, quello di cambiare il cen¬ 
tro di rotazione della scena e degli og¬ 
getti, quello di variare il tipo di prospetti¬ 
va, quello di permettere di visualizzare 
le linee nascoste e, ancora, quello di 
editare i materiali che compongono gli 
oggetti. La terza palette, infine, racco¬ 
glie le forme di base di lavoro, che, an¬ 
che in questo caso, vanno ben oltre i 
classici solidi geometrici per gestire for¬ 
me inusitate e funzioni letteralmente 
imprevedibili. 

Raccontare qualcosa come un mi¬ 
gliaio di tipi e funzioni diversi in queste 
righe è quanto meno aleatorio; diremo 
solo che anche qui non mancano certo i 
tipi originali, come la possibilità di estru¬ 
dere oggetti, di modellarli toccandoli 
con il cursore, di piegarli e di attorci¬ 
gliarli in forma di spirale. Inaspettata e 
notevole è la funzione per cui si posso¬ 
no eliminare facce di poliedri senza in¬ 
taccare la struttura, forare oggetti o 
compenetrane uno nell'altro. Gli oggetti 
verranno costruiti inizialmente "a fil di 
ferro", per poi essere soggetti a rende¬ 
ring. 

Conclusioni 

Sinceramente, mai visto un pacchet¬ 
to di queste caratteristiche! A parte la 
potenza dell'ambiente, di cui abbiamo 
già tante volte detto, occorre spendere 
qualche parola sul manuale utente, vo¬ 
lume redatto in un modo che non se ne 
vedeva da anni. 

Nulla è lasciato al caso, all'immagina¬ 
zione o all'iniziativa dell'utente. Cinque¬ 
cento e più pagine, scritte in un minu¬ 
scolo corpo sette, non sono uno scher¬ 
zo! Immaginate che ogni tool, nessuno 



escluso, viene descritto, in forma sepa¬ 
rata, in maniera univoca e senza riferi¬ 
menti ad altri Insomma, per ogni argo¬ 
mento o problema che si può incontrare 
nell'uso di questo pacchetto, il manuale 
offre un tutorial specifico, capace di to¬ 
gliere immediatamente dal dubbio e 
dall'impaccio. 

Ovviamente non manca una sofisti¬ 
cata gestione delle luci, che possono 
essere create e spostate in ogni mo¬ 
mento sulla scena, anche dopo aver 
eseguito il rendering finale. Analogo è il 
modo di gestione delle camere e la tec¬ 
nica di animazione, basata sulla gestio¬ 
ne di un percorso su cui si articolerà il 
movimento e la scena; le animazioni po¬ 
tranno poi essere editate, fotogramma 
per fotogramma per aggiustamenti e 
personalizzazioni 

E, ciliegia sulla torta, il manuale con¬ 
tiene, alla fine, qualcosa che non aveva¬ 
mo, davvero, mai trovato precedente- 
mente Un prontuario di esercizi, da 
svolgere e svolti. In altri termini gli auto¬ 
ri propongono all'utente un risultato da 
raggiungere, e indicano il materiale da 
cui partire Di alcuni esercizi vengono 
sviluppati tutti i punti, con dettagliate 
istruzioni e illustrazioni, mentre altri 
vengono proposti demandando all'uten¬ 
te il compito di giungere a un soluzione 
soddisfacente. 

Realizzato per piattaforma Mac e Pc, 
Amapi 3D (una curiosità: Amapi si pro¬ 
nuncia come "I am Happy") si offre co¬ 
me pacchetto di punta nella modellazio¬ 
ne nel ritocco fotografico tridimensiona¬ 
le. Pacchetto professionale di alto livel¬ 


lo 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 
























lo, è sta¬ 
to usato in 
almeno una dieci¬ 
na di film di suc¬ 
cesso degli ultimi 
anni, ed è prodotto 
complementare 
per pacchetti an¬ 
cora più potenti, 
nel qual caso offre 
la possibilità di la¬ 
vorare in un am¬ 
biente perfetta¬ 
mente integrato 
con gli ambienti 
maggiori. (SS 



MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


141 
























Video clip 
tra streaming, 

FTP e posta elettronica 

Le novità del catalogo di in-sync - che ruota sempre più intorno alle versioni diversificate del 
mitico Speed Razor. La presentazione di una piccola, ma interessante serie di applicativi 
multimediali - in particolare un ActiveX per realizzare un modulo di cattura e un editor progettato 
appositamente per la manipolazione di clip video e la loro spedizione via posta elettronica. 

E infine, un terzetto di applicativi freeware d’alto livello. 


di Bruno Rosati 


Cataloghi Online: 
in-sync 

Questo mese presentiamo e mettiamo in 
linea un estratto interattivo dal catalogo 
generale di in-sync. Un catalogo legato ad 
un solo prodotto: Speed Razor, ma che 
nelle capacità tecnologiche della softwa- 
re-house s'è evoluto e diramato in tante 
versioni dedicate a vari ambiti applicativi, 
tino a diventare un'articolata sene di ap¬ 
plicativi diversificati. 

In-sync nasce nel 1992 con l'esclusivo in¬ 
tento di progettare sistemi di editing e 
per il rendering di effetti video su PC. Un 
progetto di base che fondendo su una 
tecnologia di primissimo livello porta su¬ 
bito la software-house ad essere un pun¬ 
to di riferimento in campo video. Il suo 
prodotto di punta. Speed Razor, diviene 
subito il sistema di montaggio offline da 
preferire nella produzione di film, pro¬ 
grammi televisivi, sigle, spot ed altri pro¬ 
dotti a carattere multimediale. Dando 
massimo slancio allo sviluppo in-sync co¬ 
mincia quindi a perfezionare il proprio 
modulo di lavoro che. da applicazione 
"generai purpose", si trasforma via via in 



Figura I - Cataloghi On¬ 
line in-sync L elenco 
delle vane versioni, 
stand-alone o sotto for¬ 
ma di plug-in aggiuntivi 
di Speed Raior 


tanti moduli dedicati quanti sono gli ambi¬ 
ti professionali da cui arrivano le richieste 
di utilizzo. Nascono cosi decine di versio¬ 
ni dedicate di Speed Razor. Il cuore delle 
applicazioni è sempre lo stesso ma, co¬ 
me substrato supplementare, vengono 
implementate le funzioni più verticali in 
modo da soddisfare tanto le varie applica¬ 
zioni in post-produzione (realizzazione di 
sigle con lo sviluppo delle tecniche per il 
video composmg. di titolazioni elettroni¬ 
che, cattura e mixing in tempo reale, 
ecc.) quanto i singoli produttori di Work¬ 


station Video che, a 
seconda del proprio 
target, cominciano a 
preferire le versioni 
dedicate di Speed 
Razor in luogo di al¬ 
tri applicativi squisi¬ 
tamente "generai 
purpose". Il "trucco" sta nella realizzazio¬ 
ne di plug-in che s'inseriscono nel corpo 
centrale dell'applicativo che, già nel pro¬ 
getto originario, è pensato e costruito per 
espandersi con qualsiasi modulo ester¬ 
no. 

Speed Razor CG. La prima versione de¬ 
dicata a svilupparsi dall'applicativo origi¬ 
nano è il plug-m aggiuntivo per la realizza¬ 
zione di titoli e animazioni Speed Razor 
CG. La sigla "CG" sta chiaramente per 
Character Generator e costituisce a tutti 
gli effetti il completamento software di 


142 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 






























•c.“- 


Videe Editori 


^rrr^ 


O 


Video l-2-3ì^f 20 in 


-■ 


e ReelTime NITRO - che puntano alla 
massima resa del rendering online 
Speed Razor SE. E' la versione più eco¬ 
nomica di Speed Razor ed è ormai tradi¬ 
zione trovarla in tutte le versioni dei siste¬ 
mi di cattura ed editing miroVIDEO della 
serie DC30, versioni Plus e Pro compre¬ 
se. Tra l'altro è l'unica versione dell'appli¬ 
cativo realizzata per funzionare anche in 


ambiente Windows 
98 La Special Edi- 
tion trova il suo idea¬ 
le ambito applicativo 
nella realizzazione di 
CD-ROM e strea¬ 
ming per il Web. 
Speed Razor 
Client. La versione 
di Speed Razor che 
viene offerta per 
l'editing video in offline senza essere ab¬ 
binata, via plug-in, a nessuna base 
hardware. In pratica la "client" è una ver¬ 
sione di Speed Razor da preferire a livello 
di produzioni distribuite, laddove al siste¬ 
ma di acquisizione dedicato via rete ven¬ 
gono affiancate macchine esclusivamen¬ 
te delegate alla sola fase di montaggio, 
Speed Razor 4.5 SE NewTek Video 
Toaster E' l’ulti- 
versioni 


speciali" di Speed Razor che prendiamo 
m considerazione in questa rapida pano¬ 
ramica e che è possibile trovare in tutte 
le confezioni del mitico Video Toaster, al 
quale offre massimo supporto, dalla fase 
di acquisizione a quella di montaggio, re¬ 
sa e output finale. 

• I Cataloghi Online sono interattiva- 
bili su CVweb 2000 


mediaLINKS: 
WebKapture, tra 
editing video e FTP 
Service 

Video 1.2.3 Streaming Video Editor 
||http://www. webkapture.com) 

Il modo più facile per pubblicare sul 


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ma delle 




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Edit 

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Figura 4 - WebKapture II modulo di editing: inserimento delle tracce audio 
e video, loro sincronizzazione e sovrimpressione di titoli. In alto la finestra 
di preview 


RqM 

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SWNm 


EndlM» I T tUmbnaèi 
' 1 


Figura 5 - WebKapture II settaggio relativo alla viewport che può essere 
rapportata alla grandezza desiderata del quadro, il condizionamento della 
durata, ecc, 


workstation video dotate di unità digitali 
come la DV Master, il Video Toster e la 
serie Perception. 

Speed Razor Reai Time. Così come la¬ 
scia intendere la denominazione datagli, 
Speed Razor Reai Time è un sistema au¬ 
tore particolarmente dotato in fatto di resa 
in tempo reale che trova ideale completa¬ 
mento nei sistemi hardware più potenti - 
quali Matrox DigiSuite, Pìnnacle ReelTime 


Figura 2 - Cataloghi 
Online m-sync. Speed 
Razor 4 .5 SE 


Figura 3 - WebKap¬ 
ture. L'Home Page 
dalla quale iniziare 
il tour nel mondo 
del Web Pubhshmg 
multimediale. 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


143 





































































Web! 

Dallo slogan alla realtà applicativa. Vi¬ 
deo 1.2.3 Streaming Video dimostra 
d'essere effettivamente un applicativo 
interessante che, alle caratteristiche di 
base, proprie di un moderno sistema di 
montaggio, aggiunge la peculiarità della 
gestione di un canale FTP per l'upload 
dei clip montati, dall'hard disk di siste¬ 
ma al server Web In pratica un vero e 
proprio sistema per il Web Publishing, 
dove ai moduli di cattura ed editing si 
aggiungono varie modalità di lavoro 
prettamente 


i?=F— 


Mi 


"Web-onented" 

Nello specifico per. 

✓ la resa in strea¬ 
ming (RealMedia e 
ASF) 

✓ l'output e l'edi¬ 
ting in HTML e 
SMIL, modalità di 
lavoro queste che 
in pratica lo rendo¬ 
no un vero e pro¬ 
prio editor, benché 
la realizzazione è 
pressoché automa¬ 
tica e guidata in 
prevalenza da wi¬ 
zard e template 
semplificati 

✓ l'Upload (Websi¬ 
te Upload) in con¬ 
nessione diretta 
dallo stesso tool 

via FTP verso il sito Web. Tale modulo 
è utilizzabile per scaricare sul sito sia il 
materiale audiovisivo che i file HTML e 
le estensioni SMIL. 

Della lista delle caratteristiche fanno an¬ 
che parte i datatype per l'esportazione 
dei contributi mediali in formato AVI, 
Mp3, Wav e GIF (quest'ultimo possie¬ 
de anche il datatype per l'importazione 
delle animazioni e il loro pieno utilizzo 
all’interno di tracce video). Interessanti 
sono anche le opzioni di cattura di file 
MIDI e tracce CD Audio. Caratteristiche 
queste che estendono il tool anche ver¬ 
so l'ambito del sequencing e del CD- 
Ripper. 

Insomma, Video 1.2.3 SVE più che un 
tool applicativo è una vera e propria 
tendenza e vale proprio la pena di salire 
sul sito di WebKapture. gironzolare nel 
tour in linea, provare qualche streaming 
in diretta (c'è una galleria molto ricca e 
dedicata sia al RealMedia che all'ASF di 
Windows Media Player) e infine, se il 
prodotto v'interessa, scaricare la trial a 
15 giorni della versione Lite. 

• Video 1.2.3 SVE è scaricabile 



Figura 6 - WebKapture 
Il modulo per la prepara¬ 
zione del'upload dello 
streaming . 



28 8 Mottm Se*** Vitoo 

28 8 Ito Va» 

28 8 Muse Votoli Ohi 121 

28 8 Scafate V«fco 

28 8 rVseruhon Video 
28 8 PwwrMon Vrteo 1160.1121 
28 8 Pmeruion Subbie Vdeo 
28 8 StdriboM Vìdeo 
SBD«Hlp Mode» Aubo 
StDMHJoMc deuIto Sedette Vrieo 

SISOHtoo 
* ISDN Auto u»iSa*ei 
SEISON Muec Vdeo 


J 



AaiPeal 

o Codec MS»«G«V2 



mediaWARE 


Figura 7 - WebKaptu¬ 
re Il settaggio dei pa¬ 
rametri dello strea¬ 
ming in ASF Da nota¬ 
re. oltre all'elencazio¬ 
ne di tutte le mforma- 
zroni. la scelta del tipo 
di registrazione, che 
viene già proposta at¬ 
traverso una serie di 
preset Tra questi pos¬ 
siamo scegliere quello 
per la connessione più 
lenta 128 81 all'ormai 
diffuso 56 K fino a rag¬ 
giungere, con l'ISDN. 
ADSL e Lan in varie ti¬ 
pologie. gli streaming 
piu veloci e quindi in 
grado di farci conser¬ 
vare la massima qua¬ 
lità audiovisiva possibi 
le 


dall'URL: http://www.webkapture. 
com 


Un programma per mettere a punto e 
quindi spedire video-messaggi. Quindi, 
per tutti i video-programmatori un Acti¬ 
veX per realizzare Un Visual Basic oppu¬ 
re C++) moduli custom d'acquisizione 
video. 

Video Mail Studio. Che ne dite di pre¬ 
parare un filmato, titolarlo con buona 
resa in sincronismo tra immagini e te¬ 
sto, salvarlo in un formato compresso e 
quindi appenderlo ad un messaggio di 
posta elettronica? Video Mail Studio fa 
tutto ciò per noi, con semplicità e buoni 
livelli di automazione (soprattutto per il 
richiamo e la precompilazione del mo¬ 
dulo di spedizione della posta). 

Dal punto di vista operativo l'uso 
dell'applicativo è estremamente sem¬ 
plice. Il programma dispone di un mo¬ 
dulo di cattura e di un sistema di edi¬ 
ting a frame-strip. sul quale consente di 


operare al taglio 
(oppure alla messa 
in "off") di uno spe¬ 
cifico range di foto¬ 
grammi, alla sovrim¬ 
pressione di titoli 
(inseribili su specifi¬ 
che selezioni di fra¬ 
ine) e quindi alle 
usuali funzioni di 
preview e salvatag¬ 
gio che ricalcano 
generalmente quel¬ 
le degli altri sistemi 
di editing. Tutto è 
estremamente 
semplificato (non 
siamo certo innanzi 
a Premiere!) e ridot¬ 
to all'essenziale. Es¬ 
senziale che si com¬ 
pleta ovviamente 
con l'automatismo 
con il quale viene 
aperta una sezione 
del Client di posta 
elettronica e la com¬ 
pilazione del sog¬ 
getto e del messag¬ 
gio. 

Sia che si proceda alla cattura (semplifi¬ 
cata al massimo: si setta un file di cat¬ 
tura, si scelgono i parametri relativi alla 
grandezza del quadro video e del nume¬ 
ro dei trame) che al contrario si utilizzi 
un filmato preesistente, una volta di¬ 
sponibile il file AVI, questo verrà visua¬ 
lizzato nello storyboard con l'intera se¬ 
quenza dei frame che lo compongono. 
Particolarmente efficiente è la modalità 
d'inserimento dei titoli che possono es¬ 
sere imposti su più righe (formattandoli 
e scegliendo font, colore e dimensione) 
e con eccellente resa del sinc con le 
immagini a cui si riferiscono. 

Una volta terminata l'operazione di edi¬ 
ting e vista l'anteprima del file editato, 
potremo finalmente procedere al salva¬ 
taggio in formato AVI, badando bene ad 
imporre grandezze di quadro il più pos¬ 
sibile contenute e qualità media d'im¬ 
magini. Soddisfatti del file così ottenu¬ 
to, non resterà che selezionare il co¬ 
mando di trasmissione per e-mail e ve¬ 
dere aprirsi una sessione del Client di 
posta Su questo troveremo già scritto 
l'Object (per default c’è una frase in in¬ 
glese, ma ovviamente possiamo sosti¬ 
tuirla scrivendo quello che vogliamo) e, 


144 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 































ufiu|ubj 


li lu hi |ii 


uhihihii 


libi bi fiu 


juiiMlMbi 


sistemi per WebCam. 

• XVideo Project è su CVweb 2000 
(SimpleWebCam.zip - 5 Kbyte) 

• XVideo ActiveX è su CVweb 2000 
(video.zip -1,5 Mbyte) 


Figura 8 - Video Mail 
Studio Una volta ulti¬ 
mata la lase di montag¬ 
gio, lanciamo il coman¬ 
do pei il "Send To " 
ed ecco apparire una 
sessione del nostro 
Client di posta Ai dati 
inseriti automaticamen¬ 
te, possiamo ovviamen¬ 
te aggiungerne o sosti¬ 
tuirne di nostri 


nel corpo del messaggio, il report relati¬ 
vo alla grandezza del file in byte, il qua¬ 
dro video, il codec, il numero dei frame 
e il valore in fps, nonché la presenza o 
meno della traccia audio. Anche nel 
corpo del messaggio possiamo ovvia¬ 
mente aggiungere le frasi che voglia¬ 
mo. Completate tutte le indicazioni 
(compresa quella dell'indirizzo verso cui 
spedire...) si clicca "Invia" e la posta vi¬ 
deo va a destinazione. Sul Client del de¬ 
stinatario apparirà il messaggio con la 
solita clip che "regge" gli allegati. Si 
apre il piccolo menu dell'Attachment, si 
seleziona il file .Avi 
ed ecco il Media- 
Player partire in ri- 
produzione. 

• Video Mail Stu¬ 
dio è su 
CVweb2000 (Vi- 
deoMail.zip - 1,2 
Mbyte) 


XVideo 

(http://cbcsolu- 
tions.webjump. 
com). Per i non po¬ 
chi video maker 
programmatori, ec¬ 
co uno tra i più in¬ 
teressanti ActiveX 
predisposto alla 
progettazione di 
moduli personaliz¬ 
zati per la gestione 
multimediale. Nello 
specifico XVideo 
dispone di una se¬ 
ne di routine di 
controllo per la pro¬ 
grammazione di 
moduli per la cattu¬ 
ra video L'uso di XVideo è esteso ai 
principali linguaggi di programmazione, 
quali Visual Basic, Visual C++, Borland 
C++ Builder, Una volta installato, l'Acti- 
veX in questione è immediatamente a 
disposizione del programmatore trami¬ 
te un Form nel quale sarà possibile atti- 


Figura 9 - Video Mail 
Studio durante la lase 
di cattura 


Video 
Mail Studio 






Freeware 

II Video Ori Demand gratuito, uno split- 
ter per dividere i file VZave prelevando 
le parti che piu c'interessano e infine 
un nuovo rigeneratore di brani musicali 
acquisiti da vecchi 
supporti analogici. 


Figura IO ■ Xvideo 
L'ActiveX già inserito 
in un progetto che ne 
prevede l'utilizzo in 
una WebCam 


vare tutte le proprietà necessarie per il 
dialogo diretto con qualsiasi tipo di 
scheda di cattura. Ultimo ma non ulti¬ 
mo, è da rilevare che nella versione più 
recente XVideo è pienamente utilizzabi¬ 
le anche nello sviluppo di applicazioni 
dedicate alla gestione client/server di 


TrueTech FreeVOD 
(http://www. 
truetech.com) Pic¬ 
cola, grande Java 
Applet. per mezzo 
della quale è possi¬ 
bile controllare la ri- 
produzione da pagi¬ 
ne Web di ogni ge¬ 
nere di video clip. 
Una volta fatto 
l'upload del materia¬ 
le video, ogni visita¬ 
tore che si porterà 
sulla nostra pagina 
dedicata al Video 
On Demand, grazie 
all'applet FreeVOD, 
sarà in grado di ri¬ 
chiamare e visualiz¬ 
zare qualsiasi file a 
richiesta, senza il 
benché minimo in¬ 
tervento di applica¬ 
zioni via server 

FreeVOD è disponibile in una versione 
in kit nella quale sono compresi diversi 
applicativi e applet di controllo 
Scaricando e scompattando il file com¬ 
presso principale (freevod.zip) è possi¬ 
bile rintracciare gli eseguibili: 

✓ avi 2 vod.exe conversione di formato 
da AVI a VOD 

✓ reduce.exe: riduzione del bit-rate in 
modo da ottimizzare velocità e qualità 
di riproduzione. L’utility è in grado di di¬ 
scernere file video da file audio ed abbi¬ 
nare criteri qualitativi differenziati 

✓ gsmrec.exe: registrazione di file 
.gsm da qualsiasi sorgente audio con¬ 
nessa all'ingresso della scheda audio 

✓ FreeVod.class, Gis.class, Jpeg- 
Dec.class: i tre specifici file .class che 
contengono le applet per la riproduzio¬ 
ne video e la registrazione dei file audio 
GSM 

✓ sample.html: la guida all'uso delle 
applet 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


145 




































































✓ freevod.gif il bottone identificativo 
del servizio FreeVOD con il link verso la 
Home Page di TrueTech. 

A noi solo il compito di convertire il ma¬ 
teriale disponibile dal formato AVI a 
quello proprietario vod. ottimizzarne il 
valore di bit-rate e quindi, utilizzando la 
pagina-tipo "sample.htm", mettere a 
punto, rapidamente e facilmente, il no¬ 
stro piccolo servizio di Video On De- 
mand. 

A livello di codice, l'applet 
FreeVod.class verrà invocata per mezzo 
dei seguenti tag; 


IUIIM 



• FreeVOD è su CVweb2000 (free- 
vod.zip -180 Kbyte) 


«APPLET CODEBASE:"." CODE=“FreeVod.class" WIDTH=192 HEIGHT=170> 
<PARAM NAME="FILE" VALUE="ch3.reduced.vod"> 

Per poter usufruire del servizio FreeVOD è necessario disporre di un browser 

Java compatibile 

</APPLET> 


Per la messa a punto della pagina, oltre 
all'aspetto estetico che potremo modifi¬ 
care a nostro piacimento, dovremo solo 
assegnare la grandezza corretta del 
quadro, nonché il nome del file video 
d'abilitare alla riproduzione. Corretto 
sarà anche inserire il button-banner che 
segnala il FreeVOD Service e. al click, 
carica l'Home Page di TrueTech L'istru¬ 
zione. ad ulteriore semplificazione del 
nostro lavoro, è già presente nella pagi¬ 
na-tipo: 


Wave Splitter. Wave Splitter è una pic¬ 
cola utility capace di estrarre un campio¬ 
ne sonoro da un file wave preesistente, 
individuandone i punti di Start e End (ri¬ 
ferimenti in millesimi di secondo) per 
mezzo di due marcatori, creando loop e 
autoplay ed infine salvando la parte del 
file slittata in un nuovo file wave. 

• Wave Splitter è su CVweb2000 
(wavesplit.zip - 221 Kbyte) 

Wave Corrector Wave Corrector è un 


<A HREF="http://www.truetech.com/products/freevod/" target=^blank> 
«IMG SRC="f reevod.gif" ALT="FreeVOD" WIDTH=88 HEIGHT=31 BOR- 
DER=0x/A> 


Figura 11 - FreeVOD 
Una pagina esemplifi¬ 
cativa del Video On De- 
mand personale L ‘ap¬ 
pièt carica rapidamente 
ed altrettanto rapida¬ 
mente riproduce II file 
video richiesto 


• Wflvr SpM» 



r auvuw 1 1 " | ii | ■ | r io® 


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C am 


Figura 12 - Wave Splitter. per prelevare battute 
da un brano di sintesi e teahzrare nostri perso¬ 
nalissimi loop 



Figura 13 - Wave Cor- 
rector. Rigeneratore di 
file acquisiti da vecchi 
supporti analogici 


Dopo avervelo qui reclamizzato, il pros¬ 
simo mese sperimenteremo FreeVOD 
m un mediaLAB dedicato alle Applet 
multimediali (con ovvio riscontro sulle 
pagine di CVweb 2000). 


correttore di forme d'onda - prevalente¬ 
mente generate dall'acquisizione di ma¬ 
teriale analogico - capace di rimuovere i 
segnali di disturbo (click, tick e plop) 
presenti sui solchi di vecchi dischi in vi¬ 
nile o nel rombare 
di musicassette 
scadenti e comun¬ 
que datate 
Qualità dell’inter¬ 
vento a parte - a 
noi è parso buono, 
ma non ci rimettia¬ 
mo ad un semplice 
giudizio soggettivo 
- è la modalità della 
procedura, che ci 
ha favorevolmente 


colpito. Diversamente da altri applicativi 
della stessa categoria, Wave Corrector 
si presenta con un'interfaccia grafica 
sulla quale vengono rappresentate due 
forme d'onda quella reale del segnale 
acquisito e quella di riferimento Ovvero 
quella da correggere e quella corretta. 
La correzione (nonché la vista della for¬ 
ma d'onda corretta) si realizza per mez¬ 
zo di parametri di ricalcolo e resa che 
sono settabili sia per default che a cura 
dell'utente stesso. La modifica di quella 
non corretta può avvenire sia in un au¬ 
tomatico che manualmente. L’interven¬ 
to manuale è sempre e comunque 
quello da preferire in quanto permette 
all'utente un intervento profondo e con¬ 
tinuamente presente. Ad aiutare in que¬ 
sta fase non automatica c’è comunque 
la resa in sovrapposizione della forma 
d'onda corretta e quella originale e la 
possibilità di sentire immediatamente 
un campionamento dell'intervallo di sin¬ 
tesi in lavorazione. 

• Wave Corrector è su CVweb2000 
(wavecor11.exe- 1,18 Mbyte) «S 


146 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 
























































PRATICA [http://www.pluricom.it/mcm/internet_praticil 


Xoom e dintorni 

scambio di file. Video On Demand ed altro 

Un salto su Xoom, pur senza essere casuale, ci ha riservato graditissime sorprese. 

Non solo è la metafora esatta di quello che chiamiamo “il villaggio globale”, ma è anche 
il paradiso del gratis. Nel mare magnum di Xoom si trova di tutto e nulla costa nulla. 

Abbiamo provato il servizio Media Sharehouse, consultato archivi multimediali, scaricato 
tonnellate di clip, file MIDI e software freeware. Non bastandoci, ci siamo infine deliziati 
nel vedere, online, la versione originale del Mastino dei Baskerville. 

Alla fine, disconnettendoci, avevamo in pratica già fatto l’articolo di questo mese... 


di Bruno Rosati 



Xoom. Il mondo del 
gralisl 


Xoom. La Hit Parade 
dei donwload. 


Tra le tante offerte di 
spazi gratuiti su Inter¬ 
net, tra l'altro super-re- 
clamizzati su tutte le rivi¬ 
ste e con martellanti 
spot radiotelevisivi, IP 
ha scelto quello che, da 
sempre sul Web, è il 
provider più "discreto " 
del gruppo: Xoom Di 
idee per il free-surf 
Xoom ne ha avute sem¬ 
pre e il suo dominio, ric¬ 
chissimo di iscritti e libe¬ 
ri navigatori, rinnova 
continuamente le pro¬ 
prie offerte. Il suo veico¬ 
lo pubblicitario è nel no¬ 
me - solidissimo e fa¬ 
mosissimo sul Web - e nelle e-mail che 
invia a tutti i frequentatori, anche quelli 
più occasionali, che possono passare 
per la propria Home Page. L'ultima idea 
di Xoom è il Media Sharehouse. 

Digitiamo TURL: [ 
e vediamo di cosa si tratta! 


Tra le cento idee che popolano la co¬ 
munità di Xoom e che ne caratterizzano 
diffusione e popolarità, l'ultima, che 


sembra oggettivamente essere la 
più felice, è l'idea che porta il nome 
di Media Sharehouse. Ovvero, un 
hard disk virtuale. Iscrivendosi al 
servizio, questo hard disk - da 50 
Mbyte liberamente utilizzabili - per¬ 
mette a tutti i membri di Xoom di 
archiviare, condividere e inserire file 
multimediali in rete. Dai file audio 
MP3 ai video clip (essenzialmente 


Succede di ' 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


147 













































Xoom La lista dei film 
è ripartita per generi 


ReaIPlayer e Win¬ 
dows Media) ogni 
genere di dato può 
essere liberamen¬ 
te condiviso, cari¬ 
cato m vetrina e da 
questa scaricato li¬ 
beramente Un ve¬ 
ro e proprio archi¬ 
vio globale. 

Particolarmente 
facilitate risultano 
le operazioni di 
upload, ovvero il 
caricamento dei 
nostri file su 
Xoom. Tutto ciò che un utente registra¬ 
to (brevissima formalità quella della re¬ 
gistrazione allo Sharehouse) deve fare 
è cliccare sul link attivo "carica". Fatto 
ciò basterà descrivere brevemente il 
genere e il contenuto del file e quindi 
procedere al caricamento indirizzando 
l’upload a partire dalla directory del no¬ 
stro hard dov'é immagazzinato il file fi¬ 
no al server di Xoom Una volta fatto 
ciò, il nostro file multimediale sarà inse¬ 
rito nell'archivio corrispettivo e messo 
nella lista di chi cerca file dello stesso 
genere, ogni volta che un visitatore ne 
farà richiesta. 

In tal modo i file multimediali di tutti i 
creativi del villaggio globale possono di¬ 
ventare i file di tutti e ognuno di noi tro¬ 
vare più facilmente 
quelli che gli ser¬ 
vono. 

Ottima idea, ve¬ 
ramente. Ma 
Xoom non si fer¬ 
ma qui e offre altre 
iniziative interes¬ 
santi. 

Ad esempio, lo 
spazio dei 50 Mby¬ 
te in linea può es¬ 
sere preso anche 
senza iscriversi al 
Media Sharehouse 
e trasformato "ad 
uso privato" con 
tanto di password. 

Magari condividen¬ 
do la password con altri, sarà cosi pos¬ 
sibile condividere il nostro disco remoto 
ed usarlo come punto di raccolta e pre¬ 
levamento di file ed altre informazioni. 

Ma ancora: Xoom regala counter e 
moduli statistici che contano i visitatori 
del nostro sito e i "click" su immagini e 


il Video On Demand dei Film Classici di 
Pubblico Dominio. Un vero punto di ri¬ 
ferimento per i cult-movie che vengono 
dal passato. I film, tutti in formato Real- 
Media, sono in versione integrale e 
possono essere fruiti per mezzo del 
ReaIPlayer via streaming Unica nota 
dolente è che, per vedere un vecchio 
film di Sherlock Holmes, stare un'ora e 
mezza online e spendere in bolletta te¬ 
lefonica non è ancora il massimo. Ma 
qui non è colpa di Xoom. Anzi, l'idea è 
buonissima. 

Tutto sta ad aspettare che una solu¬ 
zione tecnologica come l'ASDL si 
diffonda, e poi il Video On Demand sarà 
una delle migliori realtà del Webl 

Tanto per gradire, infine, su Xoom 
potete anche trovare oltre 250mila Clip 
Art di ogni genere, 
quindi Chat, dizio¬ 
nario multilingue in 
linea e cartoline 
virtuali Insomma 
su Xoom c'è pro¬ 
prio di tutto e non 
costa niente! 

I servizi gratuiti 
di Xoom. A margi¬ 
ne di questa navi¬ 
gazione consiglia¬ 
ta, è significativo 
rilevare che, pur 
senza iscriverci al 
Media Sharehou¬ 
se. scaricandoli di¬ 
rettamente dai ser¬ 
vizi del sito oppure 
navigando con la 
rotta dataci dal 
search presente 
sul sito siamo riu¬ 
sciti a reclutare 
tutti i file MIDI, gli 
applicativi e i Java¬ 
Script che appaio¬ 
no su questo arti¬ 
colo. 

MIDIfile: 

tutto Sanremo 2000! 

Per quanto riguarda i file MIDI, 
nell'elenco sterminato che ci è apparso 
in lista abbiamo gradito la presenza di 
un file zip contenente i MIDI delle mi¬ 
gliori canzoni del Festival di Sanremo. 

Il file, denominato Sanremo_big, ha 
un taglio di 330 Kbyte e contiene 16 
brani MIDI di ottima qualità. Tra questi 
spiccano le notazioni del Brivido Caldo 
dei Matia Bazar. La tua ragazza sempre 


-ini *1 




UMd«r 


, « ■ 


Wn&eb 


Xoom. Abbiamo optato 
per i film del mistero ed 
ecco la lista apnrsi con 
un vecchio “cult" di 
Bela Lugosl. 


Un effe!lo da " super¬ 
nova " sul logo di 
IPweb! 


punti di download Sempre gratuito è 
poi il download multimediale che riguar¬ 
da file MP3, game e clip video. A segui¬ 
re la solita galleria di applicativi (ovvia¬ 
mente in primo piano c'è il freeware, 
ma non mancano altre proposte). 

Fiore all'occhiello è poi la galleria per 


148 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


































della scatenata Irene Grandi, Innamora¬ 
to di Gianni Morandi, il pezzo di Masini. 
Quindi le bellissime canzoni di Samuele 
Bersani, Max Gazzè e il Sentimento de¬ 
gli Avion Travel, i vincitori del festival. 

Oltre a questi, ci sono parsi ottimi gli 
arrangiamenti fatti in notazione alla bel¬ 
lissima "I migliori anni della nostra vita" 
di Renato Zero e una certa Macarè, che 
la nostra carentissima memoria musica¬ 
le non ci porta a riconoscere oltre ad un 
misto tra "banane, lampone e macare- 
na". 

Resta il fatto di un'ottima qualità 
dell'arrangiamento e dei suoni. 

• Tutto Sanremo 2000 è su IPweb 
(sanremobig.zip - 330 Kbyte) 


Webware: 
effetti 
grafici 
e liste 
in HTML 

Un generatore di 
luminosissimi ef¬ 
fetti grafici ed un 
altro per fare liste 
ciccabili in HTML e 
le novità di Cool 
Edit 2000. 

NovaMatic, 

Semplice ma effi¬ 
cace questo No¬ 
vaMatic. Una uti¬ 
lity, più che un 
programma (visto 
tra l'altro il ridotto 
taglio in Kbyte che 
occupa), per mez¬ 
zo della quale è 
possibile creare 
effetti grafici su 
immagini in for¬ 
mato bitmap. Gli 
effetti, cosi come 
rivela il nome, so¬ 
no quelli che ri¬ 
creano le esplo¬ 
sioni luminose 
delle supernove. 

Preparata l'imma¬ 
gine in un qualsia¬ 
si image-proces- 
sor e salvatala in .bmp (oppure in for¬ 
mato Windows MetaFile wmf ed an¬ 
che ico, per effettizzare le nostre belle 
icone), il file relativo può finalmente es¬ 


... inline ecco il file 
HTML che ci farà da in¬ 
dice di tulli I Vie pre¬ 
senti nella data direc¬ 
tory. 


LoadTV: uno spot al 
volo! Salite all'URL: 
http://www.loadme- 
dia.com, latevl un giro 
di ricognizione e, se i 
servizi v'interessano 
(lilm, musica, comme¬ 
die, sport, gastrono¬ 
mia, notiziari, eco.), 
scaricate II player video 
gratuito ed altrettanto 
gratuitamente accomo¬ 
datevi a vedere la 
WebTV! 


IndexMaker: cerchiamo 
i lite nella directory 
principale, quindi sel¬ 
liamo la ricerca anche 
nelle directory sotto¬ 
stantie... 


sere caricato in NovaMatic ed essere 
sottoposto al trattamento. A nostra di¬ 
sposizione troveremo tre cursori: 
Spokes, per l'assegnazione del numero 


di raggi che s'irra¬ 
dieranno, Radius, 
la grandezza del 
nucleo d'irradiazio¬ 
ne, ed infine In- 
tensity con il qua¬ 
le si regolerà l'in¬ 
tensità luminosa 
dei raggi. L'effetto 
finale è ottimo. I 
raggi luminosi ven¬ 
gono sovrimpressi 
airimmagine sotto¬ 
stante e resi in trasparenza con buon ri¬ 
sultato. 

• NovaMatic è su IPweb 
(novam10.zip -160 Kbyte) 


IndexMaker. Altra utility multimedia¬ 
le che si lascia apprezzare subito dopo 
averla caricata. In effetti IndexMaker è 
un piccolo programma in grado di gene¬ 
rare un file html di "sommario" conte¬ 
nente i link verso tutti i file presenti in 
una specifica directory e, ramo dopo ra¬ 
mo, alle eventuali sub-directory sotto¬ 
stanti. 

Oltre alla lista completa dei link a tutti 
i generi di file, IndexMaker può genera¬ 
re index specificamente dedicati ad un 
particolare tipo di formato. Ad esempio 
il .gif, con il quale, 
dopo la scansione 
che il programma 
opera sulla direc¬ 
tory e tutte le sub 
rilevate, ci ritrovere¬ 
mo a disposizione 
una vera e propria 
list-gallery. Cliccan- 
do su ciascun link, 
da browser, vedre¬ 
mo apparire l'im¬ 
magine seleziona¬ 
ta. 

Unico limite al 
momento rilevato: 
la mancanza di una 
clip di riferimento 
che ci fa capire il 
link a quale specifi¬ 
ca immagine sta 
puntando 

Ma da un programma completamen¬ 
te gratuito, pienamente funzionale, che 
ci fa da "memo" sul contenuto delle 
nostre directory, che seleziona e distin- 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


149 




















































gue gif da ipeg. txt da html, ecc... 
cos'altro vorremmo mai? 

Per noi è buono, ma soprattutto utile. 
Scaricarlo è cosa rapidissima e provarlo 
(nonché apprezzarlo) è pressoché im¬ 
mediato. 

• IndexMaker è su IPweb (index- 
maker14.zip - 202 Kbyte) 

Cool Edit 2000. Tra le principali ca¬ 
ratteristiche della rinnovatissima versio¬ 
ne di Cool Edit 2000 spiccano le imple¬ 
mentazioni piene ed effettive delle co- 
difiche dirette in formato MP3 (è usato 
in via sperimentale l'engine del 
Fraunhofer Institut) e Windows Media 
Audio, meglio conosciuto con l'acroni- 
mo di WMA. Già solo queste due pecu¬ 
liarità autorizzano al download ed alla 
prova immediata dell'applicativo. In ef¬ 
fetti erano i due difetti maggiori che, 
nelle passate versioni, si potevano rile¬ 
vare analizzando il programma Final¬ 
mente la lacuna è stata colmata e l'edi- 
tor audio di Syntrillium 
H http://www-svntnllium.coml è final¬ 
mente tornato a primeggiare tra tanta 
concorrenza. 

Opzionale, ma da correre a scaricare 
subito (anche per sfruttare in pieno il 
trial a 30 giorni di cui gode Cool Edit 
2000...), è senza ombra di dubbio il kit 
Studio Plug-In con il quale è possibile 
dotare CE2000 di un mixer a quattro 
tracce e funzioni di rigenerazione dei 
brani acquisiti da supporti analogici La 
funzione Audio Clean-up del plug-in è in 
grado di provvedere all'eliminazione au¬ 
tomatica di effetti tipo "click" e "pop" 

JavaTrips: 
il solito quartetto 

Due script dedicati agli slideshow, 
uno automatico, l'altro persino interatti¬ 
vo Quindi due piccoli script di comple¬ 
tamento: uno per cronometrare la per¬ 
manenza sulle nostre pagine di un visi¬ 
tatore ed un altro per fare apparire allo 
stesso una frase famosa... 

SlideShowl. Bello, semplice ed 
estremamente funzionale questo primo 
"trip" del numero. SlideShowl fa quello 
che dice il nome - ovvero fa scorrere, 
temporizzandole in schermo secondo i 
nostri desideri, una serie di immagini - 
e, in più, fa quello che non dice: oltre al¬ 
le immagini si susseguiranno delle dida¬ 
scalie. In sincronismo con le immagini, 
le didascalie alle stesse si visualizzeran¬ 
no all'interno di una <TEXTAREA> de- 


Cool Edit 2000 La 
nuova interfaccia 
dell'applicativo sha¬ 
reware e del tutto simi¬ 
le a quella della versio¬ 
ne prolessionale Cool 
Edit Pro. 




Cool Edit 2000. Atteso 
da tempo, l’engine 
MP3 implementato 
nell'applicativo è co¬ 
munque il migliore in 
assoluto: stiamo allu¬ 
dendo alla versione 
MPEG Layer-3 del 
Fraunhofer Instilut. 


dicata Lo script che gestisce le dida- magme e alla didascalia relativa, GIF o 
scalie le andrà a prelevare da un array. JPEG che siano, animate e non, saliran- 
tipo il seguente: no in schermo insieme alla specifica di- 


var destext= new Array! 5) 

destext(0)="Siete su Ipweb: l'appendice telematica di INTERNET PRATICA"; 


destextj1)="Nel nostro sito potrete 

destext|2]="Home Page Club"; 

destext[3)="MIDIclip"; 

destext]4)="Webware e Javatripl"; 


A loro volta le immagini saranno ge¬ 
stite da un array 


var pics= new Array(5) 
pics| 01 “picl.src; 
pics [ 1 ] =pic2. sre ; 
pics[2 1 =pic3.sre; 
pics[31=pic4.src; 
pics[4]=pic5.src; 

Badando bene ad assegnare lo stes¬ 
so numero progressivo alla singola im- 


trovare:"; 



Il pannello di settaggio per la compressione in for¬ 
mato Windows Media Audio. 


150 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 













































L‘Home Page di Syn- 
Irillium, 


dascalia nei rispettivi posti di riproduzio¬ 
ne per mezzo della seguente funzione: 


ne, selezionando 
vious" oppure "next 


zazione delle im¬ 
magini e delle di¬ 
dascalie soltanto al 
click dell’utilizzato- 
re. Click che potrà 
avvenire sia in 
avanti che indietro 
a propria discrezio- 
o il bottone "pre- 
A tale manualità 


function change_it() 

{ 

if (document.images) 

< 

document.write(“<IMG SRC= "’ + pics [ thenum |+ ” ' border='0’ 
width*'"+pic_width+"' height*’"+pic_height+"’ name='img 1 '>\n"); 

document.write)“<P><FORM name=•formi'xTEXTAREA name-'textl* 
wrap="Virtual' rows='5' cols=•20'>"tdestext|thenum)*"</TEXTAREA></FORM>"); 
setTimeout('change_it2()', 8000) ; 

> 

) 



La pagina dedicala a 
Cool Edlt 2000. Da no¬ 
tare la già ricca serie di 
proposte collaterali (In 
primis i plug-in). 

SlideShow! è 
realmente sempli¬ 
ce e rapido da 
adattare alle no¬ 
stre esigenze, sia 
per aumentare il 
numero dei "po¬ 
sti" negli array che 
per variare testo e 
durata in schermo 
(setTimeout: a tale 
chiamata basterà 
variare il valore nu¬ 
merico assegnato. 

Nell’esempio è settato ad 8mila, cioè 8 
secondi di permanenza in schermo). 

!• SlideShowl è su IPweb (sshow.zip 
- 2 Kbyte) 

Interactive SlideShowl. Variante del 
precedente, lo slideshow interattivo, in 
questo caso, altro non è che uno slide- 
show che farà procedere nella visualiz- 


é comunque possibile sostituire in ogni 
momento la riproduzione automatica. 

In questo secondo caso, l’Interactive 
SlideShowl tornerebbe a comportarsi 
allo stesso modo del precedente script. 
• Interactive SlideShowl è su IPweb 
(intershow.zip - 4 Kbyte) 

Tracking Time. Piccolo script di poca 


utilità, ma di buon effetto. Tracking Ti¬ 
me, pur senza essere un indispensabile 
script, è comunque in grado di aggior¬ 
nare continuamente il visitatore del no¬ 
stro sito sul tempo che lo stesso sta 
trascorrendo (chissà se felicemente o 
meno) sulle nostre pagine. 

Semplice, appena caricato (On- 
Load...) fa partire un cronometro e co¬ 
mincia cosi a segnare il tempo che dura 
la nostra navigazione sul sito. 

• Tracking Time è su IPweb (inter¬ 
show.zip -1 Kbyte) 

Parole famose... Funziona sia su Na¬ 
vigator che lExplorer, è facilmente adat¬ 
tabile ed è rapidamente applicabile. Si, 
ma di cosa si tratta? Semplicemente di 
un visualizzatore di "Parole famose" 
Insomma di citazioni. 

"Nel mezzo del cammin di nostra vi¬ 
ta..." e via discorrendo. A noi l'opportu¬ 
nità di inserire le frasi che vogliamo, al¬ 
lo script il compito di far visualizzare le 
citazioni Ad ogni visitatore del nostro 
sito la sorpresa di leggere la frase scel¬ 
ta casualmente da una routine di ran- 
dom. 

Operativamente parlando, lo script va 
copiato in clipboard e da questa incolla¬ 
to nel file HTML in lavorazione sempre 
comprendendolo tra i tag <BODY> e 
</BODY>. 

All'interno del codice, l’unica parte 
che dovremo modificare è quella che 
ovviamente contempla l’elenco delle ci¬ 
tazioni (e che qui rappresentiamo con il 
colore rosso). 


var quote=new Array(numeroCitazioni) 

quote! 0 )=" 0 uote *1"; 
quote[1) “"Quote #2"; 
quote[2)="Quote #3"; 
quote(3)="Quote #4"; 
quote[4)="Quote #5"; 
quote[5I="Quote #6"; 
quote(6) “"Quote #7"; 
quote(7]=”0uote #8"; 
quote[8)="Quote #9"; 
quote[9]="Quote #10"; 


Al resto ci penserà JavaScript scri¬ 
vendo un banalissimo "document.wri- 

te...". 

A noi gli effetti positivi della resa raffi¬ 
nata di un'idea (citazioni classiche "alla 
Dante", ma anche più banali barzellette 
o aforismi simil-demenziali). 

• Citazioni è su IPweb (citazioni.zip - 
1 Kbyte) 




MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


151 




























Cambio di rotta! 

Come sarebbe a dire, cambio di rotta? Già, siamo in mare, un mare virtuale certamente, 
ma pur sempre un mare. E occorreva che questa parte della rubrica dedicata 
a Internet e quella gestita da Bruno Rosati fossero un poco più omogenee e, 
magari, complementari tra loro. 

Rosati ha incentrato le sue pagine sullo scopo che regola anche la sezione che tiene 
su WWW, e che s’intitola “Internet Pratico”. Da questa puntata la parte invece che viene 
mantenuta dal buon De Masi cambierà leggermente aspetto. Non più, quindi, 
solo argomenti monotematici, ma, se necessario, consigli e rinvìi a porti, nel Web, 
non necessariamente utili, ma anche solo divertenti o interessanti. 


di Raffaello De Masi 


Già. il mare, lo ci vado come un con¬ 
dannato al patibolo, ma con tre donne in 
casa e io solo rappresentante del sesso 
forte (?!) c’è poco da cavarsela. Le mie 
giornate tra i flutti le passo generalmen¬ 
te trovandomi un posticino da qualche 
parte, lontano dagli animatori, a leggere 
o scrivere. Se proprio vado in spiaggia 
mi potrete ricuperare nei primi due me¬ 
tri di sponda, tra i bambini con le papa- 
relle e i secchielli; ma succede di rado! 
Il resto del tempo se ne va gironzolando 
a vuoto, leggendo, appunto, e facendo 
quattro chiacchiere con qualche altro 
sventurato che odia anche lui il mare e 
che vi è stato costretto come me! 
Aspettando ora di pranzo o cena, per in¬ 
gozzarsi come non mi sognerei mai di 
fare a casa ! 

Ho tentato più volte di far capire a 
mia moglie che la mia assenza potrebbe 
prolungare di qualche giorno la sua va¬ 
canza, ma pare che l’argomento non ab¬ 
bia riscosso molto successo! Insomma 
ci devo andare, volente o nolente. 

E. forse per compensare la mia inetti¬ 
tudine marinara e il sempre presente 
pericolo che io possa annegare nella bu¬ 
ca scavata dal bambino accanto alla mia 
sdraio, è questo il motivo che spinge lo 
scrivente a nuotare ogni giorno nel ma¬ 


re di Internet, alla ricerca di siti curiosi, 
interessanti e se volete, divertenti. 


Scarpe incredibili! 

Giusto per sciogliere i muscoli, per¬ 
ché non fare una visitina a siti "top'', 
per interesse o solo per qualità di realiz¬ 
zazione? Se abbiamo deciso di disintos¬ 
sicare il vostro organismo, di scegliere 
finalmente cibi il più naturali possibile, 
se vogliamo eliminare quel salvagenti- 
no attorno alla vita che fa tanto "com¬ 
menda" e tanto poco "Rambo”, se do¬ 
po una notte di bagordi ci siamo sve¬ 
gliati con un cerchio alla testa, una boc¬ 
ca che sembra una fogna e un alito 
che, per stendere le zanzare, è meglio 
di un insetticida, WWW ci mette subito 
a disposizione una ricetta infallibile Ba¬ 
sta una visitina a http://www.thinknatu- 
ral.com, e ci ritroveremo subito in una 
beauty farm virtuale. 

Si tratta di un sito inglese commer¬ 
ciale, mantenuto da una casa produttri¬ 
ce di prodotti di bellezza, dietetici e co¬ 
smetici. Ma, accanto alla sezione com¬ 
merciale, peraltro poco ingombrante, il 
sito si sviluppa in forma di vademecum 
della salute on line. Sono trattati prati¬ 


camente tutti gli argomenti di maggiore 
attualità riguardo al vivere bene, come 
corretto uso di vitamine, proteine e sali 
minerali, impiego di erbe e piante medi¬ 
cinali, cura del corpo, omeoterapia, ri¬ 
medi legati alla teoria dei fiori di Bach, 
aromaterapia. Crediate o non crediate a 
queste cose, il sito merita, comunque, 
una visita, visto che è una vera miniera 
di informazioni riguardo alla medicina 
più tradizionale; ci potremo trovare una 
dieta a base di frutta, non pericolosa e 
affrontabile da chiunque, le ultime sco¬ 
perte circa l'influenza di minerali e me¬ 
talli rari sul nostro benessere, una serie 
di consigli, a metà tra scienza e strego¬ 
neria, sull’influenza di questo o quell'ali¬ 
mento sulle diverse funzioni del nostro 
corpo. Se poi decideremo, seguendo 
appunto le indicazioni trovate, di non fu¬ 
mare più, di evitare lo stress attraverso 
alcuni semplici consigli, di preservare il 
nostro sistema circolatorio dai pericoli 
dell’età, di prevenire le allergie e di ri¬ 
trovare , in ogni caso, una vita serena, 
potremo, se lo crederemo opportuno, 
acquistare on-line prodotti di erboriste¬ 
ria, vitamine, composti galenici, a prez¬ 
zi, occorre riconoscerlo, assolutamente 
introvabili nelle nostre farmacie o 
nell'erboristeria sotto casa. 


152 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 



Sempre per rimane¬ 
re, si fa per dire, nel "fri¬ 
volo", immaginate cosa 
si può trovare su 
WWWI Rechiamoci 
all'indirizzo 
http://www.vegetarian- 
shoes.co.uk , ancora un 
sito inglese, e potremo 
comprare scarpe co¬ 
struite con erba e vege¬ 
tali. No, non è uno 
scherzo! Per anni Vege- 
tarian Shoes ha venduto 
scarpe di questo tipo 
nella contea di Brighton, 
propagandandole come 
scarpe cruelty-free . Da 
qualche tempo questi 
prodotti sono commer¬ 
cializzati nell'intera In¬ 
ghilterra e in tutto il 
mondo attraverso 
WWW, con lo slogan 
"A treat for your feet if 
you don't eat meati". 

Occorre riconoscere 
che si tratta di un’alter¬ 
nativa che ci lascia im¬ 
preparati, Effettivamen¬ 
te uno può immaginare 
di comprare scarpe estive con tomaia 
di tela e suola di corda, ma trovarsi di 
fronte ad anfibi, scarpe da roccia, scar¬ 
pe da sera da signora, stivali da 
trekking, tutti rigorosamente costruiti 
con fibra vegetale (comprese le strin¬ 
ghe) e praticamente indistinguibili dalle 
scarpe tradizionali di cuoio, effettiva¬ 
mente desta meraviglia. E non è finito, 
visto che il produttore fornisce (o indi¬ 
rizza ad altri produttori) guanti, cinture, 
giubbe, pantaloni e perfino giacche, 



Un lutto in una beauty tarm anche solo virtuale, e rivivremo 
una seconda giovinezza! 


cappotti, impermeabili. 

Mr. Alan Laycock, relation 
manager della Vegetarian 
Shoes, ha assicurato che la du¬ 
revolezza delle scarpe è parago¬ 
nabile a quella delle tradizionali. 

I prezzi sono nella norma e vanno da 
una diecina di sterline per i sandali a ol¬ 
tre cinquanta per gli anfibi e le scarpe 
da trekking. In fondo un buon prezzo, 
se si pensa che nessun animale è mor¬ 
to per potercelo mettere sotto i piedi. 




Domandiamo 
e ci sarà risposto. 

Tutti, credo, conoscono AskJeewes, 
vero factotum, capace di interpretare le 




& 



< M" ■■ Q«-*« ^tUOJVX «*■ (JfaMNMHcM tl&OTrtba» 


vihtiriin 

SHOES 


V W.rtOT4> mm Umm *m I>mi Vt«. 


V» fWt.lt.» SIMM 


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e 


k M 


TP 


Tutto ci saremmo aspettato, ma scarpe interamente costruite con fibre 
vegetali... 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


153 



























































Basta con le risposte virtuali; un esperto umano ci risponderà sui nostri 
problemi consultando Ynww nnwnnrler rnm 1 


Chi non conosce Jeewes, il piu obbediente dei maggiordomi di WWW? 


nostre richieste in inglese parlato e di 
indirizzarci all risposta giusta; per quei 
pochi che ne ignorano l'esistenza, è 
sufficiente recarsi all'URL 
http //www askieews con| o. da qual¬ 
che tempo ancora piu semplicemente 
ad furo //www asl comi per scoprire 
come funziona e cosa riesce a fare. 

Ma si tratta pur sempre di uno spi¬ 


der. che cerca per noi. su diversi motori 
di ricerca, risultati piu o meno significa¬ 
tivi per il nostro problema, risultati il cui 
valore è pur sempre soggetto alla logi¬ 
ca. non sempre lineare, dei motori di ri¬ 
cerca. Ecco invece un nuovissimo ser¬ 
vizio che . finalmente, ci offre una ri¬ 
sposta "umana" ai nostri problemi Ab¬ 
biamo qualche dubbio, si è verificato un 


errore di sistema che ci ha messo a ter¬ 
ra, ci serve conoscere informazioni cir¬ 
ca argomenti e sistemi operativi come 
Windows , Macintosh , Linux , Brow- 
sers , Unix , Networking , Microsoft Of¬ 
fice , Email , Modems . Internet , MS 
Word . Database , Contact Manage¬ 
ment , MS PowerPoint , Palm Pilot . 
Money Management , BeOS , MS Ex- 


P 


encolo 1 A cosa sono esposti i nostri bambi¬ 
ni quando , in nostra assenza, navigano su 
Internet? In un mondo in cui l'anarchia è la 
regola, cosa si può trovare dietro l'angolo? Come 
fare a evitare che un innocente passatempo si 
trasformi in una pericolosa avventura? 

La battaglia di nascondere la testa sotto la 
sabbia, e di proibire navigazione e collegamenti, 
è tanto stupida quanto perduta Allora cosa fare? 

L’aiuto ci viene proprio dal Web, sotto forma di 
una serie di prodotti destinati a fungere da poli¬ 
ziotto, tutore e nurse per i nostri figli naviganti. 

Explorer già possiede . nel suo codice, una 
serie di utility (Opzioni di Internet t Contenuto t 
Restrizioni d'accesso) per escludere dalla visione 
scene di violenza, sesso, o siti dotati di un lin¬ 
guaggio indecente Le restrizioni poste possono essere protette da 
una password del supervisore e risultano abbastanza efficaci; ma 
niente ci impedisce di aggiungere ulteriori "cani da guardia” , a 
rafforzare un livello di sicurezza che non è mai troppo elevato. 

Diversi sono i programmi, scaricagli anche attraverso Internet, 
capaci di svolgere al meglio questa funzione. Prodotto storico è 
CyberSitter. della Solid Oak Software, pttp //www cype-stferl 
corri/, che afferma di fermare il 95% di tutto il materiale “pericolo¬ 
so" Il programma, che gira silenziosamente in background, può 
essere personalizzato in maniera molto avanzata, permettendo, tra 
l’altro , di scegliere gli argomenti indesiderati (stranamente, posso¬ 
no essere anche esclusi dalla visione certi soggetti come sport e 
divertimento) Se. comunque, i Setup proposti non fossero ritenuti 
sufficienti, si può inserire, in un database, la lista dei siti da esclu¬ 
dere. Esiste, inoltre, un servizio di update disponibile in linea II 


La 

sicurezza 

nella 

nauigazione 


pacchetto è shareware. 

Forse il pacchetto di questo genere più famo¬ 
so é CyberPatrol, Ihttp //www cvoeroàTfóTI 
com/dyn_hm.htm. che funziona sullo stesso 
principio di CyberSytter, con un database che va 
anche esso aggiornato periodicamente «Slegan¬ 
dosi al sito della Learning Company II program¬ 
ma comprende anche ChatGard, utility che impe¬ 
disce di battere specifiche parole chiave e frasi 
mentre si è in linea (questo serve ad impedire 
che un ragazzino possa inserire imprudentemen¬ 
te nome o indirizzo in siti potenzialmente perico¬ 
losi) E' un prodotto che merita attenzione, per la 
cura con cui é realizzato. 

NetNanny, intpy/www netnanny.com/ aqiscq 
sia sul contenuto sia sul nome, escludendo dalla 
consultazione siti presenti nel solito database. Esso possiede 
un'interessante caraneristica aggiuntiva, rappresentata dalla possi¬ 
bilità di momtorare ed escludere dall'uso altri programmi oltre il 
browser. in modo da impedire, ad esempio, l'uso della posta elet¬ 
tronica. o l'impiego di un wp per leggere il contenuto di pagine po¬ 
tenzialmente pericolose Ma forse il pacchetto più moderno è 
SurfWatch reperibile all'indirizzo nnp //www spyqiass comi che 
offre database personalizzati, non solo dedicati ai bambini, ma an¬ 
che realizzati in modo che persone, al lavoro, non usino il collega¬ 
mento per altri scopi II programma è definito "intelligente" dai 
progettisti, visto che esegue un'analisi, appunto, non stupida del 
contenuto dei semi di ricerca, per cui la frase "luci rosse" viene 
bloccata ma non lo è "luci di sala" o "camicie rosse" Beh. a que¬ 
sto punto è solo un problema di scelta, ma dormiremo certo un 
po' più tranquilli. 


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I 

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154 


MCmicrocomputern, 206 - maggio 2000 
















































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MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 


155 














































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cel, stampanti o altro?. Il CD-ROM è di¬ 
venuto inaccessibile o la nostra scheda 
audio è muta e sorda?. Niente paura, 
basta iscriversi a http://www,nowon- 
der.com per porre la propria domanda, 
e ricevere una risposta personalizzata 
da un tecnico "umano”. Proprio così, 
questo sito, oltre ad essere un'eccel¬ 
lente miniera di notizie, permette di ri¬ 
cevere, se possibile una risposta mirata 
alla nostra questione. Il tutto in forma 
assolutamente gratuita; e se ci ricono¬ 
sciamo la stoffa di missionario, potre¬ 
mo entrare a far par parte dei "tecni¬ 
ci", della schiera, cioè, che si impegna 
a rispondere ai quesiti dei visitatori, il 
tutto rigorosamente, nel termine di 
ventiquattro ore. 

I bambini sono il sale del mondo. E 
allora accontentiamoli, dedicando loro 
un po’ di tempo e indirizzandoli verso 
siti che possano soddisfare la loro cu¬ 
riosità? Film e documentari sui dinosau¬ 
ri hanno scatenato l'immaginazione dei 
nostri bambini; niente di meglio, quindi 
di cercare, su WWW, le innumerevoli 
pagine dedicate a questi bestioni. Tra 
tutti consigliamo di dare la precedenza 
a Dino Don . ritto //www.dinoaon corni 
gradevolissimo sito che, con immagini 
semplici e senza alcuna pretesa di 
esaustività, offriranno ai nostri piccoli 
una miniera di informazioni su questi 
rettili spariti fulmineamente nell'abisso 
del passato. Il sito offre anche una gu¬ 
stosa pinacoteca di disegni realizzati da 
bambini; occorre, dato che è redatto in 
lingua inglese, la nostra assistenza! Ma 
forse no, visto che loro se la cavano 
meglio di noi! 

Una visita d'obbligo spetta a 
http://www.kidtun.co.ukl sito inglese 
divertentissimo, che organizza competi- 


Difendiamo i nostri 
figli dalle insidie di 
Internet: ecco alcuni 
siti che ci faranno 
dormire sonni più 
tranquilli. 



ziom (con relativi premi) su temi specifi¬ 
ci, libri e disegni da colorare, cartoncini 
per compleanno, e gadget in linea. I 
soggetti spaziano nell’intero universo 
dei bambini . come dinosauri, pirati, fa¬ 
te e gnomi, ammali, astronavi e viaggi 
interstellari Ed è possibile iscrivere un 
sito Web formato young. registrandosi 
preso un’apposita pagina. 

Ovviamente il gigante dell’intratteni¬ 
mento per bambini lo troviamo a 
|http://www.disney iti con disegni da 
colorare, cartoncini augurali, e altro; di 
qui il link a DisneyWorld , http://www. 
disneylandparis.com/5/main.asp?pa- 
geid=Y è immediato. Visita d'obbligo 
anche alla signorina Do rothy , 
http://www missdorothy comi sito do¬ 
tato di una grafica di prima qualità; an¬ 
cora in costruzione, promette di diveni¬ 
re punto di riferimento per i bambini 
che conoscono l'inglese e possono qui 
imparare consultando addirittura un’en¬ 
ciclopedia in linea. Ritorniamo di nuovo 
m Inghilterra con HomeWork Elephant, 
http://www.homeworkelephant.free- 
online.co.uk che, dedicato a ragazzi piu 
grandicelli, promette di aiutare nei com¬ 
piti di scuola dando informazioni accura¬ 
te su un’estesa messe di materie sco¬ 
lastiche, dalla storia alla scienze, alla 
chimica, alla matematica, e così via. Di 
nuovo all a ricerca e giungiamo a Nicke- 
lodeon , http://www.mckelodeon.co.ukl 
sempre in Inghilterra , che, oltre a pro¬ 


mettere di tenere occupati, senza peri¬ 
colo. i ragazzi sulla rete, giura di saper 
fare questo anche con i grandi offrendo 
prodotti di ogni genere, dall’elettronica 
agli orologi ai libri all'abbigliamento. 

Torniamo in Italia con una visita alla 
Città dei Ragazzi , http://www. 
mclink.it/n/citrag/, troppo nota per esse¬ 
re qui illustrata, ma troppo poco cono¬ 
sciuta per non meritare uno sguardo 
più ravvicinato e meditare un'ipotesi di 
visita reale Purtroppo l'Italia non offre 
molto di più, e siamo costretti a emigra¬ 
re di nuovo oltre manica, approdando a 
KidsOnLme, httoV/www'kidsonlinel 
co.uk/. Ci troverete di tutto, musica, 
sport, computer, videogame, libri, e 
perfino un ampio catalogo di film su 
cassetta e DVD , in diverse lingue 


Conclusioni. 


Beh, per cominciare credo che pos¬ 
siamo anche fermarci qui. Ma prima di 
chiudere un suggerimento: perché non 
invitare i docenti dei nostri bambini ad 
avviare un'amicizia di penna con altri 
bambini del mondo attraverso e-mail? 
Potrebbe essere un'esperienza entusia¬ 
smante per i nostri ragazzi, certamente 
molto più efficace e gratificante della 
neppure tanto diffusa amicizia di penna 
via posta convenzionale, sia essa celere 
o aerea. A risentirci. 


156 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 






























































AVVISI Al NAVIGANTI 


Laurei & Hardy 

Ed eccoci a parlare del secondo membro della grande coppia, Stanlio, il “magro”, 
nei nostri sogni di ragazzi. Stanley, questo il vero nome del nostro, sopravvisse al 
panciuto amico per molti anni. “Avvisi” ve ne racconta la storia. 

seconda parte. 
di Raffaello De Masi 





nosciuta da Arthur sr. proprio nell'am¬ 
biente. lavorò fianco a fianco del mari¬ 
to con diversi ruoli fino alla morte, 


Alcune Immagini, trai¬ 
le da scene di lilm di 
diverse epoche 


Arthur Stanley 
fu immediata¬ 
mente ribattezza¬ 
to, in famiglia, 
con il diminutivo 
di Stan. Anche a 
causa di proble¬ 
mi familiari legati 
alla cattiva salute 
di un fratello na¬ 
to poco dopo di 
lui, Sydney (che 
poi morirà in te¬ 
nera età), Stan fu 
allevato pratica- 


Arthur Stanley 
Jefferson nacque a 
Ulverston, North 
Lancashire, in Gran 
Bretagna, il 16 giu¬ 
gno del 1890 
thitp. //www. nv.aq .uk/~mh- 
barker/ulverston.html) . La sua 
vera data di nascita è stata og¬ 
getto di molte controversie, e al¬ 
cuni storici della coppia la collo¬ 
cano nel 1895 La cosa non è ve¬ 
ra, e deriva da un errore di tra¬ 
scrizione del suo giorno di batte¬ 
simo nella locale chiesa. Stan, in¬ 
fatti, nacque prematuro e, te¬ 
mendo per la 
sua vita, la 
mamma, Mar¬ 
garet (Madge) 

Metcalfe fu 
battezzato pri¬ 
vatamente con 
un rito frettolo¬ 
so che non fu 
mai registrato. 

Solo cinque 
anni dopo eb¬ 
be un più for¬ 
male battesi¬ 
mo, che fu re- 
golarmente 
trascritto nei 
registri della 
parrocchia. 

I suoi geni¬ 
tori lavoravano 
nell'ambito teatrale. Suo padre, Arthur 
Jefferson fu un discreto attore, per poi 
passare a manager e a direttore di tea¬ 
tro |nnp.//www.snentmovies.com<| 
Gents/PLandHI .html). Sua madre, co- 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


157 











mente dalla nonna materna, Sarah, e 
frequentò le scuole di Ulverston e, suc¬ 
cessivamente, di Auckland. 

Ma l'atmosfera familiare in cui viveva 
doveva lasciare, in lui, un'impronta in¬ 
delebile, Il padre, forse già conscio del¬ 
le attitudini del figlio, gli costruì un pic¬ 
colo palcoscenico nell’attico della loro 
casa, dove Stan recitava, per passatem¬ 
po. dando spettacolo a parenti e amici 

E il talento del neoattore doveva es¬ 
sere davvero bruciante se, come rac¬ 
conta, mandò a fuoco la casa per aver 
urtato, durante una rappresentazione, 
un lume ad olio che illuminava la scena 

Nel 1900, alla morte della nonna, 
Stan raggiunse la famiglia a Glasgow, 
dove, divenuto più grandicello, si de¬ 
dicò a compiti di contabilita nel teatro 
gestito dal padre, il Metropole. 

Qui leggenda vuole che abbia calcato 
per la prima volta la scena, invitato da 
un amico del padre a sostituire un ca¬ 
ratterista m una pièce teatrale, dove si 
presentò indossando un paio di pantalo¬ 
ni del padre tagliati al ginocchio. Visto il 
successo della rappresentazione, il pa¬ 
dre stesso gli organizzò un tour di spet¬ 
tacoli in pantomima 

Il giovane comico segui la troupe in 
vane parti del paese e lo spettacolo eb¬ 
be tanto successo da durare per un 
paio d'anni, tanto che, nel 1908, Stan 
non potè essere presente alla morte 
della mamma, 

L’incontro 
con un grande. 

Ma è il 1910 l'anno che doveva cam¬ 
biare la sua esistenza (http: 
t/www pena.com/i ucidcafe/librarv/96iun 
/laurei html ) In quel periodo, infatti, 
entrò a far parte della troupe di Fred 
Karno, il cui capocomico era addirittura 
Charlie Chaplin, e da cui Stan sempre 
confessò di aver imparato praticamente 
tutto In quell'anno la troupe parte per 
una tournée in America, dove Stan con¬ 
divide per un lungo periodo la camera 
proprio con Chaplin. fino a quando, nel 
1913, il grande Charlot abbonda la trou¬ 
pe per passare con quella di Mack Sen- 
net. Il gruppo di Karno rischiava lo scio¬ 
glimento, per cui Stan abbandonò la 
compagnia decidendo di tentare la for¬ 
tuna da solo. 

Nei due anni dal 1916 al 1918. Stan 


Anche in Italia i 
lan di Stanilo ol¬ 
irono eccellenti 
siti su WWW. 
Ecco quello pre¬ 
sente a http:// 
l>vw.v ibmsnéTiH 

che ci olire nu- 

merose. interes¬ 
santi immagini, 
una precisa bio¬ 
grafia e una nu¬ 
trita raccolta di 
curiosità e 
aneddoti relativi 
alla coppia: me¬ 
rita una visita 
accurata’ 



3 Nuova pagina 2 Microsoft Internet £ xploiei 


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per tutta la vita 

Durante una 
tournee a Filadel¬ 
fia, Stan conobbe 
un'amica dei due, 
Mae Dahlberg, 
cantante e buona 
attrice. Fu un col¬ 
po di fulmine; i 
due decisero di vi¬ 
vere insieme e 
Stan abbandonò la 
troupe di Cooke. 
E' di quel periodo 
la scelta del co¬ 
gnome Laurei A 
Stanilo non piace¬ 
va il nome Stan 
Jefferson, perché, 
essendo supersti¬ 
zioso, ne odiava la 
lunghezza di tredici 
lettere. 

Il cognome Lau¬ 
rei fu un'idea di 
Mae, 

Insieme forma¬ 
rono un gruppo, 
dal nome Stan & 
Mae Laurei (http:// 


fece gruppo con Baldwin e Alice picpal.com/picpal/lnhhome.html ). 
Cooke, che diverranno suoi cari amici Stanlio girò il suo primo film nel 


158 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 









































J 




Ulverston. la città natale di Stai Laurei, sta raccogliendo fondi per erigere una statua alla grande coppia. 
Ogni contributo è bene accetto! 


1916; i Laurei avevano una scrittura al 
teatro di Adolph Ramish a Los Angeles. 
Ramish, dopo la prima, convocò Stan, 
gli confessò di trovarlo piu divertente e 
buffo perfino di Chaplin. e gli offri il ruo¬ 
lo di protagonista in una commedia in 
due atti, con un compenso di 75$ a set¬ 
timana. E contemporaneamente ne girò 
la versione cinematografica, che usci 
con il titolo "Nuts on thè May”. 

Nello stesso periodo ci furono dei 
contatti tra Stanlio e Charlie Chaplin, ri¬ 
guardanti la possibilità di girare insieme 
un film, 

Della cosa, dopo i primi contatti, non 
se ne fece più nulla. Poco tempo dopo, 
la Umversal offri a Laurei un contratto; 
Stan accettò, e fu utilizzato in numero¬ 
se parti, fino allo scioglimento del con¬ 
tratto stesso, a causa della riorganizza¬ 
zione dello studio dopo la guerra 

Ma ormai Stanlio era divenuto abba¬ 
stanza noto nell'ambiente, e le scritture 
non mancavano. In uno di questi film 
brevi, "The Lucky Dog", fu affiancato 
da un altro attore in ascesa, Oliver 
Hardy Khttp://www.videotlicks| 
comA/F2/1019/1019789.ihtml I. 

Ma i rapporti familiari cominciavano a 
divenire pesanti; mentre Laurei era 
sempre più gradito nell'ambiente di la¬ 
voro, Mae veniva scelta solo per ruoli di 
supporto, e giusto per non scontentare 
Stan. 

La situazione divenne sempre più 
pesante con il passare del tempo, e 
creava forti disagi. Mae stessa litigava 
continuamente con Stan e ne rendeva 
poco proficuo il lavoro. 

Per risolvere la situazione e per rie- 
quilibrare le sorti del lavoro, che stava 
andando a rotoli. Joe Rock, impresario 
di Stan, offrì un consistente quantitati¬ 
vo di denaro a Mae, e un biglietto per la 
nativa Australia. Mae accettò, e Rock, 
per essere davvero sicuro della soluzio¬ 
ne del problema, fece di nascosto sor¬ 
vegliare la donna fino al suo arrivo 
nell'isola natale. 

Senza il problema di Mae, Stan si ri¬ 
mise alacremente al lavoro 
(http://www.comedynet.demon.co.Uk/l 
h/stan.htm ). 

Contemporaneamente si impegnò a 
lavorare, come regista e sceneggiatore, 
per Hai Roach, per il quale, nel 1926 
girò "Yes, Yes, Nanette”. Il film fu un 
fallimento, ma permise al nostro di ri¬ 
trovare Oliver Hardy, con il quale riap¬ 
parve sugli schermi nel cortometraggio 


"Forty-Five Minutes from Hollywood". 

Nel 1927 la coppia poteva essere 
considerata formata e stabile, ma è so¬ 
lo nell'anno successivo che la masche¬ 
ra finale di Stan fu messa a punto (Roa¬ 
ch inventò di sana pianta la caratteristi¬ 
ca camminata di Stan, costringendolo a 
camminare a passi lunghi e facendogli 
tagliare i tacchi delle scarpe). 

Nel frattempo Stan aveva sposato 
Lois Nielson, che gli aveva poi dato una 
bambina, anch'essa chiamata Lo is 
|(http://www ibmsnet.il/stanlio/foto.htnl ). 

Nel 1930 Lois dà alla luce un altro 

bambino, Stanley Robert, che però 
muore dopo una settimana. 

Ciononostante Stan inizia regolar¬ 
mente a girare il primo lungometraggio 
con Oliver, "Pardon Us", cui segue, nel 
1931, il famosissimo "The Music box". 
Nel 1932 il film concorse agli Oscar e 
vinse; sarà l'unico film della lunga sene 
interpretata dai due a ricevere questo 
riconoscimento. 


Il resto è storia. 

Inutile privare i lettori del divertimen¬ 
to di cercare su WWW la storia dei 
tempi d'oro di Stan. La sua vita è tanto 


avventurosa e ricca di avvenimenti da 
poter impegnare ben più delle pagine 
che questa rivista gli può dedicare. 

La meteora dei "Boys" giunse 
all'apice e discese la parabola fino agli 
eventi che portarono alla morte di 01- 
lio, nel '57 (http://graphics.lcs.mit. 
edu/%7Ebecca/enneagram/movie- 
board/messages/563.html ). 

Stanlio non partecipò ai funerali del 
grande amico, a seguito di una assolu¬ 
ta proibizione da parte del suo medico, 
essendo stato vittima di due infarti che 
lo avevano di fatto confinato in casa. 
Stan si rese conto, ormai, che la loro 
epoca era finita e, ritiratosi a Santa Mo¬ 
nica, passò il resto della sua vita assie¬ 
me alla quinta moglie, Ida, e a sua figlia 
Lois. a ricevere amici, e a raccontare ai 
suoi ancora numerosi ammiratori la 
storia della sua vita. 

Nel 1961 ricevette un Oscar alla car¬ 
riera. e lui stesso raccontava di lucidar¬ 
lo, ogni giorno, disperando solo di non 
poterlo mostrare all'amico Oliver. Stan 
mori il 23 febbraio del '65, all'età di 75 
anni, a seguito di un nuovo infarto. Le 
sue spoglie sono seppellite nella Court 
of Liberty, sulle colline di Hollywood. 

«e 


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159 


























a cura di Francesco Romani 


Giochiamo 
con lo Spirografo 

Lo spirografo è un gioco matematico per bambini, consistente in un insieme 
di rotelle dentate che con l’ausilio di penne colorate permettono di ricavare 
interessanti disegni geometrici. I principi matematici che stanno dietro allo 
spirografo sono molto semplici e costruirne uno virtuale è un facile esercizio. 


Introduzione 

Uno spirografo ( ) consiste in una piastra forata e un 

insieme di rotelline, di solito costruite in plastica trasparente. 
Sia i fori all'interno della piastra che le rotelline sono munite 
di dentini, tutti compatibili tra loro, in modo che qualunque 
rotellina può ruotare senza slittare all'interno di qualunque 
foro. Il gioco consiste nel puntare un matita o un penna col¬ 
orate in uno dei buchi all'interno delle rotelle e far girare le 
rotelle disegnando in tal modo un complicata linea curva 



L’equazione dello Spirografo 

Consideriamo un foro con centro in (0,0) e raggio m e una 
rotella con raggio n. Se m ed n sono entrambi interi si hanno 
due vantaggi, uno fisico e uno matematico: 

• è possibile costruire un insieme di denti che permette la 
rotazione senza scorrimento 

• dopo un certo numero di giri si torna allo stato iniziale 


Per semplificare i calcoli rappresentiamo i punti nel piano di 
Gauss invece che nell'ordinario piano x-y Questo trucco per¬ 
mette di usare gli esponenziali complessi che (ad onta del 
nome) sono il modo più semplice per trattare i vettori rotanti. 

Supponendo unitaria la velocità angolare del centro della 
rotella, l’equazione del moto di quest'ultimo è quindi: 

(m-n) e ijt 

dove / rappresenta l'unità immaginaria. Se il punto bianco è 
posto ad una distanza /.n dal centro della rotella, consideran¬ 
do che la velocità angolare della rotella è m/n e la sua ro¬ 
tazione è nel senso inverso l'equazione del moto del punto 
bianco è 

(m-nìeWKlne-W'rtn. 

Il campo di variazione di t e tra 0 e 2,-tT II valore di T per cui la 
figura si richiude esattamente è il mimmo intero tale che an¬ 
che T m/n è intero. Infatti la rotella piccola ad ogni giro del 
suo centro fa m/n giri e solo se T m/n entrambe le rotelle 
tornano nello stato iniziale. 

Con questo abbiamo già finito la parte matematica del proble¬ 
ma. 

Implementazione in Mathematica 

Spirografo 

Il nostro spirografo virtuale si realizza con due sole funzioni 
La prima funzione traccia il grafico nel piano di Gauss di una 
funzione complessa. 

In[1]:= 

GaussPlot[f_,t_,T_,opts_):= 


160 


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ParametricPlot[{Re[f],Im[f]},{t,0,T>,opts]; 

Si noti che i tre underscore (_) dopo opts stanno a signifi¬ 
care che il parametro opts (che rappresenta le opzioni del 
grafico) può essere assente o consistere in un numero arbi¬ 
trano di argomenti. 

La seconda funzione disegna una curva del colore col con m 
denti nel foro, n denti nella rotella e con la penna puntata ad 
una frazione \ del raggio della rotella. 

ln[2]:= 

Spiro[m_, n_, X,_, col_] := ( 

T = Denominator[m/n); 

GaussPlot[(m-n)Exp(I t]+X n Exp[-I t 
m/n] ,t,2jt T, 

PlotStyle -> col, 

PlotPoints -> 50 T, 

AspectRatio -> 1, 

PlotRange->{{-1.lm,1.lm}, {-l.lm, l.lm}}];) 

Il numero dei punti del plottaggio è reso proporzionale al nu¬ 
mero T dei giri del centro della rotella. 

Ecco subito un esempio semplice (Figura 2) 

ln[3]:= 

Spiro[36, 15, 0.4, Red]; 



Nel gioco reale il bello sta nel sovrapporre più curve di colori 
diversi. Si può estendere a questo scopo la funzione Spiro 

ln[4]:= 

Spiro[v_List] := Show[ 

Block]{SDisplayFunction = Identity}, 

Spiro[Sequence@@#]&/@v]] 


Spieghiamo bene questa tecnica perché può essere utile an¬ 
che in generale, f[Sequence@@#]& esegue f su una lista 
"togliendo le parentesi graffe", ovvero f [Sequence@@# ] & 
applicato ad {a,b,c} esegue f[a,b,c] Questa funzione 
pura viene applicata alla lista delle liste degli argomenti e rac¬ 
chiusa in Block[{$DisplayFunction=Identity>,...] 
per inibire le visualizzazioni dei grafici intermedi. Al tutto 
viene applicato show per visualizzare un risultato solo. 

Un esempio è presentato in ( iguia ) 

ln[5]:= 

Spiro[{ 


{36, 

17, 

0.7, 

Green}, 

{23, 

15, 

0.4, 

Red}, 

{36, 

14, 

0.5, 

Blue}}]; 



Per gli scettici vediamo di mostrare come le figure ottenute 
siano proprio il risultato della rotazione delle rotelle. 

Facciamo un programma che anima le rotelle rotanti diseg¬ 
nando anche i raggi e i punti bianchi La funzione pl[t] rap¬ 
presenta il fotogramma al tempo t. 

In[6]:= 

pl[t_] := Graphics[{ 

Green, 

Rectangle[{-1.lm,-l.lm}, {1.lm,1.lm}], 

White, 

Disk]{0, 0}, m] , 

Red, 

Disk[(m - n){Cos[t], Sin[t]}, n], 

Black, Thickness[0.002], Line[{{0, 0}, 

(m - n){Cos[t], Sin[t]}, 

(m - n) {Cos[t] ,Sin[t] } + /. n{Cos[-t m/n], 
Sin[-t m/n]}}], 


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161 













White, 

Disk[(m - n) {Cos [t),Sin[t]> + 

À. n{Cos[-t m/n],Sin|-t m/n]} ( 0.02m), 
Black}]; 

Si disegnano molti fotogrammi raccogliendoli in una lista e 
sovrapponendo ogni volta la stessa curva disegnata in blu. 

In[7]:= 

m = 10; 
n = 4; 

\ - 0.6; 

b = n/9; 

sp = Spiro[m, n, Blue]; 
tt = Table[Show[pl[t], sp, 

AspectRatio -> 1, 

PlotRange -> {{-1.lm,1.lm}, {- 

l.lm,l.lm}>], 

(t, ò, 4n, ò}] 


Un fotogramma è mostrato in (Figura 4) 


I primi nove fotogrammi della intera sequenza sono mostrati 
invece nel seguente GraphicsArray (Figuri 1 ) 

ln[8]:= 

Show[GraphicsArray(Partition[Take[tt,9], 

3]]]J 

II bambino virtuale 

In genere quando si regala uno spirografo ad un bambino 
questi si mette ad usarlo ripetutamente con colori diversi fino 
riempire il foglio di bei disegni geometrici. 


Vediamo di fare altrettanto in modo virtuale. Innanzitutto 
modifichiamo Spiro aggiungendo un quinto argomento che 
determina la posizione del centro del disegno sul piano carte¬ 
siano (la conversione al piano di Gauss viene effettuata all'in- 
terno moltiplicando per { 1 , 1 }). 

ln[ 1 ]:= 

Spiro[m_, n_, k_, col_, p_] := ( 

T = Denominator]ra/n]; 

GaussPlot[p.{1, I}+ 

(m-n)Exp|I t]+ 

À. n Exp[-I t m/n], 

t,2x T, 

PlotStyle -> col, 

PlotPoints -> 50T]) 

Poi si tratta di determinare l'area interessata da tutti i disegni 
e scalare il grafico in modo da avere una rappresentazione 
non deformata. PlotRange [ Show[. . ., PlotRange- 
>A11 ) rende il valore corretto del PlotRange (nella forma 
{{xO,xl},(yO,yl}}) per mostrare tutto quello che è nel 
grafico. Da questo valore si può calcolare il valore dell'As- 
pectRatio che preserva le forme, attraverso l'espressione 
(yl-yO)/(xl-xO) 

ln[2]:= 

Spiro[v_List] := ( 

Block]($DisplayFunction = Identity}, 
{{xO,xl},{yO,yl}} = PlotRange[gg = 

Show]Spiro]Sequence@@#]&/@v, 

PlotRange -> All]]]; 

Show[gg, 

PlotRange->{{xO,xl},{yO,yl}} , 

Axes -> False, 

AspectRatio -> 

(yl-yO)/(xl-xO)) 


Figura S 


162 


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Ecco un disegno con tre spirali. 

In[3]:= 

Spiro[{ 

{36,17,0.7,Green,{0,0}}, 
{23,15,0.4,Red,{10,10}}, 
{36,14,0.5,Blue,{20,10}}}]; 

(Figura 6) 



Adesso generiamo un po' di grafici con parametri casuali. 
In[4}:= 

Do[Spiro[Table[ 

{m = Random[Integer, {23, 47}], 
m - Random[Integer, {3, 20}], 

Random(], Hue[k/5], 

{50Random[], 30Random[]}}, {k, 5}]], {10}] 


Ne ho generati 10 e ho scelto quelli che piacevano di più a 
mia figlia. (Figura 7-8) 




Bibliografia 

Molte sono le variazioni sul tema. Noi abbiamo cercato di 
riprodurre per quanto possibile il gioco fisico che viene 
acquistato. Per ulteriori interessanti spunti si possono 
vedere i lavori citati di seguito. 

Stan Wagon. Mathematica in Action, Capitolo 2. Ed. Ital¬ 
iana: Guida a Mathematica (McGraw Hill, 1995). 

Spirograph.nb pacchetto dimostrativo nella distribuzione 
di Mathematica. 

Un ultima segnalazione al volo. Vale la pena di navigare al¬ 
la URL Ihttp: //mathworld.wol tram.comi dove si 
trova una specie di enciclopedia della matematica fatta 
con Mathematica (prima o poi ci dedico un articolo). 



163 





























IfcdVffcflftMi 


Fotografie dalla Rete 

Lo scorso anno abbiamo parlato in un articolo delle raccolte di fotografie professionali 
di tipo royalty free: oggi parleremo sempre di fotografie royalty free, 
ma andando a scoprire cosa ci offre Internet, cioè cosa è possibile trovare in rete 
e come è possibile utilizzare queste fotografie. 


di Mauro Gandini 


Il concetto 
di royalty free 

Quando si parla di royalty free spesso 
ci si trova davanti a qualcuno che leg¬ 
gendo la sola parola "free" pensa che si 
stia parlando di qualcosa di gratuito. In 
effetti non è cosi: il fatidico "free" si ri¬ 
ferisce in specifico alle royalty che biso¬ 
gnerebbe pagare al fotografo che ha 
scattato la fotografia. 

Le fotografie sono a tutti gli effetti 
equiparate alle opere d'arte o d'ingegno: 
se andate da un fotografo e gli chiedete 
di scattare una fotografia di un qualsiasi 
marchingegno da voi prodotto perché 
ne volete fare della pubblicità, la fotogra¬ 
fia ottenuta, anche se da voi regolar¬ 
mente pagata, salvo differenti accordi, 
resta di proprietà del fotografo. Se fra 
tre anni o più deciderete di riutilizzarla 
per una qualsiasi ragione, dovrete chie¬ 
dere il permesso al fotografo, il quale 
potrà chiedervi il pagamento di ulteriori 
royalty per il suo utilizzo. 

Chiarito questo fatto, vediamo ora 
perché alcune fotografie si chiamano 
royalty free La cosa è molto semplice: 
la società che le offre sul mercato ha dei 
fotografi propri oppure acquista delle fo¬ 
tografie da fotografi che operano libera¬ 
mente sul mercato, stipulando con tutti i 
fotografi un contratto per cui le royalty 
sono fisse e sono pagate al momento in 
cui la fotografia entra in commercio nel¬ 
le collezioni di questa società o viene 
dalla stessa messa a disposizione dei 
clienti attraverso Internet. 

Qualche volta può esserci un sempli¬ 
ce vincolo temporale, cioè il fotografo 
chiede alla stipula del contratto che do¬ 
po un certo tempo la foto venga ritirata 



MKI'>Mi iKinw ••••••'•»« 


Find thè image you need, 

precisely when you want it. 



Nel siro CorDis o pos¬ 
sibile trovare fotogra¬ 
fie di tipo tradizionale, 
cioè foto per cui biso¬ 
gna pagaie le royalty e 
di cui si può lare un 
uso limitato, ma anche 
fotografie royalty trae 


tradii rimai 

Imafie Licensnig 


Rovalty-I ree 

Image Ucensin/i 


stare una fotografia 
su Internet 


■0 


l'obbrf 

ttkJU Ltl 


‘0 


WINTIR CATALOC 

OrflP» Ih# Winttr 
SMO royMy-frf» 

C« 1 *l 0 Q< 




■IO 

Sm -•* Qffl* ou» 

• ip#'i»n< • « Qhti/it 



Nf W M TITLfS 

Choch out ih* lattei 
tOfaHy-lr*# COi *o»rt 
Corba imagai* 


Ma* PANORAMICI 

E (panale a ou» un-Ouo 
cortact'on of 36D* 
panorame «nageii 



Nf W PHONI 
NUMItl’ 

Ou» 000 «umbo» 
maaai ona-Uop 
ihopptn* aaay 



dal commercio in questo caso coloro 
che acquistano la foto nel periodo di va¬ 
lidità del contratto tra il fotografo e la so¬ 
cietà che commercializza la foto stessa 
hanno pienamente diritto di utilizzarla in 
modo indefinito, e la restrizione si appli¬ 
ca solo alla società che potrà commer¬ 
cializzare la foto solo per il periodo ri¬ 
chiesto dal fotografo. 

Chiarito ciò, possiamo partire ad esa¬ 
minare cosa vuol dire cercare e acqui- 


Quando il 
tempo non 
basta mai 

Ormai ci stiamo 
abituando tutti a dei 
ritmi di lavoro che 
avrebbero stronca¬ 
to qualsiasi "travet" 
di inizio '900: an¬ 
dando avanti di 
questo passo pos¬ 
siamo ipotizzare 
che entro un paio di 
generazioni questa 
cosa porterà ad un'inevitabile modifica 
del nostro DNA... 

Per tornare al nostro argomento, sap¬ 
piamo che qualche volta dal momento 
dell'approvazione del cliente al momen¬ 
to in cui bisogna consegnare gli impianti 
di stampa (o, nel caso di Internet, il mo¬ 
mento in cui bisogna mettere le pagine 
in rete) i tempi sono irrisori. Di scattare 
una foto ad hoc non se ne parla nemme¬ 
no e quindi l'unica soluzione è quella di 


SfCorbls 


164 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 



















■ OTÀITT-HII MARCH 





('• •’ Ut» 


****-i»~4 


Ecco i risultali di una ricerca lana 
sul silo Corel: vengono proposti 
due tipi di fotografie, standard e 
di qualità professionale Le foto 
standard costano meno, pur es¬ 
sendo ad alta definizione, spesso 
vanno ritoccate o vanno tolte pic¬ 
cole imperfezioni come punti di 
polvere, che erano deposilali.sul- 
la foto originale al momento della 
scansione. 


acquistare una foto royalty free: ma an¬ 
che questo può essere un problema, 
poiché i tempi di consegna di CD-ROM, 
con la raccolta che contiene la foto che 
ci serve, possono essere, se va bene, di 
qualche ora o giorni. 

E allora che fare? A questo punto ci 
viene incontro Internet dove possiamo 
quasi certamente trovare la foto di cui 
necessitiamo e che possiamo acquista¬ 
re ed avere sul nostro computer in me¬ 
no di 5 minuti. 


Internet? 

E la velocità 
di download? 

E il pagamento? 


Prima di vedere alcune delle società 
che offrono fotografie in rete, vorremmo 
tranquillizzare i nostri lettori dal punto di 
vista dei tempi download di file cosi cor¬ 
posi come quelli delle foto¬ 
grafie ad alta definizione. 

Per prima cosa dobbiamo 
dire che le grandezze dei fi¬ 
le che andremo ad indicare 
nell'articolo, sono reali del fi¬ 
le contenente la foto "non 
compresso": questo vuol di¬ 
re che una volta trasformato 
in formato Jpg lo stesso file 
normalmente risulta essere 
circa 1/6 rispetto al file origi¬ 
nale. Inoltre i file di partenza 
sono codificati in formato 
RGB, ciò consente di avere 
file di circa 1/4 più piccoli ri¬ 
spetto ad un file CMYK. 

Ma passiamo al proble¬ 
ma di download vero e pro¬ 
prio: ovviamente se si pen¬ 
sa di dover scaricare spesso 
delle fotografie dalla rete, è 
consigliabile acquistare per 
tempo un modem da 56 
Kb/s o meglio avere a dispo¬ 
sizione una linea ISDN. An¬ 
che con un modem da 33 


Kb/s tuttavia è possibile scaricare foto 
senza particolari problemi (salvo perdere 
un po' piu tempo), 

L'ultima cosa da dire è che le società 
che decidono di vendere fotografie on-li- 
ne, normalmente, si dotano di server 
molto potenti: una volta pagata la foto¬ 
grafia via carta di credito attraverso un 
"Secure Server", che vi garantisce la 
massima tranquillità, il server dove è ca¬ 
ricata la foto viene praticamente messo 
a disposizione dell'utente fino alla fine 
del download. Certo possono esserci 
tanti fattori di possibile rallentamento 
sul percorso che i pacchetti di dati fanno 
su Internet, ma il fatto di avere un ser¬ 
ver che vi dedica buona parte del suo 
tempo è senza dubbio garanzia di una 
buona velocità di trasferimento. Dobbia¬ 
mo anche ricordare che le società più 


|**:•***-—»sniijl | 


La ricerca con la parola 
"rabbii " Iconiglio) ci dà 
un paio di paginaie di 
fotografie tra cui sce¬ 
gliere. A sinistra si può 
notare che attraverso 
un menu a livelli suc¬ 
cessivi si possono sce¬ 
gliere i soggetti anche 
senza utilizzare una pa¬ 
rola chiave: questo può 
essere utile quando 
non si cerca uno speci¬ 
fico oggetto, ma un ar¬ 
gomento generico. 


L'ingrandimento del¬ 
la loto prescelta nel 
sito Corel 


MCriìicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


165 













































grandi hanno anche piu server sparsi nel 
mondo e quindi si cerca sempre di ac¬ 
corciare la strada che devono fare i dati 

E se il collegamento si interrompe sul 
piu bello? Niente paura normalmente il 
sistema riconosce il problema e agisce 
di conseguenza: di solito in questi casi 
l'azione da svolgere è semplice, basta ri¬ 
petere la procedura d'acquisto. Al mo¬ 
mento di pagare, il sistema del fornitore 
riconoscerà che il cliente ha già acqui¬ 
stato la foto e quindi lo informerà di ciò. 
chiedendo all'utente se vuole scaricare 
nuovamente la fotografia già acquistata 

Corbis 

http://www.corbisimaqes.comi! 

Corbis. dopo GettyÒne, possiede la 
collezione più ampia di fotografie dispo¬ 
nibili al mondo. In effetti non tutte le fo¬ 
to sono disponibili come Royalty Free. 
ma solo una parte. Dobbiamo dire che il 
sito non ci piace molto: ci vuole un po' 
di tempo per capire cose bisogna fare 
per poter acquistare le foto, trasferendo¬ 
le direttamente via Web. Il nostro consi¬ 
glio è quello di registrarsi subito, in mo¬ 
do da non dover attendere nel momento 
in cui si ha la necessità di scaricare ur- 



Una volta scelta la foto che interessa nel sito 
DigitalVision. vengono presentati i costi a se¬ 
conda del tipo di utilizzo e della grandezza 
del file. 



•DigitafVisiorì 

Roy «ryVM dgitM tioch pftolosraphy 


Thousands o 1 Totalty Royalty Fro« lmag»« for QmmfQgé Nowf 


Picture it now! 


TWenty naw 
E9 Dynamic titles 
from DigitaIVlaion 


**. G* c*»»al Vk*o* H j» "5,al, W. m* w% c +** to"*cta« 

« CMTK «fta! boa *4 '»►?< bi • «M 

Co*r«*NO '9» C-*»*’ ili M Hémi xm-H 


Digital Vision è presente in rete con due siti, quello UK on- 
ginale e quello americano 



tODIVT 




Ecco t risultati della ricerca del solito raOOit" nel sito Digi- 
talVision 



(g Shopping 1 

r, w »,ai V ha rN »n»ii»«Til<iM>M.Mai>illilW«> »•« | 

Ia — tm afiN» tf •»< *1 m io cM a* 


S*ng*« ImtQH m Bum imifli CO* In BuM 


4 


inui *3* 






C<*r4"0’9KC>«Miv*w«*LM 

«a vi W IbevfWl CSCneU&MJtC 
TaMetaM CCOnTQSDD 



gentemente una fotografia. 

La qualità delle fotografie è 
senza dubbio molto alta e i 
prezzi sono tre a seconda della 
definizione che ci serve. 19.95 
US$ per le foto da utilizzare a 
72 dpi nei siti Internet. 69 95 
US$ per una foto a definizione 
intermedia a 300 dpi (circa 14 
MB) e 129.95 USS per una foto 
ad alta definizione (sempre a 
300 dpi, ma con un file da qua¬ 
si 30 MB). 

L'assortimento è vastissimo 
per cui è molto raro che digi¬ 
tando una parola inglese non 
venga trovato almeno uno o più 
soggetti rispondenti Oltre che 
per mezzo di parole chiave, è 
anche possibile cercare un sog¬ 
getto che ci interessa attraver¬ 
so una sene di categorie a livelli 
multipli che ci consentono at¬ 
traverso successivi affinamenti 
di partire da un soggetto e poi 
approfondire la ricerca fino a 
trovare una categoria in cui po¬ 
trebbe essere inclusa la foto 
che cerchiamo Le fotografie 
sono tutte in formato RGB se 
si acquistano più immagini, 
queste vengono compresse 
tutte insieme in un file di for¬ 
mato .Zip e Stuffit, a seconda 
che le dobbiate utilizzare su un 
PC o su un Macintosh. 


Corel 

|http://www corei.com4 

Corel è stata la prima società 
a comprendere che la diffusio¬ 
ne di massa di immagini e foto¬ 
grafie poteva diventare un busi¬ 
ness. Le prime collection di fo¬ 
tografie su CD-ROM erano sen¬ 
za dubbio di non eccelsa qua¬ 
lità. ma aprivano la strada del 
"royalty free". 

All'interno del sito Corel si 
può trovare il link ad una specie 
di shopping center dove e pos¬ 
sibile acquistare sia fotografie 
da stock sia foto professionali, 
ma anche illustrazioni. 

Le fotografie da stock sono 
senza dubbio le più economi¬ 
che e sono disponibili tutte a 
300 dpi, ma con varie grandez¬ 
ze e vari prezzi: 8.99 USS per le 
foto da 300 KB, 19.99 USS per 


Pronti per l'acquisto da DigitalVision 


166 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 






























































«30 3K3C OKJC ORSO 




Dopo aver scelto la loto, la scheda relativa ci comunica anche che essa 6 
disponibile sia per essere messa direttamente nel carrello ed acquistala , 
sia su CD. nel caso fossimo interessati ad acquistare piu loto su quell'ar¬ 
gomento 


Un po' piccole le loto che 
vengono presentate dopo quelle da 1 1 

la ricerca nel sito di Image MB, 29 99 

100. ma il contrasto con il i ic<r <.i„ 

tondo nero rende la visua- per ' f ''f 

hzzazione leggermente mi- 03 4 3 M ° 

giiore ed infine e 

- 39.99 US$ 

per quelle da 

18 MB. Le Premium Photo sono dispo¬ 
nibili in tre formati. 29 MB da 99.99 
US$. 12 MB da 69.99 US$ e 300 Kb da 
39.99 US$ 

Tutte le foto sono disponibili in forma¬ 
to Jpg, salvo quelle da 300 KB che sono 
m Tif e quelle da stock con grandezza di 
18 MB che sono in formato Kodak PDC 


DigitalVision 


http://www.digitalvision.ltd.uk/ 
pttp //www diqitaivisiononiine comd 

Il sito si presenta abbastanza lineare, 


JOHN FOXX IMAGES 


ma senza dubbio è più pulito e chiaro 
quello americano con suffisso com. Per 
ragione di comodità e di vicinanza, per 
l'acquisto di foto singole vi consigliamo 
tuttavia di utilizzare quello del Regno 
Unito ( uk). DigitalVision è molto rigoro¬ 
sa dal punto di vista delle licenze: dopo 
aver scelto la foto che fa per noi, per or¬ 
dinarla viene chiesto l'utilizzo che se ne 
vuol fare In pratica esistono tre catego¬ 
rie di licenza: quella per utilizzo su Web, 
quella per utilizzo editoriale da parte di ri¬ 
viste e giornali e quella per tutti gli altri 
utilizzi, ivi compresa pubblicità e utilizzo 
per materiali promozionali. 

I costi sono piuttosto alti (in sterline): 
£ 29 per le foto da 
utilizzare su Web; £ 

39, £ 99, £ 119 per 
uso editoriale con 
rispettivamente 
media, alta e altissi¬ 


ma risoluzione; £ 89, £ 149, £ 189 per 
tutti gli altri utilizzi sempre con differenti 
risoluzioni. 

Un numero limitato di foto è disponi¬ 
bile anche in formati maggiori, 50 e 75 
Mb in questi casi i costi crescono di 
conseguenza. Tutte le fotografie sono in 
formato CMYK (salvo quelle a bassa ri¬ 
soluzione per Web). 


John Foxx Images 

http //www iohn(oxx comi 
John Foxx Images è una delle so¬ 
cietà il cui nome è da diversi anni sul 




Anche nel caso di John Foxx. scelta l'immagine è poi possibile vedere i 
costi rispetto a definizione e grandezza della loto 



La home page di John Foxx Ima¬ 
ges è un po caotica rispetto alle 
più ordinate pagine interne 


Una volta messa una o più foto nel 
carrello di John Foxx si può passa¬ 
re alla cassa 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


167 


























































Ora e disponibile anche il sito italiano ih PhotoDisc Isolo l'interfaccia e tut¬ 
te le informazioni utili, il motore di ricerca attraverso parole italiane sarà 
pronto tra alcuni mesti: nel caso non sia sufficiente la scelta offerta dall'ar¬ 
chivio di oltre 85 000 foto on-line di PhotoDisc, viene offerto il link al sito 
della casa madre GettyOne. dove si potrà ripetere la ricerca tra tutti i siti 
delle società appartenenti al gruppo Iper foto royalty free o tradizionali). 



Una volta trovata la foto che vi interessa potere scaricarla a bassa defini¬ 
zione per la preparazione dei layout se vi siete registrati, potrete collegar- 
vi e ottenere le foto per i layout senza filigrana di fondo con la sigla di 
PhotoDisc 


mercato delle fotografie in formato elet¬ 
tronico. 

L'utilizzo del sito Web per l'acquisto 
delle foto è piuttosto semplice, ma l'as¬ 
sortimento è limitato rispetto ad altri siti. 
Le foto sono tutte in formato RGB Es¬ 
sendo una società europea, all'atto della 
registrazione viene anche chiesta la 
VAT. cioè l'IVA per la fatturazione 
dell'importo pagato. 

I costi sono in linea con quelli di buo¬ 
na parte delle società che stiamo esami¬ 
nando foto da 1 MB a 39 US$ (300 dpi, 
726 x 484 pixel); foto da 12 MB a 99 
US$ (300 dpi, 2505 x 1670 pixel); foto 
da 30 MB a 149 US$ (300 dpi, 4016 x 
2657 pixel). 


Image 100 

hilpV/www imago IUO conni 

Molto bello il sito di Image 100: an¬ 
che in questo caso ci troviamo di fronte 
ad un operatore Inglese. L'assortimento 
delle foto non è eccezionale, ma la qua¬ 
lità è decisamente buona. La registrazio¬ 
ne vera e propria avviene solo dopo il 
primo acquisto: esiste infatti un primo li¬ 
vello di registrazione dell'utente, dove 
viene chiesto solo di inserire una e-mail 
e una password a scelta dell'utente. 
Quando si acquista la prima volta viene 
presentato un questionario che richiede 
tutte le informazioni necessarie, non ul¬ 
tima da dove si sta comprando, per l'ap¬ 
plicazione o meno dell'IVA. In parecchi 



•**u»00t 


casi le fotografie vengono offerte in ben 
5 differenti definizioni; 2 Mb a £ 29; 10 
MB a £ 59; 20 o 28 MB a £ 119; infine 
c'è anche la possibilità talvolta di trovare 
file da 50 MB a £ 189. Come si può ve¬ 
dere, trattandosi di Sterline i costi sono 
piuttosto alti. Tutte le fotografie sono in 
formato RGB, salvo quelle da 28 MB, 
che in pratica sono le stesse da 20 MB 
trasformate direttamente in CMYK 


*■>■«««■ — » **»— -n 

nvt a«M unni**» 


PhotoAlto offre una visualizzazione molto am¬ 
pia della foto prescel¬ 
ta. anche qui troviamo 
la possibilità di acqui¬ 
stare la singola foto o 
tulio il CD-ROM che 
la contiene 


PhotoAlto 

ttp //www.photoalto.comj 
hotoAlto - an indipendent french 
publisher: ecco come si definiscono 
all'interno del sito che in molte parti ri- 



Durante la ricerca, che 
normalmente avviene 
su piu pagine, visto 
l'ampio archivio di Pho¬ 
toDisc, e possibile ar 
chiviare le loto più inte¬ 
ressanti in una “tight- 
box " a vostro nome 
tdovete registrarvi pri¬ 
ma di poter utilizzare le 
"hghtbox "I e richiamar¬ 
le quando avete finito 
di esplorare tutte le fo¬ 
to del soggetto che 
state ricercando 


CNcb *n, hhx«|ì 
I n «a» • Unia. 



n«sJ 
« 1=1 m 

I 

•niMii 
la* a*»M 


i -«i-i n- «1 n—l 



t<* i—limi 

: 



168 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 





























































sulta essere bilingue, inglese e france¬ 
se. L'assortimento di fotografie è abba¬ 
stanza buono, ma non eccezionale, 
mentre la qualità è medio-alta. 

La grafica del sito è bella e lineare 
non è necessario registrarsi, anche per¬ 
ché non è possibile, I dati vengono ri¬ 
chiesti direttamente al momento dell'ac¬ 
quisto. Dalla foto si passa direttamente 
all'acquisto: non c'è la possibilità di met¬ 
tere le fotografie prescelte da parte du¬ 
rante la ricerca per poi riprendere solo 
quelle che veramente possono interes¬ 
sare. 

I costi sono un po' alti: i file a bassa 
definizione costano 49 USS, mentre 
quelli ad alta 149 USS. Il formato dei file 
e sempre RGB, in Jpg per le foto ad alta 
definizione, mentre quelle a bassa ven¬ 
gono fornite in Tiff. 


PhotoDisc - GettyOne 

|hnp //vvwvv phoiodisc.a.l 

E' senza dubbio il più grande archivio 
di fotografie on-line al mondo: sono qua¬ 
si 90 000 quelle attualmente disponibili. 
PhotoDisc fa parte della grande famiglia 
GettyOne, un gruppo al cui interno si 
trovano i più prestigiosi marchi di archivi 
di fotografie, da Tony Stones a Image 
Bank. 

Il sito offre tutte le comodità che un 
sito di ricerca e acquisto di fotografie on- 
line dovrebbe avere possibilità di archi¬ 
viare durante la ricerca le fotografie che 
interessano per richiamarle quando si è 
finita la ricerca, possibilità di ottenere le 
fotografie a bassa definizione per la rea¬ 
lizzazione dei layout, senza fastidiosi 
"watermark" che consentono ai produt¬ 
tori di evitare che le foto siano utilizzate 
per usi impropri, ma che danno molto 
fastidio quando si deve presentare un 
layout al proprio cliente. 

Le fotografie sono rigorosamente in 
formato RGB e il costo è medio, senz'al¬ 
tro basso considerando l'altissima qua¬ 
lità delle fotografie proposte: 600 KB - 
72 dpi a 24.95 USS; 10 MB - 300 dpi a 
79.95 USS; 28 MB - 300 dpi a 149.95 
USS Ricordiamo che PhotoDisc/GettyO- 
ne è l'unica società ad avere un ufficio 
in Italia (tei. 02.833.831), dove è possibi¬ 
le chiedere tutte le informazioni sull'ac¬ 
quisto delle fotografìe on-line, ma anche 
su CD-ROM (se si hanno almeno 24 ore 
di tempo e se la foto è disponibile su 
CD-ROM, il nostro consiglio è quello di 
procurarsi il CD poiché costa poco di 
più, ma contiene molte più fotografie 
che possono essere sempre utilizzate in 
futuro). 


selected image 



Anche StockByte una volta registrati, consente 
di scaricare le loto per > layout senza filigrana 


StockByte 

hHpV/www slòckbyte còmi 

Al primo colpo d'occhio il sito di 
StockByte può sembrare molto sempli¬ 
ce e persino scarno 

Se però ci prendiamo la briga di 
esplorarlo con calma troviamo che può 
essere ricco di sorprese. In sé per sé il 
numero di fotografie non è altissimo, 
ma la qualità si mantiene sempre piut¬ 
tosto buona 

E' possibile scegliere (non per tutte 
le foto) tra 4 formati a differenti risolu¬ 
zioni: 600 KB Jpg RGB per i siti Web; 
12 MB Jpg CMYK per le stampe di 
media grandezza; 35 MB Jpg CMYK 
per fotografie da utilizzare in grandi for¬ 
mati; infine per alcuni soggetti è dispo¬ 
nile anche il file da 75 MB Jpg CMYK, 
che consente di riempire una pagina in 
formato A3. 

Dopo essersi registrato, come per 
PhotoDisc, l'utente ha diritto di scari¬ 
care le fotografie che gli servono per i 
layout senza alcun fregio (filigrana) che 
identifica la provenienza: al contrario di 
altri, invece, StockByte richiede speci¬ 
ficamente che a fianco della fotografia 
riprodotta su un materiale stampato 
compaia in piccolo l'indicazione del 
copyright (©StockByte). 

I costi sono in linea con quelli di al¬ 
tre società: 29.99 USS per le foto a 
bassa risoluzione; 69.99 USS per le fo¬ 
to di media grandezza; 129.99 USS per 
le foto da 35 MB 


Conclusioni 

Visto che si parla tanto di e-com- 
merce, perché non utilizzare anche nel 



Molto semplice, quasi scarno, ma elegante il 
suo di StockByte in ogni pagina viene offerto 
il relativo lielp per guidaivi nella scelta 


settore del desktop publishmg questo 
utile strumento? 

Cosa si può acquistare di più sempli¬ 
ce che non dei bit che ti possono esse¬ 
re spediti sul computer direttamente 
attraverso Internet? 

Certo il problema della sicurezza del¬ 
le transazioni finanziarie può spaventa¬ 
re, ma ormai i sistemi sono maturi e in 
grado di offrire un livello di sicurezza 
maggiore di quello di un ristorante, do¬ 
ve si affida la propria carta di credito 
per alcuni minuti ad uno sconosciuto, 
quando si paga il conto. 

Certamente le società che decidono 
di entrare in questo settore devono 
operare in un ambiente tecnicamente 
avanzato, sia dal punto di vista della 
potenza dei server, sia per quanto ri¬ 
guarda le procedure. 

Inoltre i vari gestori di carte cono¬ 
scono bene gli eventuali problemi della 
rete e normalmente rispondono positi¬ 
vamente alle contestazioni. 

L'unico problema potrebbe venire 
dalla nostra burocrazìa: che cosa può 
dire la finanza trovandosi davanti ad 
una fattura estera (quasi tutte le so¬ 
cietà sono in grado di emettere on-line 
una fattura ed inviarla sempre via Inter¬ 
net all'acquirente) per una merce che 
non è fisicamente visibile? 

Le interpretazioni possono essere 
diverse, ma confidiamo che la volontà 
dei governi europei a spingere l'accele¬ 
ratore su Internet condizioni il nostro 
governo a non porre blocchi di questo 
genere al commercio elettronico. 

«e 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


169 





















Corso alternativo di programmazione 

Dodici modi per 
costruire una Tabella 

Pitagorica 

di Francesco Petroni 


Se avete letto il riquadro in¬ 
troduttivo avrete compreso le 
finalità di questi articoli, che ri¬ 
guardano lo studio e l'ap¬ 
profondimento delle tecniche 
della programmazione e delle 
varie tecnologie che permetto¬ 
no lo sfruttamento di tali tecni¬ 
che, e che non riguardano as¬ 
solutamente la soluzione di 
problematiche applicative reali, 
"rivendibili" in applicazioni 
commerciali. 

La prima ''problematica ap¬ 
plicativa" è addirittura la co¬ 
struzione di una Tabella Pitago¬ 
rica, argomento astrattissimo 
che però può essere affrontato 
in maniera elementare dal pun¬ 
to di vista del programmatore. 

Realizzeremo la nostra Ta¬ 
bella Pitagorica in una dozzina 
di maniere differenti, usando 
diversi linguaggi e diverse si¬ 
tuazioni ambientali: ambiente 
Windows, ambiente Internet, 
tecnologie Client/Server, tec¬ 
nologia COM. ecc 

Per quanto riguarda i lin¬ 
guaggi di programmazione, 
useremo prevalentemente il Vi¬ 
sual Basic ed i suoi vari dialetti, 
con qualche "puntatine" in altri 
linguaggi, nei casi in cui la tee- 


t e>K Ck* IModafel |Cort»)J 


rete 10 lr«* lo* 


**> 


WteMW l 




Sub ClcllO 
R • 1 ’ primo 

Do «Ule R <• 20 
Cells(R, 1) • R 
R - R ♦ 1 

Loop 

R • 1 ' secondo 

Do Ondi R > 18 

Cella(R, 2) • R 
R - R ♦ 1 

Loop 

R • 1 

Do * tetro 

Cella(R, 3) • R 
R - R ♦ 1 

If R > 16 Then Exit Do 

Loop 

R • 1 quatto 

«ule R < 15 

Cella(R, 4) • R 
R • R ♦ 1 

«end 

R • 1 • quinto 

Do 

Cella(R, 5) • R 
R - R ♦ 1 

Loop OBLÌI (R > 12) 

■ sesto 
Fot R - 1 To 10 

Cella(R, 6) - R 

■ext 
End Sub 


X Miooioft I acri 


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15 15 15 


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17 17 


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Il 11 


19 

« 


» 

» 


il 

H 

5 n\5»«*« 1«4 J »ir 


Sei modi per coniare da I a 20. 

I moderni linguaggi di programmazione 
sono molto evoluii al punto che per rag¬ 
giungere uno stesso obiettivo si possono 
1,1 ■ praticare numerose strade alternative. 

— 1 — 1 Spesso la scelta di una strada rispetto a 

quella alternativa dipende dall'abitudine 
dell'autore, anche se in realtà ciascuna vanante ha propri ambiti applicativi ottimali. Qui vediamo 6 modi per contare 
da 1 a 20 usando il Visual Basic for Application di Excel, il cui loglio viene usato per la visualizzazione dei numeri. 


nologia che si sta usando lo ri¬ 
chiedesse, ad esempio, già in 
questo primo articolo, il Java¬ 
Script. 

Enunciazione 
del problema 

Dunque dobbiamo realizzare 
una Tabella Pitagorica. 

Dal punto di vista "matema¬ 
tico" una Tabella Pitagorica 
corrisponde ad una matrice bi¬ 
dimensionale contenente un 
certo numero di righe e colon¬ 
ne (normalmente è una matrice 
10 per 10 oppure 12 per 121, 
che, se calcolata con il compu¬ 
ter, può avere qualsiasi dimen¬ 
sione e viene prodotta in milio¬ 
nesimi di secondo 

In tutti gli ambienti operativi 
è possibile inserire tabelle 


170 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 




























MS Visual Basic dispone del com¬ 
ponente griglia, anzi di griglie ce ne ha 
ben quattro. Noi useremo la FlexGrid 
perché è la più facile da caricare via 
codice. 

Un foglio di MS Excel è esso stes¬ 
so una grande tabella con milioni di 
celle, che potremo utilizzare facilmen¬ 
te per visualizzare i nostri numeri. 

Word ha la tabella che serve per 
impaginare in modo ordinato dei dati, 
e che può essere usata per vedere i 


numeri pitagorici. 

Anche il linguaggio che si usa in In¬ 
ternet, l'HTML, dispone di un tag 
"<Table>" che serve per creare una 
tabella sulla pagina. Anzi, fino all'av¬ 
vento del DHTML, la Table, con tutti i 
suoi sottotag, costituiva l'unico modo 
per organizzare in zone una pagina. 

Quindi nessun problema per quanto 
riguarda rimpaginazione della nostra 
Tabella Pitagorica. 

Per quanto riguarda invece il suo 


"calcolo" occorre eseguire due loop, 
due cicli di calcolo, il primo che scorre 
tutte le righe e il secondo che, a parità 
di riga, scorre tutte le colonne. Il cal¬ 
colo vero e proprio è la semplice mol¬ 
tiplicazione tra l'indice che viene usa¬ 
to per scorrere le righe e quello che 
viene usato per scorrere le colonne 
Nella figura 0 vediamo un piccolo 
campionario di cicli, in pratica sei mo¬ 
di alternativi per contare da 1 a 20 (poi 
a 18, a 16, ecc.), realizzato con VBA 


R iprendo, dopo un anno di meritato ripo¬ 
so, che segue quindici anni di collabora¬ 
zione ininterrotta, a scrivere articoli per MC- 
microcomputer. Con l'occasione saluto e 
ringrazio tutti i vecchi lettori, alcuni dei quali 
hanno continuato ad inviarmi posta, e porgo 
il più sincero benvenuto ai nuovi lettori che 
spero siano sempre più numerosi. 

Con gli amici della redazione abbiamo deci¬ 
so che il mio compito sarà quello di parlare 
di programmazione, cercando però di parlar¬ 
ne in modo alternativo rispetto al modo in 
cui ne parlano le decine di riviste specializ¬ 
zate, le centinaia di libri e di manuali e le mi¬ 
gliaia di siti Internet destinati ai professioni¬ 
sti della programmazione. 

In questo riquadro cercheremo di spiegare il significato che diamo 
al termine 'alternativo", che abbiamo associato alla parola corso, e 
daremo le necessarie indicazioni su come si svilupperà questa pri¬ 
ma serie di articoli. 

Due premesse, la prima corta e la seconda lunga. 

La prima: sabato 8 gennaio 2000 sulla prima pagina di Repubblica 
è apparso un articolo di Umberto Eco dedicato alle sfide del 2000 
e che sostanzialmente parla di Internet ('chi non naviga è perduto', 
'il mondo è diviso in classi, chi naviga e chi no') e di Programma¬ 
zione ('se si insegna ad un bambino un linguaggio informatico, 
questo esercizio logico lo renderà padrone e non schiavo del com¬ 
puter'). 

Quindi la programmazione, o meglio i principi logici e formali alla 
base della programmazione, deve essere intesa, secondo Eco, co¬ 
me bagaglio culturale indispensabile di ognuno di noi al punto che 
sarebbe bene che vi provvedessero le scuole tradizionali, 

La seconda premessa: nella mia vita professionale ho conseguito, 
sostenendo circa una decina di esami (in realtà ne sono sufficienti 
quattro), il titolo di MCSD, Microsoft Certified Solution Developer. 
il titolo di MCSB, Microsoft Certified Site Builder, ed infine quello 
di Microsoft Certified Tramer. Questo significa che sono ricono¬ 
sciuto ufficialmente dalla Microsoft, ed il titolo vale a livello mon¬ 
diale. come 'sviluppatore di soluzioni informatiche', tradizionali e 
per il Web, e come 'docente' delle tecnologie sottostanti le pro¬ 
blematiche di sviluppo In particolare sono docente di problemati¬ 
che relative all'architettura delle soluzioni informatiche, alla pro¬ 
grammazione con MS Visual Basic, tutti i tipi di Visual Basic, ed al¬ 
la programmazione per Internet, usando gli strumenti targati Mi¬ 
crosoft, FrontPage, Visual InterDev, ecc. 

Come Trainer ho tenuto centinaia di corsi e quindi ho conseguito 
un'enorme esperienza su come i programmatori, e gli aspiranti 
programmatori, affrontano lo studio dei linguaggi e più in generale 
lo studio delle tecnologie. 

Ad esempio nei Corsi di Visual Basic incontro sia allievi che non 
hanno mai programmato, per i quali per intenderci il Visual Basic è 
il primo linguaggio di programmazione, sia allievi già esperti di altri 


linguaggi (ad esempio il Cobol se provengo¬ 
no dal mondo Mainframe o il Clipper se pro¬ 
vengono dal mondo PC) che cercano di im¬ 
parare facendo dei parallelismi (quasi sem¬ 
pre impossibili) con le conoscenze che già | 
hanno, sia allievi già pratici del prodotto, in | 
quanto lo hanno studiato in maniera autodi- I 
dattica, ma che debbono completare le loro ■ 
conoscenze. 

E' evidente che il mio comportamento varia 
a seconda del tipo di allievo che mi trovo di 
fronte. Ai primi, che tendono a confondere i [ 
concetti generali con gli elementi del VB, i 
propongo inizialmente esercizi di program- l 
mazione 'astratti' che prescindono del tutto I 
dall'ambiente VB allo scopo di insegnare i principi fondamentali 
della programmazione. Con i secondi, gli allievi che si stanno rici¬ 
clando. inizio un vero e proprio 'braccio di ferro' per modificare il 
loro precedente modo di pensare e di lavorare per convertirli alla 
filosofia 'object'. Con i terzi il rapporto è ancora più stimolante, in 
quanto spesso mi capita di dover confrontare il loro modo di vede- | 
re le cose, stiamo parlando di allievi già esperti, con il mio, ed in al- I 
cuni casi sono io che 'imparo' qualche cosa. I 

Il più delle volte il mio compito è comunque quello di riempire loro 
vuoti di conoscenza. 

Il discorso diventa ancora più complesso quando si parla dei corsi 
di Programmazione per Internet, in cui anche la più semplice delle 
applicazioni è comunque un'applicazione client/server, in cui inter¬ 
vengono e collaborano tra di loro due pezzi di programma, ognuno | 
dei quali svolge un compito, ed in cui bisogna prevedere e valuta- I 
re condizioni "al contorno", la prima delle quali è la compatibilità I 
del browser. 

In questi casi è necessaria, oltre che la conoscenza degli strumen¬ 
ti di sviluppo e la conoscenza delle tecnologie coinvolte, anche la 
padronanza della filosofia client/server 

Tornando al nostro corso di programmazione, lo abbiamo definito 
alternativo proprio perché ha l'ambizione di essere destinato con- | 
temporaneamente sia ai principianti della programmazione, che I 
trovano esercizi facilmente realizzabili (tutti i listati che presentia- I 
mo "entrano" in una videata), che li introducono in maniera diretta I 
nel mondo della programmazione e permettono loro di sperimen¬ 
tare immediatamente concetti anche non del tutto banali, sia ai 
più esperti, che possono sia "assestare" le loro conoscenze, an¬ 
che perché trovano esemplificate alcune delle tecnologie meno 
diffuse (ad esempio, nel presente articolo, gli Scriptlet). sia speri- | 
mentare soluzioni applicative alle quali non sono abituati, rivendibi- l 
li nella propria attività. I 

In questo primo articolo realizzeremo, in una dozzina di modi diffe¬ 
renti, una semplice Tabella Pitagorica. L'argomento è talmente 
semplice che non è necessaria nessuna preventiva spiegazione. 
Questo ci consentirà di concentrarci esclusivamente sulle tecni¬ 
che di programmazione e sulle varie tecnologie. 


Corso 

alternativo di 
programmazione 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


171 







— 


ed utilizzando un foglio Excel come 
"destinatario" dei valori. Noi useremo 
prevalentemente la coppia di istruzioni 
For.. Next, che, utilizzando una variabi¬ 
le numerica, forniscono gratis il nume¬ 
ro di colonna e quello di riga. 

Le istruzioni For .. Next trattano di¬ 
rettamente numeri, mentre i cicli basa¬ 
ti sulle istruzioni Do .. While e similari 
si basano sulla valutazione di 
un'espressione logica, utilizzate anche 
per creare cicli numerici. 

In italiano tradurremo "For K = 1 to 
10", in conta da 1 a 10 ed il valore as¬ 
segnato alla variabile K, ed invece “Do 
While K<=10" in vai avanti finché è ve¬ 
ro che K è inferiore oppure uguale a 10 


ting, che è presente in Windows 98. 

Passeremo poi decisamente in In¬ 
ternet per costruire Tabelle Pitagoriche 
sia totalmente sul Client, sfruttando i 
linguaggi interpretati lato Client dal no¬ 
stro browser, sia facendo lavorare il 
server. 

Per provare Visual Basic Script op¬ 
pure JavaScript inserito in una pagina 
Internet basta utilizzare un qualsiasi 
editor e salvare con suffisso HTM op¬ 
pure HTML e poi richiamare il tutto dal 
browser che provvede ad interpretare 
il codice ed a visualizzare il risultato, 

Per sperimentare la programmazio¬ 
ne delle pagine ASP lato server occor¬ 
re ovviamente un server. La soluzione 


piu economica è quella di utilizzare il 
Personal Web Server che rende un 
qualsiasi Windows 95 oppure 98 un 
server Internet in grado di interpretare 
il codice lato server e di tradurlo in co¬ 
dice HTML Una pagina ASP può acce¬ 
dere a database di qualsiasi tipo, sfrut¬ 
tando la tecnologia ADO. e può utilizza¬ 
re DLL, anche quelle fatte da noi. 

I primi esercizi 
in MS Visual Basic 

Non commenteremo molto gli 
esempi, sia perché in pratica ne abbia- 


Cosa serve 
per sperimentare 
i vari esercizi 

Realizzeremo i primi esercizi con il 
Visual Basic, il prodotto Visual Basic, 
dapprima in modo semplice e poi realiz¬ 
zando un componente, che potremo 
materializzare in una libreria DLL riutiliz¬ 
zabile in altri ambienti, prima di tutto In¬ 
ternet all'interno di pagine ASP. 

Programmeremo in MS Office, sput¬ 
ando il Visual Basic for Application, e 
aremo una puntatine in OLE Automa- 
ion e poi in Windows Hosting Scrip- 



MS Visual Basic e l'istru¬ 
zione Print. 

Il pnmo programma vie¬ 
ne eseguito al verificarsi 
dell'evento "doppio 
click ‘ sul torm Vengono 
impostate due variabili. 
NR e NC. numero di ri¬ 
ghe e numero di colon¬ 
ne. che assumono valon 
casuali. Poi con due cicli 
For .. Next vengono cal¬ 
colati tutti gli elementi 
della Tabella Pitagorica 
che vengono visualizzati 
con una semplice istru¬ 
zione Print. Come in tutti 
i programmi, anche nei 
più complessi, occorre 
distinguere i comandi di 
' calcolo ' da quelli che si 
occupano della -visualiz¬ 
zazione'' dei dati. 


U mberto Eco, nel suo primo articolo del 
2000 apparso all'Inizio di gennaio su La 
Repubblica, parla di Informatica. Parla molto 
di Internet, owiamente. ma non trascura as¬ 
solutamente la programmazione, afferman¬ 
do testualmente che 'se si insegna ad un 
bambino un linguaggio informatico, questo 
esercizio logico lo renderà padrone e non 
schiavo del computer'. 

Quindi, per Eco, lo studio di un linguaggio 
informatico ha comunque una valenza “for¬ 
mativa" che va ben oltre la sua finalità diret¬ 
ta, che dovrebbe essere la realizzazione di 
applicazioni informatiche. 

Alla base di qualsiasi linguaggio informatico 
ci sono infatti dei concetti logici assoluti che prescindono dall'infor¬ 
matica, che. e stavolta cito un mio modo di dire, "esistono in natu¬ 
ra, indipendentemente dall'esistenza dell'uomo". 

Un'Equazione di Secondo Grado esiste in natura, la Matematica 
Booleana (che fa funzionare il computer) esiste in natura, la relazio¬ 
ne Uno a Molti (che fa funzionare i database sui computer) esiste in 
natura. 

MCmicrocomputer inizia una serie di articoli dedicati alla program¬ 
mazione avendo come finalità non la realizzazione di un'applicazio¬ 
ne, ma l'approfondimento di un tema generale, che sarà trattato in 
modo assolutamente astratto ed il cui studio servirà sia a chi del 


---- - --— — — —-— —-n 

computer sarà solo un utilizzatore "norma¬ 
le'', sia a chi invece vuole diventare un utiliz¬ 
zatore "esperto", sia a chi vuole diventare 
un "tecnico informatico". 

Argomento del pnmo articolo è la realizzazio¬ 
ne di una Tabella Pitagorica, argomento 
astrattissimo, che non richiede nessuna pre¬ 
conoscenza e nessuna spiegazione, che può 
essere affrontato in maniera elementare dal 
punto di vista del programmatore, e che pur 
nella sua semplicità movimenta alcuni con¬ 
cetti fondamentali. 

Realizzeremo la nostra Tabella Pitagorica in 
una dozzina di maniere differenti, usando di¬ 
versi linguaggi e diverse situazioni ambienta¬ 
li: ambiente Windows, ambiente Internet, tecnologie client/server, 
tecnologia COM, ecc. 

Per quanto riguarda i linguaggi di programmazione, useremo preva¬ 
lentemente il Visual Basic ed i suoi vari dialetti, con qualche "punta¬ 
tine" in altri linguaggi, nei casi in cui la tecnologia che si sta usando 
lo richiedesse: ad esempio, già in questo primo articolo, il Java¬ 
Script. Nel prossimo articolo parleremo di date, che, utilizzando 
un'espressione citata poco fa. "non esistono" in natura, ma rappre¬ 
sentano una convenzione, alquanto astrusa (al limite della compati¬ 
bilità con il computer, vedi millenmum bug) dell'uomo per rappre¬ 
sentare il tempo. 


A chi serve 


programmare 


a 


172 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 















11! I 


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MS Visual Basic ed II 
componente Grid. 

Lo scopo del secondo 
esercizio, sempre e rigo¬ 
rosamente Visual Basic, è 
quello di nempire una gn- 
glia MSFlexGnd con i va¬ 
lori della Tabella Pitagori¬ 
ca. Mostriamo due 'va¬ 
rianti', la pnma prevede il 
preventivo dimensiona¬ 
mento della griglia ed il 
successivo riempimento 
delle caselle, la seconda 






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prevede l calcolo degli elementi e la contestuale 'crescita' della griglia, ottenuta sfruttando il metodo Ad- 
ditem. 


MS Visual Basic ed un 
componente che resti¬ 
tuisce una Tabella Pita¬ 
gorica. 

Proponiamo una variante 
più tecnica del problema 
della Tabella Pitagorica. 

Costruiamo una classe 
(Es03sp Es03sc) che 
contiene una functlon, 
chiamata PitgO. che a 
sua volta restituisce una 
matrice contenente i dati 
della Tabella Pitagorica 
(In gergo C/S, questo è il 
server). Il relativo listato 
lo vediamo nella finestra 
sulla sinistra. Sullo sfon¬ 
do vediamo come refe¬ 
renziare la classe e co¬ 
me richiamare la funzio¬ 
ne dall’applicazione 
Client. In pratica la fun¬ 
zione Pitg restituisce una 

malnce che viene passata alla vanabile MM Le due funzioni UBound permettono di ricavare le dimensioni 
della malnce, che non sono note al Client in quanto sono state impostate a valon casuali sul server. 

mo già parlato nell'introduzione, sia proporre più esercizi e meno, chiac- 
perché le didascalie sono molto espli- chiere, a parità di spazio a noi riserva- 
cative. sia perché abbiamo preferito to 


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Nel primo esercizio citiamo la pre¬ 
senza dell'istruzione PRINT, che era 
l'unica istruzione di Output nei Basic 
di 20 anni fa, che non avevano nulla di 
visuale. 

L'aspetto interessante del secondo 
esercizio sta nel fatto che mostra i 
due modi per alimentare una griglia, 
puntando via via le celle, se la griglia è 
stata già dimensionata, oppure sfrut¬ 
tando il metodo Additem, che invece 
crea via via righe nuove (righe e non 
colonne), che vengono raggiunte gra¬ 
zie al carattere 9, che corrisponde al 
tabulatore. 

Il terzo esercizio usa una classe in 
cui abbiamo creato una Function PitgO 
che restituisce una matrice contenen¬ 
te i numeri della Tabella Pitagorica. 
Compito dell'applicazione è quello di 
visualizzare il contenuto della matrice, 
che a questo punto potrebbe contene¬ 
re qualsiasi cosa, nella griglia. 

Per chi usa 
MS Office 

Il linguaggio di programmazione di 
MS Office è il VBA, ed è analogo in 
termini di istruzioni e di funzioni al fra¬ 
tello maggiore VB. In più il VBA per¬ 
mette di manipolare gli oggetti del 
prodotto da cui è ospitato 

Nel quarto esercizio vediamo come 
si usa l'oggetto Celi per scrivere, ma 
si può anche leggere, sul foglio di Ex- 



Un foglio di MS Excel nempito con VBA. 

I successivi tre esercizi sono realizzati con Excel. Word ed ancora Excel II po¬ 
mo, qui rappresentato, consiste in una Macro Excel che esegue il solilo calco¬ 
lo dei dati della Tabella Pitagorica In questo caso per nempire un foglio di Ex¬ 
cel viene utilizzato l'oggetto Cells(r.c) che permette di dialogare, sia in lettura 
che in scrittura, con il foglio stesso. 


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IBIBUrBIBIB 

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Un documento MS Word nempito con VBA. 

Con Word il discorso è lo stesso solo che, non essendo disponibile il foglio a 
quadretti di Excel, va creata, nel foglio bianco di Word, una tabella. Si usa 
l'oggetto *ActiveDocumentDella tabella basta dimensionare il numero delle 
colonne, in quanto con il comando di spostamento Selection.MoveRight ven¬ 
gono via via aggiunte le celle che servono. 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


173 


























































I l 


Un loglio di MS Excel 
prodotto da VB sfruttan¬ 
do OLE Automation. 

La tecnologia OLE Auto¬ 
mation permette di ve¬ 
dere le applicazioni Offi¬ 
ce come componenti 
OLE programmabili. Nel¬ 
l'esercizio che vi propo¬ 
niamo realizziamo la Ta- 
bellina Pitagorica in un 
programma Visual Basic 
(che ha un semplice 
torm con due pulsanti) 
che crea una istanza di 
Excel e la riempie con i 
soliti dati. Le due varian¬ 
ti. corrispondenti ai due 
pulsanti, propongono i 
due modi di istanziare un 
oggetto Excel L'Early 
Blndlng, che passa per 

la dichiarazione di un I — - - - - 

oggetto Excel, e nella 

sua successiva istanziazione, e II Late Binding. che prevede la dichiarazione di un oggetto generico, che 
solo al momento della istanziazione diventa un oggetto Excel. La casellina nel lorm VB contiene un nume¬ 
ro da usare come moltiplicativo di ciascun elemento della cella. 


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»'!«•*• h,ì> • 

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ZL.Vlaibla • fio* 

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ci scrive dentro, non è il Visual Basic 
ma è lo stesso Windows. E' Windows 
98 che dispone dell'Hosting Script. 

In pratica si può scrivere, con un 
editor qualsiasi, del codice Visual Ba¬ 
sic Script, che in quanto interpretato 
ha delle limitazioni rispetto al caposti- 
pite e poi si può lanciare direttamente 
con un semplice doppio click sul file, 
che deve però avere desinenza VBS. 

E' evidente che a questo tipo di fi¬ 
le, ma anche a quelli di tipo JS, è as¬ 
sociato un programma lanciante, che 
si chiama WSCIPT.EXE e che si incari¬ 
ca di interpretare ed eseguire il codi¬ 
ce. L'Hostmg Script è disponibile an¬ 
che in Windows NT ed in Windows 
2000 . 

Tanto per vivacizzare il risultato ab¬ 
biamo colorato di giallo le celle il cui 
contenuto è un numero divisibile per 3. 


cel. Nel quinto creiamo una tabella 
usando il VBA di Word. 

E’ evidente che buona parte del co¬ 
dice che serve si può generare usan¬ 
do il registratore di macro per poi 
adattarlo alle necessità dell'applicazio¬ 
ne. In questo caso è stata generata 
una tabella di una sola riga che, tabu¬ 
lando tabulando, viene ingrandita. 

Nella figura 6 un esercizio di OLE 
Automation. Un'applicazione VB che 
esegue il calcolo della Tabella Pitagori¬ 
ca che viene "sparata" su un foglio 
Excel. La tecnologia OLE Automation 
prevede l'esistenza di un server (nel 
nostro caso Excel) che viene manipo¬ 
lato da un Client. 

La figura mostra un piccolo form di 
Visual Basic in cui viene scritto un nu- 
meretto che poi sarà usato come mol¬ 
tiplicatore della Tabella Pitagorica Ab¬ 
biamo anche usato i due modi con i 
quali si può referenziare un'applicazio¬ 
ne esterna 

Una variante di OLE Automation è 
Remote Automation, che prevede che 
il server risieda fisicamente su un'al¬ 
tra macchina. La tecnologia Remote 
Automation precorre la tecnologia 
DCOM. che poi, in Windows 2000, si 
associa al vecchio MS Transaction 
Server e confluisce nel COM + 
MTs+DCOM=COM + . 

Cosa è 

il Visual Basic Script 

Il settimo esercizio è una variante 
del precedente, solo che l'ospite, ov¬ 
vero il programma che lancia Excel e 


Tabella Pitagorica realiz¬ 
zata con Windows Ho¬ 
sting Script verso Excel. 

Si può praticare OLE 
Automation partendo da 
un gualsiasi ambiente 
programmabile in VB o 
VBA. In Windows NT 
4.0. Windows 2000 e 
Windows 98 è disponibi¬ 
le la tecnologia Hosting 
Script che consente di 
eseguire codice Visual 
Basic Script (e anche Ja¬ 
vaScript) direttamente 
dalla riga di comando di 
Windows. Trattandosi di 
Script si può usare, per 
referenziare l'oggetto 
Excel, solo II Late Bin¬ 
ding. Nella ligura vedia¬ 
mo il codice scritto con 
un comune notepad e 
salvato con suffisso 
VBS. A tale suffisso e 
associato il programma 
WScnpt.exe che si incarica di interpretare e quindi di eseguire il codice. 






Pagina Adivo Server Pa- 
ges (ASP) - Una Tabella 
Pitagorica prodotta da 
un server Internet. 

I successivi tre esercizi 
prevedono il browser In¬ 
ternet come ambiente in 
cui visualizzare la nostra 
Tabella Pitagorica. In 
questo primo esercizio il 
codice ASP viene ese¬ 
guito dal server che pro¬ 
duce un codice HTML 
che viene inviato al 
Client. Per poterlo speri¬ 
mentare occorre dispor¬ 
re di un server IIS (MS 
Internet Information Ser¬ 
ver) oppure del PWS 
(Personal Web Server, di 
cui parliamo nel testo). 

Nel secondo e nel terzo 
caso sfrutteremo una 
programmazione lato 

Client. Sarà quindi il browser stesso che si incaricherà di interpretare il codice, scritto in Visual Basic nel¬ 
l'esercizio 9 ed in JavaScript nell'esercizio 10, per produrre la tabella. 


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174 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


















































Pagina HTML - Tabella 
Pitagorica prodotta dal 
Client in VBScript. 

Da notare come sla l'e¬ 
sercizio ASP che quello 
VB utilizzino i soliti due 
cicli For .. Next. Le istnj- 
zionl di visualizzazioni in¬ 
serite all’Interno del co¬ 
dice sono 

Responso. Write nel caso 
di ASP e Document. Wri¬ 
te nel caso di VB. Tali 
due istruzioni sono quel¬ 
le che generano il codice 
HTML, che poi viene vi¬ 
sualizzato sulla pagina. 
Vengono quindi predi¬ 
sposte delle stringhe che 
assemblano sia I dati da 
visualizzare che i codici 
HTML necessari per la 
creazione della tabella. 





Pitagora in VBS 


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7 14 il IS IS 41 49ÌS6 6I 70 


quando facciamo click sul pulsante 
chiamato Pitagora 

Lavorare 

con i componenti 

Gli ultimi esperimenti li conduciamo 
su una tecnologia complessa come 
funzionamento, ma semplicissima da 
mettere in pratica (perché la si può 
mettere in pratica senza necessaria¬ 
mente conoscerne il meccanismo di 
funzionamento interno): la tecnologia 
dei componenti. 

Si tratta di scomporre l'applicazione 
in due o più pezzetti, ognuno dei quali 



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mlco, In cui vengono identilicati e manipolati gli elementi della pagina. 


Pagina HTML - Tabella 
Pitagorica prodotta dal 
Client in JavaScript 
Il linguaggio JavaScript è 
più simile al C*+ che 
non al Visual Basic. Ve¬ 
diamo i due cicli While, 
che Iniziano e Uniscono 
con le parentesi gratta, 
vediamo le istruzioni che 
servono per incrementa¬ 
re I valori di R e di C. In 
questo caso, più elabo¬ 
rato rispetto a quello 
realizzato in Visual Basic, 
la Tabella Pitagorica vie¬ 
ne prodotta al click sul 
bottone PX piazzato In 
alto nella pagina. Viene 
creata una stringa S che 
contiene II codice HTML 
con la tabella e che vie¬ 
ne 'sparata ‘ nella posi¬ 
zione definita da! tag 
SPAN. Questo è un 
esemplo di HTML dina- 


Internet lato server 
e lato Client 

Vogliamo utilizzare Internet per pro¬ 
durre e per visualizzare una Tabella Pi¬ 
tagorica. 

La prima decisione da prendere è 
se far lavorare il Client oppure il ser¬ 
ver. Nel caso in cui optiamo per il ser¬ 
ver si può utilizzare la tecnologia ASP, 
presente in Internet Information Ser¬ 
ver, che è una parte di Windows NT, 
oppure nel Personal Web Server, am¬ 
bedue della Microsoft. 

Dal punto di vista operativo occorre 
creare un file con desinenza ASP in 
cui oltre ad un normale codice HTML 
possiamo inserire codice VBScript o 
JavaScript, identificabile dallo speciale 
TAG "<% ,, %>”. 

Nel caso venga richiamato, tale file 
è il "motore" del server che scorre il 
file ASP. individua le porzioni di codice 
e le esegue, Il risultato di questa ese¬ 
cuzione viene inviato al Client, che 
non è poi in grado di "vedere" il codi¬ 
ce ma solo il risultato della sua esecu¬ 
zione. 

Nel caso della soluzione lato Client, 
il server trasmette codice VBScript o 
JavaScript, codice che quindi può es¬ 
sere visto dal Client, ed è il browser 
che si incarica di interpretarlo e di mo¬ 
strarlo sulla pagina. 

Negli esercizi che vanno dal nume¬ 
ro 8 al numero 10, vediamo prima la 
soluzione ASP, quindi server, e poi le 
due soluzioni Client, la prima VBS e la 
seconda JS. 

In altri casi, anzi in buona parte de¬ 
gli altri casi, non è indifferente il fatto 
che lavori il server o il Client. Ad 
esempio se la pagina prevede l’acces¬ 


so ad un DB che sta sul server la tec¬ 
nologia è ASP, se invece occorre ese¬ 
guire dei controlli formali sui dati digi¬ 
tati in un form, la tecnologia è Client, 
si usa o JavaScript (interpretato, con 
alcune differenze di comportamento, 
da MS Internet Explorer e da Netsca¬ 
pe Navigator) o Visual Basic Script (in¬ 
terpretato solo da Explorer). 

Nell'esercizio 10 ci siamo spinti ad 
utilizzare un po' di DHTML. In pratica 
abbiamo individuato un elemento del¬ 
la pagina sfruttando il Tag "<SPAN>" 
e chiamandolo PT. Poi con una funzio¬ 
ne JavaScript abbiamo creato un codi¬ 
ce HTML che produce una Tabella Pi¬ 
tagorica. Infine abbiamo associato 
all'evento click su un pulsante inserito 
nella pagina il passaggio di tale codice 
all’elemento PT. 

In pratica la Tabella Pitagorica, pre¬ 
ceduta da un messaggio, appare 


svolge una certa funzione e ognuno 
dei quali comunica con l'esterno tra¬ 
mite la cosiddetta Interfaccia. 

Il primo esperimento lo facciamo 
con il Visual Basic, con il quale realiz¬ 
ziamo un ActiveX di tipo DLL (Es- 
SrvP), che contiene un modulo di clas¬ 
se (EsSrvC). che a sua volta contiene 
due funzioni Pitagora!) e PitaFmtO. La 
prima produce una matrice numerica 
con i dati della Tabella Pitagorica. La 
seconda produce una stringa che con¬ 
tiene direttamente il codice HTML 
che produce la Tabella Pitagorica. Si 
tratta dunque di due funzioni sempli¬ 
cissime che non hanno parametri in 
entrata e ne hanno uno solo in uscita. 

E' evidente che la seconda funzio¬ 
ne, quella che produce una stringa 
con codice HTML, può essere utilizza¬ 
ta solo all'interno di una pagina ASP. 
Questa soluzione contrasta con la teo- 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


175 













































MS Visual Basic - Crea¬ 
zione di due lunzioni da 
usare in pagine ASP. 
Questo esercizio prevede 
la realizzazione, eseguita 
con MS Visual Basic, di 
un ActiveX di tipo DLL. 
che comprende due 
lunction, Pitagora0, che 
restituisce una matrice 
contenente i dati della 
Tabella Pitagorica, e Pl- 
taFmtf), che restituisce 
una stringa con il codice 
HTML necessario per vi¬ 
sualizzare nel nostro 
browser la Tabella Pita¬ 
gorica E' evidente che 
questa seconda tunzione 
è utilizzabile solo in 
un'applicazione ASP 


Q » 6» ema 1M nv— *■>»- 9» 

-- 






IMO 

fMAction 




» » I»M*nd • < • 8) 

■C * Znt• 8 • «I 

r»di* m<m. mci 

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fai c « o t» r - 1 

M«l. C) - CR ♦ l) 

Pitaijota « m 

Mrtd Fune zs ao _ 

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W » Int(Rnd • 8 • 8) 

•C « Ine(Pmd • 8 • 4) 

83 • , <TA»U*‘ 

Poc » * 1 fp » 

88 » 88 4 ■<▼»>“ 

Poi C ■ 1 To r 

88 - 88 « ’-tt»* « 

88 » 88 t *«n*‘ 

Maxt 

88 • 88 * *’ •' TABL8* “ 
Sitarne • 83 

Ini Punctien 



. il' IR' ID'Ii/TDii n>.v/TO.' IO' >VtD’- TD*4*/Tlr > tl» 
S JD-4-./TD 

■ « rO<8/TD'«ID'U>/TO" t&>l}«/Tt>.<tR.«IR>. tD>> /TDi*TL> 
/TO" TD'> 'TO *TO/»>«/TO>*TO>»V/TO>'TO'T8i/Tt»'<IR'« 
"IO ♦/TO' ■ TO'8/TD" TD'l>/TO*'TO<Tfc</TO<f TD'JIV/1 
. TD«3**/TD. «TRxIR.- t0»4 'TO>'TD>WX/TD‘<tO>TS/lt*>' 
8/TO..TC*.2^/TO.iTO>*>/TO>il1b'TI»..TOV/TO>-TO 
l'.‘ /TOi T0.»8/T0> TO Ji'/TD-iTO » ’TO.>»0>fc/TO..!R, 
li» 'TO.T-/TO-T0 tV/TD-.IO-.’1>/TO-TD'38.*TO.-TO 
Ito.. IO*«>/TD.< m-m.. TO.R/TO" TO.TfcAO•.TD^/IO. 
I TD'I>/TD"TD>»'TC .Tt.8/10" t» 'tR.«TO*V/TP.'tO 


Uso. in una pagina ASP, 
della classe con le fun¬ 
zioni Pitagoraf) e Pi - 
taFmtO- 

Ecco. In una sorta di 
"slalom parallelo le no¬ 
stre due funzioni inserite 
in una pagina ASP. La 
seconda, che prepara di¬ 
rettamente codice 
HTML, va semplicemen¬ 
te richiamata, mentre la 
prima . che restituisce 
una matrice con i dati, 
necessita di un ulteriore 
lavoro di impagmazione. 



<MM> 

<1*8>< Il lll>P» tarara «la Il«»</I III !></■»> 
<n><(MtK>ta» Clnti</CNlfrX/n> 

<1 

PI • l»mr.er»it»«|Ktnrtnf.liInr) 

MI - Pt.PIta^raO 

It» '<cMt*rXI8l> Mr*r-tl(lr>* 
.Bit» “<«i ill«MHtfr 
.8Tl*r “»*»l la Halrlcr</t8>~ 

.«It* ~<t« 4ll*a-«rat*r>“ 

.«ttf -Siriaca cw lanuttulM*</M>- 
.«H* “</*r>~ 

«lt» -<tr><ta 8«»l*r-t9«a>~ 

.«rii» “<*JR 1 »> _ ' prlM latrila 

far C * !»■■■«<Mi. t) la 88*aa«Mi.1> I 
>* ^aa w.»lt* “<lr>“ 

far ■ • iaaaa«IM.P) la RaM(IM.l) I 

a»\»aa%».«rll» “<I8>“ 8 MRC.r) 8 “</!•>“ 

«% p -w .«H* -<ytr>- 


M'Ur -</ta8l»>- 
.«rll» -</!3><l8>- 

.«rll» PI .Pilafat|) * maMa latrila 
rii» ”</t8X/lr></la8l»>“ 
rii* -</cmtrr>" 




17 7 


5 6 


12 7 4 5 4 7 9 9 
2 4 6 9 101214 t4t$ 

J 4 9 12757927 2427 

4 9 72142024297274 ’ 4 6 9 10 n 

5 7075202590754045 76 9 12/5 79 
4 7279247074 42 4954 *S 72/6 2024 
ì 74 2/2975 42 49 5447 l0 75 2025 SO 
9 1624524049546472 6/:jt}4S 054 
9 79V 54 45 54 47 72 9/ 
102070405040709090 




ria dei componenti che prevedo¬ 
no. anzi pretendono, che i com¬ 
ponenti siano neutri e quindi riu¬ 
tilizzabili nelle più svariate situa¬ 
zioni. 

Nella figura 11 vediamo il co¬ 
dice delle due funzioni ed un 
form Visual Basic che le utilizza. 
Il risultato della prima lo visualiz¬ 
ziamo con la solita Prmt, mentre 
il risultato della seconda lo ve¬ 
diamo in una TextBox, che non 
è in grado di formattare il codice 
HTML (potevano usare un com¬ 
ponente IE che visualizza il codi¬ 
ce HTML, ma ci saremmo trop¬ 
po allontanati da... Pitagora. 

Nella figura 12 una pagina 
ASP che mostra affiancati i risul¬ 
tati prodotti dalle due funzioni. 
La prima produce una matrice 
che scarichiamo in una table. la 
seconda produce un codice 
HTML già completo e lo dobbia¬ 
mo solo richiamare con due, di¬ 
co due. righe di codice: 

Set PT = Server.Crea- 
teObject("EsSrvP.EsSrvC") 

Response.Write PT.Pi- 
taFmt() 

Anche nella programmazione 
per Internet è possibile utilizza¬ 
re componenti scritti con i lin¬ 
guaggi propri del mondo Inter¬ 
net. Un componente, richiama¬ 
bile come object da un'applica¬ 
zione Client, e che mostra un’in¬ 
terfaccia, fatta di proprietà e 
metodi, che si chiama Scriptlet 

Come realizzare la nostra Ta¬ 
bella Pitagorica sotto forma di 
Scriptlet lo vedete nell'ultima fi¬ 
gura, la 13 


Uso. in una pagina 
HTML, di uno Scriptlet 
JavaScript. 

Un 'ennesima variante 
applicativa del nostro 
problema e costituita 
dallo Scnptlet Si tratta di 
una sorta di componen¬ 
te. nel nostro caso è sta¬ 
to realizzato In Java¬ 
Script, contenente delle 
lunction. definibili e ri¬ 
chiamabili come object 
da un programma chia¬ 
mante. Qui vediamo una 
funzione Pitagora, che 
restituisce una stringa, 
ed una funzione Saluto. 
Attenzione: abbiamo in¬ 
serito nella stessa videa- 
ta i listati dei due file, in 
alto il chiamante, ed in 
basso il chiamato, lo 
Scriptlet. 



Conclusioni 

Nel prossimo numero vorrei 
parlare di date, date osservate 
dal punto di vista del program¬ 
matore. 

Ormai siamo nel 2000 e for¬ 
tunatamente ci siamo lasciati al¬ 
le spalle il problema del millen- 
nium bug. che quindi non tratte¬ 
remo. 

Vedremo dapprima come 
"funzionano" le date, che, dicia¬ 
molo subito, non sono né nume¬ 
ri né tanto meno stringhe, e poi 
cercheremo di padroneggiarle 
nei vari casi, e saranno frequen¬ 
tissimi, in cui ci trovassimo a 
doverle maneggiare. 


176 


MCmicrocomputer n 206 - maggio 2000 


















































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Come funziona Linux: 

funzioni avanzate della shell e comandi 
utili per la programmazione di script 

Dopo avere introdotto i concetti base della shell Bash, in questa lezione del nostro corso su Linux 
vedremo ulteriori utilizzi della stessa ed inizieremo ad imparare come usarla per realizzare 
programmi, anche relativamente complessi. 

Quinta parte 

di Giuseppe Zanetti 


Riepilogo dei comandi di 
ridirezione deIN/O 

Abbiamo già incontrato nelle puntate precedenti gli opera¬ 
tori di input/output. Prima di procedere è bene fare un breve 
riepilogo e completare alcuni punti importanti. Una delle co¬ 
se che rendono cosi potente l'utilizzo della linea di comando 
in un sistema UNIX è la possibilità di scrivere programmi in¬ 
dipendenti dai file o dai dispositivi in cui essi devono scrivere 
e leggere i dati. 

Ad un programma sono infatti associati tre file: standard 
input, standard output e standard errar, da cui vengono pre¬ 
levati i dati inseriti dall'utente e mandati i risultati delle elabo¬ 
razioni e gli eventuali errori. Se non altrimenti specificato, 
quando si esegue un programma dalla linea di comando, a 
tutti questi file viene associato il terminale su cui l'utente sta 
lavorando (a cui corrisponde un file speciale, ad esempio 
/dev/tty 1 per la prima console virtuale oppure /dev/ttySI per 
un terminale seriale o /dev/ttypl per una sessione di lavoro 
mediante telnet). 

Ciò permette di interagire col programma, inserendo i dati 
necessari da tastiera e leggendo output ed errori direttamen¬ 
te sullo schermo. Non in tutti i casi i programmi richiedono 
l'interazione con l'utente ed esistono delle situazioni in cui è 
desiderabile utilizzare dei normali file per ricevere l'input e 
per salvare l'output e gli eventuali errori generati. La bash 
permette di ridirigere i file associati ad un processo in modo 
molto semplice, mediante i seguenti operatori: 

Ridirezione dell'input di un programma: 

mioprograroma cinput.txt 

Ridirezione dell'output di un programma: 

mioprogramma >output.txt 


Ridirezione degli errori generati dal programma: 

mioprogramma 2>er rori.txt 

Non volendo sovrascrivere ogni volta che si riesegue il pro¬ 
gramma il file di output, si può utilizzare l'operatore >>, il 
quale invece di cancellare il file accoda l'output senza perde¬ 
re il contenuto precedente 

mioprogramma »output.txt 

Ovviamente è possibile ridirezionare contemporaneamen¬ 
te anche più file per volta, come in questo caso: 

mioprogramma <input.txt >output.txt 2>erro- 
ri.txt 

Se il programma che si sta eseguendo necessita di un cer¬ 
to tempo per l'elaborazione, può essere utile lasciarlo lavora¬ 
re tranquillamente in background: 

mioprogramma <input.txt >output.txt 2>erro- 
ri.txt & 

Volendo mandare in un unico file sia output che errori, è 
possibile ridirezionare il file degli errori su quello di output (o 
viceversa) e ridirezionare in modo opportuno il risultato: 

mioprogramma cinput.txt 2>&1 >output_e_er- 
rori.txt 

Tentiamo di capire più a fondo il meccanismo: ai file di in¬ 
put, output ed errori associati al processo corrispondono in 
linguaggio C i "descrittori'' di file numerati come 0. 1 e 2. Da 
shell è possibile utilizzare questi indici per ridirezionare i file: 
la scrittura "n>" indica la ridirezione in scrittura del file con 
indice n, mentre "&n" indica la ridirezione in lettura dello 


178 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


stesso file. Nel caso delle scritture "2>" e "&1" l'indice uti¬ 
lizzato viene espresso in modo esplicito, mentre scrivendo 
''<" e gli indici 0 e 1 sono sottointesi (le stesse opera¬ 
zioni potrebbero essere riscritte anche come "Oc’’ e "1>”). 

Non necessariamente i file verso e da cui si ridirezionano 
input e output devono essere file normali, ma è anche possi¬ 
bile utilizzare la ridirezione da e verso file speciali che rappre¬ 
sentano periferiche hardware (vi ricordate che in UNIX ogni 
periferica ha associato uno o piu file in /dev?). In questo mo¬ 
do è possibile ad esempio mandare l'uscita di un programma 
direttamente sulla stampante: 

mioprogramma >/dev/lpO 



Figura I - Funzionamento dello "spooler " di stampa Ipd Ifigura tratta dal libro 
AppunnLtnux di Da niele Giacomini, disponibile su 
K'.'t' '.'VWV okito hnu\ it/iidpi I 


oppure utilizzare una periferica hardware o un file speciale 
come input: 

cat /dev/audio >nota.au 
cat nota.au >/dev/audio 

L'esempio precedente mostra come registrare "al volo" e 
come riascoltare un messaggio vocale senza utilizzare un ap¬ 
posito programma. Il formato generato e accettato del file 
speciale /dev/audio è il p-law a 8 kHz. Volendo utilizzare un 
formato compatibile con wav si deve invece utilizzare il file 
speciale /dev/dsp: 


questo file e li scriva con write sul file "audio" Non è neces¬ 
sario preoccuparsi delle temporizzazioni, in quanto della loro 
gestione si occupa il device driver che sovnntende a /dev/au¬ 
dio. Il nostro programma dovrà fare solamente attenzione a 
fornire i dati con un ritmo di almeno 8000 campioni al secon¬ 
do, pena il sentire delle pause o dei fastidiosi "click" nel suo¬ 
no in uscita. Sapendo questo diventa semplicissimo scrivere 
un semplice generatore di onde. Ad esempio per ottenere 
un'onda quadra a 4000 Hz sarà sufficiente alternare su 
/dev/audio la scrittura dei valori 0 e 255. Volendo ottenere 
una sinusoide occorrerà calcolare i valori di un certo numero 
di campioni utilizzando la funzione matematica sm(). Per ri¬ 
sparmiare potenza di calcolo, i conti possono essere eseguiti 
una sola volta ed inseriti in un vettore da cui possano in se¬ 
guito essere riletti molto velocemente. 

Utilizzo 

dell’operatore pipe 

Il metodo di stampa visto in precedenza è abbastanza 
spartano, in quanto i dati vengono mandati direttamente 
ail'hardware senza nessun controllo sul fatto che un altro 
utente o programma stia già stampando. Un metodo più puli¬ 
to è quello di utilizzare l'operatore di pipe per stampare utiliz¬ 
zando l'apposito comando Ipr, il quale invia la stampa in una 
apposita coda che viene gestita dallo "spooler" Ipd (figura 
1 ): 

mioprogramma | lpr 

L'operatore "pipe", letteralmente "tubo", permette di uti¬ 
lizzare l'output di un programma direttamente come input 
per un altro programma. Un metodo alternativo per ottenere 
il medesimo risultato, inutile ai fini pratici ma che in qualche 
modo rende l'idea di come potrebbero funzionare le cose, è 
quello di utilizzare la seguente sequenza di comandi: 

mioprogramma >/tmp/pippo 

lpr </tmp/pippo 

rm /tmp/pippo 

In realtà, al contrario di MS-DOS, il quale, essendo un si¬ 
stema monotasking, usa il metodo del file temporaneo per 
implementare l'operazione di pipe, nei sistemi derivati da 
UNIX viene creata un'apposita coda per lo scambio dei dati 


cat /dev/dsp >nota.wav 
cat nota.wav >/dev/dsp 

Apriamo una parentesi: volendo generare o registrare 
un effetto sonoro dall'interno di un proprio programma, 
ad esempio scritto in linguaggio C, non è necessario uti¬ 
lizzare librerie particolari, ma è sufficiente leggere o scri¬ 
vere i campioni che compongono il suono su /dev/audio: 


int audio; 

audio=open("/dev/audio",0_WRONLY); 
r=write(audio,s,1); 

Ad esempio per "fare suonare" un file .au preregistra¬ 
to, sarà sufficiente scrivere un ciclo che prelevi i dati da Figura 2 ■ Flusso delle operazioni nel caso vengano utilizzate le parentesi da Shell 


(cd /bora ; tar cvf pippo) | (cd /nunvahume ; tar *f -) 


la shell padre crea due processi che si 
scambiano ì dati mediante il pipe 

i 

comandi controllati dalla 
seconda copia della shell 


— PIPE-^ 


directory di lavoro: /bone directory di lavoro: /miovabome 

•l 

il controllo torna olla shell padre 
la directory di lavoro è quella originaria 


cd /nuovahomo 
tai xf - 


comandi controllati dalla 
prima copia della shell 


cd /honuì 

tar cvf - pippo 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


179 


































fra due processi in esecuzione direttamente nella memoria 
della macchina 

Concatenando fra loro più operazioni di pipe è possibile 
realizzare una “pipeline” ("linea di tubi"), comprendente an¬ 
che piu di due comandi da eseguire in cascata. Ogni coman¬ 
do della pipeline viene eseguito dalla shell come un processo 
separato e l’operatore di pipe implementa una forma di co¬ 
municazione fra processi (pur con la limitazione di essere 
unidirezionale). 


I filtri 

Grazie al meccanismo appena descritto si possono com¬ 
piere operazioni anche complesse utilizzando opportunamen¬ 
te solo un ristretto numero di programmi e comandi che 
compiono operazioni molto semplici. In particolare esiste tut¬ 
ta una serie di programmi standard che compiono operazioni 
anche molto semplici sui file di testo e che possono essere 
utilizzati in cascata (per capire gli esempi che seguono si fac¬ 
cia riferimento alla descrizione dei comandi presenti nel pac- 


Comandi utili 


GNU textutils 

Si tratta di una raccolta di programmi, previsti dallo standard POSIX 
e presenti in tutti i sistemi UNIX, i quali possono essere utilizzati (di¬ 
rettamente su uno o più file oppure come filtri) per elaborare il con¬ 
tenuto di file di testo. Generalmente si tratta di comandi che com¬ 
piono operazioni abbastanza semplici ma che hanno il pregio di es¬ 
sere utilizzabili in cascata per ottenere risultati complessi. Rispetto 
ai comandi originali di UNIX, la versione scritta nell'ambito del pro¬ 
getto GNU - disponibile "di serie" su tutti i sistemi Linux - offre del¬ 
le caratteristiche e funzioni aggiuntive interessanti. I dettagli d'uso 
dei diversi comandi presenti nel pacchetto possono essere studiati 
sui manuali in linea (es.: “man grep"). 


cat concatena più file in un unico output. Utilizzato con un 

solo parametro manda in output il contenuto di un file 
cksum analogo a sum 

comm confronta due file linea per linea e propone in output 

le linee presenti in un file ed assenti nell'altro oppure 
quelle presenti in entrambi i file 

csplit suddivide un file o l'input in più file, spezzandolo in 

corrispondenza di regole definite dall'utente 
cut permette di tagliare pezzi delle righe in input. La seie 

zione può essere fatta specificando intervalli di colon 
ne (es.: cut -c8-20 file.txt) oppure "campi" separati da 
un carattere (es.: cut -f5 -d: /etc/passwd) 
expand converte il carattere di tabulazione TAB in una se 
quenza di spazi 

fmt formatta un file o lo standard input in paragrafi, spez 

zando le linee in modo che non eccedano una data 
lunghezza 

fold spezza le linee in un file o nello standard input e le 

"giustifica" ad una data lunghezza 
head restituisce le prime n righe di un file 

join a partire da due file, accoppia le linee in essi contenu 

te in base ad una chiave comune ed unisce il risultato 
md5sum analogo a sum: verifica il checksum di un file utilizzan 
do l'algoritmo crittografico MD5 

ni numera le linee in un file, eventualmente separando e 

tenendo conto in modo opportuno di pagine e paragrafi 
od visualizza il contenuto di un file o lo standard input in 

ottale, esadecimale o in altri formati non-ASCII 
paste unisce due file. Può essere utilizzato per ottenere un 

documento a due colonne a partire dai file contenenti 
separatamente le due colonne: per prima cosa è ne 
cessano giustificare le due colonne utilizzando il co 
mando "fold -35 colonna1.txt >colonna1ok.txt“. In se 
guito i file risultanti possono essere uniti mediante: 
"paste colonna 1 ok.txt colonna2ok.txt" 
pr prepara un file o lo standard input per la stampa, for 

mattando opportunamente i paragrafi e aggiungendo 
in testa ad ogni pagina una riga col nome del file e la 
numerazione progressiva delle pagine 
sort ordina alfabeticamente le righe in input. E' possibile 


split 

sum 

tac 

tail 

tr 


tsort 

unexpand 

umq 

wc 


scegliere di utilizzare l'ordine inverso (-r) oppure di 

considerare eventuali cifre ad inizio riga col loro valore 

numerico l-n) invece che con quello letterale 

spezza un file o lo standard input in più file di una data 

dimensione o con un dato numero di linee 

ottiene un checksum del file, utile per verificare che 

non sia stato modificato (da estranei oppure a seguito 

della trasmissione dello stesso) 

concatena più file e ne stampa il contenuto in ordine 

inverso (dall'ultima riga alla prima) 

restituisce le ultime n righe di un file. Può essere uti 

lizzato, mediante l'opzione -f, per tenere sotto control 

lo in tempo reale eventuali cambiamenti in un file (es. : 

tail -f /var/log/messages) 

dati due insiemi di caratteri, sostituisce tutte le occor 
renze di un carattere contenuto nel primo insieme nel 
corrispettivo nella stessa posizione nel secondo msie 
me. E' possibile specificare intervalli di caratteri utiliz 
zando la scrittura |x-y! già vista per le espressioni re 
golari (es.: IA-ZI per selezionare tutte le lettere maiu 
scole oppure "la-zi" per le minuscole) 
esegue un ordinamento "topologico" su un file 
Esegue l'operazione inversa di expand, ovvero con 
verte sequenze di spazi in caratteri di tabulazione 
elimina eventuali righe ripetute nel file di input, che 
deve essere ordinato alfabeticamente (ad esempio 
mediante sort: sort file I uniq) 
conta il numero di parole (opzione -w), linee (-11 o ca 
ratteri t-cl contenuti in un file 


Altri comandi 

Molto utili per trattare file di testo o per essere utilizzati negli script 

sono anche i seguenti comandi: 

grep permette di ricercare espressioni regolari all'interno di 

un file, scrivendo in output tutte le linee in cui compa 
re la stringa specificata Mediante opportuni parametri 
è possibile eseguire ricerche insensibili alla differenza 
fra maiuscole e minuscole (opzione -il, visualizzare tut 
te le righe che non contengono la stringa (-v), oppure 
scrivere solamente i nomi dei file in cui la stringa vie 
ne trovata 

find trova. all'Interno del filesystem, tutti i file che soddi 

sfano determinate regole (data di creazione, dimensio 
ne. permessi, nomi, ...) e permette di eseguire un co 
mando per ogni file trovato 

sed permette di eseguire operazioni complesse sull’input, 

ad esempio sostituzioni di stringhe di caratteri che 
soddisfano una data espressione regolare, cancellazio 
ne di righe o parole, ... 

awk si tratta di un vero e proprio linguaggio di programma 

zione che permette di eseguire operazioni molto com 
plesse su un file in input 


180 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 




chetto GNU textutils, che si può trovare nel riquadro 1). 

Spesso tali programmi vengono utilizzati come "filtri" Essi 
filtrano lo standard input che viene loro passato, restituendo 
in uscita un risultato che può eventualmente essere inviato 
ad un altro filtro per un'ulteriore elaborazione. 

Molti comandi possono essere utilizzati come filtri sempli¬ 
cemente omettendo nella linea di comando i parametri che 
specificano i file su cui essi devono agire. Ad esempio il co¬ 
mando "more nomefile ..." visualizza uno o più file sullo 
schermo, suddividendo l'output in pagine e attendendo la 
pressione di un tasto per continuare la visualizzazione. 
Utilizzato senza parametri esso visualizza ciò che viene pas¬ 
sato nello standard input, ovvero i risultati di elaborazioni pre¬ 
cedenti nel caso si utilizzi un pipe: 

ls -la | more 

Alcuni comandi invece per funzionare come filtri prevedo¬ 
no che venga passato loro come parametro il valore che 
in questo modo identifica lo standard input: 

cat filel.txt - file2.txt 

Il seguente esempio ricava dalla lista degli utenti del siste¬ 
ma, /etc/passwd, il quinto campo (gecos), elimina eventuali 
righe vuote (il simbolo A in una espressione regolare identifi¬ 
ca l'inizio riga, mentre $ indica il fine riga), trasforma le minu¬ 
scole in maiuscole, ordina alfabeticamente le righe cosi otte¬ 
nute, eliminando quelle ripetute e presentando il risultato fi¬ 
nale a pagine di 20 caratteri alla volta: 

cut -f5 -d: /etc/passwd | grep -v "$ | tr 
"(a-z)" "[A-Z)" | sort | uniq | more -20 

La filosofia che sta alla base dell'utilizzo delle pipeline è 
quella di scomporre il problema generale in tanti piccoli pez¬ 
zettini. Una volta fatta un po' di esperienza sui comandi fon¬ 
damentali ci si accorgerà che disponendo in modo diverso 
pochissimi mattoni è possibile risolvere molto semplicemen¬ 
te anche problemi a prima vista molto complessi. 


Utilizzo delle parentesi 

I comandi inseriti in una linea di comando vengono esegui¬ 
ti in modo sequenziale. Ad esempio nella seguente linea di 
comando: 

echo ciao ; echo mondo | tr [a-z] [A-Z] 

viene eseguito dalla stessa shell per prima il comando 
"echo ciao" e solo successivamente la pipeline "echo mon¬ 
do I tr [a-z) [A-Z|" (che ha l'effetto di convertire tutte le lette¬ 
re minuscole in maiuscole). Il risultato è perciò il seguente: 

ciao 

MONDO 

Utilizzando le parentesi, è possibile raggruppare più co¬ 
mandi in modo che vengano eseguiti assieme. Se proviamo 
a raggruppare i due comandi echo mediante le parentesi: 

(echo ciao ; echo mondo ) | tr “[a-z]" 

"[A-z l'¬ 


otterremo il seguente risultato: 

CIAO 

MONDO 

In questo caso infatti viene passato a tr tutto l’output ge¬ 
nerato dai comandi contenuti all'interno delle parentesi. 

E' bene ricordare che ogni shell è una scatola a sé e che le 
variazioni introdotte non vengono passate indietro alla shell 
padre. Nel seguente esempio l'effetto di cambio della direc¬ 
tory di lavoro dovuto al comando "cd", funziona solamente 
all'interno delle relative parentesi: 

(cd /home ; tar cf - pippo ) | (cd /nuo- 
vahome ; tar xf -) 

il risultato è quello di lanciare due processi, ognuno gestito 
da una diversa copia della shell. che lavorano su directory di¬ 
verse e che si parlano fra loro mediante il pipe (il flusso delle 
operazioni è rappresentato in figura 2). Ogni shell esegue in 
modo sequenziale il relativo "cd" e una copia del programma 
archiviatore "tar”. 

Il primo tar (che lavora nella directory /home) crea un archi¬ 
vio contenente tutti i file nella directory pippo e nelle sue sot¬ 
todirectory e lo manda sullo standard output (identificato dal 
simbolo "-"). Il secondo tar (che lavora nella directory /nuo- 
vahome) riceve dallo standard input (simbolo "-") l’archivio e 
lo scompatta, Il risultato finale è quello di spostare tutti i file 
contenuti nell'home directory dell'utente pippo da /home/pip- 
po a /nuovahome/pippo. 

La sostituzione di un comando 

Racchiudendo una linea di comando fra una coppia di apici 
inversi (carattere ', da non confondere col simbolo ' di apo¬ 
strofo o singolo apice) è possibile fare in modo che i coman¬ 
di in essa contenuti vengano eseguiti (da una copia della 
shell appositamente lanciata) ed il risultato inserito nel punto 
in cui si trovava la parte di linea di comando racchiusa fra api¬ 
ci: 

comando1 ’comando2' E comando output di co- 
mando2 E esecuzione 

Un esempio aiuterà a capire meglio di ogni spiegazione: 

$ echo Sono le ore ‘date +%H' e 'date +%M‘ 
minuti 

I due comandi racchiusi fra apici inversi vengono sostituiti 
col risultato degli stessi, rispettivamente le due cifre che 
identificano l'ora ed il minuto correnti: 

echo Sono le ore 'date +%H' E echo Sono le 
ore 20 

II risultato finale è perciò il seguente: 

Sono le ore 20 e 42 minuti 

Un altro utilizzo interessante è quello di inserire in un docu¬ 
mento di testo una lista di file e di eseguire un comando si¬ 
mile a: 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


181 


comando find 


l 


Uno dei comandi più interessanti per l'amministrazione di un siste¬ 
ma Linux è senz'altro find: esso permette di ricercare ncorsivamerv 
te in una directory i file che verificano determinate condizioni e di 
eseguire su di essi delle operazioni La sintassi da utilizzare e la se¬ 
guente, in cui si specificano la directory da cui iniziare la ricerca, le 
condizioni da verificare e l’azione da intraprendere per ognuno dei fi¬ 
le trovati: 

find directory -condizioni -azione 


-prmt scrive in output il path completo dei file trovati 

-fprrnt analoga a -print, con la differenza che il risultato vie 

ne scritto in un file 

-exec comando V per ogni file trovato viene eseguito il comando 
specificato. Il nome del file che di volta in volta 
verrà utilizzato, viene indicato col simbolo 1). Il co 
mando deve essere terminato con il simbolo \; 

-ok comando analogo al precedente, con la differenza che viene 
richiesta conferma prima di eseguire l'operazione 


Le condizioni di ricerca più utilizzate sono le seguenti: 


-mmin n 

-mmin +n 
-mmin -n 
-user user 


-group group 

-name expr 

-regex expr 

-perm perm 

-perm -perm 

-perm +perm 

-type tipo 


vengono cercati tutti i file modificati da esatta 
mente n minuti 

vengono cercati i file modificati da più di n minuti 
vengono cercati i file modificati da meno di n minuti 
vengono cercati i file appartenenti ad un dato 
utente E possibile specificare sia lo UID che il 
nome di logm dell'olente desiderato 
vengono cercati i file appartenenti ad un dato 
gruppo, anche in questo caso si possono utilizza 
re sia il GID che il nome simbolico 
vengono cercati i file il cui nome verifica l'espres 
sione regolare expr. Nella valutazione dell'espres 
sione viene tenuto in considerazione solamente il 
nome del file e non l'intero path 
verranno ricercati i file il cui path verifica l'espres 
sione regolare expr. Si noti la differenza col caso 
precedente 

vengono cercati tutti i file in cui tutti i permessi 
coincidono esattamente con quelli proposti, che 
possono venir forniti sia in forma ottale (es.: 7551 
che simbolica (es.: -rwxr-xr-x) 
vengono ricercati i file m cui sono abilitati tutti i 
permessi che nella maschera perm, vista come 
numero binario, sono posti ad uno 
vengono cercati i file in cui anche solo alcuni dei 
permessi coincidano con quelli proposti Essi ven 
gono confrontati come se fossero un numero binario, 
vengono ricercati solamente file di un certo tipo 

f file ordinari 
d directory 
I link simbolici 

b file speciali gestiti a blocchi 
c file speciali gestiti a carattere 


Se non viene esplicitamente specificata una azione da intraprendere 
sui file trovati, verrà utilizzata -print Le azioni maggiormente utilizza¬ 
te sono le seguenti: 


Nel seguente esempio il comando find viene utilizzato per cancella¬ 
re i file core.nomeprogramma presenti nel sistema. Essi vengono 
creati da Linux quando un programma termina in modo anomalo, ad 
esempio per un tentativo di scrittura fuori dall'area di memoria riser¬ 
vata al programma. L'operazione di cancellazione deve essere ese¬ 
guita in modo interattivo e sotto il controllo dell'utente, in quanto 
potrebbero esistere altri file col nome che verifica la condizione ma 
che non sono dei dump: 

# find / -name "core.*" -ok rm <) \; 

< rm ... /usr/Icons- 0 .l/small/core.xpm > ? n 

< rm ... /home/beppe/core.myprogram > ? y 

Si è fatto uso del quotmg per evitare che l’espressione * venga in¬ 
terpretata dalla Shell prima che da find. 

Nel prossimo esempio useremo find per cercare tutti i file che han¬ 
no il nome che termina con l'estensione gif (sia maiuscolo che mi¬ 
nuscolo) presenti nella directory dell'utente pippo e di ogni file tro¬ 
vato faremo una copia in /tmp/gif: 

# find /home/pippo -name "*.[Gg|(li)|Ff)" - 
exec cp {) /tmp/gif \; 

I seguenti esempi mostrano invece le differenze nell'utilizzo della 
funzione -perm. Per trovare tutti i file con esattamente i permessi 
rwxrwxrwx (777) si utilizza un comando simile al seguente: 

# find / -perm 777 

Per ricercare invece i file che abbiano il solo permesso di scrittura 
accessibile a tutti gli utenti (???????w?) useremo invece. 


* find / -perm -002 

Infine vediamo come cercare tutti i file normali (non directory o file 
speciali) con estensione .txt modificati nell’ultima ora. I file trovati 
verranno aggiunti ad un archivio in formato tar: 

* find / -type f -name ••.txt” -mmin -60 - 
exec tar -rvf archivio.tar () \; 


more 'cat lista.txt' 

La parte cat lista.txt viene sostituita col contenuto di li¬ 
sta, txt: 

more 'lista.txt' E more pippo.jpg pluto.jpg 
paperino.jpg 

Tale operazione può essere utilizzata ad esempio per crea¬ 
re mediante tar un archivio di un insieme selezionato di file 

tar cvf backup.24.03.2000.tar 'cat file.im¬ 


portanti, txt' 

Invece di una lista precompilata e possibile generare "al 
volo" l'elenco di file mediante il comando find (vedere riqua¬ 
dro 2) Il seguente esempio mostra come realizzare un 
backup incrementale dei soli file modificati dopo l'ultimo 
backup: 

tar cvf backup.tar 'find . -newer .last' 

touch .last 

L'opzione -newer di find fa in modo che find trovi solamen- 


182 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 





te i file modificati più recentemente del file last, che viene 
utilizzato per tener traccia della data dell'ultimo backup 
Dopo aver creato il nuovo archivio, il file viene "toccato" me¬ 
diante il comando touch, in modo da aggiornarne la data di 
ultima modifica, 


Il linguaggio della shell 

La shell mette a disposizione alcune strutture utili per con¬ 
trollare il flusso dell'elaborazione. Esse sono del tutto simili a 
quelle presenti nei comuni linguaggi di programmazione 
(if.. then. else. while...do...done, for..,do.,done, ...) e posso¬ 
no essere usate all'interno degli script oppure inserite diret¬ 
tamente nella linea di comando. 

Il seguente esempio mostra come eseguire un file dipen¬ 
dentemente dal valore ritornato in uscita di un programma. 
Per convenzione i programmi UNIX ritornano nella variabile 
$? il valore 0 nel caso l'elaborazione sia terminata corretta- 
mente. Nel caso siano avvenuti degli errori di solito viene ri¬ 
tornato invece un valore diverso da zero. 

I valori di uscita possono essere utilizzati da alcuni pro¬ 
grammi anche per segnalare alla shell situazioni particolari, 
ad esempio grep ritorna 0 se trova almeno una occorrenza 
della espressione regolare cercata oppure 1 nel caso non ne 
venga trovata nessuna. Per maggiori dettagli si faccia al soli¬ 
to riferimento al manuale in linea del comando che interessa. 
Detto ciò, scriviamo, direttamente sulla linea di comando, un 
semplice if che controlli se un utente è presente nel siste¬ 
ma: 

grep -q “beppe$ /etc/passwd 

if [ S? = 0 ] 

> then 

> echo "L\'utente beppe esiste" 

> else 

> echo "L\'utente beppe non esiste" 

> fi 

II prompt > (definito nella variabile d'ambiente PS2) viene 
generato dalla shell e indica che essa è in attesa della "chiu¬ 
sura" di un comando precedente, nel nostro caso if. Nel co¬ 
mando if è necessario porre una certa attenzione all'utilizzo 
della spaziatura. In realtà il simbolo I è un alias del comando 
test, perciò la riga precedente può anche essere riscritta co¬ 
me: 

if test $? = 0 


comando sed 


Vediamo i due esempi più comuni di utilizzo del comando sed. 
Esso può essere utile per sostituire una espressione regolare con 
un'altra all'Interno di un file: 

sed "e/exprl/exp2/g" 

ad esempio: 

S 8ed "s/Srl/SpA/g" «ditta.txt 

Al posto del carattere / è possibile utilizzare come separatore un 
altro carattere. Ciò risulta particolarmente utile nel caso si sosti¬ 
tuiscano nomi di percorsi per evitare di dover quotare ogni occor¬ 
renza del simbolo /. Invece di: 

S sed -8/\/etc/\/usr\/local\/etc/g” «file.txt 

risulta infatti più conveniente scrivere: 

S sed "8,/etc,/usr/locai/etc,g" «file.txt 

Omettendo la stringa da sostituire si ottiene il risultato di cancel¬ 
lare tutte le occorrenze di una data espressione regolare 

S sed "s/ [ Ppl [ Aa) | Ss ] [Ww] [Oo 11 Rr ] | Dd | //g" 

lo stesso risultato lo si può ottenere utilizzando il comando: 

sed "s/expl/d" 

Quelli appena visti sono solamente alcuni semplici esempi di uti¬ 
lizzo del comando sed. Altri possono essere reperiti nel manuale 
in linea. 


echo "LVutente beppe esiste" 

else 

echo "LVutente beppe non esiste" 
fi 

A questo punto, prima di poter eseguire il file, si deve as¬ 
segnare opportunamente il permesso relativo all’eseguibilità 
da parte dell'utente proprietario 

$ chown u+x testbeppe.sh 
$ ./testbeppe.sh 
L'utente beppe esiste 


Volendo testare un valore diverso da zero è possibile scri¬ 
vere: 

if ( I $? = 0 ] 

Volendo creare uno script, si devono inserire, mediante un 
editor, i comandi appena visti in un file, ad esempio testbep¬ 
pe.sh (l'estensione non è necessaria), facendoli precedere, 
come abbiamo visto la volta scorsa, dalla linea che indica al 
sistema operativo che si tratta di uno shell script: 

#!/bin/sh 


Volendo è possibile parametrizzare lo script sostituendo in 
ogni posto dove compare la scritta "beppe" il simbolo $(1), 
che identifica il primo parametro passato nella linea di co¬ 
mando. Approfittiamo della modifica anche per fare ritornare 
alla shell chiamante un valore che indichi se la ricerca e anda¬ 
ta a buon fine. Per far ciò salveremo in una variabile il valore 
ritornato da grep e lo ritorneremo a nostra volta. Lo script 
perciò diventa: 

#[ /bin/sh 

grep -q *${ 1 }$ /etc/passwd 

R=$? 


grep -q ~beppe$ /etc/passwd 

if [ $? = 0 ] if ( $R = 0 ) 

then then 


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183 






echo "LVutente ${!} 

else 

echo "LVutente ${1} 
fi 


esiste" 
non esiste" 


exit $R 


Sarebbe sbagliato lasciare dentro all'if il valore $?, in quan¬ 
to il valore di ritorno controllato non deriverebbe più dal grep, 
bensì dal comando di assegnazione. 


I metacaratteri del tipo ${n) (esempio: ${1} e ${2}l vengono 
espansi dalla Shell con i parametri passati nella posizione cor¬ 
rispondente nella linea di comando. Le parentesi graffe non 
sarebbero di per sé obbligatorie e le scritture $1 e $2 funzio¬ 
nano altrettanto bene di $(1| e $(2). 

E’ bene tuttavia ricordarsi comunque di mettere le paren¬ 
tesi graffe, per evitare cattive abitudini, che porterebbero ad 
errori tipo $11 (che è ambiguo, e viene riconosciuto dalla 
Shell come $1 seguito dal carattere "1") Molto meglio scri¬ 
vere $(1), ${2}. ...$(10). $(11). 


Il segreto di Linus 

Transmeta annuncia 
un nuovo chip rivoluzionario 

(V*^~ 


di Giuseppe Zanetti 


Quando Linus Torvalds dalla 
Finlandia accettò di spostarsi a lavorare 
negli Stati Uniti, in molti si chiesero 

quale progetto si nascondesse dietro il nome dì Transmeta, azienda 
californiana che si occupava di ‘Alternative VLSI engines for multi¬ 
media PCs\ al cui capitale partecipava anche Paul Alien, fondatore 
assieme a Bill Gates di Microsoft, cosi come riportato sul sito 
(nttp //www.pauialien com/business/investments/| L’URL della ditta 
di Santa Clara per quasi quattro anni e mezzo non ha fornito ulteriori 
informazioni, limitandosi ad indirizzare i curiosi verso una pagina con 
scritto un enigmatico ‘sito in preparazione', tanto che piu di qualcu¬ 
no ad un certo punto ha temuto che veramente Linus avesse ab¬ 
bandonato il 'suo' sistema operativo per mettersi 
a lavorare per il nemico Solo recentemente sulla 
homepage aziendale ha iniziato a comparire un no¬ 
me, Crusoe, con la promessa che i dettagli sareb¬ 
bero stati resi disponibili entro poco tempo e che 
si sarebbe trattato di una notizia rivoluzionaria al 
punto tale da cambiare le carte in gioco nel merca¬ 
to dei computer 

Il processore Crusoe 

Crusoe nnnp://www.crusoe com/i è il primo 
processore in cui il set di istruzioni è implementa¬ 
to interamente come software. Non bastasse ciò, 
è anche il primo processore ad offrire contempo¬ 
raneamente le seguenti caratteristiche 


- consumi estremamente limitati 

- performance elevate 

- compatibilità con il mondo x86. 


Il team di ingegnati 
rione di Crusoe Si 
Torvalds 


Si tratta di un chip very-long-instruction-word (VLIW) a 128 bit in 
cui ogni istruzione della macchina non è cablata direttamente in 
hardware, ma viene convertita al volo da un apposito programma, 
detto 'Code Morpher Software' (CMS). 

Questo approccio permette di emulare praticamente qualunque 
altra piattaforma Attualmente entrambi i chip in produzione offrono, 
dal punto di vista dell'utente, un set di comandi compatibile con la 
piattaforma x86 e l'emulazione di parte del chipset, pur essendo in 
realtà due CPU completamente diverse, addirittura dotate di set di 


comandi diversi e incompatibili fra loro. 

Il primo chip introdotto da Transmeta è il TM3120, progettato 
per applicazioni economiche di Internet mobile, come Web pad, te¬ 
lefoni cellulari e palmtop computer Esso consuma solamente 1 W 
a 400 MHz e dispone di 108 Kb di cache II sistema operativo consi¬ 
gliato è una versione 'mobile' di Linux (ecco scoperto cosa ci stava 
a fare Linus in Transmeta) 

La versione high-end del processore (TM5400) offre invece fre¬ 
quenze di lavoro di 500 o 700 MHz (sempre consumando 1 solo 
watt!), dispone di 400 Kb di cache ed è pensato per essere utilizza¬ 
to per realizzare notebook leggeri e a basso consumo I sistemi 
operativi consigliati sono in questo caso Linux, Windows 2000 e 
NT. 

Il costo del processore TM5400 varia fra i 119$ della versione a 
500 MHz e i 329S di quella a 700 MHz. Il TM3120 risulta notevol¬ 
mente più economico: soli 65$ per la versione 'piccola' a 333 MHz 
e 89$ per i 400 MHz. I prezzi sono in linea, se non addirittura infe¬ 
riori, rispetto alla concorrenza Essendo la gran parte del lavoro svol¬ 
ta dal software, il design del chip ne risulta estremamente semplifi¬ 
cato e la sua logica contiene solamente un quarto dei transistor pre¬ 
senti in un Pentium III Ciò significa notevoli potenzialità di risparmio 
nei processi di fabbricazione del processore, oltre che un minor 
consumo di energia e in tempi di test dell'hardware piu ridotti. 

La traslazione del codice x86 nel set di istruzioni reali della mac¬ 
china (che è diverso per il TM3120 e per il TM5400!) avviene al mo¬ 
mento del caricamento in memoria del codice Vengono tradotti 
contemporaneamente gruppi formati 
da più istruzioni, in modo da ottimiz¬ 
zare la qualità del codice generato 
(ogni gruppo di quattro istruzioni x86 
viene codificato in una sola, velocissi¬ 
ma. istruzione di Crusoe) Tale ap¬ 
proccio semplifica la CPU da tutti i 
meccanismi di ottimizzazione e rior¬ 
ganizzazione delle istruzioni che per¬ 
mettono l'esecuzione simultanea di 
più istruzioni nelle macchine x86 tra¬ 
dizionali senza che vi sia un degrado 
significativo nelle performance, Una 
volta che il codice è stato tradotto, 
vengono utilizzati dei meccanismi in¬ 
terni di cachmg allo scopo di evitare il 
di Transmeta durante la presenta- P lu Possibile di ripetere l'operazione 
noti al centro la presenza di Linus 0 er 9'uppi uguali di istruzioni Ciò e 

particolarmente utile nel caso il pro¬ 
gramma esegua dei cicli ripetuti 
L'impatto della traslazione è perciò significativo solamente al mo¬ 
mento del primo caricamento, ma poi la macchina offre prestazioni 
paragonabili ad una CPU x86 (circa il 30% più lento a patita di 
clock). 

Il risparmio di energia 

Una delle caratteristiche più interessanti della nuova CPU è la 
presenza della tecnologia LongRun, che permette di risparmiare 
energia, adeguando la frequenza di funzionamento ed il voltaggio di 



184 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 







Per chi non ricordasse il discorso fatto la volta precedente 
riguardo all'espansione delle espressioni regolari da parte 
della Shell, ricordo che la sostituzione avviene prima di pas¬ 
sare i parametri al programma. Ad esempio: 

./mioscript.sh *jpeg E ./mioscript.sh pip- 
po.jpeg pluto.jpeg minni.jpeg 

I parametri passati saranno perciò accessibili allo script nel 
seguente modo: 


${1} pippo.jpeg 
${2} pluto.jpeg 
${3> minni.jpg 


Conclusioni 

Nella prossima puntata continueremo a studiare le struttu¬ 
re e le funzioni di programmazione messe a disposizione dal¬ 
la shell di Linux, mediante l'analisi di Shell script. WS 



Cada MwpMnc'" Saftaara 


Schema di tumio- 
namento del Code 
Morpher, 

alimentazione 
del processore al 
carico istantaneo 
di lavoro Al con- 

__ trario del siste¬ 
ma SpeedStep 
presente nei 

nuovi processori di Intel - presentato esattamente un giorno prima 
rispetto a LongRun - che aumenta la frequenza di funzionamento 
quando la macchina viene alimentata mediante il trasformatore e la 
riduce quando essa funziona a batteria, il sistema LongRun agisce 
continuamente e varia contemporaneamente alla frequenza anche 
la tensione di alimentazione della macchina. La potenza consumata 
da un processore in tecnologia 
CMOS dipende infatti da questi 
due parametri secondo la formula 
P=cv2f, Un apposito programma 
integrato nel firmware della mac¬ 
china si occupa di tenere in ogni 
momento sotto controllo il carico 
della CPU e di adeguare in tempo 
reale (centinaia di volte in un se¬ 
condo! i parametri di funziona¬ 
mento Grazie a questi accorgi¬ 
menti il nuovo chip consuma mol¬ 
ta meno energia rispetto alla con¬ 
correnza anche durante l'utilizzo delle normali applicazioni e ha un 
consumo praticamente nullo durante la fase di stand-by In questo 
modo è possibile realizzare computer portatili con una maggior du¬ 
rata delle batterie e che non richiedono ventole di raffreddamento (a 
tutto vantaggio della silenziosità). 

Transmeta cambia le regole del gioco 

Il target dichiarato del nuovo processore è il mercato del 'Mobile 
Internet Computing", ovvero dei palmtop computer, dei telefoni cel¬ 
lulari Web-enabled ed in generale dei pad computer, tutte applica¬ 
zioni che necessitano di compatibilità col mon¬ 
do x86 e di un consumo molto limitato di ener¬ 
gia. E' in questo tipo di applicazioni infatti che la 
tecnologia LongRun offre i maggiori vantaggi In 
un notebook infatti la CPU consuma solamente 
un quarto dell'energia totale del sistema II ri¬ 
manente viene utilizzato per le diverse periferi¬ 
che presenti sulla macchina, in particolare per 
l'hard disk, la ventola di raffreddamento e la re- 
troilluminazione del display. 

Per questo motivo in questo tipo di applica¬ 
zioni ci si può aspettare al massimo un rispar¬ 
mio di circa il 30% nei confronti di una CPU tra¬ 
dizionale. In un palmtop o in un Web pad invece 
il risparmio di energia rispetto ad una CPU tradi¬ 




zionale diventa sensibile. 
E' pur vero che esistono 
delle CPU che consuma¬ 
no ancora meno, ad 
esempio la piattaforma 
StrongArm, tuttavia esse 
non sono compatibili x86 
e perciò non sono in gra¬ 
do di utilizzare diretta¬ 
mente Windows. Il poter 
utilizzare applicazioni 
scritte per la versione 
x86 di Linux è un fattore 
non trascurabile, in quan¬ 
to m un Web pad rende 
possibile l'utilizzo diretto di molti plug-in per il browser che altrimen¬ 
ti non sarebbero disponibili 

Un ulteriore vantaggio offerto dalla compatibilità con la piattafor¬ 
ma x86 è la disponibilità immediata di tool di sviluppo e di applica¬ 
zioni pronte a funzionare senza modifiche sul nuovo hardware. 

L'utilizzo della tecnologia CMS permette, senza dover riprogetta- 
re l'hardware ma riscrivendo solamente del software, di far girare 
sulla stessa macchina applicazioni scritte per qualunque altra piat¬ 
taforma, passata o futura. Il tutto può essere implementato da 
Transmeta in tempi ristretti e senza dover dipendere da altre azien¬ 
de. Il controllo sia dell'hardware che del software pone Transmeta 
in diretta concorrenza con Intel e con gli altri fabbricanti di software 
(e infatti questa è la politica dell'azienda nei confronti del mercato 
OEM). I chip vengono fabbricati in collaborazione con IBM e venduti 
direttamente al mercato OEM da Transmeta 

Transmeta ha la possibilità di correggere eventuali bug nel- 
l'hardware semplicemente passando al team di ingegneri che lavora 
alla nuova versione del morpher il vincolo di non utilizzare una deter¬ 
minata sequenza di istruzioni 

Per applicare la patch non sarà più necessario richiamare tutte le 
macchine Icome insegna il caso del bug nella divisione del 
Pentium), ma tale operazione potrà essere effettuata direttamente 
dall'utente finale senza dover aprire la macchina. Infine è notevol¬ 
mente piu semplice aggiungere nuove caratteristiche lavorando sul 
software piuttosto che riprogettando l’hardware. Le nuove funzio¬ 
nalità possono poi essere spedite agli OEM 
semplicemente mediante la posta elettronica. 





Il ruolo di Linus Torvalds 

Transmeta, allo scopo di offrire al mercato 
OEM una soluzione hardware-software comple¬ 
ta, ha realizzato 'Mobile Linux', una versione del 
sistema operativo appositamente pensata per 
funzionare in sistemi senza hard disk, quali mo¬ 
bile Internet devices, palmtop. Web pad e te¬ 
lefoni cellulari. Mobile Linux verrà prossima¬ 
mente distribuito secondo la licenza GPL. Il ruo¬ 
lo di Linus Torvalds come ingegnere della casa 
californiana è stato quello di collaborare allo svi¬ 
luppo di Mobile Linux e del Code Morpher. 


MCmlcrocomputer n. 206 - maggio 2000 


185 
















PD-SOFTWARE 


OS/2 Update 


eia utente di OS/2 
ancora ineguagliata 
nonostante gli anni 
passati dal primo 
rilascio: lo si può 
vedere, ad esem¬ 
pio, dalla presenza 
del menu conte¬ 
stuale (ottenibile 
premendo il solito 
tasto destro del 
mouse nella fine¬ 
stra principale) che - tra l'altro - appare 
solo quando sia già stata tracciata una 
funzione. 

Il fulcro delle operazioni eseguibili 
con db Graph è nel menu Function, con 
il quale è possibile tracciare grafici di 
funzioni (e, contemporaneamente, delle 
loro derivate fino al terzo ordine) appar¬ 
tenenti alle categorie più importanti, ma 
anche intere famiglie di funzioni (per 
esempio fasci di rette o di parabole), 
funzioni parametriche o polari. È possi¬ 
bile inoltre sovrapporre più grafici l'uno 
all'altro oppure cancellare tutti i tracciati 
precedenti, creando cosi rappresenta¬ 
zioni multicolore per effettuare confron¬ 
ti grafici. C'è un piccolo difetto, però, 
nella disposizione dei colon per i traccia¬ 
ti: ogni funzione tracciata singolarmente 
ha sempre il colore verde, a meno di 
non passare per le impostazioni prima 
di ogni tracciamento. 

È presente una serie di opzioni utili 
per variare la rappresentazione grafica, 
cambiando i colori, le quote, il numero 
di funzioni rappresentabili e diverse 
altre caratteristiche: l'unica cosa della 
quale si sente la mancanza è la possibi¬ 
lità di tracciare grafici x/y provenienti da 
tabulati, specie notando che db Graph è 
in grado di salvare in un file (in forma 
tabellare) i risultati del tracciamento, 
che possono cosi essere dati in pasto a 
programmi come spreadsheet o pro¬ 
grammi di grafica per successivi tratta- 



Nonostante tanti diano per spacciato questo sistema operativo sono molti i suoi aggiornamenti. 
Se avete quindi in mente di aggiornare il vostro S.O. consigliamo Fixpack 13 per Warp 4, 

Java 1.1.8. Tcp/lp 4.1 tutti gratuiti e scaricabili 
direttamente dal sito dell’IBM 

a cura del Team OS/2 Italia 


db Graph 2.1 b 

• Genere: matematica/grafica. 
freeware 

• File: DBGRPH21 .ZIP (950 kB) 

• Autore. Dietmar Bernreuther 
|(D1 BernreutherfaVon ulm dèi 

• Reperibilità internet, http:// 
hobbes.nmsu.edu/pub/os2/ 

• Autore recensione: 

Mentore Siesto (mentore. 
(siestogustuaenti mg umpi iti 

Che OS/2 soffra 
di mancanza di applicativi meno di quan¬ 
to si dica è ormai un concetto assodato, 
almeno tra gli esperti dell'ambiente: per 
questo sistema si trovano spesso delle 
chicche interessanti, soprattutto nel 
mercato shareware, ma anche nel 
freeware/PD, come per esempio que¬ 
sto interessante programma per il trac¬ 
ciamento di funzioni matematiche sotto 
Presentation Manager. 

Nonostante sia una versione beta, db 
Graph è un programma efficiente e già 
molto stabile, che usa appieno le risorse 
di PM. Solo una volta, durante le mie 
prove, cercando di tracciare una funzio¬ 
ne effettivamente molto complicata, il 
programma ha abortito con la nota fine¬ 
stra pop-up di violazione di accesso 
Al lancio, db Graph si presenta con 
un messaggio di copyright che copre la 
consueta finestra principale, corredata 
di una tool bar ben organizzata, com¬ 
prendente i comandi più frequenti. 

Tutto, a partire dall'installazione, fa 
notare come si tratti effettivamente di 
un programma sviluppato per avvantag¬ 
giarsi delle peculiarità di WPS, l'interfac- 


menti Nell'help in linea, peraltro, l'auto¬ 
re specifica che l'importazione di grafici 
in forma tabellare è prevista per succes¬ 
sivi rilasci. Spulciando nel notebook 
delle opzioni, fra l'altro, si intuisce l'in¬ 
tenzione dell'autore di implementare 
anche il tracciamento di grafici tridimen¬ 
sionali: resta solo da contattarlo e chie¬ 
dergli questi sviluppi futuri nel più breve 
tempo possibile. 

Tra le altre caratteristiche interessan¬ 
ti vanno citati i livelli multipli di ingrandi¬ 
mento oltre allo zoom selezionabile dal 
mouse, una finestra con il log degli 
errori occorsi in fase di tracciamento ed 
un help in linea davvero ben studiato, a 
cui aggiungerei come chicca finale una 
velocità apprezzabile In conclusione si 
tratta di un programma di ottimo livello 
tecnico, quasi esente da errori pur 
essendo una beta release, con una sola 
(piccola) pecca, se pure dal target piut¬ 
tosto limitato: peraltro, qualsiasi studen¬ 
te di una scuola ad indirizzo 
tecnico/scientifico, università compre¬ 
sa, potrebbe trovarlo quantomeno inte¬ 
ressante, non fosse altro perché è 
freeware Personalmente sono del 
parere che questo programma debba di 
diritto far parte della biblioteca di chiun¬ 
que. utente di OS/2, abbia a che fare 
con la matematica e voglia un tool 
potente e raffinato, ed in linea con le 
caratteristiche del suo sistema operati¬ 
vo. 


186 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 
















Mine sweeper, 
Chomp, Hangman 

• Genere: passatempo 

• Nomi files: DMINE121.ZIP 
(97 kB), CHOMP.ZIP (18 kB). 
HNGM120.ZIP (220 kB) 

• Autori: David Charlap 
|(david@visix.coml (Mine 
sweeper), Jerry J. Shekhel 
(Chomp), Everett Barnes 
(everett.barnes@dataport.coml 

(Hangman) 

• Reperibilità: hobbes.nmsu.edu, 
thè Hobbes OS/2 CD-ROM ed. 
12/95 

• Autore recensione: 

Mentore Siesto 

(si 35989@studenti.ing.unipi.it) 

Una delle caren¬ 
ze di OS/2 nel campo dei programmi è 
senza dubbio il settore giochi: pochis¬ 
simi sono quei giochi che permettono 
di non rimpiangere ambienti in cui 
sono disponibili tutte le ultime novità, 
con i migliori effetti audio/video e la 
vasta scelta di ambienti di gioco. Mi 
riferisco ovviamente alla saga di Tomb 
Raider, a Descent, ormai arrivato alla 
terza puntata, ai beat 'em up come 
Tekken e Street Fighter, Tutto ciò, 
nonostante OS/2 abbia un ottimo insie¬ 
me dì librerie grafiche ed audio (DIVE e 
DART) che lo metterebbero in grado di 
far girare bellissimi videogame d’azio¬ 
ne (ed alcuni esempi ci sono, come il 
port di Quake, quello di Hexen e di 
DOOM, e la conversione di Quake II 
effettuata dal progetto ODIN. di cui 
parleremo magari in futuro). 

Nel settore "passatempo", però, 
c’è un'ottima gamma di scelte, dal gio¬ 
chino fuil-screen a vecchie conoscenze 
di Windows 3.1, alle vecchie glorie dei 
primi anni 70. Ne vediamo alcuni in 
questa recensione. 

Cominciamo con Mine sweeper 
1,21, ossia la versione per 
Presentation Manager del vecchio 
Campo Minato di Windows: il pro¬ 
gramma riassembla in tutto e per tutto 
il gioco più intelligente di tutta la dota¬ 
zione base di Windows. Per quei due o 
tre che non ci abbiano mai giocato rias¬ 



sumo il tutto: ci si muove in una matri¬ 
ce di caselle in cui sono contenute 
delle mine. Ogni casella scoperta, che 
non contenga una mina, mostra un 
numero con la quantità di mine adia¬ 
centi, e tramite questo numero, e 
segnando le caselle che si ritengono 
minate, se si ha fortuna e si è abba¬ 
stanza bravi si deve bonificare tutto il 
campo. Estremamente semplice nel 
concetto, è un gioco di quelli che cat¬ 
turano: il mio record, attualmente 
ancora imbattuto nella versione origi¬ 
nale, è di 124 secondi con 99 mine 
(modestamente). Insomma, semplice 
e coinvolgente, l'unico programma che 
si poteva invidiare realmente al vec¬ 
chio Win 3.1 è disponibile per PM: 
l’autore chiede nell'about box che gli 
vengano inviati 10 o più dollari per il 
programma, pur non richiedendone 
esplicitamente la registrazione. 

Chomp fa invece parte della schiera 
degli evergreen, dato che è la versione 
per PM (datata 1990!) del vecchio caro 
Pac-man: di questo gioco mancano in 
pratica solo gli effetti sonori e siamo al 
completo. Su Pac-man c’è davvero 
poco da dire: il piccolo protagonista è 
reso perfettamente, cosi come le Al 
dei fantasmmi avversari che si compor¬ 
tano esattamente come nell’originale 
(causando non pochi problemi). 
Mancano invece i tunnel laterali ed i 
colori, previsti in una futura versione 
che però nessuno ha mai visto (non io, 
comunque). Da (molto) vecchio appas¬ 
sionato del genere avrei voluto una 
maggiore rassomiglianza con l’origina¬ 
le, magari con le schermate che parla¬ 
no dei fantasmini e ne danno il nome e 
le caratteristiche, ma forse era preten¬ 
dere troppo... Ritengo un po’ aitino il 
prezzo richiesto dall’autore per la regi¬ 


strazione di 20 
US $, ma per un 
gioco del genere 
forse ne vale la 
pena: oltretutto è 
scritto per le vec¬ 
chie versioni di 
PM, ma funziona 
correttamente 
anche con la ver¬ 
sione incorporata 
in Warp 3 e 4. 
Per 35 $, infine, 
si può avere la 
registrazione del 
programma ed il 
codice sorgente 
completo di 
chomp. 

Infine Hangman, 
ossia il vecchissi¬ 
mo gioco dell’im¬ 
piccato, una vecchia conoscenza degli 
utenti dello ZX Spectrum Sinclair, è il 
passatempo più complesso e meglio 
realizzato dei tre. In Hangman è neces¬ 
sario indovinare una parola usando le 
lettere dell'alfabeto: per ogni lettera 
sbagliata un uomo viene appeso, 
pezzo per pezzo, ad una corda, fino 
appunto all'impiccagione. Nel gioco è 
compreso un dizionario di parole ingle¬ 
si, che può però essere aggiornato e 
sostituito con uno personale, in modo 
da utilizzare qualsiasi parola si voglia. 
Hangman è shareware, con un costo 
di soli 5 US $, per cui se vi piace non 
dovrebbe essere un problema per nes¬ 
suno registrarlo, cosa che dà diritto ai 
soliti vantaggi (nuove versioni gratuite, 
informazioni sui bug, informazioni su 
altri programmi...), 

Tra le altre cose Hangman è l’unico 
dei tre ad avere un programma di 
installazione, scritto in REXX, che crea 
l’oggetto programma con le corrette 
impostazioni: per Mine sweeper e 
Chomp è necessario provvedere 
manualmente alla creazione degli 
oggetti relativi. 

Questi tre programmi (così come 
altri passatempo che vedremo succes¬ 
sivamente) non influenzano in alcun 
modo la configurazione del sistema, 
tantomeno richiedono apposite entry 
in CONFIG.SYS o in OS2.INI o 
OS2SYS.INI: la loro disinstallazione è 
questione di un click. 

Dunque, se avete appena finito di 
lavorare, o fate una pausa (come acca¬ 
de spesso a me) nello studio, o sem¬ 
plicemente siete appassionati del 
genere, date un'occhiata a questi gio¬ 
chi e a quelli che recensiremo nei 
prossimi numeri, rimarrete senza dub¬ 
bio compiaciuti. MS 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


187 













































% 


Extensis Suitcase 8 


coordinamento di 
Andrea de Prisco 




di Raffaello De Masi 


Cosa rende Atripalda diversa da 
Parigi e da Rio de Janeiro? Abbiamo 
anche noi un fiume, monumenti degni 
di ricordo (ad esempio, la casa dove 
sono nato) e di pellegrinaggi infiniti, un 
clima salubre, angoli e stradine sem¬ 
pre nuove da visitare! Insomma, sono 
le altre città che hanno qualcosa da in¬ 
vidiare, semmai! Non a caso pare che 
Naomi abbia chiesto la cittadinanza, 
anche se conscia che le difficoltà sono 
quasi insormontabili, per i non nativi! 

Cosa rendeva, una volta, tanto tem¬ 
po fa, un Mac diverso da un PC? 
Certo, la grafica, l'interfaccia poi ab¬ 
bondantemente presa ad esempio, la 
facilità d'uso. Ma la cosa che, all'inizio, 
fece quasi gridare al miracolo fu la 
possibilità di usare caratteri di presso¬ 
ché qualunque forma e grandezza. E 
gli altri scrivevano ancora in mappa di 
punti 6x8! 

Da allora è passata tanta acqua sot¬ 
to i ponti, lo smalto di una volta si è 
appannato un poco, nessuno più si 
meraviglia di documenti scritti usando 
formati tanto diversi, insomma non c'è 
quasi più differenza tra la nobiltà e la 
plebe. Quasi! 

Perché il sangue 
blu scorre ancora 
nelle nostre vene, 
melisti di tutto il 
mondo Gli altri ci 
imitano, ritengono 
di poter eguagliare, 
con fatica, quel che 
noi facciamo quasi 
per naturale porta¬ 
mento. Insomma, 
quel sano rispetto 
che c’era verso gli 
essere superiori 
non c'è più! Ma noi 
non ce ne avvedla- 


Swtcase 8; alla nsco- 
perta di un vecchio ami¬ 
co 


tire, ogni tanto. Magari per rin¬ 
verdire fasti di antichi pregi 
che una volta ci rendevano fa¬ 
mosi e ci facevano additare 
per strada! 


mo. ogni tanto ci scrol¬ 
liamo qualche granello di 
polvere che esagitati ap¬ 
partenenti a famiglie basso- 
locate ci lasciano cadere ad¬ 
dosso, e, se continua così, mori¬ 
remo d'inedia! Fortunatamente vec¬ 
chie software house anch'esse blu¬ 
sanguinanti non mancano di farsi sen- 


Un fante della 
vecchia 
guardia 

Eccone un 
altro, di rap¬ 
presentante 
della vecchia 
guardia; 
software che 
ha accompa¬ 
gnato l'evolu¬ 
zione del Mac 
fin dalla prima 
nascita e che oggi 
si fregia, cosa certo 
non condivisibile da 
tutti, del numero di release 
8! Suitcase, letteralmente valigia, 
prende il nome dalla forma dell'icona 
che originariamente, amici lo ricordate, 
avevano i "pacchetti" di caratteri; ai 
tempi, tanto per intenderci, del 
Font/DA Mover, quando i caratteri ve¬ 
nivano "montati" letteralmente nel si¬ 
stema operativo e non potevano supe¬ 
rare la ventina di esemplari (e allora 
pareva già tanto!) 

Quando, con il migliorare delle pre¬ 
stazioni, i sistemi operativi divennero 
sempre piu elastici e. una diecina di 
anni or sono, il System 7 rivoluzionò, 
d'un colpo, l'ambiente Mac. Suitcase. 
peraltro già presente da diverso tem¬ 
po. divenne d'un colpo obsoleto 0 al¬ 
meno si immaginò che sarebbe dive¬ 
nuto. 

Il fatto che bastasse trascinare nella 
cartella dei Font del sistema operativo 
intere famiglie di caratteri per renderle 
immediatamente disponibili sembrò 


188 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 









































Suitcase 8 per Macintosh 

Extensis Corporation 

1800 SW First Avertile, Suite 500 

Portland. OR97201-9923 

USA 

http,//www extensis.com 
e-mail support@extensis.com 

Distribuito in Italia da: 

P.CO Srl 






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Spostiamoci immedia¬ 
tamente nell'area di la¬ 
voro principale, mai i 
caratteri e le loro carat¬ 
teristiche sono stati co¬ 
si a portata di mano 


✓ set di startup; 
consente di specifi¬ 
care font da aprire 
automaticamente 
allo startup di siste¬ 
ma 

✓ set delle applica¬ 
zioni; specìfica font 
o famiglie di font 
da caricare e utiliz¬ 
zare quando parti¬ 
colari programmi 


via Costituzione 29 
42100 Reggio Emilia 
tei 0522.511332 

Prezzo al pubblico (IVA esclusa) 
Extensis Suiiecase 8.02 


L 175.000 


sporre di un numero virtualmente illi¬ 
mitato di caratteri) oggi non ha più 
senso, ma inedite e interessanti carat¬ 
teristiche si sono aggiunte, a rendere 
ancora appetibile questo "old one" 
della vecchia generazione. Vediamoli, 
a volo radente, questi nuovi aspetti: 

✓ drag&drop; permette di distribuire, 
maneggiare e uti- 


y i ?.a 


Hi: 


► 1 

t «ftWMw* I 


vi* Mi* 

«Un - 



lizzare intuitiva¬ 
mente le famiglie 
dì caratteri, spo¬ 
stando e risiste¬ 
mando queste da 
Finder, o tra set 
della finestra di 
Suitcase 


vengono lanciati. 

✓ font temporanei; permette di spo¬ 
stare caratteri o di creare set di essi 
per un utilizzo immediato del tipo usa 
e getta, senza creare per questo grup¬ 
pi di caratteri permanenti 

✓ accesso remoto; oggi con Suitcase 
si possono aprire font situati su dischi 
rigidi diversi o su server remoti 

✓ controllo dei font gestiti; attraverso 
questo governo si possono, in ogni 
momento, verificare il numero e il tipo 
di caratteri "in corso", aperti e/o di¬ 
sponibili nel sistema. In questo caso si 
possono anche vedere liste dei font di 
Sistema, delle "valigette", dei gruppi 
"temporanei". 


r~J ni. con .... ami. 

«• 9 e a 1 

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SiutGisi si meix 



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1 



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1 

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-• 1 1 


dover ridurre a zero l'utilità del nostro. 
Ma non fu cosi! Suitcase seppe imme¬ 
diatamente adeguarsi alla situazione e, 
rinascendo dalle sue ceneri, pardon, 
dalle sue funzioni, ricuperare ampio 
spazio vitale per offrire all'utenza nuo¬ 
ve, più sofisticate e raffinate prestazio¬ 
ni. Certamente lo scopo primario (di- 


1 .'unica finestra delle 
preferenze, a dimo¬ 
strazione di quanto po¬ 
co intervento il pac¬ 
chetto richieda all'ope¬ 
ratore ; è possibile ma¬ 
neggiare , da una sta¬ 
zione remota, anche 
font su un server. 


Il « I 


,f ][ Oprr ] 


(E3- 


MCmicrocomputer n. 206 - maggio 2000 


189 









































































































About Extensis 


Produclivily Prom Design Througta Output 


Suitcase 8 h 


✓ preview dei font; è possibile, qui. 
avere in anteprima un'idea dell'aspetto 
finale del carattere scelto, e il nome e 
il path di ogni font di stampante ad es¬ 
so associato. 

✓ applicazione; finalmente, cosa da 
tempo cercata, Suitcase è adesso un 
programma, una vera e propria applica¬ 
zione invece che un desk accessory. 
con, ovviamente, tutti i vantaggi insiti 
in questa diversità tipologica. 

✓ Applescript; permette di automatiz¬ 
zare molte funzioni e operazioni riguar¬ 
danti i font 

Inoltre Suitcase include tre utility 
addizionali, destinate ancora una volta 
a facilitare la gestione e l'uso dei carat¬ 
teri. 

✓ Suitcase 8 XT; un'estensione XT. 
appunto, per QuarkXPress che apre 
automaticamente font mancanti. La 
cosa è molto utile visto che l’utility eli¬ 
mina il bisogno di individuare, aprire e 
maneggiare font assenti in documenti 


Alcuni esempi di script 
in AppleScript 

Attraverso di essi. o di 
altri creatri ad hoc 
dall'utente, e possibile 
automatizzare molte 
funzioni di getsione di 
toni 


Le pagine di help. realizzate in HTML, ben cura¬ 
te e del tutto esaunenti 


di questo tipo. 
Quando 
QuarkXPress apre 
un file contenente 
font non presenti 
direttamente nella 
cartella di sistema. 
Suitcase 8X li cer¬ 
ca e li rende, tem¬ 
poraneamente. disponibili. 

✓ Suitcase 8 Menu Font ; si tratta di 
un pannello di controllo che mostra 
menu di caratteri in formato WYSWYG 


Suitcase 8 h 


Object, Container, and Contai ameni Mie rare hy 

fotoeai naoM m> nel © ora* Ajeasav* © aDon nato «U m 


riamo* al u o»*n m tmm m 


* mmm 


m ma ■ 


190 


MCmicrocomputer n, 206 - maggio 2000 







































































































✓ Suìtcase 8 FontAgent; applicazione, 
per cosi dire, di supervisione, permet¬ 
te di organizzare, maneggiare e ripara¬ 
re font, assicurando che la nostra libre¬ 
ria di caratteri sia sempre pronta e or¬ 
ganizzata secondo le nostre necessità. 


Usare Suitcase 

Dopo l'installazione, che provvede 
anche a sistemare le utility aggiuntive 
e la versione 4 di Adobe Acrobat 
Reader, ci ritroveremo con una cartella 
principale, che offre cinque opzioni 
principali: 

✓ Finestra dei Set; in pratica il blocco 
principale, attraverso cui sono accessi¬ 
bili la maggior parte delle funzioni del 
programma 

✓ Status; mostra in quel momento 
quali caratteri e set di font sono aperti, 
chiusi e/o compressi (procedura, que- 
st'ultima, sconsigliata da Extensis) La 
stessa finestra mostra quanti elementi 
sono compresi in ogni set, e di cosa si 
tratta. 

✓ Set; permette di creare gruppi di va¬ 
ligette di font, da aprire e chiudere se¬ 
condo la bisogna. L'apertura e la chiu¬ 
sura avvengono utilizzando la classica 
freccetta girevole; i font possono es¬ 
ser, cosi, maneggiati per essere visua¬ 
lizzati, trasferiti o copiati dall'uno all'al¬ 
tro gruppo, o inseriti nel sistema per 
essere caricati automaticamente appe¬ 
na questo riparte. 

✓ Info, è una semplice finestra-pannel¬ 
lo di informazioni riguardanti l'elemen¬ 
to selezionato. 

✓ Bottoni di comando; permettono di 
creare rapidamente gruppi e liste, di 
aprire e chiudere famiglie di font, di 
maneggiare e spostare senza eccessi¬ 
ve preoccupazioni font e valigette 

Per usare Suitcase occorre inizial¬ 
mente creare set, gruppi di font, ag¬ 
giungendone successivamente ad es¬ 
si, La cosa avviene nella maniera più 
naturale, attraverso semplici operazioni 
di drag&drop, e una specifica finestra, 
definita Font Window, permette sem¬ 
pre di visualizzare l’aspetto finale del 
carattere maneggiato e selezionato. 
Ovviamente, accanto a queste funzioni 
di base ce ne sono molte altre, talvolta 
più complesse e destinate a persone 
che sappiano entrare più addentro 
all'intima essenza del meraviglioso 
mondo dei caratteri. Cosi ecco la pos¬ 
sibilità di maneggiare ID di font locali 
(l’ID è un numero identificativo, unico 
e specifico di un certo carattere) come 
pure di esportarli e di creare suitcase 


vuoti. Il tutto in ottica della funzione 
principale di Suitcase. quella di creare 
set di font e cartelle di font e set (un 
esempio potrebbe essere la creazione 
di un contenitore con tutti i caratteri 
utilizzati in un certo progetto). 
Attenzione, per set si intendono bloc¬ 
chi di carattere o di famiglie di essi, ma 
anche set specifici "agganciati" ad ap¬ 
plicazioni, e set di Startup, caricati im¬ 
mediatamente all'accensione del siste¬ 
ma Il resto è tutto talmente intuitivo 
da non richiedere eccessive altre spie¬ 
gazioni. 


Conclusioni 

Suitcase 8, membro della vecchia 
guardia del software Mac non converti- 


Ricordate che, neppure tanto tem¬ 
po fa, il maggiore spazio a disposizio¬ 
ne per questa rubrica permetteva 
sempre di aggiungere al pezzo princi¬ 
pale la prova di un'utility, di un acces¬ 
sorio, di un add-m di contorno, ma 
non per questo meno utile? Le cose 
sono cambiate, lo spazio si è ridotto, 
ma la brevità dell'articolo precedente 
ci lascia un poco di spazio per consi¬ 
gliare una pregevole utility, raccolta 
nelle infinite peregrinazioni giornalie¬ 
re attraverso WWW. 

Dieci anni fa Apple introduceva il 
System 7.5, e una delle migliori carat¬ 
teristiche di questo sistema operativo 
era il Manager delle Estensioni, un 
membro del pannello di controllo che 
permetteva di abilitare e disabilitare 
estensioni e controlli semplicemente 


hnpr/www ka9l.c0m 

disponibile solo attrsvtfso dowiiloadmg 

Shareware $ 5 00 


- 


tosi al coro imperante PC, dimostra 
che anche in un campo applicativo cer¬ 
to non ampio si possono ancora creare 
oggetti di particolare pregio. Per quan¬ 
to possa sembrare limitato il raggio 
d'azione in un ambiente, quello del ma¬ 
neggio dei font, tanto specifico, 
Suitcase dimostra come si possa lavo¬ 
rare a fondo per rendere maneggevole 
e ancora più pratico un modo d'uso già 
nato, praticamente, perfetto. 

Notevole, tra l'altro la possibilità di 
creare set indipendenti, personali, cari¬ 
cabili automaticamente quando un'ap¬ 
plicazione viene lanciata. Insomma, un 
altro riflettore accesso su una caratteri¬ 
stica del Mac che una volta riluceva di 
luce propria e che oggi è considerata, 
a torto o ragione, niente più di una par¬ 
ticolarità appena utile. 532 


ciccando una casella di spunta (men¬ 
tre prima era necessario rimuovere 
materialmente dalla cartella gli ogget¬ 
ti desiderati per escluderli dal carica¬ 
mento). 

L'unico problema di questa appli¬ 
cazione è il fatto che essa gestisce 
solo questi due tipi di elemento. Se si 
desidera avere maggior controllo su 
altrE forme di "ingredienti" occorre 
installare MacOS Item Manager, che 
allarga le funzionalità proprie del 
Manager di Estensioni a Menu 
Contestuali, Strisce di Controllo e 
Font (da cui la presenza accanto 
all'articolo di Suitcase). Il funziona¬ 
mento è esattamente lo stesso 
dell’illustre predecessore, vale a dire 
attraverso la spunta di caselle di 
check, permettendo tra l'atro, di rilan¬ 
ciare il sistema direttamente dall'uti¬ 
lity e di ripristinare il set dei compo¬ 
nenti cosi come presente prima delle 
modifiche. Il tutto attraverso un'inter¬ 
faccia tanto semplice che più sempli¬ 
ce non si può. D'altro canto, per cin¬ 
que dollari... 


Mac OS Item 






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